RACCONTO TITOLO: La Troia cresce.. Un passo dopo l'altro 
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La Troia cresce.. Un passo dopo l'altro


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La Troia cresce.. Un passo dopo l'altro

by Schiavafelice
Visto: 1106 volte Commenti 8 Date: 03-06-2024 Lingua: Language

Mentre gustavo ancora il sapore dello sperma appena ingoiato mi sono messa a ripulire con cura l’asta dal quale era uscito, sentendola però diminuire di volume e afflosciarsi, non volevo questo e allora oltre a leccarla, ripresi a pomparla perché la volevo dura ma il mio amante mi disse: ehi piccola mi hai stremato, devo recuperare!!
Nella mia testolina pensai che quello che avevo fatto non era stato gradito e, sempre col cazzo in bocca, dai miei occhi scesero dei grandi lacrimoni, convinta di essere stata una frana con lui.
Il mio amante se ne accorse e allora mi tirò su facendo uscire il suo cazzo dalla mia bocca con un rumore simile a quello che fa il tappo dello champagne e con la faccia vicino alla sua mi chiese il motivo; io risposi e lui, confortandomi, mi disse che sbagliavo e che ero stata bravissima in tutto e che il suo smosciamento era normale per un uomo; mi sentii sollevata e sorrisi a lui, ora dovevo solo capire quanto tempo ci voleva per farlo tornare duro perché avrei voluto per la prima volta, sentirlo dentro di me, dove non importava ma dentro sì; ripresi il cazzo in mano e iniziaii a segarlo mentre baciavo il mio amante, sentii che riprendeva vigore e allora accelerai il ritmo della sega ottenendo un piacevole risultato in termini di durezza , ero felice il mio totem era tornato a svettare, sussurai nell’orecchio di lui che volevo che mi entrasse dentro e lui carezzandomi la testa mi disse che lo avrebbe fatto ma solo nel mio culetto perché la passerina dovevo lasciarla a quello che sarebbe diventato mio marito, non capivo questo anche se la nostra cultura lo riteneva una specie di obbligo e allora dissi va bene prendimi il culetto.
Mi posizionai, come avevo visto in alcuni giornaletti, col culo sollevato pronta a prenderlo dentro, non sapevo cosa avrei provato, dolore sicuramente, piacere forse non sapevo come sarebbe entrata quell’asta dura e lucida e cosa avrei dovuto fare io per aiutarlo ma entro poco avrei scoperto tutto questo.
Il mio amante iniziò a baciarmi e leccarmi il buchetto, alternandolo anche alla fica che era un laghetto di secrezioni, io con questo lavoro venni quasi urlando e mentre ero rilassata sentii appoggiare la cappella al forellino, non mi mossi e iniziai a respirare più forte ad ogni cm di cazzo che si faceva strada in me, iniziai a sentire dolore ma, stringendo le labbra non mi lamentavo, lui con gentilezza mi disse che se sentivo troppo male di dirglielo e si sarebbe fermato..No! Non volevo che avesse pietà di me ma volevo mi rompesse finalmente il culo ..ancora pochi colpi e successe io emisi un lamento di dolore sommesso e fuori dal mio ex buchetta restarono solo le palle!
Lui si fermò un attimo per permettermi di abituarmi e, quando vide che io iniziavo a muovermi, iniziò a pomparmi sempre più velocemente mentre io dai leggeri lamenti passai a gridolini di godimento, cazzo! Quanto mi piaceva prenderlo in culo e dentro di me, mentre lui entrava e usciva dal mio culo mi ripromisi che mi sarei fatta inculare ogni giorno .
Adesso il suo bel cazzo usciva quasi tutto dal buco e poi ci rientrava fino in fondo e io godevo senza toccarmi, dopo 5 minuti di pompate lui cercando di non sfilarlo mi fece salire su di lui e mi disse di impararmi sul suo cazzo, io iniziai a salire e scendere senza sosta e mi piacque moltissimo, ora lui stava per venire cercando di uscire ma io gli dissi di godermi dentro e così fece, nonostante avesse già goduto mi sentii riempire lo sfintere di sperma caldo che piano piano iniziò a colare dal mio buco ormai stracciato; non mi alzai ma rimasi così finché il cazzo uscì moscio dal mio culo.
Il mio primo amante era stremato, io invece avrei ripreso a fare tutto e di più, scivolai lentamente fino al cazzo e lo trovai con qualche traccia di sangue e ancora lucido di sperma, iniziai a baciarlo e leccarlo per ringraziarlo del piacere che mi aveva donato e lo ripulii totalmente da ogni residuo.
Ero felice e sarei voluta restare ancora ma si era fatto tardi, il mio amante mi invitò a docciarmi e poi ad andare via, e così feci ma durante la doccia mi salì la voglia e mi sditalinai forte fino a godere ancora pensando che ero proprio TROIA

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