Mia moglie mi ha fatto cornuto.
by pennabiancaViewed: 834 times Comments 4 Date: 29-03-2025 Language:

Mi chiamo Marcello, ho 56 anni, di media statura, occhi scuri, capelli tendenti al bianco. Fisicamente sono una persona abbastanza normale, forse, leggermente in sovrappeso. Da trent'anni sono sposato con Emilia, una splendida donna di 55 anni, bionda, con i capelli a caschetto, un bel seno, non troppo grosso, ma comunque ancora molto tonico. Il pezzo forte del suo fisico è il culetto: alto, sodo, mentre, secondo i miei gusti, trovo che le sue cosce siano un po' troppo magre. Siamo una coppia che sta insieme da tanto tempo ed abbiamo una figlia di ventidue anni, che studia in un'altra città. Con Emilia il sesso è stato sempre qualcosa di assolutamente bello e coinvolgente. Abbiamo sempre scopato una o due volte a settimana e credevo che questo, per lei, fosse assolutamente satisfattivo, invece, circa un mese fa, ho scoperto che non era affatto come pensavo. Lavora come impiegata in uno studio di avvocati e una sera mi ha detto che sarebbe uscita a cena con delle amiche. Non ho avuto modo di sospettare alcunché, perché anch'io, a volte, son uscito a cena con colleghi ed amici, senza che tra noi sorgessero risentimenti. Stranamente, però, ho notato che quella volta, dopo aver fatto la doccia, si è spalmata una crema su tutto il corpo e ha iniziato a vestirsi con dell'intimo molto sexy: un reggiseno di pizzo molto bello, un perizoma sempre di pizzo, ma molto striminzito che, nella parte posteriore, è subito sparito nel solco delle sue splendide chiappe. Quando l'ho vista indossare le calze autoreggenti, dentro di me ha suonato un campanello d'allarme; l'outfit è stato completato da una gonna nera, non troppo lunga, a metà coscia, ed una camicetta bianca, che lasciava ben poco alla fantasia, facendo intravedere proprio l'intimo e, soprattutto, il suo splendido décolleté. Il colpo di grazia è stato quando ho visto che ha indossato delle scarpe con tacco 12, sottile e dorato. Ha completato l'outfit con del trucco leggero, un bel rossetto che evidenziava le sue splendide labbra carnose. In maniera molto civettuola ha anche chiesto il mio parere.
«Allora? Che te ne pare? Posso andare? Secondo te, sto bene?»
Ero combattuto da pensieri molto contrastanti e, nello stesso tempo, mi son sentito anche un po' eccitato.
«Amore, sei meravigliosa! Questa sera avrai l'invidia di tutte le tue amiche! Sei veramente bellissima!»
Ha preso la sua borsetta, poi mi ha dato un bacio sulla guancia e, ancheggiando in maniera alquanto maliziosa, se n'è andata. Sono rimasto per un lungo istante seduto sul divano, ma subito dopo son scattato in piedi come una molla, sono sceso di corsa in garage ed ho preso la mia auto; giunto in strada, ho visto la sua vettura poco davanti alla mia e così, silenziosamente, ho preso a seguirla. La mia mente era sconvolta da un tumulto di pensieri contrastanti: se da un lato mi rimproveravo per la scarsa fiducia di quanto dettomi, nello stesso tempo mi arrovellavo nei miei sospetti. Si è diretta subito verso la tangenziale e, dopo averne percorso un bel tratto, è uscita nella zona della città mercato, ha percorso quasi tutto l'immenso parcheggio e si è fermata proprio davanti all'insegna luminosa del posto. Ad attenderla c'era un grosso SUV nero, con un tizio dentro; lei è scesa ed è salita a bordo del veicolo. Mi si è gelato il sangue nelle vene, mentre, dentro di me, sentivo torcermi lo stomaco da una innaturale gelosia. Ero sconvolto. Mi aveva mentito, ho continuato a seguirli e, per una quindicina di minuti, hanno percorso la parallela della tangenziale; poi si sono inerpicati sopra la collina che sovrasta la città. La macchina si è fermata davanti ad una piccola villetta e, quando lei è scesa, ho visto il conducente