RACCONTO TITOLO: Marin (Parte due) 
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Marin (Parte due)


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Marin (Parte due)

by cornutoestivo
Visto: 613 volte Commenti 5 Date: 15-05-2024 Lingua: Language

Trascorsero dei giorni per me intensi, per la verità non lo davo a vedere, ma uno dei miei scopi principali era avvalorare ulteriormente la tesi che Marin potesse essere un ragazzo affidabile e serio, d’altronde non facevo altro che ripetere a me stesso di saper essere equilibrato e scaltro nelle decisioni da prendere, in fin dei conti si trattava di prendere una decisione che, per me e mia moglie, rivestiva un carattere molto importante, dapprima con un elegante invito a cena e poi.. quel che sarebbe successo sarebbe successo.
Nel frattempo tra me e Marin si andava sempre via via consolidando un eccellente livello amicale, non pranzammo più insieme per non lasciar spazio a chiacchiericci tra le maestranze, ma ci scambiammo il numero di telefono giudicando più prudente e meno fastidioso agli occhi degli altri il nostro rapporto amichevole. Intanto io mettevo sempre al corrente mia moglie su come stessero andando le cose, ogni sera a cena tra noi se ne parlava, mia moglie voleva sapere sempre di eventuali e sopraggiunti sviluppi, concordammo tra noi quale avrebbe potuto essere la sera giusta per invitarlo a casa, dovevano combaciare molti fattori, su tutti incombeva l’eventuale assenza in città da parte dei nostri figli e delle loro famiglie, per cui, per un weekend preciso decidemmo di dar loro le chiavi della nostra casa delle vacanze sulla costa teramana (più precisamente la nostra alcova..) adducendo la scusa che per noi era impossibile recarcisi per motivi a me legati e strettamente professionali (inventai una cena insieme alla direzione del cantiere dove avrei portato anche mia moglie) loro ne avrebbero potuto approfittare per aver modo di poter trascorrere una mini vacanza insieme alle loro famiglie, ovviamente tutto apparì fattibile, la nostra casa delle vacanze non è molto grande, i nostri figli sanno che per il 90% dei weekend estivi è di nostra quasi esclusiva pertinenza d’uso, tutti insieme difficilmente ci si può stare, per cui speravo accettassero la nostra “benevolenza”, cosa che ovviamente avvenne.
Avevamo ancora un pochino di giorni davanti a noi per portare a compimento ciò che desideravamo, tenendo fede ai desideri di mia moglie, ovvero l’assenza di qualsiasi seppur minima programmazione, concordammo che la cena sarebbe avvenuta nel fine settimana che stavamo vivendo, saremmo partiti effettivamente per la volontà di una cena, ma senza porre limiti alla provvidenza..
In ogni caso l’ impazienza da parte di mia moglie era palpabile, anche se lei faceva di tutto per non lasciarla apparire, mentre la mia non era da meno, se tutto fosse andato a meraviglia sarebbe stata la seconda volta che avrei potuto vedere mia moglie scopata da un altro con la mia benedizione, non ebbi mai modo di poterla vedere con il suo amante storico, anche se lei mi ha sempre riportato tutto fedelmente per filo e per segno, non ho mai saputo se in un arco temporale di 20 anni di “pausa” lei abbia mai avuto altri uomini, ma dall’avvento di Franco in poi.. ora si palesava la possibilità di poterla vedere in opera con il giovane rumeno, le mie corna stavano per riprendere la crescita, o quantomeno speravo.
Fu puntuale, suonò al citofono, si annunciò, io nel frattempo della sua salita osservando mia moglie le sorrisi dicendole che era bellissima aggiungendo
“..datti da fare amore mio, divertiti..”
Lei rispose con un bel sorriso bene augurante, seppur donna oramai matura mi appariva decisamente seducente, ovviamente mise in bella mostra il suo pezzo forte, le sue tette, il suo décolleté era decisamente mozzafiato, non è una di quelle donne che possono fare a meno del reggiseno, la parte in cui il reggiseno era ornato di pizzo verde usciva dalla sua camicetta color argento, generosamente sbottonata fino al limite dell’eleganza, mi venne da infilarci una mano ma lei subito disse
“..dai cornuto, fai il bravo..”
Lo attendemmo insieme con la porta aperta, dopo aver chiuso la porta gli presentai Angela, lui fu molto galante, le baciò la mano e le donò una rosa, a me consegnò una fresca bottiglia di prosecco, mia moglie se lo mangiava con gli occhi, in un attimo in cui lui non la guardava mi accennò uno sguardo la sua approvazione, quantomeno da quel punto di vista mi rassicurai, lui chiese se poteva usare il bagno per lavarsi le mani, gli feci strada, nel bagno mi sussurrò che avevo una moglie deliziosa, estremamente sexy, lo ringraziai mostrandomi orgoglioso, ma anch’io trovai il modo di sussurrargli qualcosa..
“..le piaci, conosco mia moglie, è ben predisposta, vai tranquillo e cerca di raccogliere il più possibile..”
Rispose
“..spero di intrigarla..”
