HISTORIA TìTULO: Cosa non si fa per amicizia IV - scritto con lechat 
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Cosa non si fa per amicizia IV - scritto con lechat


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Cosa non si fa per amicizia IV - scritto con lechat

by spioncino_1_0
Visto: 31 veces Comentarios 0 Date: 20-03-2018 Idioma: Language

Le settimane che seguirono la partenza di Claudio furono un periodo confuso e ricco di emozioni per i nostri protagonisti. Sia Sara che Roberto non riuscivano a togliersi dalla testa quello che avevano fatto, era per loro un pensiero fisso che li accompagnava tutto il giorno tutti i giorni. La vita pero' li teneva impegnati e spesso distanti, tanto da non riuscire, come avrebbero voluto, scambiarsi le emozioni, archittettare insieme il loro destino, come avano sempre fatto.La partenza di Claudio era coincisa con un periodo di cambiamenti per i nostri portagonisti. Il figlio cresceva e quall'anno avrebbe iniziato la prima elementare, la mamma di Claudio impegnava semre piu' Sara e Roby, per riallineare il bilancio familiare aveva intrappreso un nuovo lavoro che lo teneva fuori per tutta la settimana.Sara si sentiva continuamente in fermento, aveva le farfalle nella pancia.Pensava, pensava, pensava. Il lato nascosto di se stessa, che aveva appena scoperto la rendeva eccitata e la spaventava. Da quando era bambina aveva sempre interpretato un copione ben definito. Figlia modello, prima, attenta a non disattendere le aspettative dei genitori, moglie impeccabile poi e mamma esemplare e adesso??? Cosa stava cambiando? Aveva paura e non se lo negava, e per giunta Roby non c'era. metre lei lo avrebbe voluto li per raccontargli la sua insicurezza, era il suo eroe, la aveva sempre aiutata ed era sempre stato il punto su cui sorreggersi, su cui si basava la sua felicità. Era una donna schietta, anche con se stessa, non riusciva a nascondersi che quell'estate l'aveva cambiata. Si era scoperta decisa e risuluta. La scintilla l'aveva accesa Roberto, ma era stata lei a condurre il gioco, a dettarne le regole. Non l'aveva mai fatto, e scoprire di esserne capace la stupiva, la spaventava ma incosciamente le donava autostima.Le emozioni che avave provato con Claudio l'avevano scossa, non le aveva mai provate e come una droga sentiva il bisogno di un altra dose, di provarle di nuovo, ancora dinuovo e anche di piu'. Era questo che la turbava. Di notte si svegliava e faticava a rirpednere sonno, si sentiva sporca, una peccatrice. Perchè non ho mai provato queste sensazioni con mio martio, si domandava? Eppure lo amo, è il padre di mio figlio, perche adesso ho bisogno di Claudio??. Di giorno invece ripensava al sesso, ai giochi ed a quelle magiche emozioni, e si scopriva eccitata, bagnata, a volte si masturbava. Non lo faceva nemmeno da ragazzina. Si era fidanzata con Roberto che aveva tredici anni e lui quindici, avevano scoperto la vita insieme. Pensare di provare piacere da sola o peggio senza di lui la faceva impazzire, eppure capiva che non poteva farne a meno, come se una porta si fosse aperta nella sua testa, un altra Sara stava nascendo, uguale ma completamente diversa. Aveva rotto le inibizioni di una cultura cattolico – borghese, ora era donna, libera e matura. Poteva concentrarsi sul piacere, il suo senza dover accontentare o accondiscendere nessuno. Ma tutto questo Sara non lo sapeva ancora. Stava solo male.Al venerdì Roberto tornava a casa tardi, dopo una settimana d'assenza, provavano a parlarsi a spiegarsi, a sognare ma la concitazione e la stanchezza non erano alleati. Finivano per mettersi a letto e tenersi stretti, baciarsi toccarsi ed addormentarsi così. Il resto del week end era troppo pieno di distrazioni per permettergli di pensare ai loro turbamenti. Il bambino reclamava suo padre così come tante piccole scocciature che si accumulavano durante la settimana.Roberto era scosso almeno quanto Sara. Non si dava pace. Era contento si, di aver fatto felice l'amico che sapeva invaghito di Sara da sempre, ripensava a quelle ore insieme e ne era soddisfatto, come ad aver infranto un tabu', ma mille pensieri nuovi gli affollavano la mente. Non aveva mai visto sua moglie “dall'esterno“ e adesso si sentiva incredibilmente eccitato. Vederla fremere di piacere insieme a Claudio gli aveva fatto conoscere una nuova Sara, estranea. Sebbene la cosa lo eccitasse non immaginava che sua moglie sarebbe arrivata a tanto, ad organizzare i giochi a tema ed a dirigere tutta la situazione. Sapeva benissimo che i due in qualche modo si piacevano, che Sara provava affetto, un amore fraterno per l'amico da una vita e fin dall'inizio non aveva nulla in contrario c, ma era la trasformazione di Sara a stupirlo. Non era piu' la contitnuazione naturale di se stesso, forse per la prima volta aveva scoperto che era un individuo capace di pensare ed agire in modo autonomo. Era soddisfatto di aver conociuto sua moglia come