RACCONTO TITOLO: 40 anni dopo (Parte 3) 
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40 anni dopo (Parte 3)


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40 anni dopo (Parte 3)

by professorfranz
Visto: 418 volte Commenti 2 Date: 15-07-2024 Lingua: Language

La verità però era ben altra, non vedevo l’ora di arrivare per scoparmi Sara, il colloquio avuto con il suo
legittimo maritino mi aveva caricato non poco, oramai la prospettiva di potermi scopare sua moglie sotto i suoi occhi si stava piu che palesando, sentivo addirittura che stesse avendo corpo, questo fu anche il pensiero di Sara, mi accolse nella casa del figlio completamente e splendidamente nuda, con indosso soltanto le sue meravigliose ed eccitantissime scarpe rosse che, seppi poi in seguito, tenne gelosamente pronte sempre al solo uso a me riferito, come fossero sacre reliquie, mi disse che piacevano anche a suo marito ma lei fece in modo da fargliele cadere nel dimenticatoio, prova ulteriore del fatto che se una donna vuole può tutto. Non appena chiusa la porta alle mie spalle mi abbracciò in modo strepitoso, ci baciammo intensamente, anzi, forse è più giusto dice che quasi ci divorammo, lei non resistette al piacere di poter parlare..

..mi sono eccitata moltissimo nel sapervi insieme, una sensazione magnifica, non credevo mi facesse questo effetto, mentre parlavamo in tre mi sono seduta in terra e mi sono masturbata, stavo di un bene magnifico, credo di aver attraversato momenti di estasi pura, momenti fino ad ora sconosciuti, molto più intensi di quelli intensissimi che sto vivendo con te, la mia paura più grande è che credo stia diventando una gran troia, ma la mia paura maggiore è che lo stia per diventare come mio marito sogna da sempre, ma ne sono felice, perché se non ci fosse il tuo coinvolgimento non ci penserei nemmeno..

La lasciavo parlare senza replicare, nel frattempo, con il suo aiuto mi denudai anch’io, lasciai tutto il mio abbigliamento in terra, la presi in braccio e la portai a letto, lei allargò subito le gambe per mostrarmi visivamente tutta la sua eccitazione, molto probabilmente ebbe già almeno un orgasmo, sicuramente quello avuto mentre si parlava al telefono in tre, la fica era bagnatissima, la leccai come se non ci fosse fine, con la mia lingua che faceva da cucchiaio per racimolare tutti i suoi umori, aveva un sapore magnifico, diverso dal solito ma ugualmente strepitoso, era già passato quasi un mese dalla nostra frequentazione ma era notevolmente cresciuta dal punto di vista erotico, mi disse che provava la magnifica sensazione di essere stretta nella morsa di due uomini che la volevano carnalmente e che la cosa, contrariamente ai suoi pensieri di sempre, le stesse davvero piacendo..

..in questo momento mi donerei alle sue richieste, vorrei davvero fargli vedere come mi scopi e mi fai godere, ma adesso chiavami, di lui parleremo dopo..

Quello era il momento giusto per entrarle dentro, le allargai le gambe e la penetrai fino in fondo, lei fu meravigliosamente ricettiva, se ci fosse stato presente un cavallo eccitato se lo sarebbe lasciato entrare per intero, la sua voglia di chiavare era insolitamente incontenibile, le sue gambe mi cingevano la schiena, non voleva che io le uscissi dalle sue carni, un paio di orgasmi consecutivi furono il suggello di quel momento, mantenni la posizione missionaria, ma uscii da lei, le presi le gambe tirandogliele in alto, intuì quello che avrei voluto fare, mi prese il cazzo in mano e se lo puntò sul culo che era in quel momento completamente umettato da quello che le colava dalla fica, mi disse..

..si dai inculami, te lo stavo quasi per chiedere io stessa, promettimi che se arriveremo a scopare in tre me lo farai anche davanti a lui..

Non c’era bisogno di doverglielo promettere, è un accadimento che normalmente avviene, ma glielo promisi solennemente..

..farò vedere al tuo maritino quello che avrei potuto fargli vedere già 40 anni fa, sono certo gli piacerà..

..intanto sta piacendo a me, dai.. spingimelo tutto in fondo come lui non ha saputo quasi mai fare, sverginami il culo dai..

