la mia unica volta...
by IrresistibileVu: 2778 fois Commentaires 24 Date: 12-12-2020 Langue :
Forse è un po’ lungo… ma ne vale la pena… il fatto è che da quando siamo sposati che ho questa fissa di vederla scopare con un altro uomo e ho cominciato a fantasticare con lei già dopo il primo anno. Mentre scopavamo, le dicevi di dirmi che le piaceva il cazzo e quando lei diceva, mi piace il tuo cazzo, io le dicevo di dirmi non il mio, ma il cazzo di un altro... e lei ci stava. Le dicevo di dirmi che era una troia, una puttana cui piaceva essere scopata da altri uomini e lei lo faceva, sempre eccitatissima. Poi ho cominciato a dirle che volevo vederla scopata davvero da un altro uomo e sulle prime (ma anche sulle seconde, terze e quarte) lei non ne voleva sapere, perché si vergognava, diceva. Quindi, non perché non gli sarebbe piaciuto, ma perché si vergognava.
Io le portavo a casa foto di uomini belli, palestrati, con bei cazzi in mostra, foto prese da siti di bull e glieli lasciavo nel cassetto, dicendole di sceglierne uno. Ma lei non lo faceva mai. La cosa sembrava senza sbocco, eppure io non mi arrendevo. Oltretutto ero sicuro che una volta, a mia insaputa, mi aveva cornificato con un uomo più grande... non avevo prove, eppure lo sentivo. Quindi, in fin dei conti, me lo doveva. Poi, un giorno, dopo aver scopato ed aver fantasticato con lei, per tutto il tempo su un altro uomo a letto con noi, lei mi fa: visto che insisti tanto, allora vuoi davvero vedermi scopare con un altro uomo.
Si, lo voglio da impazzire. Rispondo.
E lei: se davvero è così, allora organizza con Antonio. Se ci riesci, io ci sto.
Qui ci vuole una spiegazione: Antonio è un suo collega di lavoro... lavoro nella stessa azienda e nell'ufficio vicino al suo.
Sulle prime rimasi sconcertato, perché la cosa mi pareva assurda, io avrei voluto uno sconosciuto, uno che una volta finita la scopata, tornasse nell'ombra... invece lei mi proponeva un suo collega. La cosa assurda è che più ci pensavo, più mi sentivo strano, un'eccitazione crescente, sorda, non saprei come altro spiegarla. Oltretutto, voleva che fossi io a organizzare tutto, come se lei non ne sapesse nulla... e io Antonio lo conoscevo solo di vista. Non ci avevo nemmeno mai parlato.
Quindi, avevo questo dilemma, da una parte mia moglie che finalmente aveva deciso di accontentarmi e di farsi trombare davanti a me, dall'altra il fatto che voleva farlo con questo suo collega. Magari era stato solo un modo per farmi desistere, ma non aveva fatto i conti con il mio desiderio e con il fatto che fare questa cosa con uno che ci conosceva, mi faceva andare fuori di testa.
Così, prendo il coraggio a due mani e una sera vado in un locale che lui ogni tanto frequenta e lo trovo lì, da solo, che beve una birra.
Mi avvicino e lo saluto e lui mi fa, sei il marito di Gloria, giusto?
Ed io, si, posso sedermi o aspetti qualcuno?
Lui: No, sono solo passato per una birra.
Per fartela breve dopo circa due ore eravamo ancora lì e ci eravamo già fatti tre o quattro birre a testa. A un certo punto mi fa: tu fumi?
Io: che intendi?
E lui: erba.
Capisco che potrebbe essere il modo di entrare più in confidenza, quindi gli dico di si. Usciamo dal pub e andiamo in macchina sua, parcheggiata poco distante. Insomma, con già le birre e in più l'erba, stavamo non propriamente nel pieno delle nostre facoltà mentali, così, senza un motivo preciso, ci ritroviamo a parlare di sesso.
Ah, non ho detto che anche lui è sposato.
Si lamenta del fatto che sua moglie non gliela da quanto vorrebbe e chiede a me se Gloria è diversa. Io sono in difficoltà, perché vorrei dirgli subito quello che devo, ma sarebbe sbagliato. Così gli racconto di un paio di episodi piccanti e poi gli chiedo: ma tu che ne pensi di Gloria?
Lui: in che senso?
Come donna, rispondo.
Lui ci pensa un attimo (e credo che se non fosse stato per l'alcol e l'erba, non avrebbe mai risposto così) e mi fa: beh, è una bella figa, se posso permettermi.
