LA MIA PRIMA ESPERIENZA DA BULL
by TerzoincomodoVu: 681 fois Commentaires 1 Date: 19-03-2025 Langue :

Vorrei condividere con voi una delle mie prime esperienze da giovane Bull (avrò avuto 26/27 anni) avuta con una bellissima coppia a Rimini in una bella serata autunnale.
È sabato sera, ed io avevo già preso appuntamento con questa coppia conosciuta su un sito simile a questo grazie ad un loro annuncio LAST, la conoscenza con loro è stata veramente fugace, anche strana direi (suppongo di aver parlato con il lui della coppia, non ho chiesto), mi è stata chiesta con una certa freddezza qualche foto per vedere come ero fisicamente ed esteticamente, gli sono piaciuto e mi è stato detto orario e indirizzo.
Così, un po' titubante, sono partito da Ancona e con un’oretta di macchina sono arrivato a Rimini, vicino una via del centro, parcheggio e mi incammino verso il luogo dell’incontro, intanto gli scrivo, un po' agitato in quanto mi sembrava tutto troppo facile e surreale, preoccupatissimo di aver preso un bidone e di aver fatto tutta quella strada per nulla, o peggio per trovarmi qualche orco che si spacciava per quella bellissima creatura che avevo visto nelle foto. E invece mi risponde subito (e questa volta era lei a scrivere) e mi dice “lui sta scendendo” e in effetti davanti a me stava arrivando questo signore molto alto e dall’aspetto distinto che mi saluta con fare molto amichevole. Già tutti i miei timori stavano svanendo entrando in questo palazzo molto elegante, e si sono dileguati del tutto dopo che lui mi ha aperto la porta dell’appartamento che dava su un ampio soggiorno con al centro un grande tavolo e questa Dea seduta che mi fissava con un sorriso ammaliante, ben consapevole di cosa sarebbe accaduto di li a poco. Era semplicemente bellissima, bionda, slanciata, con un seno non molto grande ma perfettamente proporzionato al suo corpo che era così grazioso e minuto che avevo paura si potesse rompere durante il rapporto. Lui molto gentilmente mi prende il giubbino e me lo appende mentre io mi incammino verso di lei e mi siedo nella sedia accanto rivolgendomi verso di lei, mi fa un complimento che dall’imbarazzo di averlo ricevuto da una bellezza come lei non sento di aver ricambiato adeguatamente, e facciamo un po' di conversazione. Non ricordo esattamente di cosa avevamo parlato quei pochi minuti in quanto ero troppo concentrato a scrutare ogni angolo, anzi ogni curva del suo corpo, finché lui non ci interrompe per proporre di metterci più comodi sul divano, e da li le parole non sono più servite.
Non appena seduti lei inizia subito a toccarmi il pacco, che già stava crescendo grazie al suo tocco delicato ma allo stesso tempo deciso ed anche per la consapevolezza della situazione in cui mi trovavo, e avvicinandosi mi inizia a baciare con gran passione e trasporto, in un attimo le nostre lingue si muovo nelle nostre bocche con una gran foga come se volessimo soffocarci a vicenda. Il mio pene diventa subito durissimo e lei se ne accorge, così mi aiuta a sfilare i pantaloni, e senza esitare se ne appropria ed inizia a masturbarmi lentamente, guardandomi dritto negli occhi, poi abbassa lo sguardo sul mio membro ed anche la testa per prenderlo in bocca e partire con un grandissimo affondo, poi continua a masturbarmi accompagnando con la sua bocca su e giù, su e giù, aprendola ogni tanto per dare dei colpetti e delle carezze con la lingua sulla mia estremità. Dopo qualche minuto si alza e si spoglia lei, togliendo la maglietta vedo finalmente (dal vivo) i suoi capezzoli, uno aveva l’areola leggermente più oblunga dell’altra, ma comunque restava sempre una bellissima ed invidiabile terza piena. Successivamente si abbassa il pantaloncino di jeans assieme alle mutandine e vedo questo piccolo ciuffo di pelo, solo una striscetta, bionda, curata, che terminava esattamente al clitoride concedendo la vista sulla sua vulva perfettamente depilata. Totalmente nuda sale sopra di me appoggiando le ginocchia sul divano e mi para il suo seno davanti alla faccia, così inizio a leccare e mordicchiare quei capezzoli mentre lei mi abbraccia la testa e mi accarezza i capelli mentre si sposta da destra a sinistra e da sinistra a destra per farmele provare entrambe, finché non inizia dolcemente a scendere baciandomi nuovamente per arrivare a strofinare la sua vagina, che si stava inumidendo, sul mio pene, che era già ormai turgido.
