HISTOIRE TITRE: OMO CUCKOLD E NUDISMO – LA NOSTRA VACANZA A MALTA DI FINE AGOSTO ‘23 
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OMO CUCKOLD E NUDISMO – LA NOSTRA VACANZA A MALTA DI FINE AGOSTO ‘23


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OMO CUCKOLD E NUDISMO – LA NOSTRA VACANZA A MALTA DI FINE AGOSTO ‘23

by 1diCPmaschi
Vu: 927 fois Commentaires 5 Date: 24-03-2024 Langue : Language

Il mio moroso ed io facciamo coppia da circa metà Giugno 2003: siamo due bei maschi, che si sono conosciuti al mare da ragazzi, un fine settimana d’inizio Estate, facendo nudismo. Fin da subito è stato chiaro ad entrambi che il nudismo condiviso all’aperto in presenza di altri stimolava discretamente la libido, sia mia che sua ed a questo si è aggiunta nel tempo la sua naturale, spontanea propensione nel dare e ricevere attenzioni sessuali a più maschi, anche in mia presenza.
Spiego meglio: lui non cerca sistematicamente le ammucchiate, ma piuttosto più approcci passionali con maschi diversi, in momenti diversi, nel contesto di una giornata passata al mare, facendo nudismo insieme. Tutto questo lo fa in modo assolutamente naturale, di getto (quasi incoscientemente, a volte), senza malizia o volontà di farmi del male psicologico o umiliarmi; per cui senza traumi o spaccature, nel tempo questa sua attitudine è entrata nelle mie corde, portandomi a goderne di riflesso. Ed arriviamo al punto: quando lui si trova ad apporcciare con estranei in mia presenza, la nostra differenza fisica (negli anni mi sono inchiattito ed ora mi ritrovo con una discreta panza) ha portato in modo naturale ad assegnarmi il ruolo di compagno che assiste ed asseconda, senza invadenza nonchè quello di guardone segaiolo discreto. C’è da dire però, che nel contesto omo non sempre, I terzi coinvolti accettano di buon grado che un altro (io, in questo caso) sia presente ed osservi, mentre scambiano intimità fisica e passionalità con un altro (nel caso specifico il mio lui, ovviamente). Anche nel nostro caso, quando questo è successo ha costituito elemento di attrito, tra noi: ma con un po’ di buon senso, da entrambe le parti è puntalmente sfociato in compromessi, che hanno calmierato la situazione.
Ma veniamo alla nostra vacanza a Malta, di fine Agosto scorso. Prima di partire per un viaggio, da sempre ho l’abitudine di fare ricerche su web, annotando indicazioni di luoghi all’aperto sul posto, a “nudismo opzionale” (ovvero: contesti non ufficialmente nudisti: i migliori, per fare approcci come piace a lui), da esplorare poi insieme, inframezzandoli agli itinerari vacanzieri formali, che ci organizziamo di volta in volta. Anche a Malta ne avevo trovato un paio e tra questi, un promontorio roccioso nella zona nord ovest, vicino ad una bella, immensa spiaggia sabbiosa, a forma di mezza luna: una delle poche dell’isola. Detto fatto, decidiamo di andarci di Domenica (giornata formalmente franca dal lavoro, per molti: per cui potenzialmente più adatta, per incontrar gente). Inizialmente siamo rimasti nella parte più ad ovest della spiaggia, dove molti praticavano nudismo: ma da lì a poco, vedendo alcuni inerpicarsi sulle rocce, anche a lui è presa la frenesia di andar ad esplorare insieme il promontorio roccioso, proprio lì accanto. Preparo quindi la nostra sacca a tracolla, con gli effetti più personali e messe le scaprpette da scoglio ci incamminiamo, a nostra volta. Il promontorio è decisamente vasto ed anche bello da esplorare: offre viste mozzafiato sul mare. Lungo il cammino non abbiamo incontrato praticamente nessuno: così abbiamo inziato a scattar foto panoramiche, imboccando sentieri che portavano a falesie meraviglose: finchè in una di queste vediamo una stupenda piscina naturale, vicino a cui c’erano un ragazzo sulla trentina ed un uomo di mezz’età nudi, sdraiati sulle rocce al sole.
