La caccia
by Luna19Vu: 563 fois Commentaires 7 Date: 06-05-2024 Langue :
La caccia
La giornata trascorreva serenamente, il solito tram tram dell'ufficio occupava la mia mente, ma tra le mie gambe la situazione non era così tranquilla.
A dispetto dell'impegno lavorativo non potevo fare a meno di sentire quella voglia che spesso mi assale e che faccio sempre più fatica ad ignorare.
Così presi il telefono ed inviai messaggio a Luca, “questa sera battuta di caccia” accompagnato uno smile con l'occhiolino.
La “battuta di caccia” stava ormai diventando una piacevole abitudine, si sceglieva un locale, si individuavano un paio di prede e si lanciava l'esca, che naturalmente ero io.
La risposta al mio messaggio non si fece attendere, “mmmmm.... ho anch'io voglia di cazzo”.
Luca da qualche tempo condivideva sempre più spesso con me i bei piselli che riuscivamo a trovare, e credo che questa sera la sua intenzione fosse proprio questa.
La sera mi preparai con cura, reggicalze, calze velate un leggero trucco per far risaltare gli occhi e naturalmente niente intimo, volevo essere pronta a sentire sulla mia passerina le mani delle mie prossime prede.
Anche Luca si preparò con un look sobrio e sportivo, lui è davvero un bell'uomo, molto attraente ed ha la capacità di attirare a se sia donne che uomini.
Dalle sue parole avevo capito che quella sera anche lui oltre a scopare me insieme alle nostre “prede” come spesso accadeva, non avrebbe disdegnato la sua razione di cazzo, amava succhiare i cazzi insieme a me, ed assolutamente non disdegnava, come me, prenderlo tutto.
Il locale era quasi sempre lo stesso un louge bar dalle nostre parti, la location era molto elegante e con la giusta atmosfera, più volte avevamo trovato le persone giuste per divertirci.
Appena entrati cominciammo a guardarci intorno per trovare quello che cercavamo, notammo due uomini che avrebbero potuto fare al caso nostro, eleganti sulla quarantina, sembravano grandi amici, insomma quella sera sembrava che la fortuna ci stesse arridendo.
Fortunatamente un divanetto proprio vicino al loro tavolo era libero, ci avvicinammo cercando di farci notare, e naturalmente non passai del tutto inosservata, la mia mis attirava di certo l'attenzione.
Vidi i loro sguardi seguirmi, con particolare attenzione al mio culetto, tutto procedeva come previsto, il piano prevedeva che Luca facesse finta di ricevere una telefonata e fosse costretto a lasciarmi da sola per qualche tempo, naturalmente facendo in modo che le nostre prede sentissero le nostre parole, una volta ricevuta “la telefonata” Luca si sarebbe alzato ed appostato in fondo al localo in modo da non essere visto, per poi ricomparire al momento opportuno.
Ordinammo da bere, cercando di farci notare dalla coppia vicino a noi, dopo qualche tempo inizio la nostra “commedia”.
Feci squillare il telefono di Luca, lui rispose e con evidente disappunto mi comunicò che sarebbe dovuto tornare in ufficio per una mezz'ora per prendere dei documenti che aveva dimenticato, naturalmente i due uomini vicini al nostro tavolo non poterono fare a meno di sentire, ed io non potei non notare il loro sguardo d'intesa, tutto procedeva come previsto.
Luca visibilmente adirato si alzò dal tavolo, prese la giacca e si allontanò, non prima di ribadire, proprio vicino al tavolo dei due che sarebbe tornato presto.
Lo vidi appostarsi proprio dietro una colonna che lo copriva, ora non restava che aspettare.
I due confabulavano evidentemente indecisi sul da farsi, ma non ci volle molto dopo qualche minuto si alzarono e si avvicinarono al mio tavolo.
“Abbiamo notato che il tuo accompagnatore si è dovuto allontanare” disse il più spigliato, “se vuoi ti facciamo compagnia finchè non torna” ribadì l'altro.
Li guardai con aria maliziosa, “accomodatevi” dissi loro facendo in modo di rimanere seduta tra loro due.
Il piano stava funzionando alla grande, loro erano convinti che stavano abbordando una bella donna, ma la realtà era che noi li avevamo accalappiati.
I due si presentarono, Marco e Simone, devo dire che non erano niente male, e se le premesse fossero state rispettate, si prospettava una serata davvero divertente.
Cominciammo a chiacchierare del più e del meno, le solite domande, che fai? Dove lavori? E via discorrendo, ma non potevo fare a meno di notare che sempre più spesso i loro sguardi si perdevano tra le mie gambe e tra le mie tette, che naturalmente mi ero premurata di mettere in bella vista.
E così facendo si avvicinavano sempre più a me.
Naturalmente io lasciavo fare, e mi aspettavo a breve il primo approccio diretto, e così fu.
Con noncuranza Simone sfiorò le mie cosce, aspettando la mia reazione, io feci finta di niente e questo fu per lui come un via libera e di lì a poco la sua mano era tra le mie gambe.
Notò immediatamente che non indossavo intimo, infatti sentì che mia figa già pronta e bagnata, con le dita mi sfiorava e devo dire che ci sapeva fare molto.
Marco vedendo l'amico lo imitò immediatamente, le mani di entrambi gli uomini frugavano tra le mie cosce, le prede erano catturate.
Mentre i due erano distratti dalle mie grazie, presi il telefono ed inviai il messaggio pattuito a Luca, che dopo secondi si presentò al tavolo.
