RACCONTO TITOLO: Resort 
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by Mr_Bucis
Visto: 316 volte Commenti 0 Date: 05-02-2021 Lingua: Language

Avevo appena ultimato l'incontro settimanale con, Jose e Miranda, i ragazzi che si occupavano del faro, e stavo andando nel mio ufficio quando le vidi. Una coppia di donne, una più giovane biondina con le trecce, l'altra con i capelli più scuri bellissima.
Stavano scaricando i bagagli dalla navetta che le aveva prelevate al piccolo aeroporto dell'isola.
Mi avvicinai per salutare:

Buongiorno, ben arrivate! Per qualunque necessità sono a vostra disposizione.


Sono Fjodor, il Responsabile di questo Resort

!
Il nome le aveva sicuramente divertite, perchè risposero con un sorriso di stupore, senza dire nulla.
Avevano prenotato la villetta 23, ampio salotto, due ampie camere matrimoniali con bagno privato. Oltre 50 mq di comodità a cui aggiungere l'ampio patio e la vicinanza con il mare.
Dal mio ufficio potevo vedere tutte le stanze del resort, compreso i locali al faro.Una forma di sicurezza ma anche di evidente voyeurismo. Avevo visto litigate tra coniugi, pianti, mariti che alzavano le mani sulle mogli, donne che umiliavano compagni ma anche tanto, tanto sesso, declinato in tutte le forme.
Vidi entrare le due donne nell'alloggio, la giovane aveva diversi tatuaggi sul corpo, avrà avuto non più di 30 anni, alta con fisico segnato dallo sport. Le trecce e la pelle chiara le davano un aspetto da scolaretta.
L'altra aveva un'età indecifrabile, un corpo perfetto, due seni tondi e ventre liscio, pelle più ambrata, dai movimenti lenti e controllati sembrava una nobildonna, una vera regina.
Lo spazio attorno a lei subiva tutto il suo fascino.

Le vidi anche i giorni successivi ma fu solo al quarto giorno che le avvicinai al buffet della cena e mi proposi per offrire loro un cocktail nel chiosco vicino alla spiaggia, che rimaneva aperto tutta la notte.
A un certo punto la giovane disse:

Mamma, io vado!


L'altra donna alzando gli occhi non particolarmente entusiasta rispose sorridendo:

Divertiti tesoro.



Ma era già lontana per sentire, era scappata con altri ragazzi. L'avevo già vista impegnata in un intreccio amoroso con altre due coppie. un'orgia che poi era finita con il litigio di una giovane coppia canadese.
Ci spostammo nel chiosco e iniziammo a conversare.
Dopo il secondo cocktail la conversazione eravamo più in confidenza.

Fjodor, qui il posto è un vero paradiso

.

Clara se mi posso permettere, vorrei farti vedere la parte dell'isola che preferisco

.

Andiamo con la vecchia jeep, vieni

.
In auto ero rimasto colpito dal suo profumo che nello spazio ristretto mi era entrato nel cervello, Chiare note di legno, ma anche ambra, oud e alla fine patchoulli.
La zona est dell'isola era ancora molto selvaggia, alla fine della strada si dovevano fare 200 metri a piedi per arrivare in una baia illuminata dalla luna ma anche da piccoli faretti che si alimentavano con la luce solare.Un'atmosfera molto cool.
Spogliandomi la invitati a fare il bagno.

Il bello qui è in acqua, vieni.


Mi raggiunge un po' preoccupata, le allungai la mano per guidarla.

E' un'isola di origine vulcanica, qui la sabbia e l'acqua sono sempre più calde, se viene in inverno è davvero il paradiso.


La musica che proveniva dalla spiaggia dietro il promontorio la convinsero a una danza leggera, i movimenti delle gambe facevano increspare l'acqua e con le braccia sollevava l'acqua attorno a lei.Un paradiso con la mia Venere a pochi centimetri.
Mi avvicinai per ballare con lei, le cinsi i fianchi da dietro e iniziai a muovermi al suo ritmo.Si girò sorridendo e inclinando la testa indietro.Il mio primo bacio fu sul collo, poi dietro l'orecchio, le spalle.
Si era lasciata cullare dall'acqua, dalla musica e dalla magia del posto e i baci successivi furono molto più passionali.
Ci stendemmo sulla riva e continuai a baciarla.

Se mi vuoi, Fjodor, deve essere a modo mio

.
Prese il laccio che utilizzava per fermare la sua tunica e legò le mie braccia sopra la testa al basso ramo della vegetazione.
Poi si avvicinò ulla mia erezione e cominciò un lento movimento del bacino.
Non poter toccare il suo seno perfetto o sentire la pelle vellutata era una tortura, ma essere con lei era il mio sogno, danzava al ritmo della stessa musica.

E' da quando sono arrivata che mi mangi con gli occhi, vero ?


Continuò a danzare in maniera molto sensuale, sfiorando con abili movimenti la mia erezione.Poi si inginocchiò accarezzandomi il torace, scendendo con le mani lungo i fianchi fino ad abbracciarmi il sedere.
Appoggiò la bocca, lo baciò poi aprì la bocca per iniziare un lento pompino
Continuò il lento movimento alzando il viso per guardare la mia reazione, la lingua roteava nella sua bocca aumentando il piacere per poi solleticarmi l'ano con le dita.
Mi faceva raggiungere l'apice del piacere per poi fermarsi, io spingevo in avanti il bacino per farlo entrare il più possibile nella sua bocca.
Dopo almeno 10 minuti di questo piacevole supplizio mi fece venire ingoiando tutto senza esitazione, si sfilò e concluse:

Hai un buon sapore, ma questo sarà l'unico momento che ti concedo

.

Adesso io torno con la tua jeep, tu conosci il posto non avrai difficoltà, dopo che ti sarai slegato, a trovare la strada anche al buio.


Mentre si allontanava mi resi conto del sorriso ebete stampato sulle mia labbra.Non avrei mai imparato la lezione.
Mi innamoro sempre della donna sbagliata.

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