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by coppiafeetVisto: 4120 veces Comentarios 34 Date: 18-12-2020 Idioma:
La porcata più trasgressiva che ho fatto?
Qualcuno mi ha chiesto di descrivere la volta che più mi sono sentita Troia in tutti i miei giochini. Beh, che dire...ho provato un po’ di tutto, orge, gang con uomini dai 3 ai 20 elementi, giornate lesbo da sola, offerta da sola ad amici. Ma la cosa che più mi è rimasta impressa, fu quella volta al sexy shop.
Mio marito mi fece “agghindare” da , entrammo nel sexy shop con cui lui aveva preso accordi a mia insaputa. All’interno era già tutto allestito, un materasso di quelli appositi per le gang (quelli x contenere i liquidi per intenderci) era già al centro del negozio. Il titolare e mio marito iniziarono subito a spogliarmi delicatamente, tra baci, carezze e strusciatine. In un attimo mi sentivo già su di giri e super bagnata, non sapevo cosa mi aspettava. Semi nuda, in tacchi, finalmente mi bendano e ammanettano, tirano fuori i cazzi e mi obbligano a spompinarli, via via diventano sempre più porci e le carezze lasciano posto agli insulti. Mi sbattono i due cazzi in faccia, sulle guance, dicendomi: troia adesso arriva il bello! La porta del negozio si apre, sento il campanello all’entrata, poi un altro e un altro ancora...perdo il conto che inizialmente tenevo per tentare di capire quanti ragazzi sono entrati e immancabilmente su quanti cazzi avrei preso quella sera. Ma l’eccitazione mi fa perdere la ragione, perché ognuno che entrava, si trovava davanti lo spettacolino iniziato da mio marito e l’amico. E naturalmente, ad ogni entrata corrispondeva il rumore delle cinture e dei pantaloni che si abbassavano...e dei loro cazzi che si intrufolavano tra gli altri, per tentare di insinuarsi nella mia boccuccia. Avevo chiaramente perso il conto, ora mi trovavo distesa sul grande materasso al centro della stanza. Mani ovunque, lingue dappertutto ed il profumo di cazzi inebriante mi aveva già invaso tutto il corpo. Chi mi baciava, chi mi leccava i piedini e chi la figa e sollevandomi le gambe affondava la lingua nel mio sederino immacolato. Le mie mani stringevano già due cazzi mentre il più audace di tutti, si era seduto sul mio viso offrendomi un tripudio di sapori che mi fece sentire subito cagna, carne offerta ai predatori, indescrivibile e bellissimo in un escalation di porcaggine assoluta. Più ci si scaldava e più i maschi diventavano porci. Da “quanto è maialina questa mogliettina” a “lurida troia succhiacazzi, ora ti sfondiamo tutti” il passo è stato breve. Non ricordo se il primo cazzo l’ho preso da sdraiata. Ma ricordo benissimo che ad un certo punto, mi hanno fatto cavalcare un cazzo che sentivo enorme dentro la fica, uno da dietro mi ha detto: preparati a spalancare il culo che ora ti faccio piangere! Mi avevano tolto chiaramente le manette e la benda nella foga l’avevo già persa. Un’apoteosi vedere improvvisamente tutti quei cazzi ritti, turgidi e pieni di voglia maschia. Il porco dietro mi è entrato nel culetto come fosse burro, hanno iniziato a stantuffarmi con un’energia indescrivibile. Avevo due cazzi bellissimi dentro, il ragazzo sotto era anche un bel tipo ma non sono riuscita a baciarmelo per bene, poiché altri due cazzi prepotentemente si fecero sotto. Davanti al mio viso, sbattendomeli sulle guance e poi in bocca...non so quanto stavo sbrodolando, oramai il cervello era in estasi e non capivo più nulla. A turno mi hanno scopata, sconquassata, inculata. Gli insulti peggiori che una donna normale può sentire, erano paroline magiche per me, da farfalle nello stomaco. Ho amato ogni singolo secondo di quella serata ed ho amato sentirmi vacca, troia e cagna. Ogni maschio aveva il suo desiderio. Chi voleva scoparmi in piedi a pecorina, chi voleva farsi leccare i piedi, il culo, chi mentre mi fotteva voleva sputarmi in faccia, chi mi ha voluto fistare profondamente. Ho esaudito ogni loro desiderio e tutti i miei sogni si sono avverati in una sera, la cosa che più si avvicinasse ad uno stupro di
Naturalmente alla fine ho ricevuto ciò che desideravo da tempo. Una grandinata di sperma in faccia. È stato fantastico, io, al centro del materasso, intorno tutti i cazzi e chi si spintonava per sborrarmi. Hanno iniziato in due insieme, poi altri ed altri ancora, sentivo ogni fiotto che mi colpiva il viso, la densità dello sperma in bocca e tutto il nettare che mi colava sul corpo. Nei capelli, nelle orecchie, avevo sperma di maschio dappertutto ed i loro sapori mi sono rimasti addosso per giorni, e nella mia mente ci sono ancora. C’è ancora un’angolo della mia mente, che vuole riprovare quelle sensazioni, quelle emozioni, una diavoletta che vuole sentire nuovamente quelle paroline...”lurida troia succhiacazzi, cagna, puttana ninfomane...J’adore