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Premio per Andrea
by Daniela
Qualche anno fa mi resi conto che era arrivato il momento di premiare mio marito. Dopo averlo chiamato gli dissi di sdraiarsi nudo sul letto al mio fianco. Estrassi da una busta una gabbietta di castità di acciaio molto ridotta, feci rientrare il suo pene all’interno del corpo e lo schiacciai dentro la gabbietta fino alla sua totale scomparsa. Erano visibili solo i testicoli, il pene era totalmente scomparso. Inserii il blocco di apertura non ancora chiuso porgendo a lui la chiave mentre gli dicevo che se realmente intendeva sottomettersi anche fisicamente a me ed ai miei desideri avrebbe dovuto usare lui personalmente la chiave per chiudere definitivamente la gabbietta e poi consegnarmela. Lo avvisai che la sua situazione sarebbe stata definitiva ed irreversibile! Lo avrei liberato per eseguire le operazioni di igiene personale. Mi avrebbe visto scopare con altri maschi ed avrebbe potuto masturbarsi quando lo decidevo io. Se invece avesse deciso di togliersi la gabbietta non ci sarebbero più stati contatti di alcun tipo tra noi e non avrebbe più avuto la possibilità di vedermi scopare con altri uomini.
Dopo un attimo di riflessione vidi sparire ogni dubbio dal suo volto, chiuse il lucchetto della gabbietta e mi consegnò la chiave.
Mi sono rannicchiata accanto a lui dicendogli che apprezzavo la sua decisione di sottomettersi totalmente a me e che anche per questo lo amavo oltre ogni limite. Ero davvero orgogliosa di lui e gli confermai che da quel momento non solo gli avrei permesso di assistere tutte le volte che io mi fossi fatta scopare da altri maschi, ma sarebbe anche stato suo compito pulirmi dopo che altri uomini fossero venuti dentro di me. Gli ho detto che i suoi giorni da maschio attivo erano finiti. Il suo cazzo non avrebbe più avuto occasione di entrare in me. Mentre gli raccontavo come sarebbe stata la nostra vita sessuale da quel momento in poi, gli tennni la testa tra le cosce dicendogli di leccarmi la figa fino a farmi raggiungere l’orgasmo.