RACCONTO TITOLO: E CHI LA FERMA PIU' 2 
Menu

E CHI LA FERMA PIU' 2


Avatar Author

E CHI LA FERMA PIU' 2

by cp58mi
Visto: 407 volte Commenti 3 Date: 14-07-2022 Lingua: Language

E CHI LA FERMA PIU’ 2


Ok, sappi che qualunque cosa tu decida per me andrà bene, voglio che tu ti senta libera di fare ciò che più vorresti, segui il tuo istinto, lo sai che mi faresti felice se finalmente ti lasciassi andare.
Non rispose, restò in silenzio e col braccio appoggiato sullo schienale del mio sedile rimase assorta nei suoi pensieri accarezzandomi i capelli con le punte delle dita.
Appena arrivati cogliemmo l’aria festosa alleggiare tutt’intorno e felici ci scambiammo baci e abbracci che si profusero per Elena.
Gianluca sembrò non volerla più lasciare e tenendola tra le braccia le sussurrò qualcosa all’orecchio che la face ridere.
Si, si prospettava proprio un bel weekend, la giornata era stupenda e la compagnia pure.
Tra una cosa e l’altra il pomeriggio trascorse veloce tanto da non accorgerci che si era fatta ora di cena.
Sapevamo tutti che il fulcro della serata sarebbe stato appena terminata la cena e le donne non facevano nulla per nascondercelo, erano euforiche e bisbigliavano ridendo tra loro.
Elena era al corrente di cosa sarebbe successo perchè nel pomeriggio le altre le avevano spiegato cos’avrebbero fatto pregandola ovviamente di tenerlo per sé.
Elena si era così ben integrata in quella loro complicità e conoscendola non ne fui sorpreso, il fatto che stesse bene con loro mi faceva pensare che si sarebbe potuta lasciare andare e la cosa m’attizzava non poco.
Provai a fare il curiosone che cade dalle nuvole chiedendo loro in cosa consistesse il gioco, di cosa si trattasse, mi rispose Sandra dicendo che se me l’avesse detto non sarebbe più stata una sorpresa, di pazientare ancora un po' e tra poco l’avremmo scoperto.
Quando finimmo di cenare eravamo tutti su di giri, aiutammo le donne a sparecchiare e una volta finito Sandra e le altre se ne andarono nelle stanze di sopra a prepararsi lasciando noi in trepida attesa.
Paolo euforico si alzò e prese da un cassetto una scatola che poggiò sul tavolo, sopra lessi “gioco hot per adulti” e vedendomi curioso mi spiegò che si trattava del gioco che avremmo fatto da lì a poco col quale ci saremmo divertiti un casino, soprattutto io visto che per noi sarebbe stata la prima volta e che avrebbe coinvolto di brutto pure Elena.
Scesero la scala una dietro l’altra come fosse una sfilata. Davanti c’era Sonia con un abitino da sera e una scollatura a V che le arrivava all’ombelico, a malapena le copriva il seno tanto che si intravedeva un po' l’areola del capezzolo. Dietro c’era Sandra anche lei in abito super sexy che metteva in evidenza il magnifico decolté con una gonna con lo spacco centrale che camminando si apriva mostrando due bellissime gambe fasciate da calze scure vela e sorrette da un reggicalze anch’esso nero per finire a Elena che scendeva con le scarpe da sera tacco 12 in un abito nero che le fasciava il corpo segnandone le curve e pure lei con una scollatura che a stento le conteneva il seno, a fare da contorno erano i due spacchi laterali dell’abito che muovendosi si aprivano mettendo in mostra le magnifiche gambe nude fin sopra l’anca facendo intuire che sotto non avesse altro.
Minchia! Sapevo di avere una moglie sexy, ma questa sera era una vera bomba e sapere che si era messa così sapendo di farlo per provocarci era il massimo che potessi sperare e l’applauso scaturì spontaneo per tutte e tre.