una donna sicura e matura, ma aveva paura, paura che questa indipendenza la potesse stazzacare da lui, da quel tutt'uno che erano sempre stati. Non era gelosia, e di questo era arrabbiato con se stesso. Perche' non sono geloso, ma eccitato di vederla con Claudio?, si domandava. Ripensava algi incontri e gli sembrava che l'unico normale fosse proprio l'amico, che qualche tentennamento, qualche esitazione l'aveva dimostrata. Insomma anche Roberto aveva i suoi pensieri con cui fare i conti, ma non avava mai occasione di poterne parlare con lei nella giusta maniera.Tutti e tre si tenevano in contatto quasi quotidianamente, come facevano anche prima del resto. Roberto e Claudio pero', senza coinvolgere Sara, si erano scambiati le foto degli incontri, così un po' per gioco e passavano serate a commentarle insieme su Skype. Claudio aveva anche chiesto alll'amico se poteva pubblicarne alcune su un sito a tema, e Roby aveva detto di si. Si era iscritto anche lui e impazziva d'eccitazione nel commentare e nel leggere i commenti degli altri utenti alle foto di Sara. Nella sua vita non aveva mai immaginato di scattare foto sexy a Sara e ora ne condivideva qualche migliaio con l'amante di lei, provando per giunta, una forte eccitazione e poi il sito. Che stupido!, si ripeteva. Non aveva le detto nulla. Per la prima volta nella sua vita aveva nascosto una cosa al suo amore e si sentiva “un traditore“.E Claudio? Come stava vivendo lui questo periodo?Tornato in Germania era impegnato tutto il giorno tra universita' e laboratorio. Alla sera trovava un piacevole passatempo passare ore al pc in compagnia degli amici. A volte si sentiva su Skype con Sara, scambiavano due chiacchere, ma nulla di particolrmente erotico. Ormai sapeva che al suo ritorno in Italia per le vacanza di Natale avrebbe potuto riaverla e questo lo rendeva felice. Con Roby, invece, era un divertimento piu' incentrato sul sesso, commentavano spesso le foto di lei e interagendo sullo stesso sito, involontariamente, era stato lui ad “iniziare“ l'amico. Claudio pubblicava le foto di Sara indicandola come la “lei di spioncino“ che non era altro che il nick usato da Roberto, che commentava le foto della moglie insieme agli altri utenti. Spioncino veniva spesso deriso nei commenti degli utenti, additato come cornuto ed epiteti vari, ma lui non ne provava turbamanto, anzi ne traeva eccitazione.Claudio viveva quasi con distacco, con disinteresse la situzione dell'amico. Non per cattiveria. Era cresciuto solo, il padre era mancato che lui era ragazzo, poi li anni in convitto per l'università e la vita all'estero l'avevano reso un solitario, badava a se stesso non era incline all'empatia. Del sesso con Sara pensava fosse un bel regalo degli amici, subito se ne era stupito ma ora la riteneva una piacevole realta' senza troppe riflessioni.Una mattina di meta' Novembre, sara' proprio Claudio a smuovere le cose.Appena accompagnato il figlio a scuola Sara si ferma come d'abitudine presso il negozio del padre, barbiere del paese. Un caffe' due biscotti e quattro chiacchere con gli uomini in negozio. All'improvviso suona il cellulare. Sara lo estrae dalla borsa e vede stupita il numero di Claudio. Oddio, pensa, non mi ha mai chiamato a quest'ora, e poi non chiama mai dall'estero. Un po' preoccupata si discosta e risponde. S. Pronto, ciao, cosa succede?C. con voce sommessa, Ciao Sara scusa se ti disturbo. Sono in ospedaleImpaurata Sara S come in ospedale cosa è successo?C. non mi sono sentito bene, è un po' che mi trascuro, oggi mi operano di appendicite e il dottore ha parlato anche di iuna forte infiammazione all'intestino.S Ma come? Vengo, oggi prendo un volo e stasera sono li, dimmi qual'è l'ospedale.Sara era davvero preoccupata, aveva capito di volergli piu' bene di quanto non avesse pensato e ora voleva correre da lui. Telefono' a Roby, per avvertirlo ed insieme concordarono il dafarsi. Sara sarebbe volata il giorno stesso da Claudio, un amico del padre si era offerto di accompagnarla all'aereoporto. Il bimbo sarebbe rimasto dai nonni e Roby, che tornava venerdì sarebbe rimasto il fine settimana con il figlio, per poi andare anche lui da Claudio la settimana successiva, prendendo ferie. Durante il viaggio Sara penso' a Claudio, gli voleva un mondo di bene, non poteva essere altrimenti. Era un ragazzo intelligente e colto eppure così fragile ed indifeso ai suoi occhi.Quando arrivo' all'ospedale Claudio era ancora addormentato, l'infermiera glielo lascio' salutare per un minuto. Sara pianse. Si sentiva scema ma l'emozione e il fare tutto di corsa avevano scatenato in lei emozioni forti che si stavano sciogliendo in quelle lascrime.Bacio' Claudio sulla fronte, e si allontano' ubbedendo alle indicazioni ricevute. L'infermiera si avvicino' a sara e gli sporse un pacchetto “Her husband told me to give you this“. Sara sorrise a quelle parole e ringrazio'.

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