Io: certo, vai pure, mi fa piacere se qualcuno nota mia moglie. Da questo punto di vista non sono geloso.
E lui continua: belle tette, un bel culetto e poi quando si mette le gonne corte in ufficio, credo che in molti la notino.
Ecco, ci siamo... prendo il coraggio a due mani e gli dico: ti piacerebbe vedere delle sue foto?
Lui spalanca gli occhi e mi fa di si con la testa. Si vede che è eccitato. Così, prendo il mio tablet e gli faccio vedere alcune foto in costume e lingerie. In una le si vede quasi completamente il grosso seno che ha e in un'altra ha un perizoma che non lascia spazio all’immaginazione (foto che si possono vedere anche su questo sito).
Le guarda a lungo, poi mi dice... ammazza che corpo, si intuiva, ma vista così... diamine, me lo hai fatto addrizzare. Posso dirti una cosa?
Ed io: certo.
Lui: Non ti offendi?
Io: perché dovrei offendermi?
Lui: beh, non so, magari sto esagerando.
Ed io: no, vai pure, siamo grandi e vaccinati.
Lui ci pensa su ancora un attimo: Beh, se per te va bene… allora ti dico che è proprio una donna da scopare… mi piacerebbe proprio scoparla. E subito dopo: scusa, non avrei dovuto dirtelo.
Figurati, penso io: ce l'ho fatta a portarti dove volevo. Gli dico: e dimmi, cosa le faresti?
Lui: penso qualsiasi cosa... quelle tette e quel culo... mi immagino la figa...
Ci siamo, penso e gli dico: ora mi sto eccitando anche io.
Lui: ti eccita pensare che io scopassi tua moglie?
Io (faccio finta di pensarci) sinceramente?
Lui: Si, sinceramente.
Io: Mi eccita da morire, ma io dovrei essere presente e partecipare.
Lui: stai scherzando?
Io: per niente. Basta trovare una situazione e organizziamo.
Lui: ma Gloria lo sa che stiamo parlando di questo?
Io: si.
A questo punto è utile sapere che io e Gloria facevamo un giochino qualche volta: lei si vestiva da puttana ed io la lasciavo qualche minuto al bordo di una strada poco illuminata e poco frequentata. All'inizio lasciavamo persino che qualcuno si avvicinasse, ma lei diceva che aveva finito e stava aspettando che venissero a prenderla, poi abbiamo deciso di lasciare perdere, perché non si sa mai chi puoi incontrare.
Ovviamente, il fatto che alcuni si avvicinassero e la guardassero mezza nuda, a me già faceva impazzire.
Comunque, la lasciavo e qualche secondo dopo mi fermavo come se fossi un cliente. Il gioco, ovviamente, era che facevamo finta di essere davvero una puttana e un cliente. Poi andavamo in un albergo a ore e anche lì continuavamo a far finta che lei era una puttana, infatti, quando ci chiedevano i documenti, glieli davo solo io... e godevo nel vedere l’uomo al banco guardarla con desiderio e ammiccare verso di me.
Una volta un tipo mi chiese persino quanto prendeva e se dopo aver finito poteva salire anche lui per scoparla, pagando ovviamente. Io, facendo finta di nulla, gli risposi di chiedere a lei e poi mi allontanai. Lui fece avvicinare mia moglie al banco della reception e guardano nella scollatura della sua maglia da puttana, le chiese se voleva stare anche con lui, dopo. Lei le rispose che se aveva 600 euro, se ne poteva parlare e quello aveva risposto che era troppo…. Molto divertente per me.
Una volta saliti in camera, il gioco era che in quelle circostanze, qualsiasi cosa io chieda lei devo farlo... ed è in quelle circostanze che abbiamo fatto le cose più porche (e sporche) tra di noi... d'altronde lei era la puttana ed io pagavo... e per davvero, ogni volta le lasciavo 200 euro sul comodino, che lei prendeva, sebbene non ne avesse avuto bisogno.
L'ultima volta, però, le cose andaronoe in modo un po' diverso.
Si era messa una gonna cortissima e stivali al ginocchio e sopra solo una camicetta un po' trasparente con un reggiseno nero sotto. Aveva anche un perizoma di pizzo. L'ho lasciata sulla strade e poco dopo mi sono fermato e l'ho rimorchiata. Siamo andati all'albergo, solita storia, solito ammiccamento del ragazzo alla reception, soliti sguardi a quella che lui credeva una puttana e siamo saliti... solo che la nostra stanza era la 23, mentre io sono andato direttamente nella stanza 35... dove, all'interno, completamente all'insaputa di Gloria, c'era Antonio... il suo collega.
