RACCONTO TITOLO: Luendì in ufficio 
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Luendì in ufficio


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Luendì in ufficio

by Coppiabondage
Visto: 818 volte Commenti 3 Date: 19-03-2023 Lingua: Language

Roma è stato l’inizio di qualcosa a cui spesso la fantasia aveva solleticato i miei pensieri, ora però bisognava affrontare la realtà, la moglie e la mamma dei tuoi figli che ha avuto un rapporto sessuale con un altro uomo, Sandra poteva scegliere di mantenere il segreto e di convivere con lui, invece dopo le tante volte che in camera abbiamo fantasticato sul fatto che il suo capo la volesse sottomettere, mi ha raccontato tutto. Non ho mai avuto a questo punto alternative di scelta, ho deciso di essere cuckold consapevole del mio ruolo e di quello che da oggi in poi sarebbe stato il nostro rapporto che da oggi in poi, da quando tutto questo è cominciato è sicuramente migliorato. Ero sicuro che il suo capo Mario, non si sarebbe fermato a quel singolo evento, lo conosco ed ho sempre pensato che fosse perverso e sadico, i suoi modi di fare, la sua attitudine al comando, sapevo che un giorno, la mia Sandra sarebbe stata una vittima predestinata e purtroppo così è stato. Tornati da Roma, il lunedì inizia la settimana, le regole erano semplici, Mario avrebbe scelto cosa doveva indossa Sandra ogni volta che lui volesse, le mandava un messaggio al sera prima e le scriveva cosa volesse, domenica sera il messaggio, domani mia fantastica Sandra devi indossare, una gonna di pelle al ginocchio una calza velata una camicetta bianca è un tacco alto da 12cm, ti voglio come una vera segretaria. Non vi nascondo che solo leggere quel messaggio mi aveva fatto eccitare e l’unica cosa che ero riuscito a dire a mia moglie è stata di eseguire alla lettera l’ordine. Lunedì mattina uscendo prima da casa non potetti assistere a come si sarebbe preparata, però appena arrivata in ufficio le scrissi se poteva mandarmi una foto, le sue gambe affusolate e i tacchi che affiancati mi facevano impazzire, sapevo benissimo che lui ne avrebbe approfittato ma l’eccitazione era troppa che valeva la pena sapere che lei sarebbe stata sua anche oggi. Mario che arriva di solito più tardi in ufficio, suonò alla porta, Sandra si alzo per aprire, Mario la vide e le disse che era meravigliosa, all’orecchio le sussurra che da oggi tutto sarà diverso, Sandra chiude la porta per tornare alla sua postazione, Mario con una voce piena esclama; “segretaria!!!” vieni un attimo, il rumore die tacchi riempie le pareti del corridoio, dimmi Mario, un ghigno ed un cenno, inginocchiati, ora subito di fronte a me, Sandra lo guarda con gli occhi sgranati come se volesse dirgli che cavolo stai dicendo, ma prima ancora di poter pensare Mario le ripete, ora mettiti in ginocchio mia cara Sandra, le poggia una mano sulla spalla e la invita ad abbassarsi, Mario va verso la porta di ingresso dell’ufficio e la chiude a chiave, questa mattina non abbiamo bisogno di visitatori, apre un cassetto e prende una paio di manette in metallo, si avvicina le accarezza il viso, le prende i polsi e li avvolge nei bracciali di metallo mettendo la chiave sul tavolo. Ora mia bella segretaria faremo un gioco, Sandra con lo sguardo basso sente il dito di Mario sotto il mento, guardami in faccia quando ti parlo, voglio guardarti negli occhi ogni volta che ti do un comando, capito!!!. Sandra annuisce e alza il viso, Mario si toglie la cravatta di colore blu scuro, per usarla come benda per gli occhi. La sua segretaria con tacco 12, gonna di pelle e camicetta, inginocchiata, ammanettata e bendata, Sandra sente solo il rumore dei pantaloni di Mario che si sfilano, e quel profumo che ricorda bene da quella sera, Mario prende il suo membro già turgido e lo usa per schiaffeggiare il viso di Sandra, le sfiora le labbra che luccicano dal rossetto appena messo, quando ad un tratto le dice di aprire la bocca, Sandra prova a non ubbidire ma Mario le afferra il viso stringendolo e dicendole apri questa bocca, puttana, le infila i suoi quasi 20cm in bocca, la mano poggiata sulla coda di Sandra e quella sua voce diventata quasi perfida che le dice, vediamo come te la cavi con questa bocca, inizia ad ondeggiare facendole entrare ed uscire la cappella del cazzo, dando a Sandra solo qualche secondo per riprendere fiato, gli occhi di Mario si chiudono e troppo eccitato per resistere ed in pochi minuti affondando i colpi di sciabola nella bocca di Sandra le viene copiosamente, tenendo ferma la test con la mano, lasciando che lo sperma coli sul pavimento. Sandra prende un leggero respiro ma senza parlare abbassa la testa e rimane in silenzio, Mario prende le chiavi sul tavolo, le toglie le manette e le dice, ora sistemati e torna a lavorare. Sandra si rialza, sistema la gonna e va in bagno a sistemare il trucco, prima di tornare ancora con il sapore di Mario si accende una sigaretta, prende il cellulare e mi manda un messaggio, Mario mi è appena arrivato in bocca. Io non posso che rispondere Ti amo… amore mio, ringrazia Mario.

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