Le scuole medie
by tittitopo1Vu: 1508 fois Commentaires 9 Date: 21-06-2020 Langue :
Per chi si fosse perso il precedente racconto “l’inizio” lo invito a leggerlo per tenere il filo del discorso.
.........gli incontri fugaci nel bagno proseguivano regolarmente, adoravo sentire tra le mani quel pisello e vederlo venire per me mi dava una carica indescrivibile ma c’è stato un episodio in particolare che mi introdusse in questo mondo perverso (a me totalmente sconosciuto), uno dei tanti giorni che ero da sola in bagno col mio amichetto ecco che sento entrare un altro ragazzino, ora, il dubbio mi rimane ancora, sarà stata una cosa organizzata o fortuita?
Fatto sta che mi trovò con una lingua in bocca ed un pisello fra le mani, sinceramente non ho idea di quanto tempo fosse lì a guardare, io ero girata di spalle, ma......sai quando hai una sensazione? Ed ecco che mi sono girata con la testa è l’ho visto, non sto a spiegarvi il mio imbarazzo mi si fermò il mondo intorno a me, il sangue si gelo’ ma il mio amichetto non sembrava affatto turbato anzi, aveva un sorrisetto della serie...... hai visto che non dicevo cazzate?.......
Mi disse anche di non preoccuparmi e di continuare perché era lì lì per venire, ancora oggi non mi so spiegare il perché ma quando sento un pisello tra le mani non capisco più niente, e’ come se mi trasformo, amo troppo fare le seghe, ed anche adesso potrei avere un orgasmo anche con solo questo.
Fatto sta che mentre ero alle battute finali e soddisfatto il mio compagno di classe quell’altro ragazzo era lì a gustarsi lo spettacolo, a sfregarsi tra le gambe, ma soprattutto quasi affianco a noi, al che, tutto fiero e contento, il mio compagno mi dice...... perché ora non fai venire anche lui.........
Senza proferire parola allungai la mia mano sopra il pacco di quest’alto ragazzo, era duro duro che scoppiava ed infatti non ci volle molto quando lo liberai dai pantaloni, venne quasi subito, un lampo tra le mie mani che quasi mi lascio delusa, ci ripulimmo alla meno peggio e tornammo in classe come se nulla fosse.
Ripensavo a quello che era appena successo, mi sentivo strana, da una parte mi ero vergognata ma da un’altra mi aveva eccitata quella situazione di un’altro ragazzo dietro che guardava ed aspettava, ad essere sincera anche il mio amico mi disse che si vedeva che mi era piaciuta quella situazione, e neanche a lui dispiacque vedere la mia faccia eccitata.
Come in ogni scuola la voce si spanse in fretta e fu così che ogni volta che suonava la campanella della ricreazione trovavo sempre qualcuno davanti al bagno e da quel giorno non ho idea di quante seghe ho regalato, mi sentivo una regina, mi piaceva e mi faceva stare bene quella sensazione di desiderio verso i miei confronti, cosa che non posso dire lo stesso delle mie amiche che mi guardavano sempre in cagnesco timorose che gli portassi via il ragazzo, ma chi lo vuole il tuo ragazzo....dicevo io..... ma con certe persone non si può neanche ragionare, e questa è l’altra faccia della medaglia da mandare giù. Bhe, sia chiaro, non ho mai fatto delle gang a scuola, se mentre passavo qualcuno mi intrigava o se era così intraprendente da fermarmi con qualche scusa, la cosa funzionava che dopo qualche parola di circostanza, magari una carezza su un braccio piuttosto che il sedere, un bacio, io lo prendevo per mano e ci chiudevamo in bagno segandolo, poi avvolte capitava che appena veniva ed usciva dietro la porta c’erano altri 3 /4 ragazzi ed io, come in uno stato di trans, ne facevo entrare uno alla volta, un po’ come una dottoressa con i pazienti in sala d’attesa
Per concludere questo mio periodo volevo chiarire che la stragrande maggioranza sono state sempre e solo seghe veloci a scuola, avvolte quelli un po’ più grandi mi facevano tirare fuori le mie tettone e si divertivano a palparmele, raramente mi sono abbassata per fare dei pompini, e forse 1/2 volte mi sono fatta venire in bocca, perlopiù dentro il water o in mano, raramente anche sulle tette.
Rarissime volte qualcuno ha abbozzato un timido ditalino, sembra buffo lo so, ma mi mandava ( e mi manda ancora oggi) fuori di testa fare le seghe, il mio appagamento credo che stesse nella loro considerazione, la voglia di me, la numero uno fra tutte le ragazze che conoscevano, il vederli avere un orgasmo (se così si possono chiamare le prime eiaculazioni).
Sono consapevole che fra maschietti io ero classificata come una puttanella, anche se mai nessuno me lo è venuto a dire in faccia, ma non mi ha mai infastidito questa cosa, certo, spesso, anzi ogni volta che facevo qualcosa poi a casa, da sola con me stessa, ci stavo malissimo, mi dicevo che non era una cosa bella quelli che facevo, mi sentivo sporca e mi vergognavo quando stavo in giro per i fatti miei, ma era anche un qualcosa più forte di me, non riuscivo a non ricadere nella perdizione ogni volta che si presentava la situazione, anche se sapevo che poi mi avrebbe fatto star male io in quei momenti stavo da dio e non riuscivo a dire di no.
Ecco i miei ricordi della scuola, anche perché mi sono fermata alla terza media e poi sono andata subito a lavorare, avvolte ci penso a come sarei stata, a cosa avrei potuto fare, diventare, se avessi continuato gli studi, se avrei mai corrotto un proff col mio corpo o se avrei avuto qualche amica come me con cui civettare insieme e scambiarci consigli e dritte..........