HISTOIRE TITRE: Il cameriere (parte seconda) 
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Il cameriere (parte seconda)


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Il cameriere (parte seconda)

by cornutoestivo
Vu: 458 fois Commentaires 4 Date: 12-06-2024 Langue : Language

Fedeli all’impegno preso con Aldo (il cameriere) nella prosecuzione dell’amicizia nata.. siamo pronti nel render conto ai fedeli amici di lmo degli sviluppi ottenuti. Qualcuno più dotto direbbe “ogni promessa è un debito” e noi i debiti siamo soliti onorarli. Dopo il gustoso dopocena raccontato nella parte precedente, io e mia moglie non siamo più tornati nel ristorante dove abbiamo conosciuto Aldo, per una serie di ragioni, non siamo amanti di un urticante e pedissequo comportamento insistente, inoltre non amiamo affatto creare momenti imbarazzanti, al contrario, siamo amanti della riservatezza nella massima espressione, d’altronde, se siamo tornati spesso nel ristorante in questione è stato per via di un obiettivo specifico, quello di poter concupire il bel cameriere, una volta riusciti nell’intento abbiamo preferito mantenere con lui un congruo contatto che ci avrebbe aperto possibilità future più approfondite, cosa che è avvenuta con successo e di cui ci si appresta al rendiconto, questa volta però, una volta ottenuto il benestare della redazione per la pubblicazione del racconto in questione, arricchirò tale rendiconto con un album fotografico esaustivo relativo al weekend trascorso tutti e tre insieme nella nostra casa delle vacanze. Come detto poco sopra, mantenemmo con Aldo un quotidiano contatto tra noi, o meglio, più che con me, al dilà di qualche sporadico saluto tra noi uomini, i veri e propedeutici contatti li tennero tra loro, di sovente li sentivo interloquire, soprattutto nelle ore serali, quando magari lui riusciva a ritagliarsi momenti di pausa, io, tutto sommato trovavo la cosa molto intrigante, il giovane 30enne corteggiava la sua 57enne in modo straordinario, appariva del tutto evidente che la parte che aveva ottenuto di lei nella nostra auto non gli era stata sufficiente, d’altronde come potergli dar torto? Sono sufficientemente intelligente per capire le bramosie del giovane maschio alle prese con cotanta femminilità a portata di mano, anticamente era anche il mio sogno, da giovane bramavo le mamme dei miei compagni di scuola, le coetanee venivano soltanto guardate, mentre i veri e grandi pensieri porci erano riservati alle donne notevolmente più grandi, perché? Perché così è la vita, quello che sono in grado di poterti offrire le donne più grandi.. non sono nemmeno in parte pertinenti nei pensieri delle “ragazze”, questo accade da sempre, le donne più grandi sono scevre dai pensieri nascosti, hanno tutto molto chiaro e sanno ottenere tutto quello che vogliono, insomma.. dei veri e propri Caterpillar.
Mia moglie è una di queste donne, in tarda età sta ottenendo senza nessuna remora di coscienza tutto quello che desidera, con la mia complicità, con il mio consenso, con la mia bramosia di Vero Cornuto..
Una sera, mentre eravamo a letto, lui la chiamò, la mise al corrente della possibilità che aveva di poterci venire a trovare nel weekend successivo, il ristorante sarebbe rimasto chiuso per un paio di giorni per via dell’esecuzione di alcuni lavori di miglioria, me lo passò per accordarmi, le dissi dove sarebbe dovuto venire (il nome del paesotto della costa teramana) noi lo avremmo atteso lì, mi disse che sarebbe arrivato con il treno, lo preferiva, io allora gli dissi di non scendere proprio nella stazione del paese appena nominato, ma lo
avrei atteso presso la stazione di San Benedetto, non volevo dare nell’occhio, oramai dopo 2 o 3 anni di frequentazione avevamo acquisito qualche conoscenza e, nei paesotti si sa.. si fa molto presto a dar adito a chiacchiericci inopportuni, a maggior ragione poi se pensiamo che la stessa casa è spesso frequentata dai nostri figli e le loro famiglie.
Lo invitammo ufficialmente, sarebbe rimasto anche a dormire da noi, poi noi stessi lo avremmo riaccompagnato nella nostra città, insomma come dire..? Un cornuto fortemente collaborativo e disponibile..