dell'auto: era un bell'uomo, alto, imponente, e le cingeva il fianco, mentre la conduceva dentro casa. Ero sconvolto. Furioso e sconvolto nello stesso tempo. Dovevo sapere! Mi son guardato un po' intorno ed ho visto che la recinzione, sul lato posteriore della casa, era a ridosso di alcuni massi; così mi son silenziosamente arrampicato e, dopo aver scavalcato la ringhiera in ferro battuto, mi sono avvicinato alla casa. Era una bella villetta, tutta su un piano; seguendo le finestre illuminate, mi son messo a guardare dentro. Li ho visti all'interno di un salone mentre sorseggiavano qualcosa, probabilmente un aperitivo e poi si son seduti sul divano ed hanno gustato degli stuzzichini che, chiaramente, lui aveva già preparato. Non potevo sentire le loro parole, perché ero abbastanza distante, ma ho visto mia moglie che se la rideva contenta. Ad un tratto il tizio ha messo su della musica ed essi hanno iniziato a ballare; ho visto che lui la teneva molto stretta e, lentamente, le sue mani sono scese giù, fino ad appoggiarsi sullo splendido culetto di Emilia. Lei rideva contenta e continuava a strusciarsi contro di lui, perché evidentemente avvertiva il sesso di lui premere contro il suo inguine. Dopo avergli palpato bene il culo, ha cominciato a risalire e, uno dopo l'altro, ha aperto tutti i bottoni della camicetta di mia moglie. Lei si è lasciata spogliare senza nulla obiettare e, così, dopo la camicetta, anche la gonna è caduta ai piedi di mia moglie, che ha semplicemente sollevato una gamba dopo l'altra per far sì che l'indumento restasse per terra. Ora mia moglie era seminuda, con indosso solo la lingerie e le calze autoreggenti. A questo punto è stata lei che ha preso a sbottonare prima la camicia di lui e, dopo avergliela tolta, si è abbassata, ha slacciato la cintura e calato i pantaloni; poi ha sollevato le mani ed ha tirato giù anche i boxer, facendo sì che le sbattesse sul viso un bel cazzo grosso, non troppo lungo, ma davvero di ottimo spessore, sormontato da una grossa cappella, che sembrava una fragola matura. Immediatamente mia moglie ha preso a leccare quello scettro di carne, mentre l'uomo continuava a sfilarsi le scarpe e poi i pantaloni; Emilia, invece, ha impugnato quella grossa mazza ed ha iniziato a far scorrere la lingua lungo tutta l'asta; ogni volta che arrivava giù in basso, andava a leccare le due grosse palle che erano appese sotto quello scettro, che sembrava aumentare sempre più di volume. L'uomo ha fatto sollevare mia moglie, l'ha presa per mano e si sono spostati in una camera adiacente, cosa che mi ha costretto ad abbandonare la posizione e trovarne un'altra. Fortunatamente sul nuovo lato della casa, la finestra non era perfettamente chiusa, permettendomi anche di sentire cosa si dicevano. L'uomo ha fatto sedere mia moglie sul letto e le ha di nuovo presentato il membro alla bocca; Emilia ha preso di nuovo a leccare e pompare quel grosso membro, poi, ad un certo punto, lui ha appoggiato entrambe le mani sulla testa di mia moglie e, tenendola bloccata, ha preso a scoparle la bocca. Glielo spingeva sempre più in fondo alla gola e, d'un tratto, ho visto che ha proprio trattenuto la testa di Emilia, mentre le spingeva con una certa vigoria tutto quel grosso cazzo, giù in gola. È rimasta immobile, con quella grossa verga che le solleticava l'ugola, finché l'uomo l’ha tirata fuori e poi gliel'ha spinta di nuovo dentro, ripetendo quel movimento più d'una volta. Emilia ha avuto dei colpi di tosse, vedevo che dalla sua bocca colava un grosso grumo di saliva, mentre continuava a farsi sfondare la gola da quel grosso cazzo, che ora mi sembrava raddoppiato di volume. Dopo di che, l'uomo l’ha spinta sul letto, si è abbassato ed ha sfilato il perizoma di mia moglie, se lo è portato al naso e ne ha aspirato l'odore.