“Buona sera” disse in tono minaccioso, “Vedo che vi state divertendo con mia moglie.”
I due immediatamente tolsero le mani ed in evidente imbarazzo cercarono di farfugliare qualche scusa, “Andiamo via subito” disse Simone cercando di alzarsi, ma Luca lo fermò “E perchè mai” disse con un sorriso, “Potremmo divertirci tutti e quattro”.
I due si guardarono perplessi, non erano sicuri di aver capito che Luca gli stava proponendo una scopata di gruppo.
“Ora vi faccio una proposta” disse Luca, “Io e mia moglie raggiungiamo il Cruise Motel, prendiamo una stanza e voi ci raggiungete in camera, ad un patto però” i due attendevano con ansia di conoscere le condizioni di questa situazione.
“Noi ci scopiamo Luna tutti insieme, ma poi voglio che uno di voi scopi anche me, se questo vi va bene possiamo andare” concluse Luca.
“Quindi vuoi prenderlo nel culo anche tu” osservò Marco guardando nel frattempo il suo amico, “Esatto” confermò Luca.
“Se è questo che volete credo che abbiate trovato le persone giuste” disse Simone mettendomi una mano tra le tette, “Ci divertiremo un sacco”.
I due ci diedero i loro numeri di telefono ed uscirono dal locale, noi li seguimmo a ruota in direzione del motel.
Si prospettava una serata davvero godereccia.
Dopo pochi minuti eravamo in camera, Luca inviò un messaggio ad uno dei due uomini indicando loro il numero della stanza, e mentre aspettavamo io mi spogliai e rimasi solo con reggicalze e calze velate, mentre Luca indossò la sua biancheria sexy, infatti anche lui amava indossare lingerie per i nostri giochi.
Luca era ancora in bagno quando i due bussarono alla porta, andai ad aprire, lo sguardo di Marco e Simone non lasciava dubbi la mia mis era decisamente di loro gusto.
Feci entrare i ragazzi e mi sdraiai sul letto, allargai le gambe per mostrare meglio cosa avevo da offrire.
“Cosa aspettate” dissi maliziosa, “Non vedete cosa vi aspetta?”
Simone non si tolse nemmeno la camicia, la sua testa era già tra le mie cosce, sentivo la sua lingua che leccava la mia figa, trastullava il mio clitoride, in un attimo ero già un lago.
Nel frattempo Luca uscì dal bagno e si trovò davanti una scena eccitantissima, Simone che mi leccava la figa, e Marco che nel frattempo si era spogliato che osservava con il cazzo già in tiro.
“Non mi avete nemmeno aspettato” disse Luca guardando Marco, anch’io voglio la mia parte, non finì nemmeno la frase che s’inginocchiò davanti all’uomo e gli prese in bocca il membro che svettava ansioso.
Luca spompinava ed io godevo della lingua di Simone.
Andammo avanti così per qualche minuto, il clima si faceva decisamente caldo, decisi allora di godermi anch’io quei bei cazzi che quella sera avevo a disposizione, invitai i tre a mettersi in cerchio intorno a me, mi inginocchiai tra di loro e cominciai a prendere in boccai loro cazzi, passando a turo da uno all’altro, pompavo e succhiavo i loro membri con ingordigia, amavo da morire fare i pompini, in particolare quando avevo più cazzi a disposizione.
Cominciavo a perdere il controllo, sentivo la mia figa un lago e non vedevo l’ora di sentirmi tra le cosce quei cazzi così pronti a farmi godere.
Lanciai uno sguardo d’intesa al mio uomo, era arrivato il momento che aspettavamo, senza dire nulla ci mettemmo carponi sul letto, Luca prese il lubrificante che aveva preparato e ne spalmò una bella quantità tra le sue natiche, io m’inarcai per bene offrendo la mia figa.
“Siamo pronte” dissi “Vi stiamo aspettando”.
Marco si mise dietro di me e Simone si occupò di Luca, le sue mani mi presero le mie natiche ed in un secondo il suo cazzo era dentro di me, lo sentivo forte e potente nella mia figa, i suoi movimenti erano lenti e profondi, godevo come una troia.
Simone nel frattempo stava già scopando il culo di Luca, non fu difficile per lui accoglierlo, malgrado la mole, il suo sfintere era già ben collaudato per quei calibri, Luca ansimava sotto i colpi del ragazzo.
Mentre i due ci scopavano come troie, presi in mano il cazzo di Luca e cominciai a masturbarlo.
Simone propose a Marco uno scambio di posizioni, così i due si scambiarono i buchi, ma questa volta anchi’io volevo la mia dose di cazzo nel culo, presi il lubrificante me lo versai tra le chiappe ed invitai Simone ad accomodarsi ed a sfondarmi con il suo cazzo, naturalmente non si fece pregare appoggiò la cappella al mio buco e con una spinta mi fu dentro.
Sentivo il suo cazzo duro tra le natiche, sentivo il piacere trasalire dal profondo, guardavo Luca che prendeva nel culo il cazzo di Marco godendo quanto me, non ci volle molto che il getto caldo dei due ragazzi inondò le nostre viscere il mio orgasmo arrivò subito dopo forte ed intenso, e non appena Simone usci da dentro di me presi in bocca il cazzo di Luca che ancora con il membro di Simone nel culo mi esplose in bocca, ed ingoiai fino all’ultima goccia del suo sperma.
Quello fu solo l’inizio di una lunga notte Simone e Marco ci scoparono per ore io e Luca ci godemmo quei cazzi fino al mattino.