STORY TITLE: Un mare di corna. 
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STORY

Un mare di corna.

by pennabianca
Viewed: 76 times Comments 0 Date: 09-08-2025 Language: Language

Mi chiamo Paolo, ho 36 anni, sono di media statura, moro, occhi scuri, fisico assolutamente normale. Da dieci anni sono sposato con Luciana, una bella donna alta, bionda, con i capelli che le arrivano fino alle spalle, occhi chiari, un bel seno alto, tondo, di una terza misura piena, incastonato in un fisico ben modellato, dove è presente anche un magnifico culetto tondo e sodo, che fa da cornice a delle cosce lunghe e ben tornite. Siamo sposati da dieci anni, dopo due di fidanzamento, e da circa cinque anni ho scoperto quanto ho piacere a veder mia moglie scopata da un altro maschio. Sono un cornuto, un cuckold convinto e molto felice di esserlo. La prima volta che ho provato l'emozione di esser fatto cornuto, è successo cinque anni fa, durante una vacanza estiva al mare. Dopo tanti anni che andavamo nella stessa spiaggia, mia moglie ha deciso di voler cambiare, così, quell'anno, siamo andati in vacanza in Sardegna. Abbiamo preso alloggio in una piccola abitazione posta un po' fuori dal centro abitato, che comunque era raggiungibile in pochi minuti a piedi ed il secondo giorno abbiamo scoperto che, proprio dall'altro lato della collina dove era la nostra abitazione, c'era una splendida spiaggia con un piccolo stabilimento balneare, gestito da Francesco, un uomo sulla cinquantina, non troppo alto, ma molto simpatico e benvoluto da tutti i bagnanti. A gestire la spiaggia, gli ombrelloni ed a far la funzione di bagnino, c'era un ragazzo sulla trentina, come noi, di nome Gianni. Alto, fisico ben scolpito, biondo, occhi chiari ed abbronzatissimo, si divertiva a far i complimenti a tutte le bagnanti. Quando siamo arrivati noi, ho visto che ha indugiato a lungo sul corpo di mia moglie, che indossava uno striminzito costume bianco che, nella parte di sopra, a malapena copriva i capezzoli e la parte di sotto era costituito da un perizoma alla brasiliana. Quando abbiamo chiesto un ombrellone, lui ci ha assegnato il primo, vicino alla sua torretta di avvistamento, da dove assolveva alla funzione di controllo e sicurezza per i bagnanti. Era chiaro che voleva aver mia moglie sempre sott'occhio e questa cosa mi ha subito fatto eccitare, perché, fin da fidanzati, ma soprattutto da sposati, avevo scoperto quanto piacere mi dava veder mia moglie ammirata da altri maschi; questa cosa era ben risaputa da mia moglie che, ovviamente, si prestava al gioco, perché, così facendo, avevo fatto emergere la sua già spiccata indole esibizionista. Sdraiata sul lettino, mia moglie ha subito tolto la parte di sopra del costume, sfoggiando un topless che non è passato inosservato a tutti quelli che erano lì intorno e, soprattutto, è diventato l'oggetto di profonda distrazione del bagnino, che teneva lo sguardo incollato sulle sue tette. Naturalmente Gianni non perdeva l'occasione di intrattenere allegramente Luciana, a volte parlando da sopra la torretta, mentre, altre volte, scendeva e si metteva seduto vicino a lei, sul suo lettino, e parlavano di tanti argomenti, ma principalmente si trattava di allegre battute, che facevano ridere e divertire la mia compagna. Il tutto sembrava quanto mai innocente, mentre, in realtà, notavo che la guardava con occhi carichi di desiderio. Mia moglie era divertita da questo suo comportamento, mentre io fingevo di non notare certi ammiccamenti o avances che lui le rivolgeva; questa situazione che si stava creando, mi eccitava da morire. Dentro di me speravo che lui riuscisse ad arrivare dove altri non vi erano riusciti, cioè portarsela a letto. Avevo notato che, appena mi allontanavo, i suoi discorsi diventavano molto più intimi, perché le parlava standole molto vicino e, chiaramente, questo era un modo per mantenere una certa discrezione, non far sentire agli altri di cosa parlavano; intanto mi rendevo conto che, in quelle situazioni, sicuramente le stava proponendo qualcosa di indecente. La sera stessa, a letto, ho chiesto a mia moglie quali intenzioni avesse nei confronti di Gianni.