«Sei una cagna già fradicia! Mi fa impazzire il tuo odore di troia in calore!»
Ero sorpreso a sentire che si permetteva di definire mia moglie troia, dal momento che sapevo benissimo che queste parole per lei erano offensive, mentre, allo stato, sembrava quasi che la eccitassero. L'uomo si abbassa e si mette a leccare la vulva di Emilia e lei ha subito raggiunto un orgasmo, quasi repentino.
«mhmm… Oh sì, così! Sei meraviglioso! Mi fai venire! Sto venendo!»
Gode rapidamente, mentre l'uomo continua a leccarla, ma lei è sconvolta dal piacere, allunga le mani, afferra la testa dell’uomo e lo trascina su di sé, mentre gli intima di scoparla con forza.
«Lascia perdere che ti voglio! Voglio il tuo cazzone dentro di me, voglio che mi sfondi tutta! Dai, Paolo, scopami forte! Sfondami tutta, come faresti con una puttana!»
Ero allibito nel sentire questo linguaggio così scurrile, provenire dalla bocca di mia moglie. Lui non si è fatto certo pregare e, con un colpo solo, ha spinto quel grosso membro tutto dentro mia moglie, che ha spalancato la bocca senza emettere alcun suono. Ha preso a sbatterla senza tanti complimenti, pompandola con un ritmo molto sostenuto, quasi animalesco.
«Prendilo tutto, troia! Te la spacco questa figa da puttana che ti ritrovi! Prima ti spacco davanti e poi ti sfondo dietro!»
Ancora più stupito, ho sentito lei godere ed incitarlo a scoparla forte, culo compreso.
«E' così che mi piace! Scopami selvaggiamente! Voglio che mi sfondi tutta e mi tratti da vera puttana! Dai, spaccami per bene davanti e poi son pronta a prenderti anche nel culo! Voglio sentire come me lo sfondi questo mio culo! Porco maiale, fammi sentire che sono la tua troia!»
Non so cosa mi abbia preso, ma ho preso il cellulare e, dopo averlo silenziato, l'ho messo in modalità video, avviando una ripresa, perché stentavo ancora a credere a quanto accadeva in quella stanza. La donna che vedevo godere come una forsennata in quel letto, tutto sembrava tranne la moglie che avevo avuto al fianco in tutti questi anni. Volgare, scurrile, affamata di cazzo da far paura, mentre con me era sempre stata tranquilla e pacata. Ha avuto un altro orgasmo ed ha goduto molto, poi lui, si è allungato verso uno dei comodini ed ha preso un piccolo flacone di gel; dopo aver fatto girare mia moglie a pecora, si è messo a lubrificarle il culo. Ne ha messo un po' sulla punta del suo cazzone e glielo ha appoggiato all'orifizio. Emilia è rimasta immobile in attesa che lui la penetrasse, poi si è girata verso di lui ed ha affermato:
«Paolo, lo voglio nel culo, ma fa piano! Lo voglio, ma è la prima volta! Ti prego, fa piano!»
L'uomo ha preso a muoversi molto delicatamente, spingendo il suo membro appena dentro e poi, dopo averlo lasciato qualche istante, lo tirava fuori, aggiungeva altro lubrificante e di nuovo glielo spingeva dentro. Emilia sussultava ad ogni spinta.
«Paolo, sei troppo grosso! Mi spacchi il culo!»
L'uomo ha continuato a muoversi, ripetendo ancora il gioco del dentro fuori; ho visto che ne ha lubrificato lungo l'intera asta e non solo la punta e, con una successiva spinta, glielo ha infilato tutto dentro, fin in fondo. Emilia ha gridato per il dolore.
«Ahia, cazzo! Sei troppo grosso! Mi stai spaccando il culo!»
L'uomo è rimasto insensibile alle sue proteste e poi, dopo averle dato due belle pacche sul culo, ha preso a pomparla senza tanti riguardi.