Ernesto Gianluca e Paolo avevano gli occhi fuori dalle orbite per quelle tre femmine che ci avevano già fatto venir voglia di saltarle addosso, ma l’attrazione della serata era ovviamente Elena, era lei quella sera la novità e come tutte le novità attraeva più attenzione, senza nulla togliere alle altre che ben si difendevano.
Capimmo tutti che Elena sarebbe stata al gioco, se era già arrivata a tanto si sarebbe fatta ancor più coinvolgere e ebbi quasi la certezza che quella sarebbe stata la sua prima volta, o almeno era quello che speravo e non ero il solo.
La guardavano con sguardo voglioso, gli si leggeva in viso la voglia di ognuno di averla sperando che stesse al gioco lasciandosi coinvolgere per dar loro la possibilità di godere della sua femminilità, voglia accresciuta dal fatto di saperla ancora novizia in quel genere di cose ed era bello per loro pensare che sarebbero stati loro a iniziarla e questo li metteva in concorrenza tra di loro: solo io sapevo chi sarebbe stato il prescelto nel caso avesse deciso di darsi.
Ci sedemmo in modo che ognuna avesse un uomo al proprio fianco, Elena aveva Ernesto a sinistra e Gianluca a destra.
Sandra aprì la scatola del gioco e spiegò a me e mia moglie come funzionava, era come il gioco dell’oca ma con penitenze in versione erotica.
Qui, una volta lanciato il dato si andava sulla casella corrispondente e si doveva eseguire l’azione che questa indicava senza sé e senza ma.
Nelle caselle c’era di tutto, ad esempio quella di dire agli altri qual era la posizione che più si preferiva nel fare sesso, oppure dare un bacio con la lingua al concorrente che si aveva a sinistra oppure quello a destra, baciare il seno al giocatore precedente e se quello era un uomo avrebbe dovuto farlo lui lei ecc.
Per non dilungarmi salto le varie fasi per arrivare al momento secondo me più interessante.
Le penitenze ci avevano messi quasi tutti nudi a eccezione di mia moglie che in quel gioco, con nostro rammarico sembrava essere la più fortunata, fino a che arrivò pure il suo turno e come prima penitenza le fecero togliere, e visto che già tutti ne eravamo senza non c’impiegò più di tanto: si alzò e liberando il laccio dietro il collo se lo fece scivolare ai piedi, lo raccolse e lo gettò sul divano.
Dio quant’era bella, aveva gli occhi di tutti noi addosso, rimase con il solo tanga e le scarpe col tacco 12, era di un sexy pazzesco e la si guardava tutti con bramosia, io compreso sentendomi fiero di averla come in moglie.
Nei loro sguardi si poteva leggere il desiderio per lei e anche le per le donne non fu diverso.
In fondo avevano deciso di fare quel gioco solo per vedere di coinvolgerla, e finora ci stavano riuscendo alla grande vista la facilità con la quale lei accettò di pagare pegno, sapeva di essere al centro dell’attenzione e non era da lei ne sfigurare ne fare la ritrosa.
Quando si sedette e vide il cazzo di Gianluca spuntare fuori dallo slip le venne da ridere e lo fece per niente imbarazzata additandolo alle altre, si sentiva proprio a suo agio anche nuda in mezzo a noi.
Solo Gianluca mancava all’appello, era l’unico maschio ancora con su gli slip, ma non dovemmo attendere molto. Gli toccò la penitenza e il concorrente affianco doveva sfilarglieli. L’aveva quasi duro e il pacco all’interno delle mutande era notevole tanto che non poteva nascondere, si alzò e giratosi verso mia moglie attese che glieli togliesse. Lei le si accovacciò di fronte e con un gesto lento gliele abbassò alle caviglie ma facendolo si ritrovò col cazzo di lui a due centimetri dal viso. Si allontanò quel tanto e rimase a guardarlo, poi con gesto spontaneo gli si avvicinò e gli diede un bacio.
