Una Vacanza Sconvolgente Cap.1
by NessunoxlVisto: 1234 volte Commenti 9 Date: 12-09-2024 Lingua:
Mi chiamo Mario ho 39 anni e sono sposato da cinque con una splendida creatura, Giuliana.
Giuliana ha 4 anni meno di me è una donna molto sicura di sé e non mi vergogno a dire che a casa i pantaloni li porta lei. Il nostro è un rapporto molto normale, senza eccessi, abbiamo una buona intesa sia nella vita che a letto.
A giugno di quest’anno, dopo un brevissimo fidanzamento, mia cognata Silvia, di due anni più piccola di mia moglie, si è sposata.
Le due non potrebbero essere quanto di più distante come carattere: mia moglie riflessiva, autoritaria e molto pacata quanto l’altra istintiva ed esuberante, hanno in comune una bellezza, a detta di tutti fuori dal normale, al punto che potrebbero tranquillamente fare le modelle, unica differenza tra le due, che si somigliano molto, il seno, Giuliana ha una quarta mentre Silvia una seconda.
Ed ora veniamo alla nota dolente, Marco, lo sposo.
Marco, coetaneo di mia moglie, è il rampollo di una delle ricche famiglie del paese, un uomo molto sicuro di sé, con un fisico scolpito, sempre elegante, conosciuto in tutto il paese per essere un donnaiolo impenitente.
Tra lui e mia moglie, a causa di un carattere per entrambe predominante, c’è sempre una evidente aria di ostilità, per tale ragione ci siamo stupiti, e non poco, quando la coppia ci ha chiesto di trascorrere le vacanze insieme nella villa al mare di Marco.
Non avremmo mai immaginato che questa vacanza ci avrebbe trasformato così tanto.
È arrivato così il giorno della partenza, mio suocero la mattina ci ha accompagnò in aeroporto dove siamo partiti alla volta di quel di Olbia.
Mio cognato infatti era proprietario di una bella villetta immersa nel verde, con una splendida vista sull’arcipelago della Maddalena, oltre ad una barca di 18 metri ormeggiata nel porto di Palau.
Appena arrivati noi uomini siamo andati al porto per vedere che fossero state eseguite tutte le preparazioni per far sì che la barca potesse prende il largo in qualsiasi momento, compreso il rifornimento di carburante e vettovaglie mentre le donne svolgevano le vicende domestiche occupandosi della pulizia della casa e dell’approvvigionamento di quanto necessario, avevamo stabilito che avremmo passato la maggior parte della giornata in barca recandoci solo la sera a casa.
Nel giro al porto abbiamo avuto occasione d’incontrare diverse fanciulle, molte di loro sembravano avere con Marco molta intimità ed in più di un’occasione ho visto delle generose palpate alle più che disponibili ragazze.
Era evidente che avesse un più che discreto successo con le donne.
Quel giorno decidemmo di dedicarlo alla scoperta del posto riservandoci di fare la prima gita in barca il giorno dopo.
Devo dire che i posti erano davvero belli con Marco che ci faceva da cicerone, la sera cenammo in un ristorante e alla fine abbastanza provati, almeno io e Giuliana, ci recammo subito in camera per riposare.
La villa era composta da un’ampia veranda con di fronte un giardino circondato da siepi ed alberi che impedivano la vista all’interno. Varcata la porta d’ingresso si sviluppava un’ampia sala con cucina a vista e quindi il reparto notte composto da due camere matrimoniali, attigue, una cameretta e due bagni.
Tempo di prepararsi ed infilaci a letto che iniziammo a udire i rumori, inequivocabili di un amplesso.
Ben presto i sospiri ed i gemiti di Silvia si trasformarono in urli di piacere ed era chiarissimo l’incitamento alla monta: “è bellissimo, sì ancora più forte, o Dio amore è enorme mi stai spaccando, godoooo”.
La cosa mi eccitò molto ed ebbi un’erezione quasi dolorosa, cercai allora Giuliana che invece sembrava indispettita dalla cosa ma quando finalmente riuscii a toccare la sua figa era un lago, senza perdere altro tempo mi fiondai con la bocca tra le sue cosce ed inizia a leccargliela.
Dopo il primo attimo di apparente indifferenza comincio anche lei a gemere ed a tenermi la testa chiedendomi di farla godere.
Mentre mi dedicavo a lei si udì chiaramente Silvia che invitava Marco ad incularla e poco dopo l’incitamento a sfondarla anche dietro, era un continuo: “Dio com’è grosso, come lo sento bene, sono la tua puttana, sfondami anche il culo e riempilo di sborra”
Giuliana raggiunse il primo orgasmo, anche lei come la sorella era multiorgasmica, a quel punto, spinto dall’eccitazione le chiesi di poterla inculare, come sempre lei mi rispose che non le piaceva e mi invitò a scoparla forte.
Mentre la montavo, senza una ragione precisa iniziai ad immaginare mia cognata alla pecorina con tutto il cazzo di Marco nel culo, tra quest’immagine nella mia testa e le continue urla di Silvia resistetti davvero poco e venni copiosamente nella figa di mia moglie.
Nell’altra stanza la copula continuava e Giuliana, a mia differenza, era ancora su di giri così mi dedicai a farla godere con dita e bocca.
Entrambi ci alzammo e facemmo una doccia e solo una volta tornati a letto udimmo il grugnire di Marco che finalmente si era svuotato nel culo su moglie e l’ennesimo orgasmo di lei nel momento che aveva ricevuto il contenuto, che dalle sue parole si intuiva abbondante, in fondo al suo retto.
segue.