«Troia, smettila di frignare! Ti ho detto che ti avrei sfondato il culo e te lo sfondo! Vedrai che, tra poco, piacerà anche a te!»
Si muoveva avanti e indietro molto velocemente ed ho visto che, ben presto, Emilia ha smesso di lamentarsi e, al contrario, emetteva mugolii di piacere; ora era lei che lo pregava di incularla forte, perché ne godeva ad oltranza.
«Cazzo, Paolo, avevi ragione! È bellissimo! Sfondami il culo! Paolo sono una troia che vuol essere sfondata nel culo!»
Mia moglie ha preso a godere come una pazza ed ho visto che, dopo non so quanti orgasmi, è crollata sul letto, mentre lui era rimasto con il cazzo ancora teso; così, l’ha rigirata e, dopo averle sollevato le gambe, glielo ha infilato tutto di nuovo nella fica. Anche in questo caso ha preso a scoparla sempre più forte e lei ha avuto altre due orgasmi; poi, rapidamente, lui si è tirato fuori e si è allungato su di lei, che ha sollevato la testa e si è infilata la punta di quel grosso cazzo tutto in bocca, iniziando a fargli un pompino sconvolgente. Ha continuato a succhiarlo un po', restando così, poi lo ha spinto di lato facendolo distendere accanto a sé; si è messa a fare su e giù con la testa succhiando quel grosso cazzo, mentre l'uomo godeva come un maiale.
«Brava, troia! Succhiami bene il cazzo, perché voglio sborrare! Voglio riempirti questa tua bocca da puttana!»
Emilia lo pompava, muovendo la testa su/giù sempre più velocemente, mentre con una mano gli carezzava le palle; alla fine, l'uomo ha urlato che stava sborrando.
«Vacca, sto sborrando! Finalmente sto sborrando!»
Ha eruttato una ingente quantità di sperma, che mia moglie non è riuscita a contenere in bocca e gli schizzi l'hanno colpita sul viso, sui capelli, un po' ovunque. Lei, golosamente, ha raccolto tutta la sbroda e, dopo averla ingoiata, ha pulito bene quello splendido membro, che nonostante la copiosa sborrata, non presentava alcun cenno di cedimento: sembrava ancora perfettamente pronto per un altro giro. Emilia è salita sopra di lui e se lo è infilato di nuovo nella fica; ha preso a cavalcarlo, continuando a godere ancora, mentre l'uomo le schiaffeggiava i seni e le torturava i capezzoli, definendola puttana.
«Tieni, troia! Sei una gran zoccola, un'autentica maiala! Una baldracca da sfondare! Una grandissima puttana che non voglio smetter di chiavare fino all'esaurimento delle forze!»
Non so quanto ha goduto mentre lo cavalcava, poi l'uomo l’ha spinta di lato e, dopo averla fatta girare, sempre tenendola distesa su di un lato, ha sollevato una gamba e, anziché piantarglielo davanti, glielo ha infilato di nuovo tutto nel culo. Emilia all'inizio ha sussultato, poi ha cominciato a godere ancora. Gli ha scopato il culo facendola venire ancora una volta, infine è rimasto immobile ed ha cominciato a riempirle l'intestino con la sua sborra.
«Tieni, puttana, prendila tutta nel culo! Una vacca come te va riempita in ogni buco!»
Deve averle riempito un po' il culo e poi si è tirato indietro e glielo ha infilato davanti, continuando a pomparla, mentre lei godeva come una forsennata.
«Così, cazzo! Sborrami anche davanti! Sei un maiale insaziabile! Sei un porco perfetto per una troia come me!»
L'ha pompata ancora un po' e poi son rimasti immobili, distesi uno accanto all'altro; si son messi a parlare tra loro. Mia moglie era letteralmente presa da lui.
«Paolo, mi hai fatto impazzire! Inoltre, a sentirlo nel culo, è stato qualcosa di sconvolgente! Quel fesso di mio marito, in tutti questi anni, non mi ha mai fatto provare una simile ondata di piacere e, soprattutto, non mi ha mai aperto il culo! Comprendi quanto piacere mi son persa finora?»