Le donne esultarono a quel gesto mentre noi ci mettemmo a battere le mani gridando bis, bis. Alla nostra richiesta lei glielo sollevò e avvicinatolo alle labbra lo baciò e gli diede una leccatina sul glande, poi tornò a sedersi col rossore sul viso. Solo i capezzoli tradirono la sua eccitazione, le si erano allungati e immaginavo quanto ora fossero duri. La cosa non sfuggì a nessuno dei presenti: era eccitata.
A quel punto l’atmosfera era carica di erotismo e la bramosia di sesso era cresciuta in ognuno di noi.
Quando fu la volta di Sonia che non aveva più nulla da togliere le capitò la casella 24 che raffigurava una coppia che si baciava sulla bocca e la donna teneva in mano i testicoli dell’uomo che in questo caso si trattava di Paolo suo marito, così decidemmo all’unisono che avrebbe dovuto fare la penitenza con Ernesto anziché col marito.
Da quel momento lo schema di gioco non venne più rispettato e le penitenze sarebbero state decise da chi era in testa al gioco, Ernesto che in quel momento aveva il punteggio più alto disse alla moglie che doveva pagare una penalità a favore di Gianluca, doveva tenergli sollevato il cazzo e leccargli i coglioni per non meno di un minuto e una volta finito lo avrebbe dovuto baciare in bocca, anche quello per almeno un minuto.
Così fece, gli aprì le gambe per farsi spazio e accovacciatosi gli sollevò il cazzo che subito crebbe d’eccitazione e cominciò a leccargli con piacere i coglioni e scaduto il termine per comodità si alzarono e si cacciarono la lingua in bocca, lei nel frattempo avendo le mani libere gli afferrò il cazzo e se lo mise tra le cosce. Se non dicevamo noi di smettere sarebbero andati avanti chissà quanto.
Elena che era seduta li accanto non distoglieva lo sguardo dal grosso cazzo che eccitato era duro da far paura con la grossa cappella lucida e perlacea fuori dal prepuzio che la faceva da padrone.
Quando fu il mio turno decisero all’unanimità la penitenza da fare: mia moglie compresa. La “penitenza” consisteva nel baciare e succhiare i capezzoli di Sandra e poi baciarla sulla bocca, entrambe le penitenze sarebbero dovute durare non meno di un minuto. Mia moglie ebbe un’intuizione e se ne venne fuori con una variante e propose che eseguendo “penitenza” avrei anche potuto stimolarla intimamente, cosa che gli altri accolsero euforici dicendomi di eseguire la sentenza.
Mentre mi avvicinavo a Sandra mia moglie si raccomandò di non farle fare brutta figura e di eseguire bene la penitenza.
Mentre espletavo con piacere la penalità prescrittomi Sandra mi prese il cazzo e cominciò a menarmelo facendomi salire la libido ancora più di quanto già non fosse, ero al settimo cielo e mentre con le dita le scorrevo tra le labbra bagnate della figa titillandone il clitoride il tempo terminò e tutti loro mi esortarono a smettere, dissero che avevamo sforato il tempo accordatoci di un altro minuto.
La penalità che toccò a Ernesto fu invidiata da tutti gli altri, doveva andare da Elena e in ginocchio con le mani tenute dietro la schiena le doveva leccarle la figa, il tutto non più di un minuto come tutti gli altri.
Lei non sembrò sorpresa e non ebbe da obbiettare, tirò indietro la sedia per prepararsi a riceverlo e appoggiandosi con la schiena alla spalliera sporse il bacino restando seduta sul bordo della sedia per agevolarlo pronta a riceverlo. Inebriato alla vista si inginocchiò tra le gambe dischiuse e affondò il viso tra le cosce.
Eravamo come incantati davanti a quella scena, tutti potemmo vedere la magnifica figa di Elena completamente depilata e le labbra già umide d’eccitazione per quello che si apprestava a subire, e quando Gianluca cominciò a darci dentro con la lingua sentimmo distintamente il suono che fece la lingua quando prese a leccare internamente quelle dolcissime labbra, lei chiuse gli occhi da quanto le piaceva.
