RACCONTO TITOLO: Parte 36 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 36 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 36 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Visto: 328 volte Commenti 9 Date: 22-11-2021 Lingua: Language

Non avevo tempo per pensare a quanto successo perché ci dirigemmo nella stanza accanto. Giovanni ordinò ad Anna di aprire le gambe e, come prima con Silvia, iniziò a leccarla. Solo in quel momento ebbi il pensiero di quanto era appena avvenuto con la mia donna ma il mio cazzo duro non mi permetteva di perdermi in astrusi ragionamenti. Avevo accettato e sapevo che poteva succedere di tutto. Giovanni chiamò a fianco di Anna, Filippo ma lui era intento a cercare preservativi più grandi. Mi ci misi io di fianco a lei ed iniziai a leccarle i seni
Anna: che mi fate?
Giovanni: shhh
Amir aveva il cazzo già pronto (mi domandai se per effetto immediato della pillola o pe sue caratteristiche) che mi sembrava ancora più grosso di prima, in particolare quella cappella enorme. Filippo non trovò nulla e quindi guardò meticolosamente la vestizione del cazzo di Amir. Certamente non voleva lo stesso trattamento di sborra per la sua Anna. A quel punto io e Giovanni prendemmo le gambe di Anna per aprirle bene e Amir puntò il suo cazzone sulla figa. L’entrata non era per nulla facile con Anna che lamentava dolore e che chiedeva di aspettare. Giovanni mi guardava per capire cosa fare e a quel punto decisi di mettermi sopra la faccia di Anna e metterle in bocca il mio cazzo. Lo succhiò e probabilmente si rilassò perché sentii un suo sospiro ed un sobbalzo ed intuì che Amir era entrato. Rimasi ancora un po’ a farmelo succhiare e poi tornai nella vecchia posizione per vedere Anna scopata. Il cazzo di Amir era dentro poco più della cappella ma Anna godeva e continuava a dire “cosa avete combinato maiali?”. Filippo non si stava godendo la scena essendo molto più attento a guardare il preservativo sul cazzo di Amir. Decisi a quel punto di prendere in pugno la situazione nel vero senso della parola. Con una mano accarezzavo il seno di Anna e con l’altra presi il cazzo di Filippo ed iniziai a segarlo. Capii che Filippo si stava lasciando andare perché chiudeva gli occhi e ogni tanto le sua gambe sobbalzavano anche se stava ancora in piedi. Giovanni a quel punto, senza preavvertirci
Giovanni: sai che tuo marito si sta facendo segare mentre ti guarda sbattere?
Anna: ah si?
Tolse la benda ed Anna non fece caso a me e Filippo ma ad Amir. Rimase sbalordita e iniziò a guardarci a tutti
Anna: chi è?chi sei?ma siete matti?
Giovanni: è la tua sorpresa
Le girò la testa per farle vedere la mia mano sul cazzo di Filippo. In quel momento Amir riuscì a spingersi fin quasi a metà della sua asta. La vista di Filippo segato da me la aveva eccitata. Si lasciò scopare ma Filippo nonostante la mia sega continuava a stare molto attento e a dire ad Amir di non esagerare. Quando si sentì uno strano rumore chiese ad Amir di uscire. Notai la sofferenza di Anna nel far uscire la cappella. Il preservativo era intatto ma il cazzo di Amir sembrava più grosso di prima e non riusciva più a rientrare. Giovanni prese il cazzo di Amir e iniziò a sbatterlo e strusciarlo sul clitoride di Anna che raggiunse l’orgasmo. Amir si alzò e si tolse il preservativo ed andò in bagno. Io mi buttai su Anna e le leccai la figa che sembrava parecchio debilitata
Anna: mi fa male tutto
Giovanni: dai che Samu ti fa un massaggino. E non dire che non ti è piaciuta la sorpresa
Anna: sorpresa al cioccolato
Filippo la baciò mentre io finivo di leccarla e le spiegò che sarebbe rimasta lì, anche lei, ancora legata.
Chiudemmo la porta e ci dirigemmo nell’ultima stanza ma prima Giovanni ci fermò per ammirare i nostri cazzi. Prese per il culo simpaticamente Filippo per le sue dimensioni e poi iniziò a descrivere l’uccello enorme di Amir. Ci mise due mani sopra e di spazio ce ne era ancora. Ma quello che davvero era assurdo era quella cappella gigante. Giovanni chiese a Filippo di mettersi vicino ad Amir e poi abbassandosi con me davanti ai cazzi disse
Giovanni: sembra di avere davanti un adulto e un bambino
Non ebbi tempo di ridere che sentii la sua mano sulla mia nuca che mi spingeva.
