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ИСТОРИЯ

Titolo

by Durocheduri
Посмотрели: 50 раз Комментарии 0 Date: 16-07-2025 Язык:Language


Era una notte calda a Nizza, il tipo di notte in cui la pelle sembra chiedere di essere toccata. L’attico affacciato sulla Promenade brillava di luci soffuse, e il messaggio era chiaro fin dall’ingresso: quella non era una semplice cena.

Lei mi accolse in un abito sottile come un respiro, senza reggiseno. Capezzoli tesi sotto la seta. Gli occhi lucidi di curiosità, le labbra già socchiuse come in attesa. Lui era elegante, rilassato, con un bicchiere in mano e un sorriso da uomo che sa esattamente cosa vuole… e cosa sta per condividere.

Parlammo poco. Bastarono sguardi e pochi cenni d’intesa. Lei si avvicinò, posando la mano sulla mia giacca, poi scivolò lentamente a sbottonarla. “Lo volevamo entrambi,” disse con voce roca, “ma non sapevamo quanto.”
Mi lasciò cadere la giacca a terra e mi baciò, profonda, affamata, mentre lui si avvicinava da dietro e le scopriva la schiena con gesti lenti. La guardava mentre mi baciava, e nel suo sguardo c’era desiderio, complicità, nessuna gelosia.

La accarezzai. Le mani scivolarono lungo la sua schiena nuda, giù verso i fianchi, mentre lui già le sollevava l’orlo dell’abito, rivelando che sotto non c’era nulla. Era liscia, bagnata, aperta.
Lei gemette quando le dita mie e sue si incontrarono tra le sue cosce. Ci guardammo. Non servivano parole: era nostra.

La spinsi lentamente sul divano, in ginocchio, mentre lui la baciava sulla bocca e sul collo, lasciandola tremare tra noi. Le mie dita la penetrarono piano, poi con più decisione, mentre lui la teneva ferma e le sussurrava all’orecchio quanto fosse bella così: offerta, calda, indecente.

Poi fu il suo turno. Lei si voltò, si inginocchiò davanti a me, le mani già sul mio cinturone, e con una lentezza da film proibito mi liberò. La sua bocca era morbida, profonda, perfetta. E lui guardava, toccandosi, godendo della scena che aveva sempre solo immaginato.

Mi prese in bocca mentre lui la prendeva da dietro, e io sentivo il suo piacere crescere in ogni gemito soffocato. Era un triangolo perfetto, fatto di carne e di intelligenza. Ogni movimento era accordato, ogni suono era musica. Le sue labbra, le sue mani, il suo corpo che tremava tra noi: era pura sinfonia erotica.

Quando fu il momento, ci sdraiammo sul tappeto. Lei sopra di me, cavalcandomi con lentezza, mentre lui la baciava e la toccava ovunque. Poi si inginocchiò dietro di lei e, con delicatezza, entrò anche lui, prendendola insieme a me. Il suo corpo si tendeva, incredula del piacere doppio, completo, totale.

Lei venne urlando, tremando, abbandonata. Noi subito dopo. Una sinfonia lenta, calda, indimenticabile.

Rimanemmo lì, nudi, avvolti nel silenzio e nel profumo del sesso. Nessuno parlava. Solo sguardi. Il patto era sigillato: ero diventato il loro segreto, il loro rifugio, il loro vizio elegante.

E la notte, finalmente, poteva dormire.

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