Dallo sguardo degli altri due capii quanto fossero gelosi che a farlo era Gianluca, avrebbero voluto essere loro i prescelti a succhiare il dolce nettare.
Poco dopo Elena ebbe un sussulto, Gianluca si dimostrò bravo nell’arte di lappare la figa e mia moglie non riuscendo a trattenersi nel sentire per la prima volta una lingua estranea che la leccasse si abbandonò a un orgasmo che neanche lei si aspettava e venne emettendo gemiti di piacere.
Fu una scena così erotica che nessuno ebbe il coraggio di fermarli, altro che un minuto, avevamo volutamente lasciato scorrere il tempo per vedere come finiva e una volta che Elena venne Sonia gridò TEMPO e Gianluca smise. Non ci rimase che applaudire per la stupenda performance che entrambi avevano dato.
Elena con le guance rosse prese dei tovagliolini e si asciugò, poi a occhi bassi “forse si vergognava” si alzò e se ne andò in bagno.
Quando se ne fu andata tutti gli sguardi erano su di me e Sandra euforica mi disse che era fatta e che sicuramente ora non si sarebbe più tirata indietro anche al sesso esplicito chiedendomi se avevo idea con chi avrebbe avuto piacere di farlo la prima volta.
Senza offesa per nessuno dissi che secondo me era Gianluca il prescelto perché parlandone mi aveva detto che lui le piaceva.
Certo risposero Sonia e Sandra guardandosi, è la scelta che avremmo fatto pure noi.
Quando uscì dal bagno Elena si scusò e tornò a sedersi.
Sembravi accaldata le disse Sandra sorridendo, ma ti capisco, Gianluca è bravissimo quando ci si mette, ne sappiamo qualcosa noi disse Sonia e entrambe risero a quella battuta.
Poco dopo Sonia si alzò e preso per mano il marito e quello di Sandra disse che loro se ne andavano di sopra a stendersi un pochino ma se qualcuno veniva voglia poteva raggiungerli e fargli compagnia.
Appena furono saliti Sandra accese lo stereo che diffuse della musica soft, abbassò le luci e venne a crearsi un’atmosfera intima, mi prese per mano e mi portò al centro della sala, mi mise le braccia intorno al collo e iniziammo a ballare seguendo il ritmo lento della musica.
Quando sentì il mio cazzo farsi duro sul suo ventre mi sorrise e stringendomi a sé mi cacciò la lingua in bocca mentre col ventre strusciava sul cazzo ormai turgido facendolo senza vergogna davanti a mia moglie e Gianluca che ci guardavano.
Nonostante questo Elena rimase serena anzi, sorrise nel vederci baciare. Si alzò pure lei e preso per mano Gianluca si misero affianco a noi a ballare.
Neanche il tempo di fare un giro su sé stessi che li vidi limonare, sembravano due ragazzini arrapati che baciandosi esploravano l’uno il corpo dell’altro palpandosi con voglia. Lui le teneva il didietro palpandolo e stringendolo e lei non era da meno, gli accarezzava la schiena tenendolo stretto a sé.
Averla affianco e vederla limonare stretta tra le braccia di un altro mi prese un senso di gelosia che grazie a Sandra che vedendomi preso male mi ricacciò la lingua in bocca e il senso di gelosia che mi stava avviluppando svanì in un lampo.
Capitò di essere vicinissimi a loro tanto che ci sfioravamo, Sandra allungò la mano e si mise a palpare il culo a Elena che le sorrise, l’altra allora si scostò da me, le prese il viso e attirata a sé incollò le sue labbra su quelle di Elena.
Elena non si tirò indietro anzi, corrispose al bacio con trasporto.
Gianluca che aveva esperienza da vendere per queste cose la lasciò libera dal suo abbraccio, io feci lo stesso con Sandra che sentendosi libera cinse mia moglie per i fianchi unendosi in un bacio saffico che Elena ricambiò con trasporto.
Quando smisero si scambiarono una carezza e Sandra prendendola per mano si diresse verso le scale facendoci segno di seguirle per raggiungere le camere.
