STORY TITLE: AVVENTURA ALLE TERME 
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STORY

AVVENTURA ALLE TERME

by io125
Viewed: 361 times Comments 1 Date: 07-09-2025 Language: Language

La mia giovane moglie, compagna, non siamo ancora sposati, ama andare soprattutto in inverno alle terme ed immergersi nelle calde e ricche acque per rilassarsi e beneficiare delle loro proprietà terapeutiche. Quindi passare un fine settimana, ogni tanto, nella bella vasca di acqua calda e sulfurea delle terme di Rapolano era diventata per noi una consolidata routine. La mia voglia di vedere lei corteggiata da un altro era cresciuta sempre di più fino a diventare il cuck virtuale di un vero porco cerebrale incontrato in internet. Franco, dopo essere diventati amici telefonicamente, avergli inviato molte foto normalissime di Irene, mi ha proposto con decisone di fargliela conoscere presentandolo come vecchio amico. Dato che però non ci sarei mai riuscito veramente, mi venne in mente di proporgli di trovarci casualmente alle Terme e di avvicinarla, eventualmente corteggiarla, senza logicamente dire nulla a lei e senza dirmi come avrebbe agito. Il giorno stabilito un venerdì, dove le terme chiudono all’una di notte, io e Irene entrammo allo stabilimento nel pomeriggio, verso le 15 e dopo aver indossato i costumi, entrammo in piscina per “goderci” un pomeriggio di relax. Ero arrapato ed emozionato perché non sapevo come e quando Franco avrebbe agito. Io e lui ci eravamo visti tramite cam e quindi conoscevamo i reciproci volti, inoltre mi aveva inviato un messaggio che sarebbe arrivato intorno alle 16. L’attesa per vederlo cresceva sempre più forte e l’adrenalina era ad altissimi livelli. Avevo il cazzo durissimo e il cuore che batteva all’impazzata mentre lei era rilassata e strafica con il suo due pezzi dove i due capezzolini sporgevano turgidi e il suo culo era in bella mostra per la gioia degli uccelli duri dei maschi presenti. Mentre eravamo in vasca, verso le 16,30 vedo arrivare Franco, che di persona confermava l’aspetto positivo della cam. A questo punto non sapevo che fare salvo guardarlo negli occhi e dargli un cenno di intesa; adesso il gioco doveva condurlo lui. Franco si immerse anche lui in acqua e dopo circa una ventina di minuti si avvicinò a noi due con naturalezza e non curanza, come un tranquillo cliente che voleva gustarsi il buon tepore dell'acqua. Eravamo seduti sul bordo ricavato all'interno della piscina e l'acqua non limpida, grazie anche il vapore che si sprigionava dalla differenza tra la temperatura esterna e quella interna, impediva di vedere i corpi delle persone immerse. Io ero alla destra di Lori e Franco si sedette non troppo vicino a Lei, alla sua sinistra. La sera incombeva e nella zona della piscina dove eravamo non c'era quasi nessuno. Ero in fibrillazione col cazzo che letteralmente scoppiava dentro il costume, Ire, in pieno relax con gli occhi semichiusi che godeva il calore che arrivava dall'acqua termale. Ero imbarazzato ed emozionato e non sapendo cosa fare, con la scusa di bere acqua, dissi a Lori che sarei uscito pochi minuti e sarei rientrato a breve. Mentre mi allontanavo non potei incrociare gli occhi di Franco che ricambiò lo sguardo in modo sarcastico e spudorato. Uscii e mi misi in una posizione dove potevo vedere Irene e Franco senza essere visto, in modo da poter controllare cosa succedesse: lui si avvicinò ulteriormente e per alcuni minuti, che mi parvero infiniti, non notai nulla, poi però mi accorsi che Irene si mosse improvvisamente rivolgendo lo sguardo verso Franco senza fare nulla di particolare mentre lui la guardava compiaciuto. In breve, lui iniziò anche a dirle qualcosa all'orecchio e lei sorridendo cominciò a conversare amichevolmente. Ero come ipnotizzato ed incannato...così prolungai il mio allontanamento e continui ad osservare cosa stesse succedendo in vasca. Ire e Franco erano più vicini e nel buio del tardo pomeriggio si vedevano soltanto le loro teste, i corpi erano immersi, le braccia non si vedevano ma potevo notare che qualcosa sotto l'acqua si agitava. Così dopo circa una buona mezzora mi decisi a ritornare di fianco a lei, mentre Franco vedendomi arrivare si era leggermente distaccato per poi allontanarsi. Al mio ritorno mi sedetti nuovamente al medesimo posto e non dissi nulla così come Lei non disse nulla.....Le chiesi se era tutto apposto e se fosse accaduto qualcosa durante la mia assenza, ma Irene mi confermò che non era successo alcunché...così rimasi spiazzato dalla sua risposta e feci finta di nulla. Intanto Franco era uscito e non lo avrei sentito fino a lunedì. Passai il week end and arrovellandomi il cervello con un arrapamento cerebrale mai provato, in attesa di parlare al telefono con il bull per sapere direttamente da lui cosa fosse successo. Arrivò finalmente lunedì e dopo un veloce scambio di messaggi per organizzare la telefonata, chiamai Franco per avere il suo resoconto. Mi raccontò tutto molto dettagliatamente senza nascondermi nulla o tralasciare particolari: si era avvicinato a Irene e dopo averle toccato

