il parto
by MirianaVu: 1947 fois Commentaires 27 Date: 12-04-2023 Langue :
Quanti di voi uomini hanno avuto la fortuna di assistere la loro compagna assistendo al miracolo della nascita del loro bambino??? Che sensazioni avete provato, lo rammentate ancora?
PROLOGO:Quando mia moglie rimase incinta io ebbi un calo del desiderio sessuale che si manifestò appena la sua pancia divenne evidente; fu una sorta di blocco psicologico, il fisico cambiato e l'idea del feto la dentro mi inibivano e il mio disagio aumentava progressivamente col crescere del pancione.
Al contrario di me, invece mia moglie in gravidanza aveva una sfrenata ed incontenibile voglia di cazzo, sarà stato per la sua condizione fisica che forse la portava al bisogno di attenzioni o per una questione ormonale ma lei voleva scopare in continuazione a tutte le ore del giorno.
A parte le mie difficoltà, ovviamente non si poteva più fare sesso in modo classico, io sopra lei sotto e anche facendo salire lei sopra di me il pancione creava problemi, quindi la pecorina era diventata la soluzione ottimale e per via del mio timore di infilare il cazzo nell'utero in cui stava mio figlio,essendo lei disponibile al sesso anale, si metteva a pecora e mi invitava a sodomizzarla. Credo di non averla mai inculata così tanto come in quel periodo ah ah ah
Inoltre mentre altre coppie nel periodo di gravidanza in genere smettono di avere rapporti penetrativi intorno al settimo mese, noi siamo andati avanti a fottere in quel modo fino verso la fine dell'ottavo mese e oltre, quando proprio anche lei non ce la faceva più.
Così finalmente arrivò il giorno del parto, in una torrida sera d'agosto, mentre fuori era ancora chiaro e non si muoveva una foglia e noi si sudava solo a respirare, tutti umidi e appiccicaticci.
Nella sala parto una radio trasmetteva musica in sottofondo, mia moglie indossava una leggerissima camicia da notte bianca con i bottoni sul davanti come da istruzioni e sotto logicamente era completamente nuda; un pediatra stava silenziosamente in disparte ad attendere l'uscita del neonato, mentre una infermiera e un ostetrico maschio si affannavano intorno alla partoriente.
(Avete letto bene: OSTETRICO MASCHIO. una cosa piuttosto rara ma non impossibile).
Ovviamente sono ben consapevole che durante un parto uno non pensi al sesso e che le persone li intorno fossero dei professionisti e per loro quella fosse la normale routine del loro lavoro,ma ogni professione a volte riserva delle sorprese e delle varianti inaspettate, episodi che poi finiscono per occupare uno spazio nei ricordi e penso che mia moglie abbia lasciato in quegli uomini un piacevole ricordo.
...ore 20, la sala parto pareva un forno crematorio, sentivo le gocce di sudore scendermi lungo la schiena il medico e l'ostetrico non erano in condizioni miglior; mentre scrivo mi rivedo la scena come se fosse accaduta ieri:
lei ha la fronte imperlata di sudore, l camicia da notte è bagnata il suo corpo nudo è visibile sotto la stoffa bianca leggera i capezzoli sono appiccicati alla stoffa.
E' il primo parto lei ha paura, il bambino è bello grosso, prova a sdraiarsi ma non va bene, prova a mettersi seduta ma ha male, l'ostetrico cerca di tranquillizzarla e la guida nelle contrazioni che arrivano rapide.
Il medico guarda appoggiato alla parete di fronte, intanto l'infermiera va e viene preparando il bagnetto.
Finalmente lei si decide e trova la sua posizione congeniale sulla poltrona ginecologica semisdraiata a gambe aperte appoggiate sui sostegni, io mi piazzo dietro di lei col compito di sostenerla perchè non scivoli sulla finta pelle bagnata di sudore.
La camicia da notte è sbottonata fino sotto il seno...la stoffaè fradicia lei è irritata, nervosa, soffre ha caldo....io pure sono bagnato fradicio sotto il camice di carta usa e getta: l'ostetrico la chiama insistentemente per nome mentre controlla la dilatazione e le dice di respirare e spingere.
Ad un tratto lei si inarca sulla poltrona sollevando la schiena e mi urla inferocita:
....LEVAMELA....NON LA SOPPORTO PIù ADDOSSO, LEVAMELA...
Quindi si strappa da sola con rabbia la camicia da notte sul davanti mettendo a nudo anche il seno fino ad allora rimasto coperto...” TOGLIMELA CAZZO, TOGLIEMELA ...”. Così io la aiuto a sfilarsi anche le maniche poi prendo quello straccio bagnato e appallottolandolo lo lancio su uno sgabello li vicino.
I presenti la guardano, mi sento imbarazzato, vedo il medico (un bell'uomo sulla 50ina abbondante) che sgrana gli occhi,e l'ostetrico che trattiene un sorrisino compiaciuto. Adessomia moglie è completamente nuda su quella poltrona a gambe spalancate, madida di sudore e con la pelle lucida, con quelle tettone in bella mostra, i capezzoli duri e scuri, completamente esposta davanti a quei due uomini estranei come se nulla fosse .
Io le tengo le mani o meglio è lei che sta stritolando le mie e il suo seno esposto con le gocce di sudore che ci scivolano sopra è quasi un invito a menarsi il cazzo aggiungendo crema al sudore della pelle. Forse non sarò normale ma in quel momento percepisco una sorta di imbarazzo ed eccitazione allo stesso tempo.
Finalmente bambino esce e tutto quanto mi sembra un sogno, lei resta li tutta nuda e ansimante col bimbo in grembo, pare una Madonna, è il miracolo della vita che si ripete da millenni sempre uguale nonostante la scienza e la medicina abbiano fatto passi da gigante.
Io guardo mia moglie nuda con nostro figlio in braccio e mi rendo conto che ha partorito tutta nuda di fronte ad estranei, come una donna primitiva di epoche remote, come una femmina di una tribù di selvaggi dell' Amazzonia, nuda e senza vestiti, selvaggia e primordiale nella sua bellezza.
Mentre l'infermiera prende in custodia il neonato per lavarlo e vestirlo, lei sfinita mi chiede la camicia da notte, solo allora mi rendo conto che è ancora tutta nuda. Quasi a malincuore recupero il cencio bagnato sullo sgabello e la aiuto a rivestirsi e poi sorreggendola la riaccompagno in camera.