La nave scuola
by nicoexploratore2007Visto: 368 veces Comentarios 0 Date: 07-08-2009 Idioma:
Stefania nave scuola.
Dopo un annetto che ci frequentavamo, Stefania mi aveva fatto da “nave scuola” e ormai le inculate duravano il tempo giusto. Io nel frattempo avevo chiesto una dispensa dal Comando e mi trovai un appartamento in città, in via Venezia, al secondo piano. Stefania mi diede una mano per ripulirlo e divenne il nostro “campo di battaglia”. Un pomeriggio inoltrato, una giornata piovosa, dopo aver scopato come ricci, Stefania mi fece una domanda, lasciandomi per un po’ confuso, sulla risposta. “ Nico, se mio marito volesse partecipare ai nostri incontri, tu approveresti ? che cosa ne pensi ?”
Chiesi a Stefania che cosa intendesse, mi rispose che il marito era un po’ “culo”, insomma gli piaceva il cazzo. Risposi di aver bisogno di alcuni giorni per decidere. Ci lasciammo con un bacio caldissimo. Dopo due giorni telefonai a Stefania dicendo che per me andava bene. Mi rispose che non me né sarei pentito.
Bussarono alla porta, andai ad aprire, Stefania mi sorrise e mi presentò Paolo. Bassino , un po’ cicciottello, pelato ma con un visetto malizioso e una voce, per essere un uomo, molto calda. Li feci accomodare e gli servi un caffè. Stefania mi afferrò per mano e andammo verso il salottino. “Caro facciamo vedere a mio marito che bel cazzo ha tra le gambe”. Cosi dicendo si abbassò in ginocchio, mi fece scendere i pantaloni e con grande abilità mi fece uscire la cappella dagli slip, leccando avidamente. Paolo si era fatto rosso in viso, evidentemente eccitato dalla situazione. Stefania disse “ Nico lo facciamo assaggiare a Paolo? “ risposi di si. Paolo allora si alzò dalla poltrona e camminando a quattro zampe si avvicino. Mi sorrise e Stefania calandomi del tutto i pantaloni e gli slip, puntò con decisione il mio cazzo verso la bocca di Paolo. Era la prima volta che mi facevo succhiare da un maschio. La bocca era calda e Paolo, con insospettata capacità, fece entrare tutto il mio pisello dentro. “Puttanella ingorda”, cosi lo apostrofò Stefania, “Ti piace tanto succhiare i cazzi”. Paolo non rispose e continuo la pompa. Era bravissimo, chiesi a Stefania quanti cazzi avesse già leccato, mi rispose che era il primo davanti a lei, ma che il “frocetto” aveva alle spalle diverse mazze spolpate. Era una scena bellissima. Io in piedi e in ginocchio Stefania con il marito vicino che avidamente leccava e succhiava il mio cazzo, accarezzandomi con una mano le palle. Improvvisamente, invidiosa lo strappò alla bocca famelica del cornuto e continuo lei il pompino. Fu un inseguirsi delle due bocche e delle due lingue sulla mia cappella, sull’asta e sui miei coglioni. Paolo era rapido nei movimenti e sembrava gustarsi di più la cappella. A un certo punto un po’ di seme usci dalla punta. Famelicamente se lo divisero, per poi baciarsi reciprocamente. Si erano intanto spogliati ed io con loro……