Giovanni: dai che lo vuoi
Non riuscivo a tenere in bocca la cappella se non scontrandoci con i denti. Era qualcosa di insensato e provai a ciucciare come un calippo senza prenderlo in bocca. Mi piaceva perché era enorme. Giovanni fermò la sua mano e ci richiamò al nostro “lavoro”. Entrammo da Katia che non proferiva parola. Questa volta fui io a buttarmi sulla sua figa ed a leccare e poi invitai Filippo a sedersi dall’altra parte. Giovanni si godeva la scena mentre Amir preparava il cazzo con il preservativo. Mi impegnai tantissimo a leccare Katia che sentivo molto ben predisposta e bagnata. Il cazzo di Amir entrò, a parte un iniziale piccola difficoltà, ed arrivò oltre la metà. Katia non parlava ma sospirava e il cazzo le piaceva. Filippo le mise il cazzo in bocca ed Amir iniziò a pomparla forte. Giovanni si avvicinò a me e mi prese la mano per farsi segare. Muovevo quella mano velocissima e con l’altra sbendai Katia
Katia: lo sapevo. Lo sapevo. Eri troppo strano. Sei un porco schifoso
I fiotti di sborra di Giovanni uscirono e colpirono anche Amir su un polpaccio che forse infastidito da quello la scopò ancora più forte e venne. Fu la scopata più veloce delle tre. Notai subito che Giovanni guardava attentamente l’uscita di Amir. Il preservativo era intatto ma pieno di sperma che iniziava a scendere anche dall’asta. Bloccò Amir e con cura chirurgica gli tolse il preservativo in modo da tenere tutto il contenuto. I loro cazzi erano ancora belli duri come il mio. Filippo si mise a leccare Katia che aveva lo sguardo di chi volesse venire ma che non riusciva. Giovanni, avvicinandosi al suo viso le chiese se le era piaciuto e lei annuì. Poi chiamò Amir con il cazzo che non si era minimamente ammosciato e lo fece pulire da Katia. Dopo i primi vani tentativi di prenderlo in bocca, Katia si limitò a leccarlo e basta.
Katia: ma è una cosa anormale
Giovanni: è la vostra sorpresa
Vedendo che Katia guardava il palloncino di sperma nella mano di Giovanni, lui le disse che non era per lei. Amir questa volta non si lavò ma seguì Giovanni e noi altri due fuori. A questo punto Giovanni ci disse che dovevamo decidere per chi fosse quella sborra. Nessuno proferì parola.
Giovanni: Amir chi vuoi ripassare?
Amir indicò la stanza di Silvia e compresi che anche la sborra sarebbe finita lì. Giovanni mi disse di entrare e di bendarla. Entrai da solo, la baciai
Silvia: si ricomincia?
Non dissi nulla ma la bendai e chiamai gli altri. Giovanni si avvicinò alla sua bocca e gliela fece aprire e poi rovesciò il contenuto del preservativo che si disperse tra lingua, guancia e mento. La sbendò mentre faceva scendere le ultime gocce. Silvia mi guardava e intanto Giovanni la slegava dalle manette. Mi saltò sopra e il mio cazzò entrò in lei così come la mia lingua nella sua bocca. La scopavo così e intanto la baciavo.
Giovanni: ehi ehi lasciamole godersi la sorpresa
Silvia rise ma si staccò da me e richiamò Amir sul letto. Filippo gli diede il preservativo. Amir armeggiava seduto sul letto con il preservativo.
Silvia: ne abbiamo bisogno?!
Mi guardava e poi mi prese il cazzo nelle mani e ripetè
Silvia: ne abbiamo bisogno?
Feci no con la testa e la vidi mettersi sopra di lui, e scendere piano piano su Amir. La prima volta sino a metà. Si mosse su quell’asta che aveva dentro a metà su e giù per un po’ e poi si affondò tutta su quel cazzo. Mi misi dietro e potevo vedere il cazzo di Amir tutto dentro e lei che risaliva su quel cazzo che non finiva mai.
Silvia: il bello è che quando arrivo su non può uscire, è troppo grosso.
La stava riempiendo tutta e Silvia godeva all’impazzata. Non riuscivo a capire quanti orgasmi stesse raggiungendo ma la vedevo godere e contorcersi.
Giovanni: quando ha finito, il tuo cazzo non lo sente più
Ridemmo ma ci pensavo davvero a questa ipotesi. Intanto Filippo si era messo di fronte a Silvia in piedi sul letto e le dava il cazzo da segare e succhiare. Io ogni tanto venivo accarezzato sul cazzo da lei oppure le tenevo la mano. Giovanni si mise tra le gambe di Amir e iniziò a giocare con il culo di Silvia
Giovanni: lo vuole
Silvia: si lo voglio
Giovanni: oggi ti sentirai cornuto come non mai
Appoggiò il suo cazzo e, al contrario di quanto potessi pensare, entrò subito. Silvia, la mia donna era piena completamente e si lasciava scopare in una doppia davanti a me. E intanto continuava con le attenzioni a Filippo ed al sottoscritto
Giovanni: che troia che hai
Io: una gran troia
Silvia: e tu un gran cornuto
Io: si e mi piace vederti rompere figa e culo
Giovanni si staccò e mi invitò ad infilarglielo nel culo. La pompai e ci davo dentro di forza, tanto che i movimenti sul cazzo di Amir si erano rallentati. Venni fermato da Giovanni che voleva lasciassi spazio a Filippo. Il cazzo di Filippo entrò come nulla fosse e ebbi come l’impressione che Silvia lo sentisse poco infatti aumentò il ritmo della cavalcata su Amir. Io mi facevo spompinare e mi godevo la faccia di Silvia. Notai sfuggitamente che Filippo e Giovanni avevano parlottato e che Giovanni armeggiava con l’armadio. Prese del lubrificante e fece scendere Silvia dal cazzo di Amir. Si mise lui nella stessa posizione di Amir e fece salire Silvia. Poi diede ad Amir il lubrificante. Intervenni
Io: no ragazzi è troppo grande dai
Giovanni: decide lei
Io: ma non si può dai
Giovanni: troia, il cornuto dice che non riesci a fare una doppia con quel cazzo nel culo
Silvia: cornuto guarda e stai zitto
Amir le spalmò il culo di lubrificante anche se sembrava già molto bagnata e iniziò a puntare quella cappella gigantesca.
Silvia: oh si spingilo dentro ti prego
Amir teneva il cazzo con una mano e con l’altra teneva il culo di Silvia, mi misi a fianco per vedere la cappella che spingeva e poi piano piano entrava. Silvia non emetteva alcun tipo di lamento ed anzi spingeva anche lei con il suo culo. Il cazzo le era dentro. Era in doppia con Amir nel culo che la pompava e i movimenti erano via via più veloci con lei che quasi dava il ritmo. Era eccitantissimo e potevo vedere il culo di Silvia dilatarsi talmente tanto che ebbi paura si potesse squarciare. Provai anche a guardarla e lei aveva il viso stravolto ma compiaciuto. Riuscì ad allungare una mano verso la mia e ci stringemmo mentre veniva pompata da tutti. Giovanni dopo poco mi chiamò. Non si stava più muovendo.
Giovanni: prendi il mio posto, ma con la bocca
Uscì da Silvia e si tolse a fatica. Era impossibile per me mettermi sotto. Allora Giovanni mi fece sdraiare a fianco di Silvia e di Amir e disse a lei di salirmi sulla faccia. In quel movimento si sentii un forte rumore come di bottiglia stappata. E ricevetti una botta fortissima sulla fronte: era il cazzo di Amir che era uscito. Non feci in tempo a realizzare che sentii la figa piena di sperma di Silvia colarmi in gola. Poi la sentii muoversi sotto i colpi di Amir che la stava di nuovo inculando e più lui spingeva più ricevevo umori e sborra dalla sua figa. Silvia era in procinto di un altro orgasmo ed iniziò ad incitare Amir per venire. Anche gli altri iniziarono a ad incitarlo fino a che non ci fu il blocco totale dei movimenti ed il suono forte di godimento di Amir. Io continuavo con la lingua. Sentii solo Amir che si toglieva e venni raggiunto dallo sperma che usciva dal culo. Il mio naso era pieno di quella colata e intanto la mia lingua faceva venire Silvia che si accascio a fianco al mio cazzo duro dandogli un dolce bacio. Mi spostai da lei che rimase a pancia in giù. Mi ritrovai con Amir che stava tornando dal bagno con il cazzo mezzo duro e con gli altri due che guardavano i buchi di Silvia. Erano imbiancati ma soprattutto il culo era enorme. Sembrava più largo di una figa normale. A quella vista andai verso il suo viso, la baciai e la accarezzai. Stavo per chiederle come stesse ma mi anticipò.
Silvia: grazie. È stato bellissimo
Lo disse sussurrando ma Giovanni credo avesse percepito qualcosa perché intervenne
Giovanni: sistemati e riprenditi che non è ancora finita. Uscimmo dalla stanza e Giovanni era a mille. Poi guardando il cazzo di Amir gli chiese, anzi gli ordinò, di tenersi per entrambe le altre donne e per riportarlo all’erezione giusta, mi abbasso la testa
Giovanni: il cornuto ti aiuta a riprenderti, tanto dopo che gli hai spaccato la donna siete amici
Succhiai alla bene e meglio quel cazzo che tornò pronto per la nuova monta e ci dirigemmo nella stanza di Anna

Continuo?



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