«Trovo che quel ragazzo ti si sia subito appiccicato addosso! Hai solo intenzione di divertirti a provocarlo, oppure…?»
Luciana mi ha guardato e sorriso, sciorinando una malizia unica.
«Veramente ancora non lo so. È molto simpatico ed anche molto intrigante. Non è che sei geloso di lui?»
Mi son messo a ridere e poi le ho spiegato che non ero affatto geloso, ma, più che altro, ero curioso di sapere se lei si sentisse eccitata all'idea che quel ragazzo ci stava provando con lei.
«Effettivamente è un bel ragazzo. Diciamo che è consapevole del suo fascino e suscitare il suo interessamento, mi attrae non poco.»
Ho guardato mia moglie e mi son messo girato di lato verso di lei, con un sorriso le ho fatto una domanda molto precisa.
«Visto che ti piace... te lo faresti?»
Mi ha dato un bacio in bocca, poi mi ha sorriso con un fare molto civettuolo.
«Direi che… una bella avventura non mi dispiacerebbe!»
Conoscendo il mio desiderio di aver le corna, cosa di cui avevamo già parlato da un po' di tempo, appena finito di parlare, ha allungato la mano e è venuta a impugnare il mio membro, trovandolo già bello duro.
«Ma senti qua... ti eccita proprio l'idea di sapere che non mi dispiacerebbe farmi dare una ripassata da Gianni? Amore, sei proprio un porco! Un meraviglioso adorabile porco, aspirante cornuto!»
Mi son messo a ridere, sono scivolato tra le sue cosce ed ho preso a scoparla con dei colpi molto forti, eccitato al pensiero di lei che godeva con l'altro.
«Sì, troia, mi eccita! Come vedi, mi viene subito il cazzo duro, al pensiero che lui possa chiavarti.»
Luciana ha sollevato le gambe e le ha agganciate dietro la mia schiena; poi ha preso ad assecondare sia i colpi che le imprimevo, che le parole che le dicevo per farla eccitare ancor più.
«Sì, amore, mi piace! Mi piace l'idea che sei così eccitato al pensiero di aver le corna! Dai, mio adorabile futuro cornuto, scopami! Scopami forte, che vengo! Amore, vengo!»
Era evidente che questa cosa eccitava moltissimo anche lei, perché ha avuto un orgasmo fortissimo e, subito dopo, io mi son svuotato dentro quella vagina che costituiva l'oggetto del desiderio di tanti maschi. Lei mi ha abbracciato e baciato, mentre il suo corpo vibrava dal piacere. Il mattino dopo, mentre ci preparavamo per andare in spiaggia, ho notato che Luciana aveva indossato un costume ancor più esiguo. La parte sopra era proprio un triangolino piccolissimo, che quasi non copriva nemmeno l'areola del capezzolo e, nella parte sotto, c'era un piccolo triangolo che a malapena riusciva a coprire la sua fica: quel triangolo era retto da dei fili sottilissimi che, ovviamente, lasciavano completamente scoperte le sue chiappe.
«Accidenti, amore! Oggi vuoi far drizzare tutti i cazzi della spiaggia!»
Si è girata scherzando e mi ha fatto la linguaccia; poi mi ha risposto con un tono provocatorio.
«Diciamo che degli altri non mi interessa niente... Mi basta sapere che piace a te e spero che lo faccia drizzare a qualcuno in particolare!»