Il treno arrivò puntuale, ci salutammo, ma prima di prendere la via di casa volli rimborsargli il biglietto, pochi euro ma gesto eloquente e fortemente da me motivato, a volte sono i dettagli che contribuiscono alla felicità, ed io in quel momento mi sentivo di esserlo, è buona norma che un Bull non si sobbarchi nessuna spesa, mentre devono essere totalmente pertinenza del Cornuto, espletata la formalità prendemmo la via di casa, arrivammo in pochi minuti, giusto il tempo di qualche piccolo dialogo tra noi, mi fermai circa 100 metri prima della nostra palazzina, gli diedi le necessarie informazioni per suonare al nostro citofono e raggiungerci in modo anonimo, mia moglie nel frattempo si era preparata (particolarmente bella ed eccitante, la potrete vedere nelle foto di corredo dell’album che seguirà) saremmo andati a cena tutti e tre insieme (ovviamente bel distanti da occhi indiscreti) gli aprii la porta, mia moglie era accanto a me, non appena lo vide le brillarono gli occhi come brillano gli occhi di una fidanzatina che vede il suo moroso dopo giorni di attesa, il tempo di chiudere la porta e lui l’abbracciò “sbattendola” addosso al muro baciandola in bocca a fondo, io non osavo disturbarli, d’altronde ero pienamente cosciente del fatto che ciò che avveniva sotto i miei occhi era il frutto di serate trascorse al telefono in mia presenza, era evidente che si desiderassero entrambi, ero quasi propenso a far sì che scopassero in piena foga li dove si trovavano, avrei accettato senza fiatare tutto quello che avrebbero deciso, lui le sollevò la gonna mettendole una mano nelle mutande, li mi accorsi della spettacolare mise erotica di mia moglie, aveva indossato delle arrapantissime calze auto reggenti nere, io non gliele avevo regalate, poi seppi da lei stessa che se l’era comperate proprio per poterle indossare nella sua serata importante con il suo giovane amante, ne restò meravigliato anche lui e le disse
“..le mie coetanee ignorano come si può essere così seducenti..”
Riprese a baciarla in bocca, le loro lingue fortemente insalivate producevano la colonna sonora musicale più bella e amata che potessi sentire, li ammiravo in silenzio ma non potevo evitare di prendere atto che se quello a cui stavo assistendo fosse il preambolo.. i due giorni successivi (a partire dalla notte stessa) sarebbero stati inimmaginabili, ed ovviamente produceva in me un livello di piacere non quantificabile. Li ammiravo estasiato, ero consapevole che non avrei mai potuto separarli, lui si aprì la patta e tirò fuori il cazzo che, a differenza della volta precedente mi sembrò essere notevolmente più grosso, forse perché era in piedi, la volta precedente me lo fece vedere mentre era seduto, mia moglie lo impugnò con crescente soddisfazione dicendo
“..accidenti com’è duro..”
Poi, rivolgendosi ad Aldo gli disse
“..dai, fagli sentire al cornuto quanto mi desideri, mettiglielo in mano, a lui piacerà..”
Senza dire nulla si girò verso di me, mia moglie lo abbracciò sulla schiena, prese il suo cazzo in mano dicendomi
“..dai cornuto, inginocchiati e bacialo..”
Ubbidii, mi inginocchiai, baciai prima il tronco poi lo presi in bocca per qualche attimo, lui me lo lasciò fare, mi diede un colpo ben assestato in gola facendomi tossire, poi disse
“..adesso basta, mettiti seduto, stattene buono, guarda e lasciami con tua moglie, non posso certamente uscire in questo modo, devo svuotarmi i coglioni..”
Anche in questo caso ubbidii, mi accomodai su di una sedia, eravamo in cucina, improvvisamente mia moglie fece mettere Aldo appoggiato alla parete, si abbassò in ginocchio continuando ad essere dietro di lui, prese a baciargli le natiche mentre lo segava, poi lo fece girare verso di me, mi disse di procurarmi qualche strappo dal rotolo dell’asciugone della cucina, li avrei dovuti usare nel momento della sborrata di Aldo, lei non poteva rischiare di farsi s borrare in bocca, non voleva sporcarsi il vestito in previsione dell’uscita per recarci a cena, mi avvicinai a loro pur restando seduto, avevo a meno di un palmo dalla mia faccia la cappella violacea di Aldo e la mano di mia moglie che lo segava mentre intuii che lei le stava anche leccando il buco del culo, stavo letteralmente impazzendo di goduria, mi tirai fuori dai pantaloni il cazzo moscio, il rischio di sborrarmi nelle mutande era molto forte, ma non potevo nemmeno (data la situazione del momento) fare in modo da subire qualcosa che sognavo da sempre, ovvero di lasciarmi sborrare in faccia dall’amante di mia moglie, e si che lo avrei voluto..
