La prima volta
by SissyLuciaVu: 937 fois Commentaires 4 Date: 02-10-2024 Langue :
La prima volta…
Mi sono sempre sentito un po donna, e forse anche un pochino troia, ho cominciato indossando l’intimo di mia moglie quando ero solo in casa.
Dall'intimo ad avere la voglia di sentire qualche cosa dentro di me il passo è stato breve, fu così che cominciai a provare ad infilarmi nel culo gli oggetti più disparati, il primo fu la custodia di un sigaro che mi avevano regalato, appena lo vidi istintivamente pensai che potevo mettermelo dentro, ricordava molto un piccolo cazzo. E così fu, ricordo che mi trovavo a casa da solo, mi misi completamente nudo, presi una crema per lubrificarmi e piano incomincia ad infilare la custodia nel culo, ci volle poco e l’avevo tutto dentro, cominciai a muoverlo avanti ed indietro, il mio cazzo divenne subito duro e cominciarono ad uscire delle gocce di liquido, non era sperma ma la sensazione era bellissima, cominciai masturbarmi finché non venni, fu estremamente eccitante. Da quel giorno sempre più spesso godevo del mio sigaro, ma ben presto non mi bastò più ed allora fu la volta delle zucchine, andavo a far la spesa cercando quelle della giusta misura per incularmi, man mano che il tempo passava ed il mio ano si allargavo le sceglievo di dimensioni sempre più grandi, ci mettevo un preservativo e poi tutto nel culo, mi piaceva sempre di più sentire il mio buco allargarsi e riempirsi.
Il tempo passava, ed ormai nel mio culo era passato di tutto, dai manici di scopa, agli ortaggi ai vibratori di mia moglie, ma dentro di me cresceva sempre di più la voglia di essere posseduto, e così prendendo il coraggio a due mani decisi di parlare a mia moglie di questo mio, diciamo così “vizietto “. Mi sorprese non poco il fatto che lei accettò di buon grado la mia confessione, anzi poco tempo dopo mi regalò uno strapon , e fu così che per la prima volta fui inculato da una persona diversa da me stesso. Fu assai eccitante ed appagante, mi moglie mi scopo’ proprio come io facevo con lei, le sue mani mi stringevano le natiche e la sua protesi entrava ed usciva sempre più velocemente, e mentre mi scopava con foga ogni tanto mi sculacciava facendomi sentire una vera e propria troia. Tolse le mani dalle mie chiappa e mi afferrò l’uccello, cominciò a segarmi fino a quando un’orgasmo forte e copioso arrivò. Era stato bellissimo e la mia donna ne fu molto eccitata, da quel giorno spesso e volentieri fu lei ad occuparsi di scoparmi.
Il tempo passava, e la mia propensione a prenderlo nel culo non accennava a placarsi, al contrario sentivo sempre più forte ed incontrollabile la voglia di provare un vero cazzo, caldo e duro, mi ritrovavo ad immaginarmi mentre prima lo prendevo in bocca e poi tutto le culo fino alle palle, e sentire il caldo sperma del mio immaginario amante inondarmi le viscere. La mia fantasia volava sempre più in alto, ed i giochi con la mia donna non mi bastavano più. Come si dice, desidera fortemente qualcosa e vedrai che prima o poi si avvererà, e così fu.
In ufficio arrivò un nuovo collega, una decina d’anni più giovane di me, alto, moro un bell’uomo, facemmo subito amicizia, non so perché ma sentivo nei suoi confronti una sorta di strana attrazione e mi rendevo conto che la cosa era reciproca. Cominciammo a frequentarci anche fuori dal lavoro, un aperitivo, una partita a tennis, insomma oltre ad un collega avevo trovato anche un nuovo amico. Fu così che dopo qualche tempo lui m’invitò ad un weekend nella sua casa in montagna, ad entrambi piaceva molto camminare, e siccome mia moglie non era affatto una camminatrice accettai l’invito da solo. Facemmo una lunga camminata, un pranzo gustoso al rifugio e stanchi ma soddisfatti tornammo a casa, il programma prevedeva un pizza nel paese vicino, ma dopo una rigenerante doccia la stanchezza della lunga camminata si fece sentire e decidemmo per una bella spaghettata davanti al camino. Mi misi in cucina mentre lui apriva una bottiglia di vino, mi porse il bicchiere e mi guardò in maniera strana, mi accorsi subito di quello sguardo, ed un po preoccupato gli chiesi se andava tutto bene, lui abbassò per un attimo lo sguardo e poi disse: “ti devo parlare” . Rimasi sorpreso ed un po perplesso dal tono grave che aveva, “certo” risposi serio, “c’è qualcosa che non va” lo incalzai. “ci conosciamo da diversi mesi, ed abbiamo trovato subito una bella intesa, ci piacciono le stesse cose, il cibo, lo sport, insomma stiamo bene insieme giusto?” “certo “ risposi , “ma qual’e il problema?” “Tu mi piaci” rispose d’un fiato, “forse non sembra ma mi piacciono gli uomini, sono gay, ma il problema che sono tendenzialmente attivo, insomma ti vorrei scopare”. Rimasi frastornato dalla sua “confessione “ mai mi sarei aspettato un approccio così diretto e chiaro, senza giri di parole mi aveva appena detto che voleva mettermelo nel culo. Rimasi in silenzio per qualche minuto, nella mia testa passavano anni di desideri, voglie più o meno represse, sogni ad occhi aperti durante I quali immaginavo di avere un vero cazzo da assaporare e, un vero cazzo che mi prendesse veramente.