Come ci eravamo accordati per telefono io e lui.
Lei non ha fatto caso al fatto che andavamo in una stanza diversa, così quando ho aperto, siamo entrati in un breve corridoio, poi c'era la stanza completamente illuminata. Ho fatto entrare prima lei e si è trovata davanti Antonio, in piedi, con indosso solo un accappatoio chiuso.
Si è bloccata e si è girata verso di me e gli ho detto: credevi che non ci sarei riuscito? Sulle prime è sembrata un po' restia, si vergognava e Antonio continuava a guardarla senza dire nulla. Ma bisognava vedere la sua faccia, era tutta rossa e ansimava... ah. una cosa mi sono dimenticato: mentre arrivavamo all'albergo, in macchina, io le avevo messo una mano nelle mutante e gli avevo stimolato la figa che quindi era già fradicia di umori. Lei, anche prima di vedere Antonio, era già molto eccitata dal mio ditalino.
Senza dire nulla, le ho fatto posare la borsa e l'ho girata verso di me, poi l'ho baciata e mentre lo facevo le toglievo la camicetta e poi la gonna, così che Antonio vedesse la sua schiena e il suo culo con il perizoma.
Ho smesso di baciarla e lei quasi non respirava per quanto ansimava e le ho tolto il reggiseno, facendola poi girare verso Antonio e mostrandogli finalmente le sue tettone... poi l'ho spinta verso di lui e mi sono spostato per guardare bene. Gloria si è avvicinata ad Antonio e si sono baciati, prima solo sulle labbra, poi ho visto le loro lingue toccarsi, mentre Antonio le afferrava una tetta e con l'altra mano le toccava il culo. Io avevo il cazzo talmente in tiro che pensavo sarebbe esploso, ma non potevo toccarmi, altrimenti sarei venuto in un secondo: infatti lo lasciavo chiuso nelle mutande.
Poi mia moglie ha fatto due passi indietro e per un momento ho temuto che facesse crollare tutto il castello così faticosamente tirato su.
Così ho deciso di prendere la situazione in mano.
Ah, va detto che i miei interventi in tutta la serata (durata circa un’ora e mezza, in tutto) sono stati pochi, ma tutti molto… significativi.
Questo è stato il primo.
Sono andato dietro mia moglie e l’ho abbracciata, passando subito le mani sulle sue grosse tette, poi sono sceso all’altezza della figa e gli ho dato solo una veloce carezza.
Lei ha sospirato e Antonio non smetteva un attivo di guardarla.
Mi ha guardato, prima di riporre nuovamente la sua attenzione alle grosse tette di mia moglie, poi ha ricominciato a toccarle ed io mi sono scansato di nuovo, allontanandomi un po’ dalla scena.
Antonio ha continuato a stringere le tette di Gloria e lei ha inarcato la schiena, poi lui ha cominciato a baciarla sul collo, è sceso a leccarle i capezzoli, e risalito di nuovo e finalmente le loro bocche si sono incontrate. Le lingua a sciogliersi una nell’altra e mentre si baciavano, Gloria gli ha messo una mano nell'accappatoio, mentre lui se lo sfilava, rivelando un fisico asciutto e un cazzo più grande del mio...
Il cazzo di Antonio era almeno un tre centimetri più lungo del mio, ma soprattutto almeno un centimetro abbondante più cicciotto.
Il mio, più o meno è 15 cm, e largo circa 3… un cazzo normale, direi.
Ma il suo era più lungo, più dritto, più duro e più largo del mio.
Gloria lo ha fatto sdraiare sul letto e ha cominciato a leccarli le palle, poi il cazzo, infine ha ingoiata la cappella e ha cominciato a succhiare e leccare.
Si è fermata quasi subito, ha tirato fuori dalla bocca quel bel cazzone e si è girata verso di me.
Piccola parentesi: mai nella mia vita avevo pensato che potesse eccitarmi essere sottomesso, ma in quella circostanza ho scoperto che mi piaceva, che mi faceva impazzire.
Mia moglie si è levata gli stivali e sotto aveva dei calzini corti. Se li è sfilati e li ha dati a me: ora puoi annusarli, se vuoi. Mi ha detto. Si è rimessa in ginocchio, stavolta completamente nuda e ha ricominciato a pompare il cazzo di Antonio.
Io ho annusato i calzini, trovandoli meravigliosi, poi Antonio ha detto: Leccale i piedi.
Lei era inginocchio davanti a lui che era sdraiato sul letto e quindi le piante dei piedi di Gloria erano verso di me: mi sono avvicinato e ho cominciato a leccare.