Ho sorriso e poi insieme siamo andati al mare; per tutta la mattinata ho visto che Gianni teneva gli occhi fissi su mia moglie. Ad un certo punto, son andato al bar per prendere un caffè e la colazione per mia moglie e, mentre sorseggiavo il mio caffè, potevo vedere benissimo il nostro ombrellone; appena mi son allontanato, ho visto che lui è sceso dalla sua postazione ed è venuto a parlare con Luciana, che si è sollevata; in quel momento avevo il cazzo che mi esplodeva dentro il costume, perché mia moglie era praticamente nuda, davanti a lui, coperta solo da quel sottile triangolo di stoffa, che, a malapena, le copriva la figa. Questa scena non è sfuggita neanche a Francesco, che mi è venuto vicino e mi ha chiesto se mia moglie avesse gradito un caffè.
«No, il caffè no; a mia moglie piace il cappuccino con molta schiuma e, magari, anche un cornetto farcito da tanta panna.»
Lui ha preparato velocemente quanto richiesto ed ha messo tutto su di un vassoio, chiedendomi solo una cortesia.
«Porto la colazione a sua moglie; le spiace restare un attimo qui, perché torno subito!»
Ho capito subito il suo gioco. Mi ha chiesto di restare a far la guardia al bar, in modo da aver l'occasione di veder da vicino il corpo di mia moglie. Infatti, quando è arrivato all'ombrellone, è rimasto a ridere e scherzare per qualche momento insieme a lei e, quando gli ha offerto il cornetto, mia moglie lo ha preso con la punta della lingua ed è andata a raccogliere la panna, che era visibile sulla punta; questo deve aver fatto drizzare il cazzo a tutti e due! È rimasto ancora qualche minuto e poi è tornato; mi ha ringraziato e quando ho chiesto di pagare la consumazione, lui mi ha sorriso:
«No, oggi offro io; la grazia di cui è munita sua moglie, mi ha già ampiamente ripagato di tutto!»
Mentre parlava continuava a guardare verso l'ombrellone ed ho capito che anche lui avrebbe fatto carte false per scoparsi mia moglie. Questa cosa mi ha eccitato così tanto che avevo il cazzo che mi faceva male e così, quando siamo tornati per il pranzo, mentre stavamo facendo la doccia insieme, Luciana si è inginocchiata ed ha preso a succhiarmelo.
«Direi che oggi hai raggiunto il tuo obiettivo; anzi, credo che ti sei anche superata.»
Ha sollevato per un attimo lo sguardo e, allora, mi son messo a ridere
«Volevi far scoppiare il cazzo a Gianni, ma credo che anche Francesco avrà avuto il cazzo così duro da fargli male!»
Si è messa a ridere ed ha continuato a succhiare, poi si è alzata in piedi e si è appoggiata al muro della doccia, girata di spalle. Ho appoggiato il mio membro contro il suo buchetto posteriore; lei mi ha guardata per un istante un po' stupita.
«Ma, amore… pensavo che volevi scoparmi, invece sento che… mi piace nel culetto, ma…»
Non le ho dato il tempo di aggiungere altro, perché gliel'ho spinto dentro con decisione e lei ha sussultato.
«Cazzo, amore, fa piano! Il tuo è già un bel cazzo e prenderlo in culo così, di botto, mi fa sempre un po' male!»
Mi sono messo a ridere, mentre la scopavo con dei colpi sempre più forti, ben sapendo che ero talmente eccitato che non sarei durato molto.
«Non ti lamentare, troia! Ti sto facendo un piacere! Se quei due decidessero di scoparti, probabilmente potrebbero anche farlo insieme, e non è escluso che, mentre uno ti chiavi, l'altro te lo infili nel culo!»
Luciana ha avuto un orgasmo squassante; è venuta con una velocità mai vista prima.
«Porco! Ho un marito che è un vero maiale! Va subito a pensare che mi scopino in doppia! Però sarei proprio curiosa di vedere se è vero che Gianni è molto dotato. Oggi se ne vantava e, da quello che ho visto, anche Francesco aveva un bel pacco gonfio, quando mi ha portato la colazione.»
Questo gioco è durato fino al venerdì, quando Gianni ha detto a Luciana che gli sarebbe piaciuto vederla da sola, ma capiva che, essendo sposata, poteva esservi qualche problema.