Non sapevo assolutamente cosa dire, le sue parole mi frullavano in testa come un vortice, i miei desideri nascosti sarebbero finalmente potuti uscire allo scoperto, così decisi. Mi avvicinai a lui, senza dire una parola m’inginocchiai e gli abbassai la tuta , davanti a me in tutto il suo splendore avevo il suo cazzo, non era ancora duro, ed accarezzandogli i testicoli lo presi in bocca, immediatamente lo sentii crescere tra le mie labbra, fu una sensazione meravigliosa quel membro che mi cresceva in bocca diventando turgido e bollente, cominciai a pompare, il suo cazzo entrava ed usciva dalla mia bocca, io lo tenevo per le natiche quasi avessi paura che mi togliesse quel meravigliosa membro dalla bocca, lui con la mia testa tra le mani ne accompagnava il movimento. Gli succhiai l’uccello per diversi minuti, lo sentivo ansimare ogni volta che mi arrivava fino in gola, ma volevo finalmente prenderlo tutto nel culo. La mia bocca lasciò il suo cazzo, mi tolsi i pantaloni della tutta ed appoggiandomi al tavolo gli ofrii le mie natiche, prese il lubrificante che aveva portato con sé in previsione me ne mise una bella dose tra le mie chiappe poi prendendomi per i fianchi appoggiò il suo cazzo durissimo al mio buco che naturalmente, viste le esperienze passate non oppose molta resistenza, e piano mi penetro’. Finalmente anni di fantasie erotiche si stavano avverando, lo stavo prendendo nel culo. Sentivo quel membro entrare ed uscire sempre più velocemente, sentivo il rumore del suo ventre che sbatteva sulle mie natiche, poi finalmente con un gemito da parte sua sentii il suo caldo sperma inondarmi le viscere, mi stava venendo dentro. Quando ebbe finito mi girò si mise in ginocchio anche lui e me lo prese in bocca, “godi anche tu” mi disse e dopo pochi istanti un getto caldo e potente gli riempì la bocca. Sfiniti ed in silenzio ci sdraiammo davanti al camino, ognuno assorto nei propri pensieri cosa sarebbe accaduto ora?
Naturalmente la serata non fini’ così, dopo aver mangiato senza parlare solo guardandoci ci ritrovammo uno con in bocca il cazzo dell’altro, avvinghiati in un 69, sentivo il mio cazzo avvolto dalle sue labbra e la mia bocca che accoglieva il suo in un turbinio di piacere.
Andammo avanti per diverse ore, mi scopo’ in tutte le posizioni, alla pecorina, io sopra di lui come ad impalarmi sul suo magnifico cazzo, io sotto di lui guardando il suo viso stravolto dal piacere, godemmo entrambi come mai mi era accaduto, per poi cadere esausti ed appagati in un sonno ristoratore.
Il giorno dopo parlammo a lungo di quanto era accaduto, entrambi con molta sincerità ci aprimmo uno all’altro, gli raccontai di tutte le mie fantasie, dei giochi con mia moglie e di quanto avessi desiderato scopare con un uomo, lui mi dichiarò la sua omosessualità e del piacere che provava nel possedere gli uomini, insomma entrambi ci mettemmo a nudo.
Tornammo in città appagati per la nuova esperienza, sapendo che quella del giorno precedente non sarebbe stata l’ultima volta che avremmo goduto uno dell’altro.
Infatti così fú, comprai dell’intimo da indossare nei nostri week end, così da essere una e vera e propria troia, lui apprezzo’ molto, le nostre scopate divennero travolgenti, finalmente avevo completato il mio “percorso”. Ora sono davvero soddisfatto.