Antonio aveva le gambe fuori dal letto, con i piedi sul pavimento, quindi era come seduto, ma con la schiena poggiata sul materasso.
Gloria gli è salita sopra, ma io sono intervenuto di nuovo.
L’ho fatta girare e l’ho fatta sdraiare su Antonio a pancia in su, in pratica la sua schiena era poggiata al petto di Antonio.
A quel punto il cazzo di Antonio si trovava proprio davanti alla figa di mia moglie.
Lei lo ha preso in mano, lo ha piegato verso il basso e molto lentamente, proprio davanti ai miei occhi, se lo è infilato in figa.
Vedere quella grossa cappella, entrare in quella figa fradicia di umori che io conosco così bene, è stato uno shock… una cosa meravigliosa, direi.
Io mi sono inginocchiato, e senza smettere mai di guardare il cazzo di Antonio entrare nella figa di mia moglie, sentirli gemere e sentire mia moglie dire: quanto è grosso… è più grosso del tuo amore, è più grosso, tu ce l'hai piccolo, mi ha fatto andare fuori di testa. Ho continuato a leccare i piedi di mia moglie, poi sono salito fino alle cosce e finalmente mi sono messo, sempre in ginocchio, proprio davanti al cazzo di Antonio che continuava a pompare e alla figa di mia moglie.
Ho cominciato a leccare. Prima le palle di Antonio, poi il suo cazzo che sapeva meravigliosamente della figa di mia moglie, poi il clitoride di Gloria.
Pensavo: la scopa il suo collega e ogni volta che lo incontrerò, saprò che ha scopato mia moglie io guardavo e la cosa mi face ancora più impazzire.
Sarà durato circa dieci minuti, in cui Antonio ogni tanto si fermava e poi ripartiva ed io che leccavo tutto.
Poi mi sono tolto, mia moglie si è messa a pecora e Antonio le è andato dietro, continuando a sfondarle la frega, con colpi sempre più forti.
Sono venuti quasi insieme, lei con un verso che non le avevo mai sentito fare.
Poi si è spostato e si è lasciato cadere di fianco a lei. Il cazzo di Antonio si andava ammosciando un po’, tutto sporco di sborra e degli umori di Gloria, ancora sul letto a gambe aperte, con la figa che colava la sborra di Antonio.
Io non ho resistito. Mi sono avvicinato e ho cominciato leccarla, andando fino in fondo con la lingua, assaporando per la prima volta la sborra di un altro uomo.
Passa qualche istante e Gloria mi fa: a lui non lo pulisci? E Antonio: dai,così me lo prepari per la tua troia che mica abbiamo finito. E Gloria: avanti, sbrigati a fargli tornare il cazzo duro che ho ancora voglia.
Antonio: dai, cornuto, puliscimi il cazzo.
Ragazzi, non so spiegare, ma quel “dai cornuto” mi ha fatto impazzire.
Mi sono avvicinato ad Antonio e ho cominciato a leccargli il cazzo, sentendo il sapore della figa di mia moglie e quello della sua sborra. L’ho scappellato per bene e ho leccato tutto, finchè non l’ho sentito di nuovo diventare duro.
E lui che continuava a dire: dai, pulisci bene, fammelo tornare duro che devo sfondarti la moglie che con un cazzetto come il tuo che vuoi che ci faccia?
E mia moglie: Si, dai, che ho voglia di un cazzo vero.
Poi Antonio mi fa: cornuto, va a preparare il culo di quella troia di tua moglie che ora te la sfondo come merita, la puttana.
Io mi sono avvicinato, lei si è messa a pecora ed io ho cominciato e leccare il buco del culo... andando in fondo con la lingua e tirando fuori tutta la saliva possibile. E' arrivato Antonio, mi ha scansato e prima piano, poi sempre più forte, gli lo ha infilato nel culo. E mia moglie: fa male, fa male... non fermarti... che male... mi fai male... non fermarti. Io mi sono messo sotto di lei e le leccavo la figa e il cazzo di Antonio quando usciva dal suo culo aperto. Antonio ha continuato a pompare, ma Gloria si è tolta.
Mi ha detto di sdraiarmi vicino alle gambe di Antonio, poi ha cominciato a sbocchinarlo, io in pratica ero con la testa quasi all’altezza delle palle di Antonio e vedevo il suo cazzo inghiottito dalla bocca di mia moglie.
