La prima volta con bull in hotel prima parte
by nikomikelaVu: 1014 fois Commentaires 5 Date: 18-03-2021 Langue :
La nostra vita sessuale è stata sempre molto soddisfacente: tuttavia eravamo sempre alla ricerca di quel quid che potesse farci vivere un'esperienza nuova ed appagante.
A maggio 2009(lo ricordo dalle foto scattate con incise le date) ci contatta sul sito un giovane 30enne della provincia di Caserta e dalle foto del viso e della dotazione decidiamo di incontrarlo preventivamente in un bar fuori mano, a ridosso delle due province di provenienza. E' un bar tabacchi pasticceria dotato sia di tavolini all'aperto che di salottini interni.
Piero è puntuale e dopo i convenevoli saluti di rito ci accomodiamo nei salottini interni in quanto la frescura del periodo non consente lo stare all'esterno. Parliamo di noi e noto con piacere che Michela è particolarmente attratta da lui; del resto alto + di m. 1,80 spalle larghe, brunoolivastro di carnagione, occhi scuri profondi con lineamenti mediterranei molto marcati che non può non suscitare attenzioni delle donne. Ci racconta diffusamente del suo lavoro, di abitare ancora con la madre anziana nonostante fosse in grado di vivere da solo e delle sue (poche) esperienze, almeno fino a quel momento.
Michela era vestita molto sobria, come è nel suo costume: aveva un pantalone attillato e una camicetta che faceva intravedere la sua quinta di seno cosa che a Piero nonera sfuggita. Ordiniamo degli aperitivi con stuzzichini e continuiamo a parlare avendo cura di non alzare troppo la voce, vista la presenza di altre persone ai tavolini posti più in là.
Ci chiede se possiamo ospitare o se abbiamo qualche posto dove ci appoggiavamo e gli dicemmo che nell'annuncio specificavamo la necessità di essere ospitati e che quindi era un problema che avrebbe dovuto risolvere lui.
Allora ci propose di andare in albergo e accettammo a condizione che si fosse trattato di un posto riservato meglio se con ingresso indipendente visto che per noi si sarebbe trattato della prima volta in hotel.
Dopo aver pagato il conto uscimmo dal locale che era quasi all'imbrunire e ci dirigemmo al parcheggio dove avevamo posteggiato le nostre auto una di fianco all'altra. Ci trattenemmo ancora a parlare giusto nello spazio di separazione delle auto e lui si posizionò di fronte a Michela. Aveva ampiamente capito la disponibilità della mia signora e allungò la mano destra verso l'inguine di mia moglie mentre con la sinistra le palpò il seno da sopra la camicetta. Michela anzichè scostarsi mi invitò a spostarmi e coprire l'armeggiare di Piero da eventuali occhi indiscreti; il giovame approfittò della richiesta della mia donna e si avvinghiò a lei baciandola con passione sulla bocca. Il trasporto di Michela fu per me inverosimile e saettò la sua lingua fuori dalle labbra invitandolo a fare lo stesso.
La situazione era troppo arrapante ma stava precipitando ed era pericolosa per il posto dove ci trovavamo; per cui malgrado il piacere di tutti in quella situazione outdoor insolita, fummo costretti a riprendere un comportanto più consono, ripromettendoci di dare sfogo alla nostra voglia e libidine non appena lui avesse trovato la location giusta.
Ci lasciammo raccomandadogli la riservatezza dell'hotel e di fissare l'incontro di sera.
Dopo circa una settimana Piero ci chiama e ci spiega di aver trovato il posto giusto per le nostre esigenze e che, con un piccolo regalino al portiere, io e Michela saremmo entrati dall'ingresso posteriore che dava nel parcheggio, facendoci accomodare in tre nella stessa stanza.(CONTINUA)