«No, non è un problema! Mio marito questa sera ha un impegno. È in vacanza su quest'isola anche un suo amico e, questa sera, festeggia il suo compleanno. Poiché l'amico non è sposato, preferisco non andare, perché… voglio che sia una cosa tra uomini e non fargli pesare la mia presenza, che potrebbe esser limitante.»
Naturalmente non era vero niente. Era solo la scusa che aveva inventato Luciana per poter stare insieme a Gianni. Quando siamo rientrati a pranzo e me lo ha detto, il cazzo mi è diventato subito duro e, un attimo dopo, glielo avevo già infilato tutto dentro e la sbattevo come un pazzo furioso.
«Troia! Questa sera ti farai sbattere da lui; sei una puttana; una fantastica ed adorabile puttana.»
Le ho dato giusto il tempo di avere un orgasmo, poi lei si è girata e si è inginocchiata davanti a me: me lo ha preso in bocca ed ha bevuto tutta la mia sborrata. Durante il pomeriggio, Gianni più volte si è avvicinato a mia moglie, e la stessa cosa ha fatto Francesco e, dentro di me, è maturata forte la convinzione che stavano studiando il modo di chiavarsela insieme. La sera Luciana ha indossato un leggero vestito bianco di lino, abbastanza trasparente, con sotto un piccolo perizoma, niente reggiseno e, all’ora convenuta, si è fatta trovare davanti casa; ho visto l'auto di Gianni passare a prenderla. Ero appostato a poca distanza su di una stradina laterale e, quando li ho visti passare, non in direzione del paese, ma in direzione dello stabilimento balneare, li ho seguiti a distanza ed ho visto che si sono fermati su una piccola costruzione, che avevo notato da qualche giorno; era situata nelle vicinanze dello stesso stabilimento che, di notte, era chiuso. Ho lasciato l'auto un po' distante e mi son avvicinato a piedi alla piccola costruzione tutta in granito; mi son avvicinato alla finestra che era illuminata ed ho visto perfettamente la monta di mia moglie da parte di Gianni e Francesco. Quando son giunto al mio posto di osservazione, i giochi erano già iniziati. Luciana era messa a pecora sopra un letto ed ho visto che teneva in bocca il cazzo di Gianni. Un bel membro grosso e lungo con una cappella piccola; Luciana riusciva a ingoiarlo quasi tutto, mentre Francesco era inginocchiato dietro di lei e la stava chiavando con dei colpi vigorosi. Mia moglie godeva a bocca piena, mentre Francesco la scopava e le dava delle belle sculacciate.
«Tieni, maiala! Prendilo tutto! Sei una zoccola! È tutta la settimana che me lo fai tirare! È tutta la settimana che fai impazzire anche Gianni! Fortuna che ha trovato una vacca che gli svuotava i coglioni, altrimenti sarebbe impazzito. Io, invece, per colpa tua, mi son dovuto fare due seghe. Adesso ti sfondo tutta, puttana!»
Luciana è venuta alcune volte, mentre lui la pompava veramente con dei colpi devastanti e, ad un certo punto, Gianni ha voluto scoparla anche lui; così ha trascinato mia moglie sopra di sé ed ho visto il membro di Francesco. Se quello di Gianni era grosso e lungo, quello di Francesco era semplicemente enorme! Poco meno di una ventina di centimetri di lunghezza, ma dallo spessore decisamente esagerato! Ha aspettato che mia moglie iniziasse a cavalcare Gianni e, mentre godeva sopra l'altro cazzo, lui le si è posizionato dietro e, nonostante qualche vaga protesta di mia moglie, glielo ha infilato tutto nel culo! Presa in doppia, Luciana ha cominciato a delirare.
«Cazzo, fa piano che me lo spacchi. Mi piace nel culo, ma… oddio, vengo! Vengo! Vengo! Vengo! Vengo!»