Si fa venire in bocca, si fa venire in bocca, ho pensato, visto che ha sempre detto che mai nessuno le era venuto in bocca, io nemmeno in tutti questi anni e quando ho visto che Antonio stava per venire di nuovo, sono stato sicuro che si sarebbe scansata, e per un attimo lo ha fatto, ho tirato fuori il cazzo dalla bocca e ha dato un paio di colpi con la mano e a quel punto, grande, Antonio le ha preso la testa e l’ha rimessa sul suo cazzo, senza per altro trovare resistenza da parte di Gloria.
Ancora un paio di succhiate e Antonio è venuto di nuovo… anzi, complimenti per la quantità di sborra che ha tirato fuori, direttamente nella bocca di mia moglie.
Poi Gloria si è tirata su è mi ha guardato, poi ha aperto la bocca e sulla lingua c’era una merea di sperma.
Ci ero riuscito: avevo visto un altro uomo venire nella bocca di mia moglie… con me non lo aveva mai fatto… mai, nemmeno una volta in venti anni. Ora ero curioso di vedere se l’avrebbe inghiottita o se l’avrebbe sputata… invece ecco il colpo di scena.
Si è avvicinata a me, mi ha aperto la bocca e poi ha fatto colare lo sperma di Antonio, come fosse saliva, direttamente nella mia bocca… quello sperma, che usciva dalla sua bocca, era come nettare per me. Quando ho finito (condendo il tutto con due o tre boccate di saliva, altrettanto eccitanti, in pratica quasi dei piccoli spunti per pulirsi la bocca nella mia) mi ha detto: Era quello che volevi, allora ingoialo tu…
e così ho fatto.
Era la prima volta che ingoiavo la sborra di un altro uomo e facendolo mentre cola dalla bocca di mia moglie, è stato incredibilmente bello.
Ho ingoiato e sono rimato a bocca aperta sotto di lei, ne volevo ancora. Così Gloria si è ripulita la bocca con la saliva e me l'ha sputacchiata in bocca e ancora e ancora, finche non era solo saliva. Chi lo avrebbe mai detto che farmi sputare in bocca da mia moglie sarebbe stato così eccitante?
Ora ero nudo anche io… il cazzo che mi esplodeva. Antonio che continuava a toccarle le cosce.
Mia moglie lo ha guardato e poi a ripreso a sbocchinare Antonio, finchè di nuovo glielo ha fatto diventare duro, poi gli è salita di nuovo sul cazzo di Antonio, stavolta alla cavallerizza.
Io mi sono messo vicino a vedere lui che le tormentava le tette, le toccava le cosce il culo, io mi sono messo dietro e ho ricominciato e laccare i piedi di mia moglie, mentre li sentivo godere.
Mia moglie è venuta di nuovo, con il cazzo di Antonio ben piantato nella figa… e ha gridato… musica per le mie orecchie di cuck ormai conclamato.
Qualche minuto dopo Gloria si è alzata, togliendosi il cazzo di Antonio dalla figa e siccome mi conosce bene, mi ha fatto sdraiare sul pavimento e si è andata a mettere gli stivali con il tacco che si era messa quella sera, poi mi ha passato la suola sul cazzo, schiacciandolo e muovendo su e giù… c’è voluto pochissimo: ho schizzato così forte che la mia sborra mi è arrivata suoi capelli…
Non so quanto sono rimasto così, con la suola del suo stivale sul mio cazzo, ma poco dopo Antonio se ne andato, ci ha salutato ed è sparito.
Gloria è andata in bagno a fare una doccia e tutto ciò che era appena accaduto, con il sapore della sborra di Antonio ancora nella bocca, mi è piombato addosso.
Non riuscivo a crederci, come ampiamente pronosticato, una volta finita l’eccitazione, tutto mi pareva assurdo.
Dopo aver fatto la doccia anche io, siamo andati a letto.
Mia moglie si è girata ed io l’ho abbracciata, come facciamo tutte le sere.
“Adesso sei contento?”, mi ha chiesto.
In quel momento non ho trovato la forza di risponderle.
Poco dopo ci siamo addormentati.
La mattina dopo, quando ci siamo svegliati, io ho visto che l’auto di Antonio non c’era più. Se ne era andato, e mi è piaciuto questo suo atteggiamento. Ha capito, ne sono sicuro, dell’unicità assoluta di questa sera.
Ora non resta che sapere come si sono comportati oggi al lavoro, quando si sono rivisti.
Vi farò sapere, se volete.
Ah, in conclusione, ecco alcune foto della serata.
Ne ho fatte poche e in alcune non sono riuscito a mascherare i volti, per cui non le ho potute mettere, le altre vi scrivo a cosa si riferiscono.
Se qualcuno a domande o commenti da fare, sono qui.