HISTOIRE TITRE: 101 - UN AMICO D’INFANZIA 
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101 - UN AMICO D’INFANZIA


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101 - UN AMICO D’INFANZIA

by SlutDany
Vu: 989 fois Commentaires 12 Date: 13-11-2024 Langue : Language

Giugno 2024, è pomeriggio di una estate molto calda e avevo deciso di fare una passeggiata per le vie del centro a vedere le vetrine, specialmente i negozi di scarpe mi attirano molto, ne ho tantissime, ma non mi accontento mai.
Come al solito attiro l’attenzione di molti uomini lungo la strada per il mio modo di vestire, sempre con minigonne cortissime da dove spuntano le mie lunghe gambe e camicette semitrasparenti da dove fanno capolino i miei capezzoli.
Ero intenta a vedere una vetrina quando mi sono sentìta chiamare: “Dany”, mi sono girata di scatto, ma non vedevo nessuno che conoscevo, ho pensato che chiamavano qualcun’altra e ho continuato nella passeggiata.
Poco dopo una mano si è posata sulla mia spalla e girandomi ho visto un uomo che mi sembrava di non conoscere, questo capendo di non sapere chi era mi ha parlato: “Dany non mi riconosci? Sono Giulio”, sono rimasta un attimo perplessa, poi gli ho chiesto dove ci eravamo conosciuti, lui mi ha ricordato che al paese eravamo molto amici in gioventù.
Mi è venuto tutto in mente, giocavo con lui quando avevo quindici anni, specialmente al dottore e l’ammalata, chiaramente avevamo avuto qualche piccola esperienza durante il gioco, mi toccava sul seno (anche se ancora non molto sviluppato), sulla pancia, sul sedere, fino a che un giorno mi abbassò le mutandine e mi toccò la figa.
Lo lasciai fare, ero vergine, ma mi piaceva farmela toccare, lo facevo tutte le sere da sola nel letto sotto le lenzuola, gli venni in mano.
Ero talmente eccitata che decisi di ricambiarlo, gli tirai giù la zip dei pantaloni e glielo presi in mano muovendolo con delicatezza, era diventato duro, di istinto (non lo avevo mai fatto) mi abbassai e me lo misi in bocca, ero inesperta, ma facendolo entrare e uscire dalle mie labbra Giulio si inarcava dal piacere, continuai fino a che mi sentì riempire la bocca del suo sperma, non lo avevo mai assaggiato, ma era buono, lo mandai giù e mi leccai le labbra.
Ripetemmo quel “gioco” altre volte, erano le mie prime esperienze con il sesso, poi finì tutto, un amico di mio padre mi portò a passeggiare con lui in campagna, mi baciò, mi toccò il seno, il culo, mi masturbò la figa, mi mise il suo cazzo in mano e alla fine mi penetrò nel culo per non sverginarmi, mi innamorai di quest’uomo e non andai più a giocare con Giulio.
Insomma è stato un incontro inaspettato, ci siamo seduti al tavolo di un bar e abbiamo iniziato rammentarci di quei tempi e a raccontarci cosa facciamo ora nella vita.
Prima di salutarci ci siamo scambiati il numero del telefono e gli ho chiesto di venire a cena a casa per conoscere mio marito.
Come sono rientrata ho detto a Max del mio casuale incontro e gli ho raccontato quello che era successo con Giulio quando eravamo ragazzi.
Mio marito sempre molto gentile disse: “Bene, hai iniziato con lui a fare la troia”, non mi ha dato fastidio anzi, lo sono.
Pochi giorni dopo, d’accordo con Max, ho telefonato a Giulio e l’ho invitato a cena per la sera.
Quando è venuto e gli ho presentato mio marito, si sono subito messi a parlare cordialmente, sport, politica e altri argomenti che non ho sentito perché stavo preparando la cena, ma la cosa che mi ha fatto piacere è che hanno fatto subito amicizia.
Durante il pasto i discorsi sono andati a finire sul sesso, avevo timore che Max gli raccontasse che gli avevo detto tutto di quello che avevamo fatto in gioventù, ma per fortuna non è accaduto.
Seduti sul divano abbiamo bevuto qualche liquore e l’atmosfera si è riscaldata.
Giulio mi diceva che mi ero fatta molto bella e quel furbacchione di mio marito confermava tirandomi su la mini per fagli vedere le cosce, mi toccava il seno per dimostrare che lo ho bello tosto e il colpo finale lo ha fatto facendogli vedere che non portavo mai gli slip scoprendomi la figa depilata, insomma ha fatto di tutto per mettermi in mostra.
Un gonfiore sulla patta dei pantaloni apparve a Giulio, notandolo Max mi ha guardato negli occhi e mi ha sussurrato di andarmi a cambiare, ho capito subito che cosa voleva, per me non c’erano problemi, un ripasso dei vecchi tempi lo avrei fatto volentieri.
Sono andata in camera e mi sono messa un babydoll che praticamente non nasconde niente, mi sono presentata in salotto e Giulio ha sbarrato gli occhi, non credeva a quello che vedeva, io per toglierlo dall’imbarazzo mi sono seduta sulle sue gambe e gli ho dato un bacio in bocca.
Lui ha guardato mio marito per vedere se non diceva niente e quando ha capito che poteva osare ha iniziato a mettermi le mani ovunque.
Mi ha carezzato il seno, le gambe e infine mi ha messo una mano nella la figa mentre continuava a baciarmi giocando con le lingue.
La situazione oramai era chiara, ci siamo spostati in camera da letto e Giulio si è spogliato, mentre si levava la camicia io ero già con il suo cazzo in mano che me lo portavo alla bocca iniziando a sbocchinarlo, dalle sue labbra gli è uscito un sussurro: “Come ai vecchi tempi”.
Come il cazzo gli è diventato di marmo mi sono messa sdraiata sul letto e Giulio subito me lo ha infilato in figa cominciando a pomparmi, prima delicatamente, poi sempre con più forza.
Ho cominciato a godere, le mie labbra erano incollate alla sua bocca.
Max stava vicino al letto con il cazzo in mano masturbandosi.
La spinta del cazzo in figa è diventata più violenta, ho goduto mentre nella mia mente avevo il ricordo di quello che facevamo da ragazzi.
Giulio stava per venire e voleva uscire, ma io l’ho stretto forte a me impedendolo e mi ha sborrato in figa.
Sentendo lo sperma inondarmi ho fatto un urlo di piacere e sono venuta nuovamente.
Quando è uscito dalla mia figa gli ho preso il cazzo e me lo sono messo in bocca per ripulirlo della sborra che è rimasta attaccata, in quel momento Max si è avvicinato a me con il viso per vedere meglio e istintivamente mi sono levata il cazzo dalla bocca e l’ho messa in quella di mio marito che senza problemi ha iniziato a sbocchinarlo.
Ho guardato Giulio, non faceva problemi, anzi si stava eccitando.
Mi sono avvicinata con la bocca anche io e ci scambiavamo il cazzo con mio marito fino a riuscire a baciarsi con il cazzo in mezzo.
Quel doppio bocchino ha fatto andare in estasi Giulio, il cazzo gli è diventato nuovamente duro e con un getto ci ha riempito le bocche di sborra.
Io e Max ci siamo baciati scambiandoci la sborra da bocca a bocca fino a che l’ho ingerita tutta.
Giulio mi ha baciato e ci ha salutato dicendoci che quando volevamo era sempre pronto a venirci a trovare.
Mio marito mi ha guardato soddisfatto e mi ha detto: “Sei una magnifica troia come lo eri quando eri giovane”.

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