involontariamente

la sua gamba, stava per scusarsi, ma lei invece di essere scortese oppure infastidita, era quasi compiaciuta e lusingata; così Franco, da vero porco deciso qual è, colse l'occasione per farle complimenti piuttosto audaci e disinibiti sulla sua bellezza e sulle sue forme molto sexy. Ire rimase quasi bloccata e questo permise a Franco di rivelarle la sua fortissima eccitazione prendendole la mano e trascinandola sul cazzo duro mentre lui con l'avambraccio le sfiorava i capezzoli turgidi ed già eccitati. Irene si trovò il cazzo di Franco in mano e come un automa lo iniziò a segare sotto l'acqua. In questa situazione lui le ordinava cosa fare mentre adesso la sua mano era andata verso la fichetta leggermente pelosa provocandole un fremito lungo la spina dorsale, mia moglie era in pieno godimento, stava venendo, mentre invece Franco si godeva la sega. Non ci volle molto a lei per venire mentre Franco non riuscì a schizzare e così le chiese il suo telefono perché voleva vederla per terminare quello che aveva iniziato quella serata, la voleva scopare. Quindi a questo punto non mi resta che attendere l'incontro tra Franco e Irene per appagare finalmente il mio sogno: diventare cornuto. Nei giorni seguenti tra me e Franco ci fu un intenso scambio di messaggi e di telefonate, voleva sapere molti particolari di lei e a me sinceramente questa cosa piaceva e mi arrapava, tanto che spesso mi segavo al cellulare mentre rispondevo alle domande sempre più specifiche ed anche imbarazzanti. Mi teneva aggiornato anche dei messaggi che inviava a lei e delle conversazioni che facevano, oltre ai fondamentali complimenti, che lei da gran vanitosa amava particolarmente; le chiedeva quando si sarebbero potuti incontrare, su come era vestita, se indossava collant oppure autoreggenti, se avesse i tacchi oppure gli stivali e che intimo stesse usando, insomma cercava di imbarazzarla ma anche di insinuarle la voglia del tradimento. Irene non voleva accettare di vederlo ma Franco insisteva nella azione demolitrice verso i timori e le paure che albergavano nel sub inconscio di mia moglie. Così questo tira e molla andò avanti per quasi un mese fino quando Lori accettò di incontrarlo solo per un caffè. Quando Franco mi comunicò la notizia mi si rizzò subito il cazzo e salì dentro di me un misto di rabbia, gelosia ma anche arrapamento che per poterlo calmare dovetti ricorrere alla visione di un filmino di argomento e trama cuckold, con una conseguenziale splendida sega. Si avvicinava il giorno all'incontro e Ire era apparentemente serena e tranquilla come sempre, io volevo che crescesse in lei la voglia di sesso e per questo non si scopava da un po', logicamente Franco ne era tenuto al corrente e mi indicava sia come comportarmi nei suoi confronti e anche sapendo che mi piaceva la cosa, mi stuzzicava sbeffeggiandomi e deridendomi in una sorta di dominazione cerebrale. Ma eccoci al giorno stabilito dell'incontro, Lori indossava un paio di leggings neri aderentissimi, che mettevano in risalto il suo superbo culo fasciato da un tanga brasiliano di pizzo nero, una maglia di lana bordeaux lunga a metà coscia con apertura del collo molto ampia che permetteva di vedere le spalle e i cordoncini della canotta nera che aveva sotto e per finire un paio di scarpe nere con tacco giusto, non eccessivo, che evidenziava una caviglia nervosa ed affusolata. Si erano dati appuntamento nel parcheggio di un ipermercato per confondersi tra tutte le altre auto presenti. Io ero tenuto aggiornato nei limiti delle possibilità da Franco tramite whatsapp. Lui era già fermo ad aspettarla al secondo piano e lei seguendo le indicazioni parcheggiò l'auto di fianco alla sua e con nonchalance aprì la portiera dell'AUDI e salì a bordo. Dopo un veloce e rituale saluto, Franco mise in moto e partì chiedendo a Lori dovesse volesse andare e questo la colse impreparata perché non voleva farsi vedere in pubblico