Giochi nei camerini - parte 2
by PaoloBARIViewed: 222 times Comments 1 Date: 26-03-2025 Language:

Ormai come satiri stregati dal carisma di questa giunonica e voluttuosa dea. Uscimmo dal negozio, lei sottobraccio a me, Michele dietro di noi, ... Lei aveva vinto l'imbarazzo iniziale e il desiderio iniziava a guidare i suoi gesti, lungo il percorso per uscire dal centro commerciale e arrivare al parcheggio dove sostava la loro auto, passeggiavamo come due innamorati che si conoscono da tempo chiacchierando dell'accaduto, complimentandoci a vicenda e stuzzicandoci, parlando del profumo del suo corpo, del desiderio di baciarla ovunque, del suo smalto...
Quasi volando raggiungemmo l' auto, Michele aprì la macchina, un suv, si fermò davanti all' auto e chiese a Paola, che facciamo andiamo in qualche strada riparata con due auto o andiamo tutti in un auto?
Paola:
tu guidi non ci mettiamo dietro e continuiamo a chiacchierare
Michele ed io obbedimmo alla bionda autorità.
Così Michele si sedette alla guida, io e Paola dietro, uno ad un capo e l'altra all' altro, lasciando il posto vuoto in mezzo.
Paola:
ti sei eccitato tanto nel camerino
Io:
si, sono ancora eccitato, è stato addirittura anche complicato camminare fino a qui
Paola:
mi porge il suo piede nel sandaletto, poggiandolo sul mio ginocchio
Le inizio a slacciare il sandaletto e lo sfilo dal piede, lo massaggio, lo porto alle labbra, liscio e morbido, un profumo di donna inebriante, bacio la pianta, lecco il suo piede, succhio ogni splendido dito... Paola ogni tanto geme, apprezzando il trattamento alla sua estremità. Michele ci osserva dallo specchietto retrovisore, mentre guida verso una stradina di campagna riparata da sguardi indiscreti, ad ogni gemito di Paola l' intera auto sobbalza, Michele rallenta e si gira, è sempre più impaziente di trovare un posto idoneo.
Mentre bacio il piede di Paola, non riesco a trattenermi e inizio a toccarmi da sopra ai jeans. L' erezione è vistosa, si delinea la forma del mio membro sotto al tessuto dei jeans.
Lei lo nota e poggia il suo piede sopra, strofinandolo sul mio membro. Mi fa sobbalzare, sento tutto il suo piede che preme curioso sull'asta arrivando al glande. Preme dalle dita fino al tallone, ogni passaggio è un brivido.
Intanto mi passa il secondo piede per ricevere il medesimo trattamento del primo piede.
Con entusiasmo di Michele giungiamo in un terreno in campagna, parcheggia tra due file fdi ulivi, vicino i ruderi di un vecchio trullo.
Michele si volta a guardarci, chiede a Paola:
Amore è bravo a dedicarsi ai tuoi piedi?
Paola:
sa come si baciano
Poi Paola mi dice:
togliti tutto fammi vedere quanto sei eccitato
.
Ubbidisco mi sfilo jeans e boxer, svetta il mio pene, gonfio e duro, le vene tutte in mostra, la cappella completamente scoperta ed umida.
Paola guarda attirata, una espressione di curioso gradimento pervade il suo viso. Michele osserva con gli occhi di un satiro eccitato, noto che anche lui nel frattempo libera il suo membro e si masturba.
Paola inizia a commentare il mio membro, fa i complimenti, lo prende a calcetti con i piedi, la donna maliziosa e autoritaria che nascondeva prende il sopravvento:
Che cazzo, sei un porco vedi come è duro
accompagnata da calcetti.
Questo è un cazzo, tu sei ancora moscio
rivolgendosi a Michele.
Mi afferra il membro con entrambi i piedi e mi fa un footjob, era una artista, sapeva prendere il membro tra l' alluce e il primo dito del piede. Dita lunghe a affusolate, perfette per ghermire il mio membro.
Passa tutte le dita sulla mia cappella che era evidentemente umida.
Toglie i piedi dal mio membro e lo afferra con una mano, passa i suoi piedi a Michele, poggiandoli sul vano portato e ordina al suo compagno di leccarli, deve sentire il sapore del mio cazzo suo suoi piedi, perché lui l' ha spinta a questi giochi e deve pagare lo scotto... I loro l'atto erano questi.
Io come da accordi con Michele resto fermo, sono in giocattolo, in loro balia, è lei ad usarmi.
Paola inizia a masturbarsi con una mano e con l'altra masturba me, Michele lecca i suoi piedi masturbandosi, il momento è altamente eccitante, trattengo l' esplosione.
Paola sente il mio membro duro più di prima e mi dice:
non venire porco
.
Toglie la mano dal mio membro e la porta al suo seno scoprendolo.
Mi guarda che la ammiro mentre si masturba, toglie le dita cariche dei suoi umori dalla sua splendida fica, me la mostra, sembrava quella di una ragazzina, piccola e con labbra poco sporgenti, aperta e umida. Le chiedo se posso leccarla, mi dice che sono un porco e che non posso, è già andata oltre il previsto ...allora le chiedo di assaggiarla leccando le due dita cariche dei suoi umori... Eccitata e lusingata accetta, lecco avidamente, era dolce con un leggero retrogusto acido, mi eccita maggiormente.
Lei dice a Michele:
si fa tardi, mio marito tra poco rientra dobbiamo andare. Ma voglio vedere esplodere questo porco
.
Afferra nuovamente il mio membro tra i suoi piedi e mi masturba, dice a Michele di sporgersi e sputare sul mio cazzo, tenendolo fermo tra i suoi piedi.
Michele ubbidisce, lei mi masturba con decisione, sento la pelle che tira la cappella, ogni volta che sale e scende con i piedi, dopo poco esplode tutto il mio piacere, 5 o 6 caldi schizzi di sperma, raggiungono i suoi piedi, le cosce, il suo inguine, le continua a masturbarmi anche se sono venuto facendomi gemere.
Paola ride soddisfatta, Michele la guarda innamorato. Lei porge i suoi piedi sporchi del mio seme a Michele e gli dice:
puliscimeli con la salvietta e passamene una, il porco mi ha sporcata tutta
.
Io li guardo, lei mi dice
dai porco datti da fare pure tu puliscimi
Così le faccio quest'ultima coccola e lei dopo ricambia pulendo il mio membro.
Durante il viaggio di ritorno per accompagnarmi al mio veicolo, continuiamo a chiacchierare e ci salutiamo con la promessa di risentirci e ripetere l' esperienza.