Ci recammo a tavola, feci in modo da far essere mia moglie in un lato con noi due ai suoi fianchi, la visione che avevamo di lei era paradisiaca, le tettone di mia moglie erano praticamente poggiate sulla tavola, Marin se la mangiava con gli occhi e se il gioco di seduzione fosse andato per il meglio aveva persino la possibilità di metterle una mano tra le cosce nude (non indossò le calze) magari arrivando fino alla fica che, per le occhiate che mi offriva mia moglie, doveva essere più che bagnata..
Fui io ad indossare i panni del fedele servitore della cena, mia moglie doveva restare al centro delle sue attenzioni, la serata trascorreva tranquilla, io però avevo esigenza di assicurarmi che i figli fossero dove dovevano essere e, per scongiurare un ritorno inatteso li videochiamai, erano a cena in un ristorante nei pressi della nostra casa, quindi tutto era tranquillo, lo sguardo di mia moglie si illuminò ulteriormente sentendosi rassicurata.
Marin ricopriva di complimenti mia moglie, il ragazzo ci sapeva fare, lei appariva divertita e lusingata, e come sappiamo bene.. quando una donna vive quei momenti con la mente giusta.. tutto può accadere.
Giudicai opportuno togliermi di mezzo per qualche minuto, lo sguardo di mia moglie di approvazione mi convinse che era la decisione giusta, li lasciai a tavola e mi recai in bagno scusandomi.
Una decina di minuti, non di più, aprendo la porta del bagno per tornare cercai di fare meno rumore possibile, non sentivo un fiato, poi tornai in cucina e li trovai che si baciavano, non fiatai, mi gustai lo spettacolo, Marin aveva tirato fuori le grandi tette di mia moglie, alternava baci in bocca e succhi ai suoi capezzoli, mi videro ma non si scomposero affatto, mia moglie sorridendo disse..
“..toh.. è tornato il cornuto.. rimani lì sulla porta, non avvicinarti..”
Poi, rivolgendosi a Marin disse..
“..continua a fare quello che stai facendo, mi piace moltissimo.. e non preoccuparti di mio marito, a lui piace guardare, non ci darà fastidio, a lui piace essere cornuto..”
Disse questo sorridendo e, per la prima volta anche Marin si associò alle risa dicendo..
“..allora lo faremo divertire..”
Ripresero a baciarsi, Marin la slinguazzava un pochino dappertutto, sulle labbra, sul collo, sulle tette, la fece alzare dalla sedia, le tolse la camicetta ed il reggiseno facendola restare nuda per la parte alta del corpo, l’abbracciò stringendola a se, le sue grandi tette gli erano tutte addosso, Marin le sollevò in alto stringendole notevolmente dicendo che erano spettacolari e molto somiglianti a quelle della sua ex, mia moglie ne fu orgogliosa ma sottolineò la notevole differenza di età, lui le rispose che preferiva di gran lunga le belle e mature signore porche..
Continuarono a limonare sotto i miei occhi, anche Marin aveva il dorso nudo, mia moglie gli succhiava i capezzoli in modo continuo, poi, cogliendo un attimo di lucidità collettiva li invitai ad aspettarmi sul divano, avrei servito un prosecco, non se lo fecero ripetere, il tempo di riempire tre flûte dopodiché recandomi in salotto trovai Marin con i pantaloni calati fino alle caviglie in piedi davanti a mia moglie che succhiava il suo cazzo, una visione che mi mandava in visibilio, posai il vassoio sul piccolo tavolo poi mi avvicinai a mia moglie sedendomi accanto a lei, la vedevo pompare il cazzo di Marin (dimensioni eccellenti..) con grande arte, lei intuendo il motivo per cui mi sedetti accanto a lei smise di fare il bocchino e mi baciò, mi riversò in bocca un notevole quantitativo della sua saliva che sapeva di cazzo, la ingoiai con sommo piacere, Marin era molto divertito dalla situazione (chissà se era quello che si aspettava..) mentre mia moglie mi baciava, lui con il cazzo duro dava dei colpi sul viso di mia moglie colpendo anche me, lo trovavo divino, Marin stava interpretando a meraviglia il suo ruolo, io ripresi il mio, servii loro i calici di prosecco, mentre loro bevevano io mi prestai a denudare mia moglie, poi altrettanto feci con lui, riposi per bene gli indumenti piegandoli come avrebbe fatto il più perfetto maggiordomo, adesso li avevo tutti e due nudi davanti a me, mia moglie con il suo corpo maturo e Marin con il suo bel fisico, ripresero ad abbracciarsi, io li pregai di andare sul letto, dove sarebbero stati più comodi, si presero per mano e seguirono il mio consiglio, li avevo tutti e due meravigliosamente nudi davanti ai miei occhi, era uno spettacolo tutto mio..
Chiesi a Marin se avesse qualcosa in contrario al mio desiderio di poter far loro un video (dal quale poi trassi dei frame pubblicati in uno dei due album offerti in visione) lui acconsentì, mia moglie fu pungente con un suo commento..
“..lasciaglielo fare, oramai lui si diverte solo così, non ci darà fastidio..”