Andammo avanti nelle nostre gesta erotiche fino al pomeriggio inoltrato, le sborrai nel culo come da suo desiderio espresso, proprio in quei frangenti lui la chiamò, tardò volutamente nel rispondergli, la sua tonalità di voce le sembrò essere ancora troppo artefatta, solo pochi attimi prima mi disse che sentiva il mio sperma caldissimo scorrerle nell’intestino..
Dovette rispondere, ma volle far restare il cazzo dentro lo strettissimo pertugio anale, lo sfintere era talmente stretto che la base del cazzo era strozzato al massimo, quasi dolorosamente, ma era fantastico, lei gli stava parlando mantenendo il cazzo nel culo, lui la sentì affaticata, lei le rispose che era nel monolocale del loro figlio e cercava di rassettare la casa, insomma.. come le rispose del tramezzino pieno di strepitosa maionese, ahh… le donne..
Le comunicò che la sera avrebbero parlato della possibilità di poter rivedere il loro comune vecchio amico di gioventù, sentivo Simone davvero entusiasta, lui lanciò già in quel momento la ghiotta possibilità di potermi avere ospite a cena (chissà i suoi probabili voli pindarici mentali fin dove lo avessero già condotto..) da decidere se a casa oppure in qualche locale, lei disse che una pizza da gustare al fresco di una serata nei Castelli Romani sarebbe stato il top, a telefonata chiusa concordai con lei che era giusto così, l’uso di un invito a cena nella propria abitazione era da considerare una cosa troppo azzardata, molto meglio un campo neutro, magari a seconda di come sarebbero andate le cose poteva pur sempre il possibile steep successivo, comunque concordammo tutti e due che doveva trattarsi di qualcosa da far crescere con calma, le sfilai il cazzo dal culo mentre ancora parlava con il marito, le sfuggì un “..ahi..”, suo marito subito le chiese cosa fosse successo, lei lo tranquillizzò dicendogli..

..tranquillo, nulla di grave, ho soltanto sbattuto il minolo sullo spigolo del mobile..
Ancora una volta fu convincente.
Facemmo come al solito una meravigliosa doccia insieme, poi ci salutammo con l’accordo tra noi di risentirci telefonicamente nel primo pomeriggio del giorno seguente..

..ho sentito mio marito notevolmente più carico del solito, l’idea di farvi incontrare è stata davvero ottima, credo che questa sera dovrò aspettarmi un suo assalto, farò in modo da stimolarlo dal punto di vista del dialogo, per una volta avrà modo di potermi sentire sua complice, io so che lui sarà particolarmente carico, non farò però il tuo nome, semmai dovesse essere lui a nominarti mi adeguerò a ciò che lui stesso dirà..

Mi apparve un pochino pensierosa, le chiesi il motivo della sua ombrosità, mi disse che la cosa che le dava più pensiero era la possibilità che potesse tradirsi, sarebbe stato drammatico, io le consigliai di accettare subito i suoi dialoghi trasgressivi e di lasciarsi pilotare immediatamente nella direzione di ciò che voleva e se mi avesse tirato dentro lo avrebbe dovuto coadiuvare al meglio, se si fosse trovata al culmine del dialogo con me di mezzo avrebbe sempre potuto dirgli che se avesse continuato a stuzzicarla gli avrebbe sempre potuto piazzare un “..me lo potrei sempre scopare con te spettatore, all’epoca era sempre pieno di ragazze ciò significa che ci sapeva fare..”

Come al solito uscii di casa prima di lei, non prima però di averle dato un nuovo profondo bacio..

Il mattino dopo mi inviò un messaggio..

..nella mia pausa pranzo, verso le 13 ti chiamerò, parleremo di questa notte, sono sconvolta..
Però allegando una emoticon sorridente mi rassicurò.
Puntualmente arrivò la sua telefonata, stava chiaramente mangiando qualcosa ed io subito ne approfittai dicendole..

..un tramezzino con la maionese..?..

Sorridemmo di concerto, poi parlò..

