RACCONTO TITOLO: Un vero superdotato per Robi (parte 2) 
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Un vero superdotato per Robi (parte 2)


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Un vero superdotato per Robi (parte 2)

by Robitroia
Visto: 1119 volte Commenti 2 Date: 05-10-2024 Lingua: Language

Le emozioni sono state troppe.gli si ammassavano in testa La vista di sua moglie scopata a pecora, insultata, con le dite di Marco in bocca ad allargarla come il morso di un cavallo. Lo eccitava da matti vedere Robi Ridotta a giumenta montata a pelle, felice e soiirdente.
Le grida di lui, il godimento di lei erano nelle sue orecchie, indimenticabili. Non può non ricordare che mentre il bull la montava con tutto il suo peso sua moglie spingeva il culo verso il cazzo poderoso del maschio. Quel movimento deciso e continuo, lo sguardo di lei imbrigliata con le dite del bull, il grido “godo! godo!” grufolato davanti al marito cornuto con il cazzetto in mano a spruzzare seme davanti a lei erano Ricordi memorabili
Camminava in strada senza una meta. Aveva bisogno anche lui di staccare la spina un momento. Anche per questo era uscito, oltre che perchè il bull gli aveva detto di farlo…
L’ultimao sguardo verso Robi mentre stava uscendo aveva colto il rivolo di sperma che scivolava fuori dalla fica di sua moglie, tutta rannicchiata e raccolta intorno al corpo del suo toro a occhi chiusi dopo aver goduto come una cagna
“Che zoccola!” Pensa il cornuto “se l’è goduta la monta con il gigante” . Era divorato dal senso di impotenza per le corna e la vergogna per essere venuto come un ragazzino davanti a sua moglie che gridava di piacere. Va in un bar a prendersi qualcosa di forte. Quanto tempo ha passato così in strada? Lo risveglia dai suoi pensieri il cellulare con un whatsapp. È di sua moglie “vorrà che la vada a prendere sarebbe ora!”
Apre il messaggio di corsa. Deglutisce. È la foto di Robi, messa di nuovo a testa quasi in giù sul bordo del letto. Sta inghiottendo di nuovo quel cazzo gigante. “ Hanno ricominciato” pensa e si indurisce Altro messaggio: è un filmato. Il cazzone di Marco sta scorrendo nella gola di sua moglie che si sta accarezzando le tette e gorgoglia a tempo coi colpi del cazzo che le scava la gola. Il filmato dall’alto si sposta di profilo. Non può non vedere la bava che cola dai lati della bocca A ogni scorrere del cazzo di Marco nella gola di sua moglie esce un nuovo rivolo di bava che scorre dalle labbra a terra. Di nuovo Robi è Esposta, presa, senza dignità, ma emette grugniti e gorgoglii che sono di piacere.
“Toccati la fregna mentre ti scopo la gola” sente dire a Marco nel video e subito vede le mani di Robi dalle tette andare giù verso la fica. Robi è a gambe socchiuse, si infila le dita tra le gambe aprendole e il cornuto sente il grugnito di sua moglie aumentare, insieme all’ansimare del bull. “Sto per venirti in gola. Mi berrai tutto da brava bocchinara, vero?”
Il grufolare che esce dalla donna è un sì convinto e ripetuto. Sta godendo come una porca ad essere usata da sborratoio del suo maschio.
Ma per il toro non è ancora il momento di sfamare la donna di seme. Glielo sfila fuori piano. Gli ultimi secondi del filmato inquadrano la donna a bocca aperta che inghiotte di nuovo le palle del suo bull mentre il cazzo le batte sul mento.
Quel cazzone dal mento Le arriva fino al petto. “Come ha fatto a prenderlo tutto?” Si chiede il cornuto impotente e guardone.
Rimane al tavolo aspettando altri messaggi.
Ne arriva un altro. C’è la fregna di sua moglie in primo piano e la faccia di Marco appoggiato a una coscia.
“Ci hai preso da bere? passa anche a prendere 2 pale di pizza che a furia di scopate ci è venuta fame e poi vieni di corsa”
Il cornuto si alza va alla casa a pagare e corre in pizzeria.
Arriva sotto casa e chiama il cellulare di sua moglie. Alla risposta la voce è roca e profonda “ciaoo”. Il tono è quello di una donna che ha appena scopato e sta parlando a un marito cornuto che si è segato davanti a lei montata da un toro..
Mi aprite sono sotto casa” passa un minuto che sembra un’ora.
Clic si apre il portone. Robi lo asppetta all’ingresso nascosta dietro la porta. È nuda col corpo arrossato dallo sfregamento di pelle i capelli arruffati, ha uno sguardo bellissimo e rilassato, ma anche birichino’ lo bacia sfiorandogli le labbra.
