RACCONTO TITOLO: la ex ragazza del mio amico 
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la ex ragazza del mio amico


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la ex ragazza del mio amico

by nolimit20
Visto: 513 volte Commenti 2 Date: 18-06-2021 Lingua: Language

Sono stati fidanzati per qualche anno, era una coppia come molte altre esuberante e un pò infantile lei, serio e posato lui. Ci conoscevamo da qualche anno ma, con il suo fidanzamento, non uscivamo più con la stessa frequenza di prima.
Lei era una ragazza molto solare che amava mettere in mostra il suo corpo. Tuttavia, pur avendo un corpo da maiala, non era una ragazza maliziosa.
Capitava, alcune volte, di uscire insieme e trascorrere un pò di tempo a chiacchierare e scherzare. Lei era molto espansiva con me e, appena se ne presentava l'occasione, ne approfittava per prendermi sottobraccio. Prima che si mettessero insieme, un amico comune ci aveva raccontato di quanto fosse focosa e porca a letto.
A distanza di tempo e dopo averla conosciuta, quelle parole mi sembravano non rispecchiare quella ragazza. Ad ogni modo il loro rapporto andò avanti per qualche anno.

A distanza di tempo, come spesso accade, iniziarono i primi litigi tra di loro ed io, che ormai ero amico di entrambi, diventai il loro terapeuta di coppia. Riuscivo sempre a mettere delle pezze nel loro rapporto e ritornavano insieme.
Il loro rapporto, però, era ormai logoro! Lei esuberante e lui musone, lei voleva uscire, ballare e divertirsi e lui prediligeva il divano e pensava a mettere su famiglia e figli.
Era un estate di qualche anno fa e per l'ennesima volta si mollarono. Io, ormai stanco di sentirli parlare delle stesse cose, fui messo di nuovo in mezzo. Lui mi disse che ormai era finita perché non credeva più in quel rapporto, l'amava si ma aveva capito che i loro caratteri erano incompatibili.
Lei, invece, era stufa di parlare e non mi cercò. Dopo un mese, lui provò a riavvicinarsi a lei e mi chiese di andarle a parlare.

Era una sera d'estate e la chiamai. Ci organizzammo e la passai a prendere in tarda serata. Ero stato con amici in giro e avevo bevuto qualche cocktail, camicia bianca e pantaloncini mi recai da lei.
Lei, invece, era rimasta a casa ed uscii con un vestitino corto, tette ben in vista e ciabatte. Era un abbigliamento usuale per lei e non ci feci caso più di tanto. Entrata in macchina mi diete il solito bacio sulla guancia e iniziammo a parlare mentre io mi misi a guidare.
Sempre i soliti discorsi tanto che io iniziai a mostrare insofferenza. Continuava a parlare mentre io, ogni tanto, buttavo l'occhio alle sue gambe scoperte. Le parole del suo amico sulla sua porcaggine iniziarono a rimbombarmi in testa e, ormai, non ascoltavo più nessuna parola.

Oh ma mi ascolti

disse lei mentre io ero assorto nei miei pensieri

Ma fermati con questa macchina altrimenti pensi solo a guidare!

. Mi fermai in una stradina fuori città, spensi la macchina e mi girai verso di lei.
Riprese a parlare mentre la mia attenzione era ormai focalizzata tutta sul suo corpo.

Eh dai però non fare il cretino, stiamo parlando di cose serie e tu scherzi come sempre

disse lei mentre io le guardavo le tette. Istintivamente le misi una mano sulla coscia e pian piano risalii fino all'inguine.

Vabbè lascia la mano li se vuoi ma ascoltami

disse lei per niente scossa dalla mia mano.

Ti dico una cosa per farti capire che siamo su due pianeti diversi

mi disse

a me piace scopare mentre lui lo fa una volta a settimana e anche controvoglia. Sembriamo una coppia sposata da dieci anni. Secondo te posso pensare ad un futuro con lui?


Il discorso aveva preso una piega interessante e incominciai ad essere più loquace.

Ma scusa voi non scopate assiduamente?

le chiesi e lei

Macché assiduamente, una volta a settimana, in macchina e nella posizione del missionario. Mi fa godere 15 minuti e finisce lì

. La mia mano intanto iniziò ad accarezzarle la coscia nud arrivando fino all'inguine spostando il vestitino.
Mi accorsi che aveva un perizoma nero semitrasparente e la cosa mi fece diventare il cazzo duro. Intanto lei mi raccontava le sue voglie, cosa avrebbe voluto fare insieme a lui.

Il fatto che lei mi permettesse di accarezzarla in quel modo senza essere a disagio mi portò ad osare e andare oltre. Inocominciai ad accarezzarmi il cazzo con la mano sinistra mentre con la destra iniziai a tirare il suo elastico. Lo tiravo e lo lasciavo sentendo il rumore della sua pelle.

Che fai con questo elastico?

mi diceva lei che ormai aveva capito le mie intenzioni.
Scesi la zip dei miei pantaloni, spostai i bozer e feci uscire il mio cazzo duro.

E daiiiiii!

esclamò lei senza distogliere il suo sguardo dalla mia nerchia. Le presi la mano e l'avvicinai. Lei strinse immediatamente il mio cazzo e iniziò a segarmi.

Dai però, così non riusciamo a concludere il discorso

disse.

Dai basta, che stiamo facendo?

continuò lei senza che il suo movimento si arrestasse

Non possiamo e lo sai

. Faceva finta di non volere la porca. La mia mano si spostò dall'inguine fino alla figa bagnata. Lei fece un piccolo movimento spostando il culo un pò più giù e ruotò il bacino. Si era messa in una posizione più comada in modo che potessi toccarla meglio.
Feci scivolare la mia mano dentro e trovai le labbra della figa completamente fradici.

Dai, basta!

disse lei con tono perentorio. Sapevo che ormai era vogliosa e presa dalla situazione e, per vedere se effettivamente voleva il mio cazzo, la misi alla prova. Tolsi la mano dalla sua figa, le tolsi la mano dal mio cazzo e lo rimisi dentro ai boxer.
Lei mi guardò sorpresa per un attimo e disse

No caro, ormai lo voglio!

e si abbasso verso di me e con la mano lo ritolse via dai pantaloni.

Lo sai che hai un bel cazzo? Diverse volte mi sono chiesta che tipo di cazzo avessi

e riprese a segarmi.
Il suo viso era ormai a pochi centimetri dal mio membro e lei lo guardava contemplandolo. Dopo pochi secondi iniziò a spompinarmi. La sua bocca era calda e la sua lingua sapiente, era una che di pompini se ne intendeva. Intanto, vista la posizione, non potei fare altro che scoprirle il culo alzando il vestitino, spostarle il perizoma e massaggiare la sua figa bagnata da sopra il culo.
Lei apprezzava soprattutto quando le mie dita giocavano con il suo ano. Era abbastanza aperto ed era chiaro che lo prendeva con frequenza in culo.

TI voglio scopare

le dissi gemendo e lei

Ti posso dare il culo, la figa la do solo al mio fidanzato

disse la maiala. Rimasi spiazzato da quella affermazione e le chiesi di spostarci sui sedili posteriori.
Lei tolse via il perizoma, fece uscire le sue tette dal vestito e si mise a pecora. Iniziai a bagnarle il culo con la saliva e provai ad entrare.

Ma fai piano però che non ci sta! Uffi adesso mi fai male così

disse lei con la voce quasi da bambina. La mia cappella entrò e lei continuò a lamentarsi con quella vocina fuori luogo

Ahi, mi fai male però, lasciami stare!

.
Recitava una parte la maiala per far finta che non fosse abituata a prenderlo in culo. Il mio cazzo scivolò totalmente dentro con naturalezza ed iniziai a sfondarla.
La sua voce, dopo qualche botta fino in fondò, cambiò e incominiciò ad incitarmi

Si ora si, scopami il culo dai, bravoo. Mmmm che bel cazzo che hai lo sento tutto!

. Io, intanto, iniziai ad alternare movimenti decisi a movimenti molto lenti e le mie mani si alternavano tra i suoi fianchi e le sue tette penzolanti.
Allungai la mia mano sulla sua figa per stimolarla e lei subito mi disse

La figa ti ho detto di no!

e spinse la mia mano via. Mi concentrai esclusivamente sul suo culo, violandolo e sfondandolo come merita una maiala di quella portata.

Stanco ed accaldato, uscii da dentro di lei e mi misi sul sedile stremato. Lei si girò e si mise sopra di me dandomi le spalle. La sua mano indirizzò il mio cazzo nel suo culo e iniziò a prenderselo tutto al suo ritmo.

Dai non mollare

mi diceva lei sentendomi dire che volevo sborrare

Ti prego ancora un altro pò

continuava.
Aveva il culo completamente sfondato tanto che mi sembrava stessi scopando una figa per la mancanza di attrito. Rimasi così fino a quando il mio cazzo esplose. Lei rimase seduta facendo dei piccoli movimenti. Vedevo il suo viso in estasi dallo specchietto retrovisore mentre accoglieva tutta la mia sborra nel suo culo.

Ci rivestimmo e la riaccompagnai a casa.

Non deve succedere mai più

mi disse lei. Sapevo che già non vedeva l'ora di riprenderlo e feci un cenno solamente con il capo. Lei scesa dalla macchina e la vidi scomparire dietro ad un vicolo.
Dopo qualche settimana ricevetti un suo messaggio

Ci vediamo?

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