RACCONTO TITOLO: la festa medievale 
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la festa medievale


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la festa medievale

by ilconfessore
Visto: 424 volte Commenti 0 Date: 25-01-2023 Lingua: Language

Mariano si era impegnato tanto nell'associazione e alla fine era riuscito a infilare la sua bella mogliettina nel ruolo di regina.
La festa medievale nel paesino era veramente l'evento più importante dell'anno e vederla lì, per lui, per la sua famiglia era un bel traguardo.
Certo, avrebbe voluto avere anche lui un ruolo nella sfilata però con quegli occhialoni... quasi tutto il comitato aveva detto no. c'erano stati alcuni, proprio per simpatia nei suoi confronti, che avevano premuto per una deroga ma no... la sfilata era medievale e non era ammesso indossare gli occhiali.
C'era poi il loro figlio, ormai era da qualche anno che faceva il paggetto ed era stato riconfermato, anche se iniziava ed essere grandicello.
Quindi il comitato era rimasto col cerino in mano: a chi far fare il re. Non importava che fosse bello come lei, ma prestante e alto più di lei (e non era facile, con quel fisico da vichinga).
Mariano aveva cercato nei paesi vicini e chiesto ai conoscenti per evitare quello che pareva essere l'unico candidato, aveva sempre temuto la presenza di Fabio nel paese, e le chiacchiere erano quelle.
ma in fondo... era solo una sfilata, davanti a tutti. Certo Ramona con lui avrebbe fatto una figura che per il marito era difficile da sostenere, ma perché fare problemi solo per un gioco.
Così il comitato prese la decisione e Mariano non si oppose, non ne aveva modo: Fabio re accanto alla bella Ramona.
Fabio per anni aveva fatto l'alfiere e aveva sempre rubato la scena, col suo viso austero e il suo sguardo intenso. Finalmente sarebbe stato al centro, era impossibile ostacolarlo.

La sera prima della sfilata c'era un altro evento importante: la cena medievale. Venivano da tutti i dintorni e c'erano anche diversi turisti che si univano alla cena. Il tavolo d'onore era dedicato ai figuranti e a lisca erano disposti i tavoli per i paganti, un'entrata importante per il comitato.
Mariano era al servizio, aveva messo il figlio proprio all'estremità del tavolo, era grande e poteva stare lontano dalla madre e lui poteva averne cura per quel che serviva. Intanto portava i vassoi proprio ai tavoli prossimi a quello d'onore.
Fabio e Ramona erano proprio al centro del tavolo, circondati da tutti gli altri figuranti.
Durante le prove c'erano stati diversi momenti di contatto e poi quando si erano messi i costumi medievali erano nello stesso stanzone, per quanto avessero fatto finta di non guardare si erano accorti ognuno della prestanza dell'altro.
Lei con quel fisico esagerato, le cosce lunghe e le tette enormi. Lui non aveva neppure provato a nascondere il bel pacco nella calzamaglia, e poi quel viso serio, quelle spalle.
A tavola sembravano distaccati ma sotto il tavolo c'era un gioco che solo quelli veramente vicini potevano notare: la coscia di lei lo cercava continuamente, le mani spesso si trovavano e un paio di volte lui aveva anche steso il braccio sulla sedia di lei.
E poi il vino, lei non era abituata ma alla festa non c'era veramente pace: chi versava, chi invitava a brindare. Quanta leggerezza in quella serata, con Mariano che girava per i tavoli facendo finta di non guardarli, i suoceri seduti a un tavolo periferico che cercavano di dare un'occhiata senza sembrare invadenti.
La cena andò veramente per le lunghe, con i vari spettacoli in stile rinascimentale tra una portata e l'altra. A mezzanotte Mariano si avvicinò alla moglie e gli disse che lui portava il piccolo a casa, come potevano fare?
I figuranti vicini di tavolo si offrirono per riaccompaganere Ramona quando la cena serebbe finita e anche Fabio si mise a disposizione.

Al termine della festa gli altri figuranti quasi si scansarono e sembrò naturale che a riportare la regina a casa fosse proprio il re. Salirono sulla macchina con i vestiti da sfilata, scordandosi che avevano il cambio nella sala del comitato. arrivarono sotto casa di Ramona, lei notò le luci accese, il povero Mariano era ancora sveglio.
Fabio le prese la mano, la tirò verso se e la baciò. Lei non mosse la minima resistenza, si lasciò toccare le tette e lo abbracciò.
Ripartirono e andarono diretti a casa di Fabio. Fecero tutti i preliminari con i vestiti medievali addoso, che scena: leccarle la figa con le coscie aperte in quel gonnellone pesante e le tette che uscivano dal bustino.
E poi nudi sul tappeto e sul divano a fare di tutto.
La mattina lui la riaccompagnò a casa, Mariano le fece una scenata e poi andarono al comitato a preparasi per la sfilata. Qualcuno nel paese aveva dedotto la situazione e in molti sghignazzavano, il corteo sfilò nel borgo e poi i figuranti presero posto nella chiesa, quel giorno c'era il vescovo a celebrare la messa.
Fabio e Ramona sempre accanto, durante la sfilata avevano dovuto tenersi per mano, ma in chiesa stavano più distanti possibile.
A casa la situazione rimase tesa, nel pomeriggio c'era la seconda parte di sfilata nel campo di gara dove si svolgeva il torneo.
Solo la sera tra Ramona e Mariano tornò la pace. Il ragazzo andò a festeggiare con gli amichetti e loro finalmente rimasero soli.
Lei si lasciò adorare e gliela fece leccare. Lui le chiese scusa per essere così geloso. Poi si beccò una frustatina mentre si segava baciandole i piedi.
La cosa più importante: lei gli promise che non sarebbe più successo davanti a tutti. Con Fabio continuano a fare qualche weekend, Mariano va col ragazzino a visitare le bellezze del luogo e Ramona e Fabio a spararsi il pomeriggio in camera o nella spa.
L'importante è la famiglia e finora né il piccolo che è con loro, né i poveri suoceri hanno più sofferto niente.
Io li ho assolti, hanno trovato il loro giusto spazio, ognuno ha il proprio piacere, i due amanti nei sensi, il cornutello invece nell'immaginazione e nel far appassionare il figlio all'arte e alle meraviglie della natura.


io e fabio siamo amici da sempre. lui ha un gran talento e l'ha messo all'opera. io ho seguito la mia passione per la teologia e ora ho l'onore di essere il suo confessore.
le storie che racconto sono interamente frutto di fantasia, ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.

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