“Ciao tutto bene?” Chiede il cornuto. “Benissimo” gli sorride la donna “e tu?” . Il cornuto fa cenno di sì. “Avete scopato mentre non c’ero?”
“Sì, ma lui non è venuto. Mi ha chiavato e abbiamo giocato e c’è una sopresa. Anzi 2… “ sorride, Prende le pizze e corre in salotto. Il cornuto la segue docile.
Marco è nudo, seduto a tavola, Robi gli porta la pizza e si siede vicino con un gemito trattenuto.
“Tu non mangi”gli chiede Robi?
“ no grazie. Troppe emozioni ho lo stomaco chiuso”.
“A proposito di emozioni da saper gestire, per il tuo bene abbiamo pensato sia meglio che tu metta questa” gli dice Marco e gli porge una scatola nera con sopra scritto LOCKED.
Dentro c’è una gabbietta per cazzi, nera lucida con un lucchetto e la chiave.
“si dai mettila” gli dice Robi sorridendo “se vieni di nuovo subito magari ti intristìsci e smettiamo di giocare. Invece ti sta piacendo questo pomeriggio, vero?”
“Sì mi piace tutto, Ma io non ho mai messo questa roba e poi di chi è?”
“La tengo io qui per i cornuti segaioli. Ma tranquillo che dopo l’uso i cornuti me la disinfettano e puliscono per bene per il prossimo. È questione di educazione. Lo farai anche tu”
“Dai spogliati che te la metto io.” Gli dice Robi con sguardo birichino. “Marco mi ha spiegato come fare anche se non ho potuto provare perche a lui il cazzo non entra nella guaina”.
In un attimo è nudo davanti a lei che gli sta chiudendo il lucchetto. A lui il cazzo è entrato comodo, hanno regolato l’anello introno allo scroto. La sensazione non è brutta. L’anello intorno ai coglioni da una sensazione di costrizione piacevole.
Robi mette la chiave legata a una collanina d’argento sul tavolo di fianco a Marco che la prende e se la mette al collo. “Meglio che la tenga io questa oggi Robi non so dove ha la testa” dice all’uomo ingabbiato sorridendo.
“Era questa la sorpresa?”
“No, ma adesso che hai messo il cazzo al sicuro puoi vedere la sorpresa. Conosci il gaping?” E dicendolo fa salzare da tavola Robi e la fa girare e appoggiare al tavolo. Dal culo le spunta un tappo viola.
“È un plug anale calibro 2” ci sono altri 2 calibri, ma non credo arriveremo al 4.” Dicendolo tira leggermente il plug la donna sospira forte e il cornuto vede l’anello di carne allargarsi cedendo alla forza dell’uomo.
Il cornuto sente la carne del cazo lacerarsi contro le pareti della gabbietta di plastica. vedere il culo di sua moglie dilatato da un plug anale è certo eccitante, ma è stato il sospiro di Robi a farlo ingrifare come un porco.
In un attimo sono di nuovo in camera da letto.
Marco è seduto con la schiena appoggiata alla parete. Robi glielo sta succhiando. Adesso le entra bene in bocca. Questione di esercizio. Ha messo il culo rivolto verso il toro a disposizione di Marco. Il cornuto è in poltrona ipnotizzato nel vedere come sua moglie riesce a prendere così tanto cazzo in bocca adesso. Marco lo chiama di fianco a lui. In piedi vicino al bordo del letto il cornuto vede l’ano di sua moglie dilatarsi a comando mentre spompina un cazzo da cavallo. Marco lo guarda: “prendi il calibro 3. È quello in piedi sul comodino, preparamelo con quella crema lì vicino.”
Il cornuto si sorprende a vedersi allo specchio di fianco al letto. È nudo col cazzo ingabbiato che sta ungendo con una crema lubrificante un grosso plug anale. Lo passa al bull. Ha fatto un buon lavoro.
“Amore aspetta” sussurra Robi staccandosi dalla cappella e rivolgendosi al bull. “Non so se mi entra quello.”
La risposta di Marco è la mano che le spinge la testa sul cazzo facendoglielo entrare fino a metà dell’asta in gola e poi le muove la testa su e poi di nuovo giù. Non le dice una parola. Quando sente che la donna ha di nuovo preso il ritmo, le mette una mano intorno alla nuca e con l’altra comincia a tirare su e giù il plug. “Rilassati e apriti” le dice calmo. Ogni volta l’anello di carne si apre per poi richiudersi quando il bullo lo spinge di nuovo dentro, ma ogni volta si richiude più lentamente. Dopo un po’ di su e giù il plug con uno sbuffo è fuori e l’ano resta aperto pronto a prendere il nuovo calibro unto per bene dal cornuto. Il culo di Robi lo inghiotte in un secondo e si richiude intorno al pomello in fondo.