Lo ripeteva in continuazione come un mantra e i due si divertivano a pomparla, facendola godere in continuazione. Il primo a sborrare è stato Francesco, che le ha riempito il culo, poi è stato seguito da Gianni, che l'ha farcita bene davanti. Sono rimasti qualche istante piantati dentro di lei, poi l'hanno fatta inginocchiare e, a turno, si sono fatti succhiare il cazzo, che sembrava non avessero già sborrato da quanto erano ancora duri. Poi è stata la volta di Gianni che glielo ha messo nel culo, mentre Francesco se lo è fatto succhiare per un po' e poi, in qualche modo, ha preso a scopare mia moglie di nuovo in doppia. Anche in questo caso, Luciana ha goduto in una maniera pazzesca, mentre io ero già alla terza sega che mi sparavo. L’hanno scopata quasi per una mezz'oretta in doppia, così e, alla fine, sono venuti tutti e due dentro di lei. Gianni poi glielo ha messo in bocca ed ha preso a scoparla, tenendo la sua testa ferma fin quando non ha sborrato.
«Succhia, maiala! Sei una troia da sfondare tutta! Ti voglio scopare anche la gola! Te la sfondo e poi te la riempio!»
Veder mia moglie usata a quel modo, mi ha fatto sborrare ancora una volta e poi, dopo che anche lui è venuto, son rimasti per un po' tutti e tre sdraiati sul letto, sfiniti. Luciana si è rivestita, Gianni si è vestito a sua volta per riaccompagnarla; così ho preso e me ne sono andato. Ho aspettato che lui lasciasse mia moglie davanti alla nostra abitazione ed ho visto che quando lo ha fatto, si è fermato qualche istante a parlare con lei; poi se n'è andato. Quando son entrato in casa, Luciana era sotto la doccia, mi sono spogliato nudo e sono entrato insieme a lei. Le ho dato un bacio ed ho visto che aveva un'aria alquanto strapazzata; così le ho chiesto com'era andata.
«Mi hanno veramente distrutta! Hanno due cazzi grossi, soprattutto quello di Francesco, che mi ha sfondato davanti e dietro!»
L'ho abbracciata e, mentre la tenevo stretta, le ho detto che avevo visto tutto da dietro la finestra; lei mi ha guardato e poi ha sorriso; allora le ho chiesto che cosa le aveva detto Gianni quando è scesa dall'auto.
«Ha detto che domani mattina viene qui prima che noi partiamo; vuole scoparmi ancora. Mi ha chiesto di trovare una scusa per farti allontanare. Naturalmente, se questo non ti sta bene, io...»
Solo l'idea che sarebbe venuto a scoparla di nuovo, mi ha eccitato molto e gli ho detto che non ci sarebbero stati problemi. La mattina dopo mi son svegliato presto, ho preso la mia auto e l'ho portata in paese, lasciandola in un posto un po' in disparte, poi son tornato rapidamente a casa ed ero appena rientrato, quando ho visto arrivare Gianni; è entrato in casa e, dopo aver chiuso la porta, ha preso mia moglie per mano e l'ha portata direttamente in camera; un attimo dopo lei era nuda e inginocchiata davanti a lui; gli succhiava il cazzo, mentre io ero nascosto dietro lo stipite della porta e la guardavo succhiare quel grosso membro, che quasi spariva completamente dentro la sua gola. Dopo averglielo fatto succhiare un po', l'ha messa a pecora sul letto e l'ha presa da dietro; ha cominciato a chiavarla con forza, facendola urlare di piacere. L'ha fatta godere almeno tre o quattro volte e poi, con dei colpi bestiali, è venuto dentro di lei.
«Tieni, maiala! Porta a casa anche questo ricordo della vacanza! Tieni tutta la mia sborra, zoccola!»
Ho dovuto smettere di toccarmi, perché rischiavo di sborrare! Vederla montata così forte, mi ha fatto eccitare in una maniera pazzesca. Appena lui ha sborrato, ha presentato il suo membro davanti la bocca di mia moglie; se lo è fatto pulire tutto. Soddisfatto, le ha dato una sonora pacca sul culo e l'ha salutata.
«Ciao, maiala! È stato bello chiavarti così forte e spero che tornerai il prossimo anno, per farti montare ancora da noi! Se non hai troppa fretta e il tuo cornuto non torna tanto presto, ti mando anche Francesco!»