Salendo sentimmo i gemiti di Sonia che aumentavano mentre ci avvicinavamo e che ci guidarono verso la loro camera. Entrammo che era quasi buia, dovemmo attendere che gli occhi si adattassero alla semi oscurità e finalmente potemmo vederli.
Era a pecora, il marito la stava scopando da dietro mentre Ernesto se ne stava sdraiato davanti a lei e si faceva spompinare, doveva essere più che brava visto i versi che gli faceva fare.
Li stavamo guardando eccitati quando Sandra si sdraiò a sua volta sul letto invitandomi a raggiungerla, cosa che subito feci.
Sonia, nonostante fosse alle prese con due uomini, quando vide il mio cazzo duro da far paura lo afferrò e prese a menarlo: “minchia, ma dov’ero finito?”
Mi voltai per vedere cosa facesse Elena e la vidi seduta sulla poltrona a capo del letto con Gianluca che teneva la testa tra le gambe aperte di lei e le lappava la figa facendola emettere dei gemiti di goduria.
Sandra liberò il mio cazzo dalla mano di Sonia tornando a esserne padrona e salendomi sopra a cavalcioni se lo infilò in figa.
Mi sembrò di essere in paradiso, Dio che figa bollente aveva e iniziò a muoversi con maestria ruotandomi sopra coi fianchi facendomela gustare come meglio non poteva. Era così eccitata e talmente bagnata che dalla figa iniziarono a colare umori che aumentando mi coprirono letteralmente i coglioni rendendomeli bianchi, non so come riuscii a resistere, ma la feci venire due volte. Era calda era come la mia Elena che quando aveva dentro il cazzo non capiva più niente e viveva quei momenti solo per gustarselo, tutto il resto non esisteva.
Stavo per sborrare e glielo dissi, lei si sollevò repentinamente da sopra e abbassandosi me lo prese in bocca iniziando a succhiarmelo come se non ci fosse più
un domani, cercai di dirle che stavo per venire, tentai anche di sollevarle la testa ma lei continuò imperterrita fino a che cominciai a sborrare e a riempirle la bocca di sperma.
Smise solo quando fu certa di avermi prosciugato, allora me lo strinse fino a che non ne fece uscire l’ultima goccia, solo allora contenta del suo operato sollevò il capo e mi sorrise e leccandosi le labbra mi fece vedere che da buon gustaia qual era aveva mandato giù tutto.
Visto che mi stavo rilassando Sandra piena ancora di voglia andò a unirsi agli altri tre aumentando così quello che già era un groviglio di corpi e io fui libero di guardare le performance di Elena e Gianluca.
Ora era lui a subire la sua bocca, se ne stava beatamente seduto con lei in ginocchio che lo deliziava e tenendolo dritto in mano gli stava leccando i coglioni per poi risalire con le labbra e con la lingua sull’asta cercando di prendere in bocca la grossa cappella. A quella scena non resistetti e mi venne spontaneo farlo: mi stesi sotto di lei e iniziai a leccarle la figa, mi diede un’occhiata di sfuggita e riprese a succhiarglielo. La figa era un brodo di secrezioni vaginali che con la lingua raccolsi con gusto.
Arrivata al culmine si alzò, non voleva che la facessi godere io, quello doveva essere un dono per lui e come se neanche esistessi si appoggiò ai braccioli della poltrona e aperte le gambe si posizionò sopra lui che non perse tempo, afferrò il cazzo e glielo puntò sulla figa, lei sentendolo ben posizionato gli poggiò le mani sulle spalle e si lasciò andare prendendolo a fondo. Gemette quando le fu tutto dentro, il piacere che provò nel sentirlo dentro fu un piacere immenso, poi prese a muoversi per goderselo.
Quelli che all’inizio erano dei gemiti si trasformarono presto in lamenti per diventare gridolini di incitamento a prenderla forte e cominciò a godere come un’indemoniata, ebbe un orgasmo continuo tanto che mi sembrò impossibile che potesse durare tanto, fremeva e tremava come se avesse una colica e io non mi persi niente di tutto ciò.