Per fortuna interviene lui, di cui mi ero dimenticato dell’esistenza praticamente da quando mi aveva aperto la porta di casa, che ci chiede di andare in camera da letto. In quell’attimo di lucidità e di riposo per il mio pene che stava correndo troppo mi sono chiesto quando anche lui sarebbe entrato in azione, ma pur passando alla camera da letto noto che lui si mette in disparte, dall’altra parte del letto e continua a guardare, così senza fare domande riporto la mia attenzione su di lei che invece si era appena distesa aprendomi le gambe in modo così invitante che glie lo avrei buttato dentro con la rincorsa, ma molto galantemente (ed anche per far sbollire ancora un po' l’amico) mi sono inginocchiato davanti alla sua passerina ed ho iniziato a leccare come un cagnolino, anche se devo dire che era già bella umida e godereccia, ma per me era un piacere assaporare i suoi umori e sentirla gemere mentre gli solleticavo e succhiavo quel piccolo clitoride, mi dava una grande soddisfazione così continuai ad oltranza finché non mi spinse via lei la testa e mi invitò a mettere il preservativo.
Finalmente si passa all’azione vera e propria, lei era già distesa quindi mi metto sopra di lei e le alzo subito le gambe portandole sulle mie spalle e rimango con la schiena dritta per poter ammirare la penetrazione, ma essendo una scena troppo bella e suggestiva rischiavo di fare una Caporetto e così dopo poco le imbraccio nuovamente le gambe e glie le spingo più su per farle alzare il bacino. Ora la sua vulva era completamente esposta a potenti, prepotenti e ripetute stantuffate che era proprio quello che voleva lei e così la accontentai per diversi piacevoli minuti durante i quali le baciavo il collo e le mordicchiavo i suoi morbidi lobi finché non iniziai a sentire nuovamente che stavo per venire. Avevo bisogno assolutamente di un piccolo break così le chiesi un minuto per andare in bagno a farmi un bidet con acqua bella fredda che ha stemperato a dovere. Al mio ritorno la trovai in piedi con le gambe divaricate e le mani appoggiata su un grande comò, voleva essere penetrata in piedi come se stessimo facendo una sveltina in un vicolo di strada, così la accontentai, la posizione non mi dispiaceva perché non la trovo particolarmente comoda e quindi potevo durare anche un’ora in quel modo. Una strusciatina per centrare l’ingresso e lo misi nuovamente dentro, fin da subito mi chiese di spingerglielo più forte che potevo e di sculacciarla, fortunatamente avendo una lunghezza discreta riuscivo a tirarlo indietro abbastanza per non farlo uscire me per poterglielo spingere dentro con colpi secchi e violenti come piaceva a lei facendola sobbalzare ad ogni colpo mentre mi tenevo aggrappato a lei dai suoi seni. Quando finalmente si stancò di quella posizione mi spinse sul letto e come una pera cotta mi lasciai cadere e lei mi salì sopra rivolta con lo sguardo verso di me ed inizia a cavalcarmi, alternando sobbalzi vigorosi a rotazioni del bacino con il mio pene sempre rigorosamente dentro di lei, mentre le accarezzavo quelle gambe così lisce e perfette notai che anche lui era passato all’azione, aveva preso il suo pene in mano e si stava masturbando alla grande, li capii che avevo incontrato una coppia cuckold. Poco male, io ero interessato a quella divinità, poi se l’avessi scopata con lui o da solo non mi importava molto, anzi devo ammettere che ho gradito molto sentirmi il maschio Alpha nella stanza (anche se la vera Alpha era la donna con cui stavo facendo sesso dato che da quando ci siamo adagiati a letto ha deciso sempre e solo lei cosa fare e quanto a lungo farlo).
Dopo una bella cavalcata decide di mettersi a pecora sul letto, un’altra posizione che mi poteva fregare facilmente facendo capitolare la mia avventura, anche se ormai era già da una mezz’ora che stavamo scopando ed io ero più che realizzato, ma lei non sembrava ancora che ne avesse abbastanza quindi dovevo rimanere concentrato per soddisfare al meglio le sue voglie. Chiedo altra sosta al bagno per la seconda rinfrescata degli attrezzi e per darmi anche un’asciugata dato che avevo iniziato a sudare di brutto per lo sforzo e le mille emozioni che mi pervadevano. Ritorno e riprendiamo da dove eravamo rimasti, una leccata di rito alla passerina e già che stava in quella posizione mi sono spostato anche sul suo ano penetrandolo più che potevo con la lingua ma lei mi anticipa subito che il suo culetto sarebbe rimasto fuori dai giochi (me ne feci subito una ragione, già ero felice così!). La penetrai dunque a pecorina, volevo iniziare lentamente, con dolcezza, anche per sentire bene le pareti della sua vagina che stringono e scorrono lungo il mio pene ma lei cominciò a sbattere con il culo verso di me chiedendomi di sfondarla quindi aumentai subito il ritmo, così come aumento subito anche la sensazione di una fine imminente. Decisi così di non rimanere in ginocchio ma di alzarmi assumendo quindi una posizione più scomoda, con le gambe piegate, che avrebbe sicuramente ritardato la mia venuta e lei segui la mia mossa abbassando la faccia sul materasso ed esponendo la sua patatina più in alto per ricevere meglio il mio pene che sempre con la massima foga la stava stantuffando ormai da diversi minuti finché piano piano il suo bacino non scende fino ad adagiarsi sul letto ed io la seguii sedendo sulle sue gambe e continuando a penetrarla, e potei ammirare quel sederino così piccolo e perfetto nella sua rotondità mentre il mio pene entrava ed usciva ricoperto dei suoi fluidi.