Il mio moroso si è precipitato nella discesa, invitandomi a seguirlo. L’idea espressa a voce è stata quella di farci un bagno e rinfrescarci: ma lo conosco a sufficienza, per sapere che a spingerlo fosse la molla della curiosità, di veder da vicino quei due uomini nudi. Arrivati vicino ala pozza si è tolto il costrume ed è entrato in acqua nudo, seguito a ruota da me. L’ho visto indugiare ad immergersi, prendendosi il tempo necessario per gettare occhiate verso di loro ed esibire a sua volta, il suo corpo nudo, da testa a metà cosce. Io davo le spalle ai due, ma una volta entrato in acqua mi sono voltato ed ho visto il più giovane, semi sdraiato all’ombra di una roccia piatta, in forma di conchiglia bivalve, che fissava il mio uomo ed allo stress otempo si masturbava apertamente: l’altro era sdraiato nudo al sole, poco sotto quella roccia, a qualche metro di distanza ed erano chiaramente amicicomplici, se non coppia come noi. C’è stato quindi un scambio di sguardi tra il mio comagno e me, seguito da un smorfia divertita, da parte sua: da li a poco è uscito dall’acqua, raggiungendo il ragazzo più giovane e sdraiadosi accanto a lui, sotto quella roccia.
Io sono rimasto in acqua ad osservare, per qualche minuto in più. Per indole mia, questo tipo di situazioni stimolano la mia libido, al punto da bloccare le mie azioni: spingendomi al massimo del riserbo, per non arrecare traumi al fragile equilibrio di queste cariche erotiche occasionali, createsi tra sconosciuti. Ma da li a poco il mio compagno ha inziato a sucare il cazzo duro e scappellato del ragazzo, con sempre più foga ed a cose avviate tra loro sono uscito anch’io dall’acqua, sedendomi su una roccia al sole, in corrispondenza dei loro piedi. Sembravano completamente a loro agio, nonostante avessero appiccicati addosso sia gli sguardi vogliosi miei, che quelli dell’altro uomo: che discretamente aveva preso a masturbarsi vistosamente, divorandoseli con gli occhi. Anche le mie mani sono quindi scivolate pian piano verso il mio cazzo e per istanti, che mi sono parsi immensi, siamo rimasti tutt’e quattro immersi in quella situazione passionale paradossale, apertamente condivisa, tra gemiti e sussulti loro, che erano travolti da un’intensa passione reciproca. Da li a poco però, è arrivato il momento dell’orgasmo per il ragazzo giovane: che giratosi su di un fianco, dopo essersi sfilato dal pompino che gl istava tirando il mio compagno, è venuto sulla roccia sottostante, poo distante rispoetto a dove stava sdraiato il suo amico. L’ho visto pulirsi sommariamente la punta del cazzo con un fazzolettino, rimanendo sdraiato sulla roccia, con accanto il mio uomo: ho visto che gli parlava a bassa voce (senza comprenderne le parole), stupito ed ancora voglioso di lui. Ho Saputo solo la sera, rientrati a casa, che il mio moroso gli aveva chiesto in Inglese se poteva riprendere a sucarlo: ed il ragazzo gli ha risposto “That’s up to you” ovvero “sta a te decidere”. Detto fatto, il mio uomo si è quindi ri chinato tra le sue cosce, riprendendoglielo completamente in bocca: mentre il ragazzo gii accarezzava I capelli e la schiena, in segno di compiaciuta approvazione. Ho quindi ripreso a masturbarmi vistosamente, osservato dal mio uomo che da li a poco mi ha invitato con un gesto, ad accarazzare le cosce e le palle pelosissime del suo amante occasionale: mentre lui continuava a dargli piacere con bocca e lingua, lungo l’asta di quella minchia scura, ritornata turgida come il marmo. Dopo alcuni istanti però è arrivato il momento di interrompere questa situazione assurda ed idilliaca allo stesso tempo: il ragazzo lavorava come lavapiatti, in un albergo vicino e si è dovuto incamminare, per iniziare il turno… lasciandoci giusto un mezzo sorriso ed un gesto di saluto con la mano, prima di sparire lungo il sentiero del ritorno...

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