Ero rimasto seduto in terra dietro di lei e vedevo come in un sogno la grossa verga fare avanti e indietro nella sua vagina dalla quale colavano secrezioni vaginali bianca e densa da somigliare allo sperma, che uscendole finivano suoi coglioni di lui che si fecero bianchi. Nonostante fosse un cazzo di grosse proporzioni lo sciacquio che produceva la vagina la diceva lunga su quanto stesse godendo.
Era questo che volevo accadesse? Bene, ora il mio desiderio era stato esaudito! Lei era lì di fronte a me che s’impalava sul cazzo di un altro, e che cazzo!
Era la mia fantasia che si era avverata e seppur eccitato nel vederla con quel grosso cazzo nella pancia finalmente mi sentivo appagato e felice della sua decisione presa, era bello vederla libera di farlo nonostante ci fossero altri a guardarla rendendo reale anche la sua di fantasia godendo in modo paradisiaco.
“Successivamente mi disse che scopare con lui era stato incredibile e quando lo sentì entrarle dentro sentì come se le pareti vaginali si tendessero per fargli spazio e si sentì completamente aperta, neanche quando perse la verginità con me provò una cosa simile, le sembrava che le stesse scavando provando subito un diverso e continuo piacere difficile da descrivere mai provato prima.”
Ora si muoveva godendosi ogni millimetro del suo cazzo che possente la dilatava e che a fatica riusciva a gestire: era un afrodisiaco per me e il cazzo mi tornò duro e pronto a battagliare.
Gianluca da sotto le assestava dei colpi assurdi, le entrava dentro con una vitalità incredibile, era tanta la voglia di lei e se la gustava facendola impazzire di piacere. Lei invece, quando lui le dava tregua coi suoi colpi prendeva a salire e scendere adagio adagio sulla verga in modo da gustarselo facendolo impazzire di piacere per poi riprendere a muoversi sopra lui scopandoselo con forza facendolo letteralmente affondare in lei e muovendo le anche roteandole gridava il suo piacere.
Sembrava un’indemoniata da come si muoveva e la sua voglia sembrava non avere fine.
Era più che vedere un film porno dal vivo, quella era mia moglie che come un’attrice si stava facendo montare dall’attore extra dotato: solo che non era un film, quella era mia moglie e sapendola multi orgasmica immaginai quante altre volte dovesse ancora venire ora che trovato la sua mazza del piacere.
Gianluca prese l’iniziativa, la sollevò e la fece mettere a 90° sulla poltrona, una volta in posa la prese da dietro e iniziò a chiavarla con un ritmo da paura facendola gridare a ogni suo affondo e gridando lo incitava a montarla forte fino a che con un urlo ancora più forte raggiunse un orgasmo che la lasciò sfinita e si lasciò andare sulla poltrona. Mi accorsi che pure gli altri si fermarono attirati dalla scana. Guardandoli mi resi conto dall’espressione dei loro visi che morivano dalla voglia di possederla a loro volta: donne comprese.
Intanto Gianluca riprese a montarla e a penetrala forte facendola poco dopo ricominciare a gridare coi suoi poderosi affondi fino a che anche lui raggiunse il momento e si apprestò a godere. Iniziò a sbuffare manco fosse una locomotiva a vapore, lei lo sentì e cominciò a muovere i fianchi ruotando il culo per fargli aumentare il piacere fino a che lui glielo spinse dentro a fondo e si fermò, lei si rilassò e subito sentì i suoi schizzi di sborra colpirle l’utero e mentre la sua figa si riempiva della sua sborra godette nuovamente di un orgasmo che la raggiunse inavvertitamente. Quando entrambi si ripresero e lei lo sentì rilassarsi si voltò a guardarlo e in silenzio gli sorrise, lui si abbassò sopra lei e la baciò come se volesse ringraziarla.
Quando si sfilò da dentro lo sperma cominciò a fuoriuscire e prese a colarle sulle cosce, lei guardando lasciò che scendesse, era felice di averlo fatto godere.