con uno sconosciuto, così fu lui a decidere dove andare, seguendo le mie indicazioni, e ad un precedente sopraluogo, dato che lui non era della nostra zona, si diresse in una zona collinare poco frequentata soprattutto nelle giornate invernali, dove c'era la possibilità di isolarsi e non farsi vedere da occhi indiscreti. Dopo i primi attimi di imbarazzo e di frasi convenevoli, Franco passò all'attacco manifestando a Ire quanto era rimasto stupefatto dalla sua bellezza e sensualità dopo l'incontro in vasca alle terme e lei di tutto questo ne rimase colpita e molto compiaciuta ringraziandolo in tal modo che si fece più audace mettendole una mano sulla gamba e cercando il contatto con la sua mano. Lei tesa ed emozionata lo lascò fare e questa sua accettazione rese ancora più ardito Franco che con un gesto deciso ed impulsivo porto la mano di Irene sulla patta dei pantaloni per poterle trasmettere e farle sentire la totale erezione del suo cazzo. Le disse di tirarglielo fuori e di continuare quello aveva iniziato alle terme: Dai tiralo fuori, senti come è duro per te, segalo. In un attimo il suo membro duro e turgido usci dai pantaloni come una grossa biscia che si avventa sulla preda e mia moglie come in preda ad un raptus iniziò a toccarglielo, a massaggiarglielo con energia e vigore, lentamente e poi velocemente tanto che il porco le disse di fermarsi perché altrimenti avrebbe schizzato. Io, nel frattempo, ero in azienda teso ed arrapato in attesa di notizie che non arrivavano perché lui non scriveva. Franco aumentò l'andatura e in breve raggiunse il posto che aveva deciso di isolarsi con lei. Appena arrivato sistemò meglio i sedili e si avventò su di lei iniziandola a baciare sul collo, dentro le orecchie, le toccava le tette e si diresse sulla bocca per limonarla. Anche lei era in preda alla massima eccitazione e si era lasciata andare completamente, assecondandolo in tutto, partecipando attivamente e freneticamente con la lingua dentro la sua bocca. A questo punto si tirò fuori il cazzo duro e già umido e stendendosi sul sedile prima le chiese di segarlo cosa che iniziò a fare per il meglio, poi contemporaneamente fece scendere i leggings e il tanga ed inizio a toccarle la fica cominciando uno splendido ditale. L'abitacolo dell'auto si riempì immediatamente di odori corporei di lui, del suo cazzo e di lei, della sua fica che iniziava a colare come una fontana, Franco fermò la sega perché si accovacciò davanti a lei per poterla leccare, la sua lingua guizzava veloce dentro la fica piena di umori, prima lentamente poi velocemente, entrava e usciva, esplorava ogni parte della vulva pelosa, gonfia e pronta ad esplodere. Mia moglie era ormai vicina all'orgasmo e con entrambe le mani spinse la testa di Franco verso il suo ventre mentre in pieno godimento urlava frasi piuttosto audaci; questa cosà mando letteralmente fuori di testa il mio amico che alzandosi con la bocca piena del suo piacere si distese e le ordino di ciucciargli il cazzo. Irene cominciò a prendergli il cazzo in bocca partendo dalla cappella passando la lingua sul bordo poi scendendo fino alle palle per risalire e ingoiarlo quasi tutto. La teneva per la testa e la scopava in bocca ma l'eccitazione, la voglia, il desiderio erano davvero troppo forti per poter durare ancora a lungo, così dicendole che era una gran ficona bocchinara, tenendola per i capelli esplose con svariati flotti di sborra in bocca e sul suo meraviglioso viso; era diventata una maschera piena di sperma bianco e denso. Il sudore e gli umori dei due amanti erano mescolati e si sentiva l'odore del sesso nella macchina, così ridendo, decisero che per scopare lo avrebbero fatto in un comodo letto, la prossima volta che si sarebbero visti. Si ricomposero e ripartirono per il parcheggio dove si baciarono in bocca appassionatamente.

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar Attila È tutto vero...?

    08-09-2025 02:08:10