Vacanza in Toscana
by grisoVu: 830 fois Commentaires 0 Date: 01-02-2022 Langue :
Era davvero bella la stanza di albergo che avevamo prenotato in Toscana: con vista mare e spiaggia e soprattutto con un bel terrazzo.
La prima mattina io avevo prenotato un paio di ore di tennis con il maestro e tu mi avevi detto che saresti rimasta a prendere il sole sul terrazzo…c’erano 2 comodi lettini e ti eri sdraiata in costume a leggere…dopo una decina di minuti, visto che la stanza adiacente sembrava vuota (le imposte erano chiuse), ti eri tolta la parte superiore del costume (come ti avevo suggerito anch’io) e ti eri assopita al sole…
Ti aveva svegliato il rumore dell’apertura della portafinestra della stanza accanto alla nostra…sull’altro terrazzo era apparso un uomo di circa 40 anni, in costume, abbronzato e con un bel fisico…ti aveva rivolto uno sguardo veloce e poi si era sdraiato sul suo lettino…tu, dopo la sorpresa iniziale, avevi ripreso a sonnecchiare ma la tua mente aveva iniziato ad immaginare strane situazioni con l’affascinante vicino…stamattina ti avevo soltanto accarezzato la fica e fatto sentire il mio cazzo duro tra le chiappe ma poi ero dovuto uscire…evidentemente la mia puttana si era tenuta una certa voglia…quasi inconsciamente avevi allungato un braccio tra le cosce e la tua mano aveva scostato le mutandine…ti stavi lentamente accarezzando e dopo poco le tue dita erano già umide di piacere…
A quel punto avevi improvvisamente aperto gli occhi: dall’altra parte della bassa grata di legno che divideva i 2 terrazzi, quell’uomo se ne stava in piedi, senza più il costume da bagno…e si stava menando l’uccello guardandoti eccitato…
A quella vista anche la tua eccitazione era salita, con l’altra mano ti eri sfilata le mutandine in modo che si potesse ammirare meglio la tua fica…ed avevi accelerato il ritmo della masturbazione…anche il maschio segaiolo stava facendo scivolare la sua mano sempre più velocemente sul suo cazzo in tiro…il tuo sguardo passava dai suoi occhi alla sua minchia e con gli occhi lo stavi silenziosamente invitando a godere…e così aveva fatto…con un interminabile sospiro di piacere, un potente schizzo di sborra aveva raggiunto il pavimento del nostro terrazzo mentre da lì a poco anche tu saresti venuta guardando intensamente la sua cappella che ancora colava di sborra…
Poi entrambi eravate rientrati in stanza senza dire parola e tu mi avevi atteso eccitata sul letto…appena entrato mi avevi accarezzato il viso con la mano in modo che potessi sentire il profumo di fica sulle tue dita…poi mi avevi tirato fuori il cazzo e ti eri fatta scopare a pecora mentre mi dicevi cosa era successo poco prima…il tuo racconto mi aveva arrapato tantissimo e mentre ti sborravo in fica ti avevo detto che mi sarebbe piaciuto farti conoscere il mio maestro di tennis: l’avevo visto farsi la doccia ed aveva proprio un grosso uccello…
La mattina seguente, appena io ero uscito per la lezione, eri di nuovo andata sul terrazzo a prendere il sole ma questa volta completamente nuda…poco dopo erano apparsi sul terrazzo accanto al nostro, l’uomo del giorno prima insieme ad un ragazzo di 20 anni circa, entrambi in costume da bagno…poi avevano scavalcato la balaustra che separava i 2 terrazzi, si erano avvicinati al tuo lettino e si erano abbassati gli slip…avevano i cazzi in tiro ed avevano iniziato a menarseli…tu li avevi guardati affascinata…immobile…e così eri rimasta fino a quando gli spruzzi di sborra del più giovane non ti avevano raggiunto sul seno…
A quel punto con una mano avevi raccolto alcune gocce di quella deliziosa crema per assaggiarla con la lingua mentre con l’altra mano avevi iniziato ad accarezzarti tra le cosce…
In quel momento il quarantenne si era sdraiato sul lettino accanto al tuo, mentre il giovane gli si era inginocchiato accanto afferrandogli il cazzo e cominciando a segarlo…poi l’aveva anche preso in bocca…quei 2 maschi erano dei veri porci e tu non avevi saputo resistere…ti eri inginocchiata dall’altra parte del lettino e la tua bocca si alternava ora a quella del ragazzo nello spompinare quell’uccello…poi vi eravate contesi la sua goduta e gli schizzi della sua minchia avevano ricoperto i vostri volti ed infine un lungo bacio aveva suggellato la vostra impresa da succhiacazzi.
Però l’uccello del ragazzo era di nuovo in tiro ed il quarantenne ti aveva fatto sdraiare di nuovo sul lettino, ti aveva spalancato le cosce e ti aveva preparato la fica con una veloce ma abile leccata…e poi aveva accompagnato con la mano la mazza del suo giovane amico che non vedeva l’ora di chiavarti…
I suoi colpi possenti ti stavano facendo gridare di piacere mentre l’altro stallone accompagnava i suoi movimenti spingendo da dietro…con le mani appoggiate al culo del ragazzo…finchè non era venuto inondandoti la fica di sborra calda…
Ora però si era di nuovo rizzato anche il cazzo dell’altro maschio ed allora il ventenne per soddisfare il suo amico, ti aveva messo a pecora, si era sdraiato sotto di voi e mentre stavate scopando, con lingua e bocca passava velocemente tra la tua fica ed i suoi coglioni…ed al momento del vostro orgasmo aveva rumorosamente succhiato i vostri umori…
Ora li avevi proprio spompati ed infatti erano lentamente tornati verso la loro stanza ed anche tu, prima di farti una doccia, ti eri sdraiata un attimo sul letto a riposarti.
In casa ero però entrato io con il maestro di tennis: le docce del club erano guaste e così lo avevo invitato da noi…
E così ti avevamo trovata nuda sul letto…a cosce aperte e con la fica inequivocabilmente piena di sborra…il tuo corpo profumava di maschio e nei tuoi occhi si leggeva il piacere che avevi appena provato…
Ed io mi ero rivolto al maestro di tennis:< Ti avevo detto Paolo che Anna è una gran troia ma siamo arrivati nel momento sbagliato…>
Tu però ci avevi fatto avvicinare, ci avevi detto di calare i calzoncini e dopo aver afferrato i nostri cazzi, avevi iniziato una eccitante doppia sega…e mentre svuotavamo i coglioni addosso a te, ci dicevi che stasera avresti voluto uscire con noi 2 ed i 2 vicini di stanza per portarci in spiaggia e soddisfare ogni nostra voglia…
Poi ti eri massaggiata il corpo con la nostra sborra: