Sogno ad occhi aperti ( per Chronin 44)
by AmantegentileVisto: 279 volte Commenti 0 Date: 13-08-2023 Lingua:
Il locale era pieno come tutte le sere di inizio estate e Patrizia , uscita dal suo studio , si sedette ad un tavolo d’angolo leggermente in disparte . Oramai il suo rituale era consolidato e senza che aprisse bocca arrivò il suo mojito ghiacciato accompagnato da qualche stuzzichino tanto per gradire .
Lasciò che la sua mente si liberasse dei pensieri della giornata mentre le sue pratiche di lavoro sbiadivano sempre più come in una dissolvenza cinematografica lasciando che nuovi pensieri affiorassero.
Il suo corpo di trentenne in carriera reclamava i suoi piaceri con una veemenza che a fatica lei teneva a bada imponendosi una rigidezza che la rendeva ancora più desiderabile.
Allentò leggermente la camicetta e sciolse la deliziosa cosa di cavallo lasciando che i suoi lunghi capelli neri scendessero lungo le spalle allargandosi ed apparendo ancor più scuri in contrasto col candore della mise.
Una bellissima donna, una deliziosa manager, una volitiva puledra scalpitante abituata a comandare piuttosto che ad essere comandata , a guidare e condurre piuttosto che a vivere un ruolo di grigio comprimario .
Il locale era pieno di gente e lei , come palese che fosse , non poteva passare inosservata…in alcun modo..tutto gridava passione e charme in lei e non era possibile per nessun uomo non sentire quel canto ammaliatore.
Sguardi rapidi e frequenti o lenti ed insistenti erano una costante di quel momento e lei se ne accorse..ricambiò ..ogni occhiata per quanto fuggevole trovava sempre lei ad incrociare i suoi occhi scuri con quelli dell’altro in una sorta di gioco tra preda e predatore , tra gatto e topo in cui non sempre quella che sembra la preda in realtà lo è davvero.
Il suo corpo percepì tutta quella passione voluttuosa di cui era il catalizzatore e rispose…senza che Pat volesse, senza che se ne rendesse conto razionalmente incominciò a lasciare che la gonna scivolasse un poco di più , che la mano quasi artigliasse il bicchiere ghiacciato quasi ad afferrare un sesso voglioso , che la bocca sorbisse dalla cannuccia il cocktail ghiacciato con una singolare passione e voglia foriere di ben altre emozioni .
I pensieri di Pat cominciarono a turbinare e le ritornò prepotente un suo sogno erotico mai realizzato , fino a quel momento , ma che stava sempre più diventando una idea ricorrente durante i suoi momenti di piacere solitario che la mattina, appena sveglia , si donava nel tentativo di placare , almeno per poco , i suoi ormoni in tumulto.
Si alzò ed a passi larghi fendette la folla…affascinante , mediterranea, sole e passione in lei erano un concentrato esplosivo…con fare sfacciato si avvicinò al più ganzo di un gruppetto di 5 uomini e gli sussurrò qualcosa in un orecchio.
Il voltò di lui passò dal sorriso allo stupore senza soluzione di continuità nel giro di una frazione di secondo , quanto bastò a lei per uscore seguita dalla sua scia di profumo.
Come una sirena ammaliatrice percorse i pochi metri che separavano il portone del palazzo ove lei aveva lo studio dal locale mentre i tizi , quasi su una nuvola , attratti dal suo richiamo di piacere , presero a seguirla .
La porta dello studio era socchiusa ed il primo del gruppo entrò …nella penombra una silhouette si concretizzò davanti ai suoi occhi ed a quelli degli altri che lo avevano seguito.
Una meravigliosa donna in guepiere e tacchi stava ritta davanti a davanti a loro a gambe larghe in posa dominatrice
Indossava un bustino che stringeva la vita e spingeva ancora più su il suo seno abbondante e palpitante in attesa del piacere che il suo corpo pretendeva.
Si avvicinò ed iniziò a provocarli strusciandosi contro di loro , i tipi non attendevano altro ed iniziarono a far volare le loro giacche …
Pat bloccò bloccò le loro mani ed iniziò a massaggiare i loro corpi baciandoli avidamente sul collo mentre con le unghie ranfava il petto ora dell’uno ora dell’altro.
Qualcuno , già in erezione , provò a slacciare la zip ma lei , scaltra , se ne accorse e sostituì la mano di lui con la bocca di lei lasciando le l’erezione della vittima di turno raggiungesse il parossismo senza possibilità di sfogare in alcun modo neanche lontanamente.
Si strusciava su di loro , lo provocava , mimava amplessi impossibili giacché ancora tutti quegli uomini erano ancora pressochè del tutto vestiti .
L’eccitazione degli uomini crebbe ancor più fino alla follia , la loro erezione era ferocemente potente tanto che divenne quasi dolorosa mentre la morsa degli slip divenne insopportabile.
Quando oramai i livelli di sopportazione avevano raggiunto il limite , Pat con abili e rapide mosse strappò loro di dosso gli indumenti e si posizionò al centro del gruppo.
Corpi si strinsero a lei , voluttuosi e vogliosi stringendola in un bozzolo di sessualità dirompente e bramosia irrefrenabile.
Mani incominciarono a percorrere il suo corpo cercando ovunque brandelli di piacere che lei concedeva lasciando loro lo spazio strettamente necessario per continuare a mandare ancora più su di giri lei e gli astanti.
Solo quando lei volle , solo nel momento in cui la dominazione psicologica dei maschi era stata completata rendendoli sono dei corpi asseverati al suo personale piacere , Pat si inginocchiò al centro del gruppo ed iniziò a succhiare quelle verghe tese allo spasimo.
Rapidi colpi di lingua intervallati da morbidi e lenti succhiotti sortirono l’effetto di far giungere quelle povere vittime al livello di una mancata eiaculazione più volte facendo loro provare dolori lancinanti a partire dal pube in giù.
Qualcunò provò a spingersi oltre ma ottenne solo di ricevere un chiarificatore accenno di morso sul glande coa questa che , ovviamente , subito lo riportò in pieno domino della donna.
Quando finalmente oramai ogni uomo aveva raggiunto l’erezione più grande della sua vita , Pat prese quello più grande e , dopo essersi fatta strada si inginocchiò al centro della sala e senza troppi preamboli gli ordinò “inculami !!! “
Rispondendo ad un misto tra servilismo millenario ed ancestrale richiamo dei sensi , il tipo si avvicinò a lei e fece per penetrarla…ma lei si spostò quel tanto che bastava per lasciare che il sesso di lui trovasse silo il solco tra le natiche ma non riuscisse ad entrare il lei.
Con un misto di rabbia repressa e frustrazione il tipo ai limiti del supplichevole ci riprovò e stavolta lei non avanzò di un micron : lasciò che quella verga di deliziose proporzione con un movimento continuo la penetrasse fino a che non lo sentì nel profondo del suo corpo .
Pochi colpi furono il massimo che l’uomo poté sopportare e poi venne come mai in vita sua. Un fiume di sperma violentemente si riversò in lei e sembrò non finire mai mentre lentamente l’erezione del tizio scemava.
Pat si alzò , denso liquido scivolò lungo la sua gamba abbronzata..uno degli uomini si era disteso e si stava segando…lei sollevò il piede e dopo averlo portato vicino alla bocca di lui sibilò .” assaggia il sapore del tuo amico…lui mi ha scopata !! “
Poi con fare deciso si mise a cavalcioni del tipo e senza preamboli si lasciò crollare sul suo cazzo in erezione penetrandosi violentemente
“Sbattatemi ! “ fece con voce perentoria mentre offriva il suo sedere ad una nuova penetrazione.
Finalmente qualcuno lo fece ed iniziò a muoversi ritmicamente mentre le sue mani vogliose afferravano fermamente i sessi degli altri uomini per portarlo verso la sua bocca.
Non furono vari orgasmi ma solo uno collettivo ed esplosivo quello che colse tutti di sorpresa tranne lei che in quella baraonda di corpi e sensi era riuscita e non perdere neanche un filo del suo trucco.
Ululati di piacere come lampi squarciarono il silenzio mentre gemiti prolungati riempirono l’aria.
Dopo un silenzio che parve eterno si alzò nuovamente in piedi , corpi attorno a lei sussultavano negli spasmi del piacere mentre lei , grondante sperma da ogni dove , lo osservò dall’alto.
Dominando dall’alto delle sua gambe affusolate tutta la scena , senza scomporsi , gelida come un laser di ghiaccio sussurrò loro “La notte è ancora giovane ed il bistrot sarà aperto fino a tardi , io vado a farmi una doccia , ripulite e sparite”…poi…incedendo verso il bagno si fermò , si girò quel tanto che bastava e , con una voce che non ammetteva repliche “ se dopo mi incontrerete di nuovo al locale sarà bene facciate finta di non conoscermi”…e se ne andò lasciando che l’acqua calda pulisse il suo corpo ancora voglioso di intenso piacere.