RACCONTO TITOLO: 66 AL VECCHIO MATTATOIO 
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66 AL VECCHIO MATTATOIO


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66 AL VECCHIO MATTATOIO

by SlutDany
Visto: 310 volte Commenti 3 Date: 25-01-2023 Lingua: Language

Dopo molti mesi che non si faceva vivo il così detto “amico di famiglia” di Max e Dany una mattina telefonò, subito lei felice di sentirlo lo invitò a cena per la stessa sera.
Quando arrivò Dany non gli diede neanche il tempo di varcare la soglia di casa, gli salto al collo stringendolo forte e gli diede un bacio appassionato.
L’abbraccio durò un tempo infinito e quando finalmente i due corpi si divisero il ragazzo salutò Max e nel ricordo delle passate avventure lo baciò in bocca.
Durante la cena l’amico giustificò la sua assenza raccontando che aveva incontrato l’uomo che con Dany avevano fatto sesso durante un weekend in yacht ed era diventato il suo amante.
Nei numerosi viaggi era stato posseduto analmente sia da lui che dai due marinai che erano a bordo ed era molto soddisfatto del trattamento avuto, ma aveva desiderio di stare con una femmina prima di ripartire con loro e l’unica donna che poteva soddisfarlo era Dany.
Nel sentire quelle parole lei si alzò dalla sedia e lo abbracciò forte baciandolo intensamente giocando con le lingue.
Il ragazzo non perse tempo e le infilò le mani sotto la minigonna scorrendo sulle gambe e arrivando subito alla figa, sapeva che sotto come abitudine non portava slip, mettendoci dentro due dita e masturbandola.
Dany allargò subito le gambe per farlo penetrare più a fondo iniziando ad eccitarsi, poi allungò una mano fino alla patta dei pantaloni, gli slacciò i bottoni e prese il cazzo portandoselo alla bocca facendogli un fantastico pompino.
Oramai la situazione si era surriscaldata, lei lo prese per mano e lo portò in camera da letto seguiti da Max.
Dany si sdraiò e subito il ragazzo le si mise tra le gambe mettendole la lingua nella figa, lei iniziava a smaniare, voleva di più e fu accontentata.
Il loro caro amico le infilò il cazzo in figa con un colpo solo fino in fondo, era tutta bagnata ed entrò facilmente, pompandola con foga mentre la baciava.
Anche Max si avvicinò al viso di Dany con il cazzo che venne preso in bocca prima da lei e poi dal ragazzo facendolo diventare duro.
I due continuavano a scopare, Dany godeva in continuazione e il ragazzo la pompava.
Max era eccitatissimo, si mise dietro al ragazzo e gli allargò le chiappe infilandogli il cazzo in culo che era una voragine dopo tutte le esperienze avute con i marinai.
Le spinte di Max nel culo del ragazzo si riversavano nella figa di Dany che riceveva una doppia spinta, non ci volle molto che tutti e tre vennero, Max riempì il culo del ragazzo di sborra, il ragazzo nella figa di Dany e lei con un urlo di godimento venne facendo sgorgare i suoi umori.
Stanchi si sdraiarono sul letto fumando una sigaretta e il loro amico continuò a raccontare le sue avventure ed in particolare una che lo aveva molto colpito.
Disse che un giorno lo portarono al vecchio mattatoio dove fu inculato da tanti uomini sconosciuti ed aveva molto goduto.
Quel racconto mulinò nella testa di Max per tutta la notte, era curioso di sapere cosa sarebbe successo se ci portava Dany.
Al mattino il ragazzo andò via e Max uscendo di casa disse a Dany di riposarsi perchè la sera sarebbero usciti per una nuova avventura.
Lei non capiva cosa voleva dire e quale sarebbe stata l’avventura che dovevano fare, ma conoscendo le fantasie del marito obbedì e dormì per tutto il giorno.
Quando Max tornò a casa lei si fece trovare pronta, vestita con una minigonna raso figa, un gilet multicolore con un solo bottone da dove facevano capolino i capezzoli, i tacchi alti e il solito trucco pesante con rossetto rosso fuoco che metteva in risalto la sua carnagione chiara circondata dai stupendi capelli lunghi biondi.
