HISTOIRE TITRE: La MILF Romagnola (moglie, mamma e TROIA) 
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La MILF Romagnola (moglie, mamma e TROIA)


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La MILF Romagnola (moglie, mamma e TROIA)

by Camaleonte
Vu: 1893 fois Commentaires 3 Date: 11-11-2019 Langue : Language

Ecco come a volte i Last portano proprio bene.
Un giorno che stavo navigando per godere con la fantasia di possibili belle occasioni mi soffermai su un Last che immediatamente aveva catturato la mia attenzione: poche parole, ben definite e molto chiare.
Tento l’approccio cercando di cogliere il tono di quell’annuncio e piacevolmente trovo una risposta:”Ciao. Vai subito al sodo. Belle le foto dei giochini…”
In effetti si, ero andato subito al sodo perché avevo inteso si trattasse di una coppia che sapeva il fatto suo, decisa e consapevole dei possibili giochi di questo fantastico nostro mondo trasgressivo.
Chattando sicuramente con lui appena all’inizio ci studiammo con qualche messaggio ed era evidente che c’era quel feeling tra menti aperte e perverse già dalle prime righe.
Sia loro che io volevamo dare concretezza erotica alle nostre voglie.
Ci scambiammo i numeri di cellulare per scrivere più facilmente tramite Whatsapp e poco dopo pochi messaggi capii che il numero inviatomi era di lei che mi parlava in solitudine. Cosa non sempre facile che accada.
Una mattina che stavo viaggiando in autostrada e fermato in un autogrill mi arrivò la chiamata che aspettavo per sentire il timbro della voce di colei con cui stavo scrivendo da pochi giorni.
Una bella voce femminile, allegra, di una donna simpatica sicuramente decisa e fiera della sua femminilità.
Senza nessuna remora o minimo cenno di vergogna femminile con un uomo che ancora non conosceva fisicamente dichiarò apertamente che gradiva usare tra di noi termini molto diretti e specifici al gioco che saremmo arrivati a fare. Adorava sentirsi dare della TROIA, della VACCA, essere considerata una femmina usata a mo’ di SBORRATOIO durante gli incontri amorosi. Voleva eccessivamente, spudoratamente, volgarmente CAZZO…CAZZO…CAZZO !!!
Lo switch tra la donna elegante, raffinata, moglie, madre di famiglia e la femmina da letto nei momenti erotici a cui riservare le più recondite fantasie e perversioni era totalmente evidente.
Continuando a scriverci sempre piacevolmente non passò troppo tempo per arrivare a definire quando ci saremmo incontrati durante uno dei miei quotidiani viaggi di lavoro.
Il dove era chiaro, in una garçonnière, un’alcova che sovente occupo quando incontro belle amiche.
Le chiacchierate erano andate parecchio oltre verso la via dell’indecenza a stuzzicandoci le avevo detto che l’avrei accolta col cazzo già fuori dai pantaloni al suo arrivo.
Una sorta di prostituzione rovesciata allo standard: la cliente che arriva e trova il maschio che l’attende per offrirle il servizio di monta già pronto, duro e scappellato per non perdere tempo.
Sarebbe venuta sola lasciando il marito in ufficio pronto ad attendere foto e video dei nostri strusciamenti amorosi per poi tornare da lui,soddisfatta, usata e abusata quanto si poteva.
La mattina e l’ora erano decise e arrivato all’appartamentino preparai quello che avevo in mente per accoglierla vista la piacevolissima spudoratezza della MILF che stavo per incontrare: una delle mie valigie di Toys che porto sempre in auto con me, un HD esterno collegato all TV con porno a scorrere sullo schermo dove da li a poco l’avrei montata davanti a quelle immagini lascive, con un audio decisamente inequivocabile entrando dalla porta da dove non si vedeva lo schermo ma si sentiva il sonoro, il mio cazzo come le avevo promesso già estratto fuori dalla patta dei jeans.
Lei bussò ed io aprii.
Mi trovai di fronte una donna decisamente bella, vestita molto elegantemente, un corpicino esile e ben tornito, due occhi che mi ricordarono subito una notissima attrice americana.
La MILF mi guardò con quei suoi occhi vivissimi e esordì:”Ah…bhé!! Se mi accogli così…..” e subito ci presentammo con un vorticoso bacio intrecciando le nostre lingue.
Il tempo non era moltissimo, solo un’ora e mezza perché doveva tornare prima dal marito e poi dai figli, la voglia era tale che finimmo presto di fare le presentazioni e cominciammo ad andare al sodo.
