STORY TITLE: La Rivoluzione Silenziosa 2 
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STORY

La Rivoluzione Silenziosa 2

by cpswatch
Viewed: 178 times Comments 3 Date: 20-05-2025 Language: Language


Massimo e Marina tornarono a casa e fecero l’amore. Fu bello, lui la scopò con tutte le sue forze che inutile dirlo erano abbastanza limitate (ma, questo, Marina non lo sapeva ancora), lei conosceva quel sesso e quel modo di viverlo; a volte sentiva dentro piccole strane inquietudini ma non avevano un contorno sessuale specifico.
Luigi e Marina erano colleghi da tre anni ma, come detto, quel bontempone sensuale non aveva mai rivolto una battuta od un ammiccamento a Marina nemmeno nelle forme dello scherzo. Era una persona riservata, dedicata e molto professionale, nei suoi occhi, però, brillava sempre un pizzico di curiosità e desiderio di scoperta.
Le due settimane successive sembrò che quell’incidente fosse stato davvero tale; tutto tornò come prima e Marina si sentì in un misto tra il deluso e il sollevato. Massimo nel privato rincarava la dose chiedendo spesso se Luigi avesse mai fatto riferimenti a quell’evento e nell’intimità dell’alcova coniugale pian piano i personaggi improbabili si tramutarono tutti in Luigi. La fantasia di Massimo appariva davvero senza limiti, la faceva scopare in una cabina spogliatoio su di un lido; nel bagno di una metro; finanche sul parapetto della grotta del Turco a Gaeta dove si frastagliano le onde.
Verso la metà di gennaio del 2008 in una pausa pranzo come molte altre Luigi e Marina si trovarono di fianco a consumare il veloce pasto e fu così che, quando ebbe modo, Luigi a freddo, quasi come uno schiaffo che non ti aspetti, le disse: “che peccato non avere nel cestino nulla con cui sporcarti”, lei assorta nei suoi pensieri all’inizio quasi non comprese poi avvampò e dovette bere immediatamente. In un nano secondo da donna intelligente cercò dentro sé stessa la risposta che avrebbe dovuto dare e fu: “…beh nel quotidiano sotto non troveresti lo stesso apparato di quella sera, sono molto molto casual” e gli sorrise nell’intendo di mostrare come lei fosse superiore a tentativi di corteggiamento.
Lui non si scopose e aggiunse solo “il bello va mostrato quando non è indecenza e lasciato intendere quando lo è”.
Altro sorriso e cambiarono discorso.
La giornata passò ma lei non riusciva in alcun modo a togliersi dalla testa il momento in cui lui l’aveva vista mezza nuda. A casa come una indemoniata saltò addosso a Massimo e ne cercò la bocca auto penetrandosi sulla sedia con il suo cazzetto.
Per la prima volta fu lei a raccontare l’accaduto al marito contornato di una fantasia più spinta in cui il collega la scopava sulla scrivania con una furia animalesca. Scopava il marito ma mentre lo faceva aveva il profumo leggermente torbato di lui nelle narici. Venne in modo fragoroso, sulla sedia, sul marito con il culo proteso in avanti per non perdersi un solo millimetro di quella penetrazione.
Terminato l’amplesso, come erano soliti fare iniziarono a coccolarsi e fu in quell’istante che Massimo le propose un mezzo gioco di provocazione semplice ma molto sottile. Lei lo guardò dubbiosa ma non rifiutò.
Da qual giorno avrebbe continuato a vestire come sempre ma con la differenza che, quando indossava gonne e vestitini la lingerie doveva essere più ricercata e doveva provare ad avere un duplice atteggiamento nei confronti del collega al momento del saluto. Nulla sarebbe dovuto cambiare nel quotidiano ma, nelle volte in cui indossava lingerie più sexy il saluto doveva essere accompagnato da un sorriso più aperto un “buongiorno” più caloroso, uno sguardo più prolungato.
Massimo disse alla moglie: “noi giochiamo e vediamo quanto ci mette ad accorgersene”.
Così fecero, e furono settimane tra di loro davvero infuocate; con il passare delle settimane, Luigi iniziò a cercare pretesti per avvicinarsi a Marina, magari per discutere di un compito o chiedere un suo consiglio professionale. Marina, dall’altra parte, percepiva questa attenzione, ma mantenne sempre un atteggiamento professionale, anche se dentro di sé si sentiva completamente disarmata di fronte a tanta vicinanza.
Una sera, mentre rimanevano entrambi in ufficio a finire un lavoro, Luigi si fece più diretto. “Sai, Marina,” cominciò piano, “ti ammiro molto. Sei una persona speciale e, anche se sono consapevole che sei sposata, non posso nascondere un certo interesse verso di te.” Marina si fermò un attimo, colta di sorpresa, ma Luigi continuò con sincerità: “Rispetto la tua situazione, ma non posso negare che sento una attrazione speciale.”
Marina abbassò lo sguardo, indecisa non proferì parola. Pensò che Lui avesse capito il gioco e lo aveva fatto forse fin dall’inizio. Non ebbe il tempo di pensare altro perché Luigi le prese il mento tra le dita e la bacio dolcemente ma decisamente, fu tutto un attimo. Staccata da quel bacio, ripresa la lucidità gli disse: “Amo mio marito” e lui sussurrandole all’orecchio rispose: “lo so…non è amore che avrai da me, rispetto e segretezza assoluta, sesso e divertimento ma non amore. Ti stimo e ti voglio”. Poi come se scomparisse lasciò l’ufficio repentinamente lasciandola sola con i suoi demoni.
Come un automa preoccupata e contemporaneamente eccitata scrisse un messaggio a Massimo: “Luigi mi ha baciata. Ora” ogni lettera sembrava pesare un quintale. La risposta arrivò quasi istantanea: “ era ora…”.
to be continued...

ADDED 3 COMMENTS:
  • avatar euagrio La trama si infittisce e cresce l'attesa per il prossimo capitolo...

    21-05-2025 09:54:57

  • avatar Mudiac Sono il primo a commentare e ne sono fiero, esperienza simile vissuta con mia moglie, ma da voi gestita con maestria assoluta , complimenti, aspetto impaziente la continuazione del vostro stupendo episodio e confido che ve ne siano altri, il racconto è proprio ben fatto

    21-05-2025 07:13:50

  • avatar Mudiac Inserisci un commento:

    21-05-2025 07:09:58