Marin si offrì molto volentieri all’obiettivo del mio smartphone, mi fece vedere il suo bastone bene eretto, quello che di lì a poco sarebbe entrato nella succosa fregna di mia moglie, tornarono ad avvinghiarsi, Angela perse ogni freno inibitorio, la vidi ingoiare il cazzo fino alla base, le uscivano gli occhi dalle orbite ma imperterrita continuava a farlo, Marin a volte le teneva una mano sulla nuca e la spingeva ancora più giù, lei tossiva ma lui dimostrò di non avere pietà, non parlammo mai in precedenza della possibilità di poter vivere quei momenti speciali con mia moglie al centro delle operazioni, ma il suo comportamento in quei momenti era decisamente dettato dal suo intuito, evidentemente aveva capito da solo che poteva osare, memore di alcuni discorsi, anche se non specifici, che avevamo toccato tra noi nei nostri colloqui, forse ricordò una mia frase, quando gli dissi che ero totalmente devoto a mia moglie ed a ciò che lei nella vita ha sempre desiderato, mi appariva del tutto evidente che il trattamento quasi brutale che mia moglie stava subendo in quel momento era nelle sue corde, le piaceva, non protestava, subiva e ne godeva..
Ogni tanto incrociavo il suo sguardo, godevo anch’io nel vederla sottoposta con decisione alle attenzioni di un perfetto maschio come Marin, il viso di mia moglie era rigato dal rimmel che le colava sulle gote, cazzo quanto mi piaceva vederla in quello stato, ripensai a quello che mi raccontò quando il suo collega Pasquale la scopò a casa nostra in mia assenza, ricordai del racconto dettagliato della sua brutalizzazione subita in bocca a mezzo di quel cazzone che raccontò di avere, forse.. più di 20anni dopo avevo la situazione chiara di allora, ne stavo godendo come un porco, mi piaceva da morire vedere maltrattata mia moglie, era lo spettacolo per eccellenza, quello a cui mai avrei potuto sognare di poter assistere, adesso lo avevo sotto gli occhi, Marin mi stava piacendo, anzi.. ci stava piacendo, in fin dei conti mia moglie è stata sempre forte e decisa solo con me, con gli altri maschi che l’hanno avuta (almeno per quelli di cui ero a conoscenza io) è sempre stata ubbidiente e sottomessa.
Era giunta l’ora che la chiavasse, mia moglie quasi lo stava pregando..
“..cornuto prendi un preservativo e passaglielo, lo voglio dentro, sbrigati..”
Ubbidiente come si conviene ad un cornuto feci ciò che mia moglie mi ordinò, pregai Marin di non sborrarle dentro, ma di scegliere di farlo sulla sua pancia, li vidi copulare come due maiali, passarono dei minuti in cui assunsi consapevolmente il mio esser per loro invisibile, chiavavano in modo quasi feroce, mia moglie cambiò spesso posizione, fu per me bellissimo vederla a smorzacandela con il suo imponente fisico sul corpo di Marin, se lo fece entrare tutto dentro, io mi divertii ad accarezzare i coglioni di Marin, lui gradì molto dicendo a mia moglie..
“.. che meraviglia.. io dentro di te e tuo marito che mi massaggia le palle.. divino..”
Lei con voce rotta rispose..
“..lasciaglielo fare.. lui è un bravo cornuto, quello che fa gli piace farlo, non sborrarmi dentro, quando senti che stai per venire vienimi dove vuoi, anche in faccia, a lui piace leccarmi e ripulirmi..”
Quello che Marin sentì evidentemente funse da acceleratore, uscì dalla fregna di mia moglie (dopo che lei ebbe almeno due orgasmi) si sfilò il preservativo e dopo un paio di colpi al cazzo schizzò sulle tette di Angela, uno dei primi schizzi la colpì anche in faccia, poi si accasciò su di lei portando a termine i suoi movimenti convulsi, attesi che si potesse porre al fianco di mia moglie poi mi tuffai su di lei ripulendola tutta, lei mi indicò sogghignando ed umiliandomi che c’erano degli schizzi che non avevo preso in considerazione, la ripulii tutta in modo perfetto mentre loro si baciavano.
Quello fu il primo round, la notte era ancora lunga, Marin era davvero portentoso, inculò Angela senza preservativo, lei mi concesse di lubrificarle il culo servendomi della bocca, alla fine crollammo tutti e tre abbastanza esausti, io, seppur nella mia impotenza me ne venni tre volte, Marin restò a dormire da noi, al mattino mi alzai per primo, preparai il caffè e lo portai a letto, li trovai che stavano chiavando di nuovo, mia moglie mi disse..
“..zitto, non dire niente, mettiti seduto sulla poltrona e guardaci senza romperci i coglioni..”
Potevo disubbidire?
Con Marin avemmo un altro paio di incontri, uno dei quali nella nostra casa delle vacanze, dovevamo inaugurare il nuovo divano, tutto documentato nell’album di pertinenza. Ora speriamo in una estate foriera di novità, staremo a vedere, ripeto di nuovo il mio antico sogno, un bel vu cumprà…
A presto

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