Lei tolta la giacca e sfilala la gonna stretta al ginocchio rimase con una bella guaina color carne che sorreggeva della calze tramite le bretelline da reggicalze, naturalmente scarpe con tacco per slanciare quelle sue belle gambe e alzare facendolo sporgere quel suo splendido culo pronto per essere fottuto.
Lo spettacolo della sua fica era stupendo visto che era venuta senza mutande addosso.
La rovesciai sul letto immediatamente per leccarle quel fantastico fiore che aveva tra le gambe e subito dimostrò la competenza nei giochi erotici ordinandomi:”Succhiami il clitoride, dai….succhiamelo”
Da li passò il tempo insieme con un turbinio di cambi di posizioni continue anche per produrre foto e video da inviare al CORNUTO in ufficio che aspettava solamente di avere l’ennesima prova di quanto Troia fosse sua moglie.
Lui non era fisicamente presente ma faceva fattivamente parte del gioco sessuale di quella mattina.
Com’è e come dovrebbe sempre essere in una coppia Cuck.
La MILF mi stava donando bocca, fica e culo senza nessun problema, nessun ritegno e con una voglia di godere senza limiti. Rideva, gemeva, mugugnava e faceva le fusa roteando la lingua fuori dalle sue splendide labbra mostrandomi in suoi occhi che diventavano sempre più torbidi.
Aperta la valigia dei giochi le feci provare anche il dildo simulacro del cazzo di John Holmes e la mia guaina trasparente che uso quando la fame femminile è particolarmente vogliosa di grossissime dimensioni.
Mi offrì il culo sentendo il suo rotondo buco accarezzarmi voluttuosamente la cappella e tutta l’asta del cazzo.
La montai con la guaina indossata per un tempo lungo e mentre godeva di quel lavorio le labbra della sua fica diventavano sempre più spalancate lasciando un’apertura che mostrava solamente quando fosse una Troia navigata.
A fine lavoro la sua fica era ormai l’antro di una caverna testimoniato dalle foto che volle fare per mostrare al marito in ufficio come l’avevo ridotta.
Purtroppo il tempo a disposizione fini e lei doveva andare via così mi disse:”Sborrami sopra la fica che dopo vado da mio marito e gliela faccio leccare inzuppata della tua sborra”.
Potevo esimermi dal rispondere positivamente a quella richiesta?
Mi segai sopra la sua fica strusciandole la cappella sopra il clitoride e la ricoprii con un’abbondantissima colata di sborra che si spalmò con maestria dall’imbocco della fica fino alle tette mentre rideva, mi guardava arrapatissima e si leccava le labbra oscenamente.
Rivestendosi riprese l’immagine elegante nel vestiario come si era presentata ma sotto a quegli eleganti abiti aveva la pelle, dalle tette all’imbocco della fica, bagnata dal latte del mio cazzo e con un’aria un po’ più sfatta nel trucco, nei capelli e negli occhi di quando era arrivata.
Ci salutammo continuando a scriverci durante la giornata come lo scorrere dei titoli di coda dopo un bellissimo film.
Il giorno dopo le chiesi che cosa avesse fatto dopo che c’eravamo lasciati e lei mi scrisse:
“Sono andata in ufficio da mio marito....un Palazzo antico ..con lunghi corridoi e tante porte..un viavai di persone..sono salita in ascensore senza preoccuparmi del mio aspetto. Solo ansiosa di portare a destinazione la tua sborra. .fargli sentire il tuo sapore sulla mia pelle...
Così arrivata davanti alla sua porta ho bussato..mentre la mia figa fremeva...aveva voglia di essere pulita.
Era solo ..ma aveva in appuntamento da li a dieci minuti.
Mi sono avvicinata a lui che si è spinto con la sedia dalla scrivania verso di me...io ho alzato la gonna ..lui si è avvicinato con la faccia al mio pube..io invece l'ho spinto per sentire la sua lingua dentro la mia fica e fuori che profumava e sapeva di sborra.
Aveva già il cazzo fuori. ..super eccitato. .mi ha fatto mettere alla pecorina contro la scrivania mi ha leccato il culo e mi ha fottuta.
Prima davanti e poi dietro, con sborrata in culo.”

Decisamente ci eravamo divertiti tutti e tre in un bellissimo gioco complice.

NATURALMENTE IL RACCONTO E I TERMINI USATI SONO SEMPRE CONCORDATI E CONDIVISI CON CHI NE SONO I PROTAGONISTI.

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