Un attimo prima che Aldo se ne venisse “accartocciai” il cazzo con i fogli di asciugone, il quantitativo di sperma fu tale e tanto che trapassò il cartaceo bagnandomi le mani, per far sì che si svuotasse per bene io e mia moglie lo segavamo insieme, nel frattempo me ne venni anch’io, ovviamente sul pavimento, dato il cazzetto pendulo, mia moglie sorrise esortandomi a pulirlo per bene per poi pulire in terra con la stessa carta quello che avevo prodotto e seminato, anche in quel frangente provai un sottile piacere di sottomissione, quello di aver mescolato l’abbondante quantitativo di sperma dell’amante di mia moglie al mio misero e striminzito liquido versato in terra, anche in quel caso le mie corna acquisirono notevole consistenza, del tutto inevitabilmente..
Ci ricomponemmo, pregammo Aldo di uscire prima di noi, lo avremmo recuperato all’angolo della via, così avvenne, mia moglie si accomodò sul sedile dietro, lui salì davanti, ma appena ripartimmo saltò dietro e si mise vicino a mia moglie, c’era ancora qualche kilometro da percorrere, per cui dissi loro che se volevano potevano vivere ancora qualche momento di intimità, non c’era traffico, non c’erano semafori rischiosi e nonostante tutto li avrei avvertiti io stesso se ci fossero stati momenti in cui avrebbero dovuto avere accortezza. Ovviamente presero di nuovo a limonare tra di loro, in quel momento mi resi conto che, tra la serata in auto ed il preambolo nella nostra casa, mia moglie non aveva ancora goduto delle meritevoli attenzioni, o meglio, in tutte e due le performances vissute aveva avuto si i suoi orgasmi, ma in riflesso alle sue gesta, in quel breve tragitto Aldo la fece sdraiare sul sedile, le tolse le mutande e prese a leccarle la fica, io non potevo vederli in azione ma li sentivo e mia moglie, fedele ad un nostro accordo, mi metteva al corrente su tutto quello che avveniva..
“..amore mi sta leccando la fregna in modo sublime.. ecco.. adesso mi sta leccando anche il buco del culo.. amore è bravissimo..”
Poi dissi qualcosa anch’io..
“..amore hai tutto il tempo, lasciati scopare, io rallenterò il cammino, ma tu fattelo mettere dentro dai..”
Lei, rivolgendosi ad Aldo disse
“..hai sentito il cornuto? Dai, scopami, anche senza preservativo, sono in menopausa..”
Aldo non se lo fece ripetere due volte, mia moglie se lo lasciò entrare dentro, disse che era più duro di prima, che le arrivava in fondo in fondo e che la stava facendo godere in modo davvero stupendo..
Chiavarono in posizione missionaria dietro di me per qualche minuto, poi li sentii gridare allo stesso istante, mia moglie se ne venne proprio nello stesso momento in cui Aldo la farciva, restò ancora per un pochino con il cazzo dentro mia moglie, poi si sedette chiedendole di pulirgli il cazzo, altrimenti avrebbe potuto rischiare di macchiare i pantaloni, mia moglie ovviamente si prestò, poi chiese la restituzione delle mutande, che lui le negò, avrebbe dovuto cenare senza, io fui il primo ad esser d’accordo, la cosa mi piaceva, poi fu d’accordo anche lei, anche se disse
“..ma ho la fregna piena di sperma, come faccio? Mi cola lungo le gambe, senti qua..”
Si mise seduta nello spazio tra i due sedili davanti, allargò le gambe, prese una mia mano e se la portò in figa, la mano mi si riempì di sperma, ovviamente non mancai l’occasione di leccarmi le dita, poi.. il colpo di genio, ogni cornuto ne ha da esternare, chiedi ad Aldo se aveva la patente, lui disse di sì, accostai in una piazzola di sosta e gli chiesi di mettersi alla guida, il navigatore lo avrebbe avvertito dell’arrivo al ristorante, io passai dietro insieme a mia moglie, ripartimmo ed io mi misi a leccare la figa di Angela, era davvero farcita in modo esagerato, ingoiai tutto quello che c’era da ingoiare, le lustrai la fregna a meraviglia, ero eccitato nel mio cervello come non mai, in fin dei conti era la cosa che bramavo fare e lo stavo facendo in modo sublime, mia moglie ebbe un altro orgasmo grazie alla mia bocca e la cosa mi riempì d’orgoglio, lei me ne disse di ogni, gridava di tutto, mi urlava tutto il suo piacevole “disprezzo” e che non avrebbe mai sognato il mio livello di perversione.
