RACCONTO TITOLO: La casa in campagna (la svolta pt 3) 
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La casa in campagna (la svolta pt 3)


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La casa in campagna (la svolta pt 3)

by Indecorosa
Visto: 386 volte Commenti 2 Date: 14-01-2023 Lingua: Language

Allora il Padrone mi fa alzare e mettere a pecorina ai piedi del divano

Padrone: “A pecora, cagna! Prendi la tua posizione naturale e mentre mi spompini mostra il culo all’ospite che sta entrando!”
e poi, rivolgendosi all’ospite: “Accomodati, prendi posto e goditi lo spettacolo di questa lurida cagna!”
E rivolgendosi a me: “Vero che sei la mia schiava, lurida cagnetta?”
Mi stacco un attimo dal cazzo e “Sì, Padrone, sono la tua lurida cagnetta”
Padrone: “Bene, ora facciamo vedere come lo prendi nel culo!”
Lui si sposta dietro di me e io mi metto nella giusta posizione per farmi penetrare…
Padrone: “Prendi troia! Prendilo tutto nel culo, frocia che non sei altro! Dillo che ti piace il cazzo


Io: “Sì Padrone, adoro il cazzo, sono fatta per dare piacere ai maschi veri!”
Padrone: “Brava cagna! Dillo cosa sei davvero!”
Io: “Sono un finto maschio, Signore. Una femmina mancata. Un frocio rotto in culo!”
Padrone: “Continua!”
Io: “Sono solo una schiava, la tua schiava, Padrone!


Padrone: “Guardati cagna… Sei vestita da troia, il tuo inutile cazzo ingabbiato e lo stai prendendo in culo come una puttana
dopo avermi già fatto godere e ingoiato tutta la mia sborra e il mio piscio!”
Io: “Sì Padrone. Lo so, sono una vera troia!”
Padrone: “Che troia che sei! Cosa potrebbe mai pensare la tua Federica se ti vedesse così?” (Federica è la ragazza che frequentavo in quel periodo)
Io: “Che sono più troia di lei, Padrone!”
Padrone: “Secondo me dovresti dirglielo e farla divertire con un vero maschio, non con un frocio come te!”
Io: “Sarebbe bellissimo, Padrone se Federica accettasse… Per me sarebbe meraviglioso essere la schiava di entrambi”
Padrone: “E per me sarebbe bello scoparvi insieme e farti vedere come un vero uomo scopa una vera donna come Federica”
Io: “Hai ragione Padrone. Io sono un finto maschio e non sono in grado…”
Padrone: “Lo so lurida troietta. Me lo dice sempre quando la scopo!”
Io: “Cosa?”
Padrone: “Sì, troia, hai capito bene. Mi scopo la tua donna da due mesi e quando lei mi ha confessato di sentirsi in colpa,
le ho detto che non doveva perché tu sei più troia di lei!”
Io: “Sì, come no…”
Padrone: “È tutto vero, per questo le ho detto di venire a vedere di persona, oggi”

Faccio per staccarmi da lui e girarmi per affrontare l’argomento quando sento una voce a pochi metri da noi,
una voce femminile e familiare: “È tutto vero, caro il mio frocetto!”
Io paralizzato… ormai avevo capito, ma non avevo il coraggio di togliere la benda dagli occhi…
Sento Federica che si alza e i suoi passi verso di me: “Ora dimmi, caro il mio frocetto, è tutto vero quello che ho sentito finora?”
Mi toglie la benda, ma non ho il coraggio di guardarla…
“Rispondi, frocio di merda! Che lo sei l’ho potuto constatare con i miei stessi occhi, ma è vero che hai ingoiato la sua sborra e il suo piscio? Da quanto va avanti questa storia?”
Padrone: “Rispondi frocio!”
Federica: “Zitto tu, che con te faccio i conti dopo!”
Io: “Sì, diversi anni...”
Federica: “Già non ci credevo quando lo stronzo del tuo amico me lo ha raccontato, non ci credevo nemmeno quando ho visto le foto che mi mandava prima,
e non ci credevo quando ti ho visto con i miei stessi occhi fino a due minuti fa!”
Io: “Fede…”
Federica: “Zitto, frocio testa di cazzo! Sei indifendibile! E io che mi sentivo in colpa perché ti tradivo con sto testa di cazzo!”
Padrone: “Beh, non ti credere molto diversa da lui! Anche tu ti sei fatta scopare da me...


Io: “Scusa Fede… hai ragione a essere incazzata con me, ma non posso farci niente se mi piace anche il cazzo. Anche se te lo avessi detto, non avresti accettato...”
Federica: “Su questo hai ragione, stronzo frocio di merda! Non lo avrei accettato, ma...”
Io: “Ma cosa?”
Federica: “Ma lo posso capire… L’unica cosa che non capisco è il perché sono così eccitata, oltre che incazzata!


Padrone: “Ammettilo, la cosa ti piace! Altrimenti non saresti venuta per verificare e poi…”
Federica: ”E poi cosa?”
Padrone: “E poi non mi sei sembrata così sconvolta quando te lo raccontavo. Anzi...”
Federica: “…”
Padrone: “Sei eccitata, l’hai detto tu! E tu, frocio del cazzo, torna a succhiarmelo, subito!”
Io: “Ma…”
Padrone: “Senza se e senza ma. Succhiamelo, schiava! Fai il tuo dovere”

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