Invito in baita con sorpresa!
by Discepolo92Vu: 74 fois Commentaires 1 Date: 10-12-2015 Langue :
Non ero mai stato in quella località, ma Luca aveva così insistito… E poi non c’era nulla di male, sono sempre in ufficio dalla mattina alla sera, avrò pur diritto ad un po’ di svago no? Così mi decisi e, messi un paio di cambi e qualche vestito pesante nel mio vecchio borsone di pelle, andai a casa di Luca (il proprietario della baita dove ero stato invitato) che mi stava già aspettando in compagnia della sua ragazza, Marta.
Il viaggio non durò molto anche perché parlammo molto dei soliti argomenti scottanti, sesso ed esperienze varie… Arrivati a destinazione rimasi a bocca aperta, dato che quella che mi avevano dipinto come casa in montagna io l’avrei definita un enorme baita, c’era un salone gigantesco con un camino dove si poteva entrare in piedi ed era tutto arredato in stile rustico ma sofisticato. Scaricati i bagagli e sistemate le nostre cose era ora di cena (non siamo tipi mattinieri e non eravamo partiti presto) quindi Marta ci chiese di preparare la tavola mentre lei avrebbe cucinato qualcosa, apparecchiata la tavola Luca mi invitò a sedermi per bere qualcosa prima di cena. Mi chiese la cortesia di farmi dare da Marta due bicchieri, ma nel momento in cui entrai in cucina, dicendo ciò che mi serviva, la trovai con le tette in mostra, si giustificò dicendo che si era macchiata la maglietta cucinando e non mi sembrò a disagio, io non potei fare a meno di ammirare quelle bellezze: erano davvero ben proporzionate, grosse ma non troppo e con una forma pazzesca. Non potei evitare di scusarmi mostrando un certo imbarazzo, senza staccarle comunque gli occhi dalle tettone e, presi i bicchieri, tornai nel salotto con quell’immagine davanti agli occhi e nelle mutande una mezza erezione… Luca mi disse ridacchiando “Ce ne hai messo di tempo! Pensavo di entrare in cucina e trovarvi avvinghiati” io risposi “Non senza il tuo permesso” e sfoderai il mio sorriso più credibile.
La cena fu squisita e finito di mangiare ci sedemmo sul grosso divano di fronte al camino, dove la legna scoppiettava diffondendo calore. L’idea era di fare due chiacchere e poi andare a dormire, ma con mia sorpresa Marta disse a Luca “Lo sai che il tuo caro amico prima non riusciva a staccare gli occhi dalle mie tette?” io imbarazzato diventai rosso come un peperone rimanendo senza parole. Fu Luca a rispondere “E bravo Edo! Sai riconoscere due tette da urlo”. Marta allora disse “Ma non ha avuto molto tempo per godersi lo spettacolo” “E tu fai il bis allora!”. Mi stava dando il permesso di cui aveva parlato... A quel punto Marta si spogliò facendomi rivedere quello splendore, ero tremendamente imbarazzato ma la situazione mi eccitava troppo e la cosa cominciava a vedersi “Sentiti libero di stare in mutande, per noi non è un problema, anzi”.
Detto questo entrambi si tolsero i pantaloni e non so perché ma istintivamente feci lo stesso. “Sai, a volte io e Marta abbiamo fantasticato su come sarebbe stato fare sesso in tre, lei non vuole un’altra donna ma non le dispiace un altro uomo, quindi se ti va…” non sapevo cosa fare, cosa dire ma sempre d’istinto mi levai i boxer che cominciavano ad essere di troppo. Un sorriso li illuminò e fecero lo stesso, poi lei si avvicinò a me e si sdraiò a gambe aperte, iniziai ad accarezzarle quella bella patatina accuratamente rasata con la mia lingua andando sempre più in fondo quando sentii Luca afferrare il mio cazzo e cominciare a leccarlo delicatamente. Al mio sguardo allarmato ma soprattutto imbarazzato dal fatto che lui facesse una cosa del genere rispose “Vedrai che ti piacerà, non te ne pentirai…” mi sentivo attratto da quella cosa nuova e lo lasciai fare, ma prima ci spostammo tutti sul tappeto in maniera tale che mentre io continuavo con lei e Luca con me, Marta avrebbe potuto succhiarlo al suo ragazzo, ci eravamo lanciati in un eccitante triangolo.
Dopo qualche minuto la voglia di riempire Marta della mia erezione non poteva più aspettare, allora mi alzai e iniziai ad entrare con delicatezza, cominciando poi ad andare avanti e indietro sempre con più forza come per soddisfare quell’eccitazione che stava esplodendo dentro di me, Luca intanto soffocava gli urli di Marta solleticandole la gola con il suo grosso pene. Pensai fosse ora di cambiare posizione e Luca accolse questa proposta con piacere, così mentre lui la sfondava io ricevevo un pompino che, forse per la situazione, mi sembrava il più eccitante della mia vita. Non mi ritengo superdotato, ma non ho nemmeno un pisellino, eppure le sue labbra arrivavano alle mie palle con una facilità estrema, la mia cappella continuava a fare su e giù per la sua gola vogliosa di cazzo, ed in questo momento la voglia veniva soddisfatta. Visto che la mia passione è la pecorina non potei fare a meno di chiedere di farlo anche in questa posizione e mentre io sbattevo le palle sul suo clitoride affondando con violenza, dando qualche piccolo schiaffo su quel sedere che sembrava scolpito, lei e Luca si erano gettati in un appassionato 69 che portò tutti ad un livello di eccitazione culminante, Luca sembrava traesse piacere leccare le mie palle grondanti degli umori di Marte, infatti di lì a poco le scaricò tutta la sua crema in bocca, lei prontamente deglutì pregandomi di farle sentire il succo caldo nel culo. Detto, fatto le sborrai abbondantemente nel culo e la scopai ancora un po’ godendomi ancora un po’ quel meraviglioso culo di burro. Appena mi tolsi vidi una cosa inaspettata, Luca che attendeva a Bocca aperta la mia sborra colare dalla figa di Marta, dopo che caddero le prime gocce si portò le labbra alla figa e la ripulì per bene. Hai capito, lui cuck e lei complice avevano incastrato me per i loro desideri… Eravamo sfiniti, restammo sdraiati ed avvinghiati per almeno una mezzoretta prima di riprenderci.
A quel punto decidemmo di andare a letto assieme dopo aver condiviso quella esperienza. Luca appena prima di addormentarci disse “E’ stato bello… si può rifare” noi fummo d’accordo, poi aggiunsi “Visto che mi avete incastrato la tua Marta sarà mia per un week-end e tu potrai solo guardare!”
Continua…