Era stata così tanta la voglia di averlo che gli aveva permesso di venirle dentro, forse non voleva deluderlo, e ci riuscì.
Poi Elena sentendo lo sperma che le colava lungo le gambe si alzò e si diresse al bagno.
Quando tornò, Sonia che non aspettava altro la invitò a stendersi sul letto accanto a lei e dopo averle fatto i complimenti accarezzandola dolcemente baciandole i seni le si mise tra le sue gambe mettendosi a leccarle la figa, forse alla ricerca di qualche residuo di sborra che però non trovò. Così facendo però, visto quanto fosse brava con la lingua, la fece nuovamente eccitare e Elena non seppe resistere e godette ancora a causa delle lappate frenetiche di Sonia. Quella sera tutti scoprimmo che mia moglie era il sesso fatto donna.
Fu una notte lunghissima, la passammo a fare sesso alternandoci e fu davvero un’esperienza meravigliosa, a turno le scopammo tutte e quella sera Elena ebbe per la prima volta l’occasione di farlo con più uomini, alternandoli e coinvolgendo nelle proprie performance pure le donne. Anche loro diedero il meglio di sé fino a che non ci sfiancarono e giocavano tra di loro per darci il tempo di riprenderci.
Si può dire che fu la nostra prima orgia scambiandoci il partner di turno scoprendo così che a Ernesto e Paolo non lesinavano attenzioni tra loro, si toccavano e giocavano tra loro provarono anche a coinvolgermi, ma gli dissi che non ero ancora pronto a questo, invece per quanto riguardava Elena scoprì che il sesso tra donne era molto appagante e le piacque scoprire nuovi orizzonti di piacere.
In poche parole scoprimmo che si era aperto un nuovo scenario sessuale e fummo consapevoli di aver varcato una soglia dalla quale non c’era ritorno, quella esperienza c’insegnò a convivere col sesso promiscuo senza sé e senza ma.
Ora quando ci si incontra è sempre festa per tutti, spesso ci si ritrova insieme a giocare come meglio ci va ed è bellissimo. Elena è diventata la mascotte di tutti, non si tira indietro davanti a nulla e tutto spontaneamente, da e riceve piacere.
C’è solo una cosa che ancora la fa tentennare, ha delle riserve nel cedere il culo, ha una paura fottuta di sentire dolore, ma il fatto che le altre lo facciano la fa sentire non alla loro altezza e questo la fa sentire inferiore.
Quelli impazzirebbero nel caso decidesse di darsi, farebbero a pugni pur di essere il prescelto che certamente non sarà Gianluca viste le dimensioni…
C’è da dire però che le altre se lo fanno fare pure da Gianluca, ma loro è da un po' che lo praticano.
Più passa il tempo e più sono convinto che il momento si stia avvicinando, quando vede le altre farlo mi viene vicino e se lo punta sullo sfintere, si spinge contro ma provando dolore desiste. Le ho detto che dovremmo provare a farlo a casa nostra, magari con calma riuscirà a superare la paura: mi ha detto che è una buona idea.
Sonia le avrebbe confidato che vivrebbe col cazzo di Gianluca nel culo, dice che è bellissimo sentirsi in pancia il suo affare e che gode più a prenderlo nel culo che in figa.
Elena a sua volta mi ha fatto questa confidenza e anche a lei piacerebbe provare se anche a lei farebbe lo stesso effetto ma la paura di sentire dolore la frena dicendomi di voler provare con me a casa.
È così tanta la voglia di accontentare Gianluca che sono sicuro che riuscirò a metterglielo nel culo per aprire la strada a lui e agli altri dopo lui.
Sotto suo suggerimento oggi sono passato a comperare della vasellina, mi ha detto che stasera vuole provare. Grazie a loro sono sicuro che stasera per la prima volta glielo metterò nel culo.

Sono graditi commenti
cp58mi@gmail.com

INSERITI 3 COMMENTI: