RACCONTO TITOLO: Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 2/4.I preparativi 
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Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 2/4.I preparativi


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Nel solstizio d’estate il profumo del mirto bianco 2/4.I preparativi

by Flavio.HOTROOOM
Visto: 136 volte Commenti 0 Date: 26-11-2020 Lingua: Language

La mia iniziale fantasia, venne plasmata e andò verso quella che era la loro fantasia. Non ci restai male, anche perché era molto eccitante. Nella loro intimità immaginavano di coinvolgere il terzo in un massaggio erotico. Praticare un massaggio a 4 mani alla lei.
La proposta non mi trovò impreparato. Mi piace molto l’arte del massaggio. La trovo molto intrigante per chi vuole rompere il ghiaccio. Importante che chi la esegue, non pretenda a tutti i costi di dover combinare qualcosa. Avevo perfezionato diverse tecniche...
Massaggiare è donare piacere e sollievo agli altri e ricevere al contempo piacere dal loro stesso piacere.

Gli faccio presente questo aspetto e lui apprezza, ma mi rassicura che probabilmente non sarei tornato a casa pieno. Gli ribadisco quanto detto prima, che per me non è strettamente necessario venire, ma provare piacere a vedere l’altra arrivare all’estasi. E dato che è la loro prima volta, non ero certo lì a pretendere, ma piuttosto a contribuire a rompere il ghiaccio.
La sua risposta mi spiazzò. Alfredo:“se giochiamo tutti e tre, dobbiamo tutti e tre godere, nessuno escluso”.

E cosi incominciai ad apprezzare la fine mente che si nascondeva dietro quell’uomo, ed il gioco cerebrale a cui era approdato il lui.
Un ragionamento che non fa una grinza. Mi sembrava troppo bello, e mi venne il sospetto che da qualche parte ci doveva essere la fregatura. Sono sicuro che solo quelli che sono di gusti raffinati mi possono comprendere, perché non sono interessati alle medaglie (feedback), ed hanno una propensione per emozioni ricercate. Trovare una coppia complementare ai nostri gusti è molto difficile. Difficile non è trovare le Lei belle, ma coppie consolidate che vivono una fine trasgressione. Ancora prima cerebrale.
Tutte le volte che ci siamo sentiti lei non c’era. Gli avevo chiesto di mandarmi una foto, e ricevetti una risposta negativa, per una questione di privacy. Il che non mi dispiacque. E come ragionamento ci sta. Ma mi sembrava strano come una coppia “non” alla prima esperienza non si facesse vedere.

A quel punto ho pensato, vuoi vedere che forse abbiamo trovato l’arcano. La lei di viso non è particolarmente carina???!! Durante una delle tante chiacchierate tra noi, ritornai sull’argomento. E ancora mi ricordo la risposta di Lui: “non ti preoccupare, questa volta ti è andata bene, fidati...”
Non tornai più sull’argomento. Mi basto. Si capiva che non era un racconta balle, si era tenuto basso senza esagerare...

Passano i giorni e sale la frenesia. In me era palpabile, ma da parte di Alfredo avevo feed che anche la dolce metà (Arianna) non stava più nelle mutandine asciutte. Mi raccontò che erano giorni intensi dove le effusioni tra loro erano sempre più virulenti e frequenti. Potevo immaginare. Se la pentola bolliva da quelle parti, qui da me il caffè (crema e gusto) veniva su a fiamma bassa che era una meraviglia.

Credo che uno degli aspetti più belli è l’attesa. Il lui aveva saputo far eccitare tutti. La lei, me e lui stesso. Mi domando se oltre ad aver ricevuto piacere da lei si sia toccato in privato in solitudine pensando all’incontro. Ma sono domande che non puoi fare ne prima e ne dopo. Ma solo se si consolida una certa amicizia. E comunque non ci trovo niente di male nell’autoerotismo sia maschile che femminile…

Sta di fatto che l’ultima volta che ci sentiamo lui mi chiede se possiamo anticipare di un giorno. Sarebbe perfetto per loro, se riuscissi a programmare un giorno prima… Provo a spostare qualche appuntamento con qualche cliente, qualcosa lo anticipo, il mio direttore si incazza perché chiedo pure mezza giornata libera perché l’incontro si terrà entro una certa fascia oraria. Ci riesco, do conferma rischiando il posto. Ma per certe cose bisogna pur combattere e rischiare.
La giornata fatidica inizia, e come tutte quelle in cui devi partire, o hai qualcosa di importante, qualcosa vuole a tutti i costi mettersi di traverso.
Avevo un unico obiettivo… e me ne fregavo altamente dei vari ostacoli … Se sentivo i colleghi avrei dovuto fermarmi a risolvere chissà quale problema … Neanche fossi il ministro dell’economia.
Io avevo un solo problema, di cui erano informati a Houston … lo shuttle che si trovava nella vecchia rampa di lancio doveva partire puntuale. E se la testa era già in orbita da qualche giorno, il countdown era già partito la mattina stessa. E sulla cui puntualità non transigevo ;)

Torno a casa. Tiro fuori un vinile di jazz, metto un po' di musica, devo creare l’atmosfera, preparo la vasca, butto un po’ di sali, e intanto che si riempe, do per l’ultima volta un’occhiata alle foto di Arianna. Ehh … Forse è meglio che smetto, altrimenti finisce che mi devo fare una doccia fredda ...

Finisco di prepararmi, ultimi dettagli. Prendo la macchina, e mi avvio con anticipo. Mi volevo gustare il momento senza scapicollarmi. Il viaggio, la radio le foto di lei e tra le gambe il sentimento cresce. Spinge all’insù verso la cinta, come se volesse premere l'acceleratore. Ma è meglio che guidi io… Lo faccio salire il più possibile. Sento che la punta venire fuori dai boxer. Per poi rientrare. Sembra seguire l’andamento delle marce. Mi trovo in piena autostrada e posso lasciarvi immaginare in che marcia sta su di giri…. Ma è piacevole tenerlo su di corda. E’ la stessa punizione che voglio riservare alla bella Arianna…. Scalare le marce, se lo prende senza il permesso di Alfredo, e ingranare salendo su, quando le verrà ordinato da lui, allora potrà giocare col mio amichetto.

Un ultimo colpo di telefono al lui. Lo informo che sono partito, mi informa che ha comprato la bellezza di tre oli. E da li capisco che è un perfezionista. Molto attento alla sua lei, ma soprattutto all’atmosfera. Niente deve essere lasciato al caso…
Nel bel mezzo del viaggio, vengo a sapere che il tratto di autostrada che mi deve portare a destinazione non è più percorribile. E vedo lievitare il tempo di percorrenza.… Nonostante tutto arrivo puntale.
Chiamo il lui che mi viene incontro. L’emozione si fa sentire. Dietro l’angolo della via, lo vedo arrivare.
Una bella stretta di mano energica, come piacciono a me. E poi, i convenevoli del caso…. Saliamo nell’appartamento. Definiamo gli ultimi dettagli… Il tempo per me di darmi una rinfrescata a seguito del viaggio. Mi preparo in tenuta da massaggiatore… Box e maglietta a maniche corte nera. E sono pronto. (continua)


Tutti i miei racconti non sono frutto della mia fantasia, ma esperienze realmente vissute in prima persone e storie assolutamente reali, delle quali forse un giorno, quando mi ritirerò dall'attività, pubblicherò un libro
di conseguenza a ciò
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