La sera del nostro matrimonio prima parte
by maxxximmVisto: 1482 volte Commenti 6 Date: 22-11-2021 Lingua:
Dopo la fantastica sera dell'addio al nubilato organizzata dal bull fisso della mia ragazza, ovviamente con la mia piena collaborazione da bravo cornuto, seguirono giorni di frenetici preparativi per il giorno del matrimonio.
Concordemente con la mia ragazza decidemmo che il fotografo doveva essere il nostro amico che ormai l'aveva immortalata in tutte le posizioni più trasgressive e vista (e provata) all'opera.
Anche il nostro bull fisso e fidato doveva esserci (la mia ragazza sul punto fu categorica) anche se io temevo, durante i festeggiamenti, qualche atteggiamento troppo libertino da parte sua che venisse notato dagli invitati e parenti.
Lui mi assicurò che si sarebbe comportato benissimo e si offrì di fare da autista alla sposa per non destare domande su di lui da parte di genitori e parenti.
Arrivò la mattina del matrimonio ed io ero un pò in tensione, non tanto per la cerimonia in sè quanto al pensiero del mio amico fotografo che era andato a scattare qualche foto a casa della sposa (quindi alla presenza di genitori e sorelle) e del nostro bull che avrebbe fatto da autista mentre nell'auto sul sedile posteriore sedeva la mia ragazza con suo padre.
Mentre aspettavo l'arrivo della mia sposa la mia testa era altrove e pur essendo circondato da amici e parenti non riuscivo a dialogare serenamente ed ero sinceramente in ansia e quasi pentito di aver fatto partecipare alle nostre nozze due persone che, di fatto, conoscevano l'altra faccia della nostra vita di coppia ... quella più trasgressiva!
Ad ogni modo, vidi arrivare di corsa il mio amico fotografo che, con fare molto professionale, mi informò dell'arrivo della sposa a breve e cominciò a scattare foto a me ed agli invitati presenti. Da lì a poco arrivò anche l'auto della sposa guidata dal nostro bull, si fermò, scese il padre della sposa che aprì la portiera ed aiutò a scendere la mia sposa.
Era bellissima, sorridente e con gli occhi che sprizzavano gioia e felicità.
Indossava un abito bianco con un pò di strascico ma che si caratterizzava soprattutto per due ampie scollature, velate dal pizzo, una sul davanti ed una più ampia sulla schiena.
Oltre ad essere bellissima era anche un pò sexy, come nel suo stile.
Dopo la cerimonia ci recammo per il pranzo in una stupenda villa antica con un enorme parco secolare e lì, su richiesta del nostro amico fotografo, ci allontanammo per un pò dagli invitati per scattare foto nel parco; ovviamente, nell'occasione non mancarono anche scatti un pò più spinti del normale, ma nulla di trascendentale per paura di essere visti da qualcuno.
Il pranzo ed i festeggiamenti durarono fino a sera e le mie preoccupazioni iniziali scemarono con il passare del tempo e vedendo che sia l'amico fotografo che il nostro bull (che sedevano in un tavolo a parte con il pianista e la cantante) si comportavano correttamente e senza far trapelare nulla sulla nostra doppia vita di coppia.
Ricordo però che, nel caos dei festeggiamenti, ci fu un attimo in cui io mi avvicinai al nostro bull ed all'amico fotografo per chiedere se andava tutto bene ed in quell'occasione, feci loro notare la mia sposa che chiacchierava amabilmente con parenti ed amici e dissi quasi sussurrando:
sembra un angelo...secondo voi cosa penserebbero tutti i presenti se sapessero quanto è troia
...
L'amico fotografo rispose:
penserebbero che sei un gran cornuto!
Il nostro bull invece:
penserebbero male le donne presenti, mentre gli uomini se la farebbero in tutti i modi!
Ci mettemmo a ridere e proseguimmo.
Giunti al termine dei festeggiamenti, pian pianino, iniziarono ad andare via invitati, amici, parenti, e rimasti solo i genitori si offrirono ad accompagnarci a casa ma immediatamente mia moglie disse loro di non preoccuparsi e di andare perchè ci avrebbe pensato l'autista, come concordato.
Io rimasi un attimo perplesso non avendo concordato nulla con il nostro bull/autista ma non potei far altro che confermare quanto appena detto dalla mia sposa.
Di fatto, subito dopo, notai che il nostro bull e l'amico fotografo erano rimasti al tavolo a sorseggiare ancora alcolici, come se la serata non fosse ancora terminata.
Salutati i genitori, mia moglie mi baciò e poi mi prese per mano e ci dirigemmo verso il tavolo dei due che, con un sorriso, ci chiesero se era arrivata l'ora di andare a casa; mia moglie con un sorriso smagliante confermò dicendo che era molto stanca per la giornata e non vedeva l'ora di rilassarsi a casa.
In quel momento capii che la mia cara mogliettina aveva concordato qualcosa con i due amici prima della cerimonia ma preferii non chiedere nulla ed aspettare di vedere come la serata sarebbe finita.
Salutati i proprietari ed i camerieri, io e mia moglie entrammo in auto sedendoci dietro mentre il nostro bull si mise alla guida e ci dirigemmo verso casa seguiti dall'auto dell'amico fotografo.
La giornata era stata lunga e faticosa ma avevo l'impressione che non era ancora terminata...
Continua.