Lungo la strada Dany notò che stavano andando in periferia in una zona poco frequentata.
L’auto si fermò vicino ad un capannone disabitato, era il vecchio mattatoio ed era circondato da un reticolato che aveva messo il Comune per impedire l’accesso alle prostitute che normalmente frequentavano quella zona.
Max prese per mano Dany e cercarono un passaggio nella rete per poter entrare, lei non fece domande, si fidava ciecamente del marito.
Trovarono un foro e si inoltrarono nella sterpaglia, il posto era completamente al buio, la poca luce era quella che veniva dalla luna.
Cercando di evitare i rifiuti entrarono nel capannone, non si vedeva nessuno, si sentiva un odore forte, era dove uccidevano gli animali e tutto il sangue era stato assorbito dalla pavimentazione, tutto intorno c’erano dei vecchi materassi dove le prostitute portavano i clienti.
Dany era un po’ spaventata dal quel posto, ma la sua obbedienza al marito le dava la forza di fare tutto quello che lui voleva.
Arrivati al centro del capannone Max le disse di rimanere in quel punto mentre lui voleva vedere se c’era qualcuno in giro, si allontanò di pochi metri e si nascose dietro a dei cartoni in modo da tenerla sempre sott’occhio.
Passarono dieci minuti che per lei furono interminabili, sentì dei rumori, erano dei passi che andavano verso di lei, si guardava in giro, cercava dove era Max, nel buio non si vedeva niente, ma sentiva la presenza di qualcuno.
All’improvviso si sentì carezzare una gamba da dietro, si voltò di scatto e si trovò davanti un uomo che l’abbracciò con forza, lei non fece alcuna resistenza, sapeva che se Max l’aveva portata in quel posto era proprio per quel motivo.
L’uomo la tirò su di peso e la mise su un materasso, poi le strappò di dosso tutti i vestiti e tirandosi fuori il cazzo glielo mise in figa scopandola.
Dany era già eccitata dalla situazione e quando fu penetrata era già tutta bagnata, allargò completamente le gambe per sentirlo meglio fino in fondo.
Mentre l’uomo la pompava dall’oscurità uscirono altri uomini che si misero intorno a lei con il cazzo in mano masturbandosi.
Mentre iniziava a godere lei li guardava, era circondata di cazzi di tutte le misure pronti a scoparla, un sorriso apparve sul suo viso.
Come l’uomo le sborrò in figa subito un altro prese il suo posto e lei continuava a godere, allungo una mano e prese un cazzo in mano portandoselo in bocca sbocchinandolo con avidità.
La sborra che ricevette in figa e in bocca, che ingoiò golosamente, fu di una enorme quantità, tanti uomini la scoparono, non li contava più, altri uscivano dalla penombra, non finivano mai.
La figa di Dany era strapiena, lei non sentiva più niente per quanta sborra aveva dentro, si girò e si allargò le chiappe con le mani offrendo il culo agli altri che ancora non l’avevano scopata.
Fu subito penetrata, le pareti del culo si spalancarono facilmente, la sborra che aveva addosso fece da lubrificante, lei godeva e muoveva il bacino per farli penetrare più a fondo, voleva essere sfondata, ad ogni sborrata che riceveva un getto di umori le colava dalla figa.
Quando tutti ebbero finito di incularla lei aveva il culo pieno di sborra che sentiva entrarle nell’intestino e salirle in gola, se la gustava compiaciuta continuando a godere.
Distrutta si adagiò sul materasso, aveva sborra ovunque, Max si avvicinò, la vista di quella gang bang che aveva subito la moglie lo aveva eccitato, tirò fuori il cazzo e si masturbò sborrandole in faccia.
Era quasi l’alba, dovevano tornare a casa, Max la prese in braccio e completamente nuda la portò in macchina.
Nella tarda mattinata si svegliarono e lei la prima cosa che fece fu quella di abbracciare forte Max baciandolo per ringraziarlo di quella meravigliosa avventura che le aveva fatto passare con la speranza di poterla ripetere.

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