..il tramezzino, e non solo, me lo ha fatto mangiare lui questa notte, non mi ha dato tregua sin dal suo rientro a casa, io impegnata in cucina e lui a toccarmi continuamente il culo, mi ha chiamata mentre era in doccia per farsi insaponare la schiena per poi girarsi e mostrarmi la sua eccitazione, devo dire notevole, gli ho chiesto cosa stesse succedendo e lui mi ha risposto che mi desiderava dalla mattinata, volevo
cogliere l’occasione per farlo parlare, gli ho chiesto per quale motivo e lui mi ha risposto che ne avremmo parlato a cena, però non mi ha lasciata andar via, mi ha preso una mano mettendosela sul cazzo dicendomi..

..dai, fammi una sega puttanella..

..ero sconvolta, molto raramente si esprime in quel modo nei miei confronti, per un attimo ho temuto che potesse sapere qualcosa di noi, per una volta ho ubbidito in silenzio, ho portato avanti ciò che mi chiese, molto lentamente, volevo che avesse stimolo nel parlare, lui nel box doccia con l’acqua che gli scrosciava addosso, io fuori del box impegnata a segarlo, durò ovviamente poco, come sempre, nel momento in cui se ne stava venendo lo segai più velocemente ed in quel momento mi disse..

..e brava la mia puttanella, è così che si fa, riterrei fortunato qualsiasi uomo che potesse conoscere anche soltanto le tue mani, mi piace moltissimo pensare che io possa essere un altro uomo e non tuo marito, lo segheresti in questo stesso modo?..

Mentre ancora qualche schizzo di sperma colpiva il cristallo del box presi al volo l’occasione di poter stare al gioco e risposi..

..una semplice sega? Nooooo è una cosa da adolescenti, sarei entrata in doccia e mi sarei impegnata quantomeno in un bocchino..

..lo avresti succhiato anche in mia presenza?..

..ovviamente..

..avresti ingoiato tutto?..

..ovviamente..

..anche se al mio posto ci fosse stato Francesco?..

..ecco amore mio (rivolgendosi a me) eravamo giunti al nocciolo della situazione, dico la verità, non mi aspettavo questa concentrazione immediata, me la sarei aspettata più a notte inoltrata, ma lui era talmente carico che sono stata al gioco, ci ho scherzato su dicendogli che la tua visita in officina aveva avuto l’effetto Viagra, lui lo ha ammesso candidamente dicendo..

..Francesco è davvero un bell’uomo, non ho immediatamente associato la sua persona alla possibilità di lasciarti scopare da lui, ma quando ci siamo messi a parlare della nostra passata gioventù e lui ti ha associato al tuo potenziale esser Miss Club mi sono sentito orgoglioso, lui ha ammesso più di una volta che ti guardava pur non essendo visto, il piacere che mi creava quello che mi diceva stava diventando diverso, più intimo, insomma ero seduto dietro la scrivania davanti a lui e mi stavo eccitando, a quel punto ti chiamai, ricordi? Ti dissi che non avresti mai immaginato chi mi fosse seduto davanti, ed invece lo sapevi già, te lo dissi la sera e ti dissi che il giorno dopo sarebbe tornato a ritirare l’auto, tu hai fatto bene a non “indovinare”, ma sentirvi parlare a distanza di anni mi stava inebriando, era come se finalmente a distanza di tutto questo tempo tu stessi ballando con lui davanti a me. Quando è andato via mi sono chiuso in bagno e mi sono segato al pensiero di immaginarti sopra di lui ed io dietro ad osservare l’unione dei vostri corpi..

..avevo il dovere di cogliere l’attimo amore mio, per cui ho risposto alla sua ultima domanda.. e dissi tutto d’un fiato

..si, anche se al tuo posto ci fosse stato Francesco, che ricordo possedere un bel fisico, adesso bisognerebbe vedere se merita ancora, quindi a te è piaciuto immaginare che mi stesse scopando? E com’è finita? Raccontami..

..si puttanella, Francesco merita ancora, dovresti vederlo, nella mia visione vi ho immaginati scopare a smorza candela, il cazzo che ti scivolava dentro a meraviglia, fin quando ti ha sborrato dentro, poi mi sono visto nelle vesti del cornuto
ripulitore di tutto, come da sempre sogno di fare prima o poi, si, faremo in modo da invitarlo una sera a cena, se dovesse piacerti ancora te lo lascerò scopare anche sul nostro letto con vera passione, d’altra parte meglio lui che uno sconosciuto, perché comunque questa mattina mi è salita addosso la bramosia di voler essere a tutti i costi un cornuto consapevole, è ora che tu me lo consenta..