Una volta soddisfatta da quella posizione lei uscì dal letto ed anche io mi alzai, eravamo uno di fronte all’altro, mi appoggiò le braccia attorno al collo mantenendo comunque una certa distanza, ed alzò una gamba che prontamente imbracciai, e sentì subito che si stava appoggiando di peso per poter alzare anche l’altra che afferrai altrettanto prontamente. Lei abbassò una mano per prendere il mio pene ed indirizzarlo dentro di sé tenendosi saldamente ancorata al mio collo con l’altra mano, non appena lo mise dentro si strinse a me ed iniziai a farla sobbalzare sul mio pene, che sentendo le sue natiche sbattermi sui fianchi ed i suoi gemiti carichi di piacere emessi ad ogni sobbalzo, stava diventando sempre più marmoreo. Ma presto la fatica di quella posizione iniziava a farsi sentire (personalmente preferisco guardarla in un porno piuttosto che farla) così la appoggiai con la schiena al muro per dimezzare il peso che per quanto poco fosse a lungo andare sembrava crescere, le diedi ancora qualche affondo bello deciso poi abbassai lentamente le braccia per farla scendere ed invitarla verso il letto dove ci abbracciammo come 2 innamorati scambiandoci dei dolci baci carichi di passione. Dopo poco lei si volta e porta la sua mano alla natica aprendola per invitarmi a penetrarla da dietro restando entrambi distesi sul letto, così mi accostai il più possibile e cercai di scivolare anche un po' più in basso rispetto a lei in modo da poterle massaggiare agevolmente il clitoride, l’altro braccio intanto le passava sotto la testa e lei inizio a succhiarmi le dita mentre io le riempivo la schiena di dolci baci tra un affondo e l’altro. Durante il rapporto in quella posizione iniziai a sentire i suoi umori che stavano colando fin sulla mia gamba eccitandomi moltissimo nel sentire quel liquido caldo sulla mia pelle, ma capii anche che la fine di quella magica esperienza stava arrivando così le chiesi dove voleva che venissi e subito lei si volto per paura che già per eiaculare e mi disse che voleva tutto nella sua bocca, così scesi dal letto tolsi il preservativo ed iniziai a masturbarmi davanti a lei che mi guardava famelica di assaggiare il mio sperma. Non appena diedi segno di iniziare a venire lei si fiondò sul mio pene e lo serrò completamente con le sue morbide labbra sottili e sentii distintamente ogni singolo getto proiettarsi dentro la sua bocca avida e calda, immagino sarà stata molto densa visto quanto tempo è durato il rapporto e l’eccitazione generale. A quel punto pensavo che avrebbe ingoiato, invece si voltò verso di lui, che nonostante l’assenza era sempre rimasto presente nella stanza, il quale si avvicino velocemente alla sua Dea e si baciarono passandosi il mio sperma caldo da una bocca all’altra giocando con le loro lingue, e così continuarono per un po', mentre io ammiravo tutta la loro complicità e la bellezza di quella scena così intima.
Quando si staccarono mi andai a risciacquare velocemente, lui mi riaccompagnò nel salone per rivestirmi e prima di andare mi chiese di andare io a salutarla perché lei era stanca e non voleva venire in salone, infatti quando tornai in camera da letto lei era ancora come l’avevo lasciata, voltata di spalle come quando stava baciando il suo uomo, così le diedi un ultimo dolce bacio su una guancia e le accarezzai il fianco, lei si voltò fugacemente dandomi un bacio a stampo sulle labbra e si complimentò con me per la prestazione (anche io ero estremamente sorpreso di me stesso in effetti) che ovviamente ricambiai con un elogio alla sua di prestazione ed alla sua bellezza, poi si voltò nuovamente nella posizione in cui l’avevo trovata. Tornai in salone dove lui ancora mezzo nudo mi attendeva all’uscio per aprirmi la porta, ci scambiammo un abbraccio con 2 baci sulle guance, mi ringraziò per aver soddisfatto la sua donna ed io ringraziai lui per la bellissima opportunità che mi era stata concessa e me ne tornai pienamente soddisfatto a casa mia con un ricordo che rimarrà indelebile nella mia vita.