Trascorremmo la cena in modo davvero coinvolgente, non me ne fregava praticamente niente del pensiero che lasciammo di noi, sicuramente qualcuno ebbe modo di capire la situazione, soprattutto una coppia di mezza età molto vicino a noi che guardandoci ridacchiava in continuazione, ero sicuro che lei guardando Aldo avrebbe voluto essere al posto di mia moglie.
Si era fatta ora tarda, tornammo a casa usando la stessa metodologia precedente, lasciammo Aldo a debita distanza, ci avrebbe raggiunti di lì a poco, cosa che avvenne, eravamo nel chiuso delle nostre mura domestiche, dove la notte sarebbe stata lunga, molto lunga, il resoconto ve lo mostro piacevolmente in dettaglio nell’apposito album, mia moglie non negò nulla ad Aldo, lo lasciò giocare con il suo intero corpo, si lasciò anche inculare alla grande, il culo glielo preparai io leccandoglielo ed insalivandoglielo a dovere, ebbe non so quanti orgasmi, Aldo fu portentoso, fecero una doccia insieme (la nostra cabina doccia è molto grande proprio perché spesso ci piace farla insieme, amo da morire insaponarla..) ed in un momento in cui fummo soli lei mi disse che Aldo nel box doccia volle pisciarle addosso, lei se lo lasciò fare inginocchiandosi e lasciandosi cadere la pioggia dorata sia sulle tette che in faccia e che le piacque molto, non sapevo se fu la sua prima esperienza in merito o no, non glielo chiesi, anche se il sospetto che per lei non fosse la prima volta lo ebbi e come, nei suoi trascorsi di 20 anni prima con il suo collega ero certo che successe di tutto, anche se taluni dettagli non glieli chiesi mai. Ci si apprestava ad accomodarsi a dormire, Angela mi disse in modo deciso
“..tu vai pure a dormire nella cameretta, in tre nel letto matrimoniale non saremmo comodi, quindi.. buonanotte cornuto..”
Chiusero la porta alle loro spalle, nella notte sentii spesso trambusti vari, entravano ed uscivano spesso tra camera e bagno, era evidente che Aldo se la stava scopando senza pietà, ero contento per mia moglie..
Al mattino fui il primo ad alzarmi, preparai la colazione per tutti, a loro la portai a letto, bussai per entrare, mia moglie mi autorizzò l’ingresso, erano tutti e due nudi, il cazzo di Aldo era notevole anche a riposo, guardandolo ebbi un pensiero a riguardo, ovvero che la vita a volte è ingenerosa, seppur moscio era praticamente tre volte il mio, mia moglie era uno spettacolo, vederla completamente nuda al fianco del suo amante anch’esso nudo, mi donava un senso di eccitazione mentale unico, un senso di benessere notevole, mai provato fino a quel momento, d’altronde a tutto c’è una prima volta, e quella lo era, per la prima volta nella vita avevo lasciato il talamo nuziale ad un altro uomo in mia presenza, era pur vero che il mio letto era stato violato in passato, ma in mia presenza mai.
Il giorno seguente, sempre tramite le accortezze ed avvedutezze che si necessitavano, trascorremmo una giornata in una spiaggia poco lontana dalla nostra cittadina estiva, c’era poca gente, lì lasciai “inciuciare” tra loro standomene in disparte, anche lì ero predominato dallo stesso pensiero che ebbi nel ristorante, non me ne fregava praticamente un cazzo (scusate il termine) di quello che probabilmente ebbero a pensare coloro (pochi) che erano presenti in loco, avevamo caricato già i bagagli in macchina, per cui a tempo debito ripartimmo direttamente per Ancona, avevamo davanti circa un’oretta di viaggio, andavamo incontro al buio, si accomodarono entrambi nel sedile retrostante, tutto tratto autostradale senza interruzioni, chiavarono ancora alla grande, lasciammo Aldo nei pressi della sua abitazione, non vedevo l’ora di arrivare a casa per ripulire ancora una volta mia moglie a fondo..
Finimmo lì la storia con Aldo, come è finita quella con Marin, non ci piacciono le storie lunghe, alla lunga si rovina tutto, adesso siamo alle porte della stagione per eccellenza, amiamo pensare di conoscere qualche bel vu cumprà, amiamo pensare di poterlo adottare e coccolare per tutta l’estate, amiamo pensare che possa essere un giovanotto lontano dalla famiglia e desideroso di affetto.
Vi faremo sapere.

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