..ehh come corri, vedremo dai, un invito a cena a casa nostra mi sembra prematuro, optiamo per una pizza magari al fresco di Frascati o
Grottaferrata, organizza tu e comunicaglielo, avrò piacere di rivederlo anch’io, mi stai incuriosendo, alla tua proposta ci penserò dopo averlo rivisto, ma una cosa è certa, devi poter contare e sperare sul fatto che mi piaccia ancora come mi piaceva allora, difficilmente potrei lasciarmi scopare da uno sconosciuto, questa è una cosa più che certa..

..ma è stupendo quello che mi stai raccontando, vedi? Avevo ragione io a dire che in fondo la decisione finale sarebbe stata tua e solo tua, se il vostro amico di gioventù ti risulterà ancora esser piacevole hai già da ora la sua benedizione, ma costui ti piacerà ancora? Sarà diventato un vecchio canuto pancione senza più capelli?..

..ti amo, non vedo l’ora di incontrarti, tieni sempre il telefono vicino, prima o poi ti chiamerà, lo ha promesso..

..ma la notte com’è proseguita?..

..mi hai fatto di tutto, la sua immaginazione ha fatto
si che si segasse a ripetizione descrivendo tutto quello a cui gli sarebbe piaciuto assistere, mi ha persino detto che il sogno più forte sarebbe quello di vedermi sverginata nel culo, visto che lui praticamente non ci è mai riuscito, la sua delirante fantasia lo ha portato a descrivermi dettagliatamente la cosa, mi ha detto che gli piacerebbe leccarmi a fondo il culo per poi ungerlo con una crema adatta, la stessa crema che ti avrebbe spalmato sul cazzo con le sue mani, dopodiché ti avrebbe pregato di incularmi tenendo ben fermo il tuo cazzo puntato sul forellino, una volta dentro si sarebbe divertito a massaggiarti i coglioni, come fantasia è avanti nei tempi, non gli manca..

..io ne avrei di più, andrei oltre..

..più di questo? Spiegami..

..beh, se arriva a tenermi il cazzo per accertarsi che ti entri tutto nel culo poi cosa fa? Si ferma? Insieme alla manipolazione dei coglioni potrà effettuare un fantastico rimming..

..sarebbe?..

..amore mio, in quanto ad erotismo dovrai aggiornarti, su di me lo hai fatto spesso, mi hai leccato il culo, come io ho fatto spesso a te, lui dovrà farlo a me..

..porco.. ti faresti leccare anche il cazzo da lui? Sicuramente ci riuscirai, al momento credo proprio che desideri la tua persona, lo vedo deciso, tieni presente che potresti avere su di lui un fortissimo potere persuasivo, e ti dirò, il fatto che possa avere nei tuoi riguardi questo tipo di desideri mi intriga molto, se è arrivato a confessarmeli stai pur certo che cercherà di ottenerli, non negarglieli, ne vale della nostra felicità futura, non ti sto chiedendo di avere con lui rapporti omosex, ma soltanto eventualmente di lasciarlo divertire, lui mi ha sempre precisato durante i nostri giochi che non andrebbe mai con un uomo, ma accetterebbe certe particolarità soltanto se ne fossi coinvolta anch’io, non ho mai voluto approfondire con lui questo tipo di discorsi, ho sempre lasciato cadere tutto senza replicare, ma se tutto questo dovesse servire a consolidare il nostro senso di libertà allora accetto di poterne con lui discutere, io voglio poter avere te nella massima libertà, no escludo nemmeno che, se la cosa dovesse decollare, io mi batterò per scopare con te in casa nostra anche in sua assenza, lui lavora ancora, tu sei libero ed io sono tutti i pomeriggi a casa sola..

