RACCONTO TITOLO: Una bellissima esperienza 
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Una bellissima esperienza


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Una bellissima esperienza

by Molonc1
Visto: 452 volte Commenti 2 Date: 17-03-2022 Lingua: Language

Dopo l’esperienza in sauna a Vienna, ho iniziato ad avere desideri sempre più spinti su Paola e fantasticavo spesso, mentre facevamo l’amore, su ciò che avevo vistonon visto nelle docce. Pensare che Paola, la mia lei, che non aveva mai fatto eccessi, potesse toccare anche solo col pensiero un altro uomo… all’epoca eravamo ancora fidanzati, dooo la precedente estate trascorsa al mare in Sardegna ammirandone il topless, anche l’anno successivo la meta fu la Sardegna. Paola è una bella ragazza, molto ben proporzionata, non molto alta (1,65), la definirei un bocconcino prelibato. Castana con meche bionde, è magra con un bellissimo seno taglia 2/3 all’insù con proporzionati capezzoli rosa. Anche se le tette mi piacciono molto, il meglio lo offre il Culo: bello, a mandolino, rotondo è proporzionato, con due magnifiche gambe che quando indossano le auto reggenti mi fanno tremare dal piacere.
Quell’estate Paola aveva 30 anni, eravamo vicini al matrimonio (ci saremmo sposati quell’anno a settembre, giravamo molte spiagge alcune molto belle ed affollate, altre più amene e tranquille. Paola era sempre in topless, la sua necessità era di avere uno scollo abbronzato per il vestito bianco, quindi non voleva il segno nè dietro nè davanti. In uno di questi giri ci fu la nostra più grande esperienza particolare. La spiaggia era poco affollata e Paola, ormai piuttosto disinibita, mi aveva abituato come detto al suo costante topless, fuori come in acqua. Solo quando andava al bar ahimè si metteva il reggiseno…E pensare che, quando ci conoscemmo 3 anni prima, mi disse:” proprio non concepisco quelle donne che vogliono mostrarsi in spiaggia. Io non mi potrei mai mettere in topless”. Invece tutto cambiò e lei lo praticava solo ed esclusivamente per esibizionismo. Non c’entrava nulla il senso di libertà citato da qualcuna… solo per farsi guardare. Rimanemmo sulla spiaggia per quasi tutto il giorno. Annoiata, a metà pomeriggio, Paola di alzò e mi disse di voler fare una passeggiata. Il bagno lo faceva sempre in topless, ma anche a passeggio rimetteva il reggiseno. Camminò verso la scogliera limitrofa e tornò dopo mezz’ora un po’ eccitata è un po’ sconvolta dicendomi: “ sugli scogli c’è gente nuda. C’era anche qualcuno che faceva cose (dire fa sesso o scopano per lei è tabù) “. “Andiamo anche noi?” Chiesi scherzando. La sua reazione mi lasciò un po’ spiazzato. Paola mi disse: “aspettiamo che ci sia meno gente”. Andammo a fare un bagno è appena un po’ a largo lei mi disse di voler fare sesso. Mi prese il pene a tradimento e iniziò a muoverlo. La penetrai e godemmo in mezzo al mare, , mentre non cera nessuno che potesse accorgersene, con molto pudore e senza giungere al dunque, in quanto comunque disturbati dalla presenza possibile di qualcuno qua e là che nuotava. Finalmente arrivarono le 19 molta gente se ne andò e noi guadagnammo la scogliera. Qui non c’erano più di due/tre coppie isolate, ben celate dalle riseghe della scogliera. Ci mettemmo in un anfratto e iniziammo a baciarci. Le tolsi il reggiseno, sempre mentre ci baciavamo, per poi azzardare con i lacci del pezzo di sotto e lei mi lasciò fare. Fu molto eccitante, le tolsi il pezzo di sotto sugli scogli davanti ad altri! Certo erano impegnati nei reciproci atti, ma…wow! Eravamo nudi e iniziammo a scopare alla grande, io sotto, seduto sull’asciugamano, lei sopra girata verso di me. Con la coda dell’occhio vidi un movimento alle mie spalle, a pochi metri un ragazzo sulla trentina, nudo che