STORY TITLE: Presentazione ai racconti 
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Presentazione ai racconti

by Okstrato
Viewed: 56 times Comments 0 Date: 27-06-2025 Language: Language

La presentazione mi sembra doverosa. Il contesto e la natura delle relazioni aiutano a comprendere meglio certe dinamiche della vita — e quindi anche dei racconti, soprattutto quando sono reali, come quello che sto per condividere.

Sono un uomo di 45 anni, oggi sposato, ma con un passato ricco di esperienze. Fin dai 18 anni ho sempre avuto un’inclinazione chiara: mi hanno sempre attratto le donne disinibite, sfacciate e con un grande appetito sessuale. Ovviamente, le prime volte ho provato gelosia — e ne ho sofferto. Ma se vuoi stare con una donna fatta in un certo modo, devi scegliere: o la gelosia, o la felicità. Io ho scelto la seconda.

Un po’ per sfida, un po’ per desiderio di trasgredire e forse anche per conoscermi meglio, ho iniziato a vedere il tradimento non come una minaccia, ma come un’opportunità. Da lì ho scoperto una cosa curiosa: essere tradito può dare emozioni forti quasi quanto tradire. Il brivido, l’adrenalina, la consapevolezza che qualcosa di proibito sta accadendo — e che tu lo stai accettando, o addirittura alimentando — ti fa sentire vivo, presente, eccitato.

Col tempo ho capito che, a parte poche eccezioni, è più facile mantenere una relazione se a trasgredire è la donna, e non l’uomo. Ma questo comporta anche dei rischi: il tradimento femminile, più emotivo, può facilmente sfociare in innamoramenti e storie parallele. Così, dopo periodi intensi e molto divertenti, alcune relazioni sono finite.

In 25 anni ho avuto almeno otto relazioni importanti, tutte con un denominatore comune: il desiderio, più o meno consapevole, di diventare un cuckold. E ci sono sempre riuscito, anche con ragazze apparentemente poco inclini al libertinaggio. In fondo, il punto era uno solo: io avevo molto più desiderio di quanto loro provassero per me. E non era difficile far capire che, se una relazione rischia la monotonia, la donna ha tutto il diritto di godere quanto l’uomo. Ma per farlo, deve trovare il cazzo giusto.

Fisicamente mi considero uno sportivo, non particolarmente prestante, ma con un dono: sono ben dotato (20x7 cm). Durante il sesso, condividevo le mie fantasie. Le scene che descrivevo alle mie partner erano quasi sempre con persone reali: amici, conoscenti, uomini su cui sapevo avessero già posato lo sguardo con un certo interesse.

Col tempo, il gioco diventava più audace. Le incoraggiavo a vestirsi in modo sexy, provocante, anche nella vita di tutti i giorni. Questo attirava l’attenzione degli uomini e, spesso, accresceva la sicurezza e la sensualità della mia compagna.

Alla fine, prima in segreto, poi confessando tutto — o addirittura organizzandolo insieme — nascevano i primi flirt, le prime scappatelle.

Ma questa è solo l’introduzione. Il resto lo racconterò, un episodio alla volta.

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