a corpo libero
by arnia2Visto: 1173 volte Commenti 6 Date: 17-06-2021 Lingua:
presentandomi di fronte all’anziano personal trainer, per eseguire gli esercizi a corpo libero prestabiliti, egli tenne subito a precisare come, per la definizione medesima del termine, tali pratiche si sarebbero dovute svolgere secondo la metodologia che lui intendeva applicare presso la sede in cui mi ero recata su indicazioni della mia amica estetista. specificando ancor meglio che nessun ostacolo, generato dall’abbigliamento indossato per quella occasione, sebbene aderentissimo alle forme del corpo, doveva costituire impedimento ai movimenti da eseguire, mi invitò a tornare nello spogliatoio per liberarmi completamente di tutto e di ripresentarmi a lui per dare inizio a tali esercizi. nonostante la nudità non avesse mai costituito alcun problema per me, mi risultava alquanto difficile celare una sorta di inusuale inibizione all’idea di dover comparire in quel modo per compiere quanto mi era stato espressamente indicato, tuttavia, senza oltre tergiversare, assecondai l’inusuale richiesta ritornando nella stanza adibita a palestra. l’uomo, apparentemente incurante di una nudità assoluta che avrebbe generato l’interesse di qualsiasi altro individuo di sesso maschile desideroso di potermi ammirare in quella versione integrale, dando immediato seguito allo svolgimento delle proprie mansioni, prese ad indicarmi con perentoria determinazione gli esercizi che avrei dovuto eseguire. del tutto assorta nella attività motoria non potevo nel contempo astenermi dal rivolgere un pensiero al mio compagno, già immaginandone la morbosa curiosità che da tutto ciò sarebbe derivata non appena lo avessi messo al corrente di quanto avvenuto. durante tale frangente non potevo negare neppure a me stessa quanto in fondo mi stesse eccitando il particolarissimo evento in cui mi ero calata con tutta me stessa, fantasticando a mia volta sul come neppure l’anziano istruttore alla fine avrebbe potuto resistere di fronte alla tentazione di voler trasformare quell’incontro, che mi vedeva esposta in una maniera decisamente insolita, in qualcos’altro di molto più intimo. più l’uomo mi resisteva e maggiore diveniva il mio innato desiderio di trasgressione, facendo emergere quell’indole di insospettabile puttana che solo chi già mi aveva conosciuta in modo analogo poteva conoscere. ininfluene per me la senilità della persona che avevo deciso di conquistare la dove le cerebrali sensazioni emotive che da essa derivavano mi rendevano disponibilissima a condividere ogni sorta di confronto, sicura di quanto si sarebbe ingelosito il mio stesso compagno alla descrizione minuziosa della mia scabrosa compartecipazione.