ci guardava e si masturbava. Lo dissi a Paola che mi disse:”lo vedi solo ora? Me ne sono accorta da un pezzo! Non fa nulla di male e mi eccita che ci guardi. Se ti da fastidio ce ne andiamo, ma separeremo un vero peccato… ha un bel penne e mi piace godere guardandolo…” Avevo la bocca impastata e pd ero eccitato a mille:”solo guardarlo? Non vorresti to carlo e magari succhiarlo?” “No davvero, amo solo te e voglio solo il tuo, ma a guardare non faccio nulla di male, è solo eccitante!” Lui probabilmente sentí parte dei discorsi e capí male, perché si avvicinò gradualmente. Era un bel ragazzo con un accenno di barba, capelli neri ondulati e un bel fisico. Quando fu ad un metro e noi ci stavamo dando dentro alla grande, si avvicinò a Paola sfiorandole il braccio. Lei si fermò e lo guardò male, al che il tipo arretrò. Lei rimase interdetta guardandomi perplessa. Io ero molto eccitato, forse troppo ed in un altro momento, un’altra situazione, un altro posto, avrei reagito diversamente, invece dissi piano all’orecchio di Paola:” sai cosa mi ecciterebbe molto, senza far nulla di male? Se ti facessi toccare.””dove?!” Chiese lei. “Dove vuoi, le tette, il culo, la figa…” Le risposi sempre in modo che l’altro non sentisse. Paola a quel punto si alzò dal mio pene, si girò dandomi le spalle e si infilò nuovamente sopra, dando le spalle a me ed al ragazzo, che vedendoci confabulare e vedendo un barlume di possibilità nello sguardo di Paola, si rifece intraprendente, spostandosi davanti a lei a pochi passi da noi. Era tutto molto forte, dovevo fermare Paola ogni 2 secondi per non venire. Poi lui si decise e posò una mano sulla terra di Paola. Era la prima volta che qualcun altro le toccava le tette e lei lo lasciò fare. All’orecchio le sussurrai:”ricordati che da settembre sarai mia moglie e tutto questo sarà solo un ricordo trasgressivo…”. Forse fu questo pensiero, ma quando il tipo allungò l’altra mano verso la figa di Paola, lei sussultò a non lo scacciò. Si tolse dal mio pene in modo da rendere meglio disponibile la sua figa all’ospite e lo lasciò fare, con grande disinvoltura. Lui iniziò a masturbarla e lei gemeva dal godimento, ci sapeva davvero fare. La pebetrava con le dita e massaggiava il clotoride con sapienza e abilità. Paola venne, poi venne ancora (lei è prevalentemente clitoridea). Infine si accostò al mio orecchio e mi disse:”ho goduto da matti, e ora?” “Dovresti ricambiare “dissi io “ma senza esagerare” Allora Paola allungò la mano verso il pene eretto dell’uomo, lo strinse e cominciò a segarlo. Lui si avvicinava a leccarle le tette, io ero immobile alle spalle di Paola che mi guardavo bene dall’interferire o dire altro perché ero sicuro che, se me lo avesse chiesto, le avrei fatto fare qualsiasi cosa in quel momento, anche farla scopare. Per fortuna nel giro di poco il ragazzo venne, masturbato dalla sapiente mano di Paola, producendo molti schizzi che finirono sulle tette di Paola. Il giovane ringraziò, tentò di baciare Paola che si scostò offrendogli solo la guancia e andò via. Nel frattempo, come se il tempo si fosse fermato, ci accorgemmo di essere rimasti soli, mi fiondai nella figa fradicia di Paola e dopo pochi colpi mi tolsi e venni copiosamente anche io sul seno di Paola. Lei si strofinò i seni con le mani con aria soddisfatta e… portò le dita alla bocca. “Cosa fai?” Chiesi io. “Volevo solo farti eccitare! So che ti piace se lecco il tuo sperma.” “Ma non c’era solo il mio…” “ah davvero?” Disse lei sorridendo. E con due dita prese un po’ di sperma da un angolo del seno e dopo averlo leccato disse: “questo è il tuo” e prendendo con due dita dalla gamba un po’ di sperma e portandosela alla bocca:”questo decisamente no…” che giornata!

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