La prospettiva mi piaceva molto, ma non avrei mai accettato di potermi determinare ad una sorta di secondo marito, questo non glielo dissi, ma le dissi che se tutto sarebbe andato secondo i piani mi sarebbe piaciuto immaginarli tutti e due di mia proprietà, nel senso che mi sarebbe piaciuto scoparmeli entrambi ogni qualvolta lo avrei voluto, lei mi disse che se ci fossi riuscito si sarebbero sentiti miei esattamente come avrei voluto, si sentiva di sottoscriverlo anche per quanto riguardava il suo maritino, che le stava apparendo decisamente sottomesso ai suoi poteri decisionali.

..adesso chiudo la telefonata, il dovere mi chiama, ma sapessi che lago mi sento sotto, credo che in ufficio necessiterò di un assorbente, ne ho sempre qualcuno nel cassetto della scrivania, tu mi raccomando, mantieni il telefono accanto a te..

La telefonata arrivò nel tardo pomeriggio..

..amico mio come stai? Spero di non disturbarti, ieri sera tra me e Sara abbiamo parlato molto di te, magari ti saranno fischiate anche le orecchie (lo disse sorridendo) parlavamo della possibilità di andarcene un pochino al fresco dei Castelli per gustarci una pizza, che ne pensi? Verremmo noi a prenderti, sempre che l’indirizzo sia quello scritto sulla fattura..

..penso che per me potremmo fare anche questa sera, dipende da voi..

..ti richiamerò tra poco, sento Sara..

Attesi la sua nuova chiamata, che puntualmente arrivò..

..aggiudicato amico mio, Sara ha detto che può andar benissimo anche questa sera, non riesce proprio a dominare la curiosità di poterti vedere dopo tutti questi anni..

..beh, se proprio vogliamo ho la stessa curiosità anch’io, a questa sera, aspetto una vostra telefonata quando sarete quasi sotto casa mia..

La telefonata arrivò puntualmente all’orario concordato, fu lei a chiamare con il telefono del maritino..

..ciao Francesco, sono Sara, stiamo per arrivare, se vuoi puoi scendere..

..sono già qui che aspetto..

Arrivarono, non era ancora buio, Sara scese e mi venne incontro, era fantastica, fasciata interamente con un tubino nero molto aderente che le aderiva al corpo in modo divino, charme pazzesco accentuato dalle sue sensualissime scarpe rosse tacco 12, le scarpe a me dedicate, il maritino rimase alla guida, fu lei a salutarmi per prima, mi abbracciò riuscendo a sussurrarmi in un orecchio “..ti amo..”..

..ciaoooo… come stai? Ma che piacere rivederti, ha ragione mio marito, stai davvero in gran forma, non come lui..

Era una bella battuta per sdrammatizzare quell’importante
momento, io risposi che nonostante il tempo fosse passato per tutti anche lui se la cavava egregiamente, ma la cosa che non doveva mancare era un bel complimento diretto a lei..

..noi tutto sommato ci difendiamo, ma tu sei al solito splendida, non sei più la giovanotta di allora ma sei diventata una magnifica donna..

Anche suo marito scherzosamente si inserì nel nostro chiacchiericcio dicendo..

..ehi ci sono anch’io ehh..! Oltre che a farvi da autista vorrei andare a cena..

Mi accomodai sul sedile dietro non senza qualche ritrosia da parte di Sara che voleva cedermi il posto davanti, volevo gustarmi le loro reazioni dovute alla mia presenza nella reunion dopo tutti gli anni trascorsi, Simone aveva avuto premura di attrezzarsi per bene ed inserì nel lettore cd una selezione musicale che ci riportava ai nostri tempi, tutto sommato fu una mossa felice, durante il viaggio chiacchierammo e ridemmo in virtù dei nostri ricordi anche musicali, il clima che si stava creando era davvero bello ed intrigante, mi sentivo piacevolmente corteggiato da entrambi, Sara così facendo stava dimostrando a suo marito che mi apprezzava, e questo lui stava aspettando di poterlo intuire, io poi ci misi il carico da dodici, l’autoradio ci fece ascoltare una delle canzoni che all’epoca andavano per la maggiore nel nostro club, perfidamente non persi l’occasione per dire..

..ahhh che meraviglia! Sara non immagini cosa avrei fatto per ballare con te questa canzone, ma poterlo fare significava doversi confrontare con questo energumeno..

Subito rispose Simone..

..si, in effetti allora era una cosa impossibile da poter sperare, ma ti prometto che se ce ne sarà occasione ballerai questa canzone con Sara, te lo meriti per la tua sincerità ed il tuo coraggio di ammetterlo anche a distanza di tutto questo lungo tempo..

Il clima che si stava creando era davvero unico, tutto filava per il meglio, arrivammo a Frascati, il parking del ristorante era abbastanza grande con delle parti in penombra, questa volta il colpo di genio lo ebbe Sara, il marito stava per parcheggiare, ma lei gli disse di farlo giù in fondo, dove la penombra era decisamente più accentuata, Simone ubbidiente eseguì la sua richiesta, non capivo cosa stesse per escogitare, speravo non rovinasse tutto con qualcosa di azzardato, ma fu davvero meravigliosamente divina, bisogna sempre fidarsi delle donne, chiese a Simone di spengere l’auto, poi si mise a trafficare con l’autoradio, cercò la traccia audio oggetto dei nostri ricordi di poco prima, la trovò, poi girandosi verso di me disse..

..posso avere finalmente il piacere di ballare con te? Vieni, usciamo dalla macchina, è abbastanza buio e lo possiamo fare, mio marito resterà in auto a regolare il volume..

Ovviamente Simone non obiettò nulla, ma in seguito Sara mi disse che suo marito le raccontò che per tutta la durata della canzone (4 minuti circa) se ne stette a cazzo duro guardandoci e che ad un certo punto fu tentato di far ripartire la traccia dall’inizio, noi ballammo molto stretti tra noi, proprio come si usava fare ai tempi che furono, il nostro ballo somigliava molto alle pomiciate di allora, anch’io naturalmente ero a cazzo duro, glielo feci sentire in maniera decisa, il buio era quello giusto, Simone non ebbe modo di vedere che sua moglie mentre ballavamo mi stringeva in cazzo sopra i miei pantaloni, però glielo disse nel loro letto una volta arrivati a casa, Sara mi disse che nel sentirle dire questo lui si segò furiosamente, ma le disse anche di potersi già ritenere cornuto, anche se non avevamo ancora scopato, sarebbe però accaduto prestissimo, e che oramai era un processo inarrestabile. A fine serata però accadde anche altro.
Trascorremmo una serata decisamente elettrizzante, sembravamo essere una combriccola che mai si fosse perduta, oramai alcuni taboo erano caduti o quasi, e Simone, accettando il desidero di sua moglie di ballare con me in quel modo, sancì la nascita della sua nuova filosofia sempre sognata, quella accarezzata da sempre, poter essere finalmente e concretamente un felice e consapevole cornuto.
La serata fu magnifica, battute e doppi sensi furono la giusta colonna sonora, oramai era del tutto palese che la confidenza tra tutti e tre era senza freni, spesso sfiorai le cosce di Sara, era seduta alla mia destra, mentre Simone mi era difronte, per me aveva poca importanza se lui ne fosse consapevole o meno, in virtù dell’ inarrestabile processo innescato ci stava, Sara stessa al mio tatto allargava le sue gambe, in seguito mi disse che un paio di volte le allargò concedendosi anche alla palpazione del maritino, però le nostre mani non si incontrarono, sarebbe stato interessante fosse capitato, magari chissà.. ce la saremmo scopata li..
Si stava facendo abbastanza tardi, per me non c’erano problemi di lavoro, ma per loro due si, Simone pagò il conto e ci dirigemmo verso la macchina, io presi posto dietro, ma Sara voleva esser lei a sedersi dov’ero io, una piccola e sorridente disputa tra noi ebbe corpo, arrivò la soluzione della diatriba proprio da Simone che disse..

..facciamo così, sarò il vostro autista, per cui tutti e due vi siederete dietro..

Avremmo mai potuto obiettare qualcosa? Mai! Eravamo seduti dietro con l’assenso del maritino, mentre eravamo impegnati nel viaggio di ritorno fu inevitabile doverle mettere una mano tra le cosce, il buio lo consentiva, Sara aveva la fica come al solito senza mutande e decisamente bagnata, eravamo tutti e tre immersi in un
fragoroso silenzio, chissà se Simone immaginasse quello che stava accadendo a pochissimi centimetri da lui, ma la mia idea era che lo immaginasse e come, sua moglie seduta sul sedile retrostante insieme al vecchio amico ritrovato a cui l’avrebbe volentieri donata e per di più immersi in un tale silenzio credo fosse per lui più che una certezza, ruppe il silenzio Sara, che rivolta al marito disse..

..Simone, ho voglia di dare un bacio a Francesco, non ti sto chiedendo il permesso, lo voglio e basta, tu se vuoi guardarci mentre lo facciamo accosta a destra e fermati in un punto buio..

Mi piaceva la decisione di Sara, lui non replicò affatto, ma ci chiese il tempo per individuare il punto giusto, che trovò parcheggiando tra due auto lontane dall’illuminazione stradale, una volta spento il motore si posizionò per guardarci, non disse mai nulla, Sara mi abbracciò salendomi sopra, ci baciammo rumorosamente proprio per sopperire all’intenso buio, lei voleva di proposito fargli capire cosa stesse succedendo lì dietro, Simone provò a toccare la fica della moglie completamente spalancata e bagnata in modo inverosimile, lei però gli disse..

..non toccarmi, in questo momento sono soltanto di Francesco, sono anni che sogni questo momento, adesso goditelo come hai sempre sognato, stai buono lì e non romperci i coglioni, fai il bravo cornuto..

Erano più che chiari i loro due ruoli, Sara dimostrò di saperlo dominare, come sempre aveva fatto, fin dai tempi remoti, per qualche minuto ci dimenticammo persino di non essere soli io e lei, Simone ubbidì a sua moglie in modo perfetto, fosse stato per lui ci avrebbe lasciato scopare li seduta stante sul sedile retro della sua auto, volutamente però io e Sara ci limitammo a quell’eroticissimo leccarci reciprocamente.
Poi però era tempo che io lanciassi una mia proposta, strinsi per un attimo la sua mano come a doverle comunicare di esser d’accordo su quello che avrei proposto, lei rassicurandomi strinse la mia e rivolgendomi a Simone mentre mantenevo ancora sua moglie a cavalcioni su di me dissi..

..siamo alla fine di Luglio, tra un paio di giorni me ne andrò in un mio piccolo appartamento sulla costiera adriatica a godermi un pochino di relax, mi piacerebbe avervi miei ospiti nel prossimo weekend, poi dovrò lasciare l’uso della casa ai miei figli ed alle loro famiglie, è distante soltanto 200 km scarsi, portamela, la voglio..

Fu Sara a precedere la risposta di
Simone..

..ed io voglio lui, non c’è molto da pensarci su..

Poi guardando suo marito dritto negli occhi rincarò la dose..

..decido io, verremo a trovarti..

Lui annuì dicendo..

..si, verremo, siamo ancora distanti dalle ferie, in Agosto inoltrato ce ne andremo in un giro turistico in visita nei Castelli della Loira, ma verremo a trovarti volentieri, in questo
weekend, prendo atto dell’entusiasmo di mia moglie, aspetto un tuo messaggio con le giuste coordinate, sarà certamente un weekend piacevole..

Diedi un ultimo bacio a Sara, la situazione non era eroticamente congeniale da poter oggettivamente proseguire al meglio, eravamo in ogni caso io e Sara padroni della situazione, se avessimo voluto avremmo potuto chiavare alla grande già da subito, ma tutti e due (pur non avendocelo reciprocamente comunicato) eravamo del parere che avremmo potuto starcene molto meglio prima o poi su di un comodo letto corredato della presenza di una comoda poltrona per l’uso che avrebbe dovuto farne il cornuto..
Ci salutammo congratulandoci tra tutti noi per il carattere magico che la serata ebbe, io però mi aspettavo il mattino dopo una telefonata di Sara, che arrivò di primo mattino durante il suo itinere da casa verso il suo ufficio, mi chiamò direttamente senza annunciarsi..

P.S. Per chi non crede che questo mio preciso e dettagliato racconto non corrisponda all’esser vero e genuino, rammento che un famoso Capo Indiano, assumendo tale nome volle fortemente dare al suo significato un connotato nomen omen, parliamo del celeberrimo Capo Apaches Eestjqaatzj.
Appunto.

CONTINUA

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