L'uomo ha raccolto, con la punta del dito, un po' di sbroda che lei aveva sulla fronte, gliel'ha messa in bocca e gliel'ha fatta leccare.
«Te l'avevo detto che ne avresti goduto molto. Ho capito che dentro di te c'era una femmina che non aveva mai provato queste emozioni così forti e così son felice che ti sei lasciata convincere. Emilia, tu sei una troia meravigliosa ed io voglio scoparti ancora!»
Mia moglie è rimasta un lungo istante in silenzio, poi ha detto qualcosa che mi ha sconvolto.
«Anch'io voglio scopare ancora con te e, se quel cornuto di mio marito, cercasse di impedirmelo, lo lascerei all'istante!»
L'uomo le ha dato un bacio in bocca ed ha sorriso.
«Perché dovresti lasciarlo? Basterà semplicemente fargli capire che tu hai bisogno di tutto questo e, se lui non è in grado di fartelo provare, perché non accettare il fatto che c'è qualcuno che ci riesce? Io credo che, se ti ama, non vorrà privarti delle gioie del sesso.»
L'uomo si è alzato dal letto, è tornato nel salone e vi è rimasto un po' di tempo, mentre Emilia è andata in bagno e si è data una rinfrescata. Quando è tornata sdraiata sul letto, l'uomo è entrato di nuovo in camera portando due calici di bollicine; dopo averne dato uno a mia moglie, ha appoggiato il suo sul comò; d'improvviso si è avvicinato al finestrone dietro cui ero nascosto e, con un movimento rapido, mi ha reso visibile e sorpreso con il cellulare in mano.
«Non so chi sei, ma adesso entra o ti spacco la faccia!»
Emilia che non aveva visto il mio volto, si è avvicinata e quando mi ha visto mi ha guardato più che sorpresa.
«Tuuu? Che ci fai qui? Paolo, questo che hai davanti è quel cornuto di mio marito!»
L'uomo mi ha trascinato dentro la stanza ed ha chiuso il finestrone dietro di sé. Poi mi ha guardato dritto in faccia.
«Non so da quanto tempo sei lì fuori, ma ti ho visto dalla telecamera della sicurezza, e probabilmente hai visto come ho fatto godere tua moglie; quindi, ora hai due opzioni: la prima è quella di divorziare da lei e scordarti che esiste, la seconda invece è quella di accettare il fatto che tua moglie ha il diritto di godere come ha fatto con me questa sera e, quindi, tu puoi solo accettare di esser un cornuto ad oltranza e, se non ci metti il bastone fra le ruote, posso anche pensare di farti assistere a come la faccio godere, stando seduto qui, anziché a spiarci da fuori.»
Mi son girato verso mia moglie, che si è avvicinata all'uomo e lo ha abbracciato, per poi scrutarmi nelle mie reazioni.
«Io son convinta che tu non vorrai fare casini e, di conseguenza, puoi anche iniziare da ora a sederti e guardare come questo maschio mi fa impazzire.»
Lei si è di nuovo inginocchiata davanti a lui, ha preso a succhiargli il cazzo ed io mi son seduto sulla poltrona, eccitato all'inverosimile. L'uomo ha appoggiato una mano sulla testa di mia moglie, dettando il ritmo della pompa, poi si è girato verso di me.
«Lei è una magnifica fellatrice e tu, al massimo, puoi farti una sega, mentre lei me lo succhia e mi fa godere.»
Ho tirato fuori il mio membro e, solo per un attimo, ho fatto un confronto visivo con il suo ed il mio: ce l'avevo di una misura che rappresentava la metà del suo. Al di là di questo, ho capito che lui era veramente esperto e capace di far godere Emilia, come mai avrei potuto fare in vita mia. Non ho avanzato alcun problema e, in cambio, Paolo è venuto più di una volta a scopare mia moglie in casa, facendomi assistere alle loro performances; da un po' di tempo a questa parte, ho anche preso a leccare la fica di mia moglie, allorché stracolma del suo seme. Sono un cornuto, lo so, ma tutto questo non mi dispiace per niente.