Luciana era visibilmente stordita dal piacere, così ha semplicemente sorriso e lui se n'è andato in fretta. Sono entrato in camera e l'ho guardata un po' incredulo.
«Ma... ti farai anche l'altro?»
Lei mi ha guardato e mi ha dato un bacio.
«Hai visto come mi ha montato? Francesco lo farà con ancor più vigore e… poi partiamo e, quindi, quando mi ricapita? Ti prego…»
Le ho sorriso e mi son nascosto dietro la finestra; ho visto arrivare di gran carriera anche Francesco; lei lo ha fatto entrare e, appena dentro, anche lui l'ha portata in camera da letto; mi son messo di nuovo a guardare da dietro la porta, ma lui deve essersene accorto, perché mi ha invitato ad entrare.
«Cornuto, vieni avanti! Non stare lì dietro, vieni in prima fila a vedere come monto tua moglie!»
Son rimasto sbalordito e, nello stesso tempo, mi sentivo come un bimbo che è stato sorpreso a rubare la marmellata. Un po' titubante, sono entrato e lui mi ha indicato la sedia dove mettermi seduto, mentre faceva sdraiare Luciana cosce aperte; poi ho visto con quanto vigore ha preso a chiavare mia moglie, che urlava di piacere in continuazione. L’ha scopata anche lui molto intensamente e Luciana ha goduto di continuo un orgasmo dopo l'altro. Ha cambiato due volte posizione e l'ha presa anche nel culo, facendola godere anche in quel modo. Alla fine, mentre la scopava dietro, a pecora, si è girato verso di me.
«Cornuto, vieni qui, sdraiati per terra.»
Incuriosito da questa strana richiesta, ho subito eseguito. Mi son sdraiato sul pavimento con la testa vicino al bordo del letto e lui ha fatto accovacciare mia moglie, a gambe aperte, proprio sulla mia faccia. Luciana era a gambe aperte sopra di me e lui si è messo dietro di lei sempre scavalcandomi ed ha preso a scoparla da dietro, mentre io da sotto vedevo quella monta bestiale: il cazzo mi scoppiava nei pantaloni. L’ha pompata per una decina di minuti con dei colpi fortissimi, poi, d'un tratto, è rimasto immobile piantato dentro di lei ed ho visto le contrazioni del suo membro: era chiaro che le stava sborrando dentro.
«Troia, questo è il mio regalo per te! Ti scarico dentro una bella dose di sbroda e poi, quando, uscirò te la farai leccare da questo cornuto! L'ho capito subito, dal primo giorno che siete arrivati, che tu eri una troia e lui un cornuto! Ieri sera ti ho visto dietro la finestra di casa mia! Avresti potuto entrare benissimo, così avresti visto in prima fila come l'abbiamo sbattuta questa troia. Adesso finalmente puoi dire di averla vista montata!»
Appena finito di parlare, si è tirato indietro ed ho visto la fica di mia moglie ridotta ad una voragine; subito mi è caduto in faccia un bel grumo bianco di crema, lei si è abbassata fino a portare la sua fica sulla mia bocca e, mentre gliela ripulivo, lei si è dedicata a pulire il cazzo di Francesco. Dopo qualche minuto lui ha salutato mia moglie, non senza ripetere quanto già detto da Gianni:
«Sei stata magnifica! Una troia stupenda! Se tornate il prossimo anno, non mi dispiacerebbe montarti ancora! Cornuto... pensaci!»
Eccome se ci abbiamo pensato?! Ormai sono quattro anni che andiamo sempre lì in vacanza. Ora sono 3 mesi che siamo tornati dall'ultima vacanza, e sono qui insieme a mia moglie nello studio del nostro ginecologo, perché Luciana ha scoperto di esser incinta! Non avrebbe potuto essere diversamente, considerando che, prima di andare in vacanza, aveva preso a sospendere ogni tipo di precauzione. Mi illudo pensando che sono stato io a metterla incinta, ma probabilmente è frutto delle monte selvagge a cui l'hanno sottoposta Gianni e Francesco. A questo punto, spero che la creatura che nascerà, sia un bel maschio anche molto dotato.

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