Il cornuto torna a a sedersi e ad osservare sua moglie con il culo aperto che spompina un cazzo enorme gemendo di continuo. Le dita di Marco sono entrate nella sua fica e lei vorrebbe così tanto farlo venire in bocca.
Marco la tira a se e le accarezza il volto baciandola, lei si struscia sulla sua gamba accarezzandogli il cazzo. Marco la divarica e le si mette tra le gambe.
Sei pronta a una doppia penetrazione? Per oggi carne e silicone. un’altra volta chissà.” La risposta è come semprecon un gemito “Sì”…
Senza aspettare quella rispostaMarco la riapre con la cappella appoggiando di nuovo il suo peso sulla fica in un attimo la donna lo riceve tutto. Senza esitazioni Marco la stantuffa sotto gli occhi del cornuto ingabbiato che guarda docile la vagina di sua moglie dilatarsi ed il culo di sua moglie tappato da un plug enorme che Lui stesso ha preparato.
La mano di Marco stringe la gola di Robi, la soffoca mentre la pompa senza ritegno. Poi si ferma con quasi tutto il cazzo fuori. La donna trasalisce e lo guarda. Marco le sorride “facci vedere quanto vuoi il mio cazzo. Dai struscia e infilatelo fino in fondo.” Robi appoggia i piedi e a colpi di reni se lo mette tutto dentro, gemendo e sorridendo a ogni centimetro che prende. Gli allaccia le gambe intorno alla vita sollevandosi. È stata una brava troietta? Chiede piangendo dal godimento.
Viene di nuovo così strusciando sul cazzo dell’uomo ed il plug anale amplifica le sensazioni dentro di lei.
Il cornuto pensa sia finita ma Marco la prende e la mette per terra in ginocchio con la schiena appoggiata alla parete di fianco al letto. È bloccata davanti al bull. Il toro è davvero un gigante e Robi sembra una bambola nelle sue mani. Le piazza il cazzo duro e grosso davanti alla bocca e con un solo movimento glielo mette in gola. Le labbra si spalancano. Marco le prende le orecchie e le appoggia la testa contro il muro reclinata leggermente all’indietro la bava scorre giù dalle labbra bagnandole le tette, intanto la testa sotto i colpi del maschio sbatte contro la parete protetta dalla mano del bull. Gli occhi di Robi sono aperti spalancati che fissano il maschio con gratitudine.
Il gorgogliò della donna è di soddisfazione. Il cornuto intento a guardare si stringe i coglioni in mano mentre la plastica gli preme sul cazzo semiduro.
Marco le scopa la gola per un tempo che al cornuto pare infinito poi la alza in piedi e la bacia in bocca, la donna si abbandona a quel bacio e restituisce con passione i colpi di lingua del suo maschio. È morbida, calda, cedevole, languida, come cera fusa nelle mani del bull.
“Adesso Sei pronta” le sussurra il bull in un orecchio prendendole il mento tra le mani.
“Sì fammi tutta tua. Sono già tua, Marco”
Si mette da sola a quattro zampe sul bordo del letto il toro le penetra la fica da dietro e mentre la scopa chiama di nuovo il cornuto vicino a se. Di nuovo, scopandola, comincia a dilatare l’ano Di Robi. L’anello di carne si apre sempre di più e si richiude sempre più lentamente.
Quando il bull lo vede pronta e cedevole abbastanza le sfila il plug lentamente, toglie il cazzo dalla fica di Robi e lo appoggia nel buco del culo dilatato. Una piccola spinta e la cappella è dentro con un grido, questa volta di dolore, di Robi che appoggiata con una mano sul letto prova a mettere l’altra contro la gamba dell’uomo come per fermare la penetrazione.
“È già dentro amore mio deve solo fare un po di strada nella tua pancia così posso accarezzarti la fregna mentre ti inculo”
“Mi stai facendo male, fai piano”
“ ti sto facendo bene, stai giù”.
Robi ubbidisce e toglie la mano ma quel cazzo nella sua pancia è davvero troppo e rimane a quattro zampe in tensione. Il cazzo di Marco è lì fermo ben piantato nel suo culo. “ adesso mettiti giù e mettiti una mano sulla fregna, accarezzati il clitoride mentre ti penetra un po’ di più. Ormai è dentro e non esce finché non ti ho scopato il culo”
La donna di nuovo ubbidisce pronta.
Mette un braccio lungo il fianco e l’altra va in mezzo alle gambe. Si rilassa e Marco comincia a entrare a ogni colpo sempre di più. Il gemito di sottomissione e dolorose comincia a crescere di intensità e a trasformarsi. Diventa un uggito profondo di piacere.
Passami il lubrificante chiede Marco al Cornuto che non riesce a toglier gli occhi dal culo rotto di sua moglie mentre la sente gemere sempre più forte.
«Μanca poco, rilassati, ormail culo è aperto”. lubrifica la canna che scorre nella donna e con un paio di colpi praticamente tutto il cazzo scompare nel culo di Robi.
Il toro le stringe i fianchi con le braccia e le appoggia una mano sulla vagina accarezzandole il clitoride. Robi emette un grugnito più forte.
“Ti prego dammi le chiavi adesso ti prego Marco. Per favore” piagnucola il cornuto con le lacrime agli occchi. “Fai godere anche me.”
“No è per il tuo bene. Più tardi mi ringrazierai e adesso mettiti in poltrona e goditi tua moglie inculata fino in fondo.
“Vai a sederti, amore. Guardaci da li ma Lasciaci da soli che stiamo godendo, fai il bravo”, gli sussurra Robi con la voce rotta dal godimento.
E poi gode gode gode in profondità. Di fica di testa, di corpo. Sente il seme nella pancia inondarla e gode ancora di più. Ha fatto sborrare il suo maschio 2 volte le viene da piangere mentre sente il godimento dell’uomo dentro di sé.
“Sei un dio sei il mio dio” mi hai scopata come solo un vero maschio sa fare”. Muggisce dal godimento. “È bellissimo e sei così grosso”.
“Godo puttana godo. Ti vengo nel culo. Godo Troia!”e ogni parola è un colpo più profondo e uno schizzo di sborra calda nella pancia del troione.
Il cornuto geme, piagnucola chiama Robi ad alta voce implora di essere liberato.
Nessuno lo ascolta. Godrà magari più tardi, se i 2 vorranno. È stato un pomeriggio da perfetto cuckold ed è felice nonostante la gabbietta o forse proprio per quello…
I due sono vicini adesso si stanno baciando abbracciati. Il cornuto vede di nuovo il rivolo di seme uscire dal culo di sua moglie. gli piacerebbe leccarlo, ma non vuole disturbare. Soprattutto lei, che sembra rilassata.
Quella notte non tornarono a casa. Robi non poteva alzarsi da quel letto era distrutta.
Il cornuto fu mandato a dormire sul divano in salotto. Non fu una notte breve per lui. Il cuore batteva a mille, non poteva non pensare all’ano di sua moglie dilatato dai plug, alle mani di Marco sul culo sulla fregna nella bocca di sua moglie, a come Robi era apparsa aperta, recettiva, sensuale, bella goduriosa e goduta.
Il bull le aveva allargato ogni buco e li aveva resi davvero felici.
Anche l’idea della gabbietta che imprigionava il suo pene era stata geniale. Il cornuto aveva goduto ogni istante dell’accoppiamento. Quanto avrebbe voluto però che adesso gliela aprissero!
Si addormento verso l’alba ma fu svegliato dopo un paio d’ore dai rumori di un nuovo amplesso di sua moglie con il suo toro da monta: ansimi, gorgoglii della gola, nuovi orgasmi gridati della femmina. Si alzò piano, dopo qualche minuto, mentre Marco gridava in faccia a sua moglie il suo orgasmo. Fece appena in tempo a vedere lei spalancata sul dorso che lo accoglieva tutto dentro abbracciandolo stretto, baciandogli il petto e limonandolo duro.
Marco messo di fianco a lei le sussurro qualcosa vicno all’orecchio e lei come sempre rispose “sì”.
“Sappiamo che sei lì a sbirciare, maialino vieni dentro dai.” Disse a voce alta Marco al cornuto. “Vai a dare una pulita a tua moglie lì sotto, ma fai piano, che quella fica è stata parecchio sollecitata!”
Docile e eccitato, quasi incredulo il cornuto si avvicinò alla vulva di sua moglie come ipnotizzato e per non irritare quella fregna arrossata che stava cominciando a colare del seme del maschio iniziò a leccarla dai lati, mentre la mano di lei gli accarezzava i capelli guidandolo. “Bravo, così, fai piano” gli disse la voce roca di Robi” arrivato a leccarle piano e con rispetto vicino alle grandi labbra ebbe il regalo dai 2: la chiave del lucchetto comparve sul pube di sua moglie messa lì dalla mano di Marco, che però nello stesso tempo gli chiuse la strada verso le grandi labbra di Robi. Non era roba per lui quella.
“Sei stato bravo, prendi le chiavi e vai a sfogare, però non qui che sporchi e ci imbarazzi. Vai in bagno per favore e poi pulisci per bene la gabbietta”.
“ Grazie” fu tutto quello che il cornuto seppe dire mentre chiudeva la porta del bagno dietro di se.

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