Una vacanza inaspettata. Seconda parte.
by pennabiancaVisto: 362 veces Comentarios 3 Date: 12-03-2025 Idioma:

Tutto quanto sta accadendo è per me una situazione talmente eccitante, che ho un orgasmo quasi istantaneo, mentre lui, ora, ha tolto le dita dalla fica e mi tiene una mano sul capo, dettandomi il ritmo della pompa. Max dice qualcosa in spagnolo al tizio che sto succhiando e lui, dopo un po' accelera il ritmo, poi mi toglie il cazzo dalla bocca e, subito dopo, prende a schizzarmi la sua crema sul corpo. Mi ritrovo sdraiata con i seni ed il ventre completamente coperti da schizzi di sborra, quando mi accorgo che Max fa avvicinare, uno dopo l'altro, anche gli altri maschi che ci erano vicini e anch'essi mi schizzano addosso, coprendomi del tutto della loro sborra. Pronunciano alcune parole per me incomprensibili, ma vedo Max che ride e poi, quando gli chiedo di tradurre, lui mi dice solo una cosa.
«Hanno detto tutti che sei una gran troia!»
Nel sentire le sue parole, ho un orgasmo istantaneo! Finito lo spettacolo, uno dopo l'altro, se ne vanno e Max mi fa restare distesa al sole; sento ancora quella loro crema sul corpo e provvedo a spalmarmela; è qualcosa di talmente eccitante che, quando lui mi sfiora con una mano, ho un nuovo orgasmo.
«Allora, puttanella, ti è piaciuto? Cosa si prova a sapere di esser l'oggetto del desiderio di dieci maschi?»
Ho brividi per tutto il corpo! Lui sorride, poi mi fa girare e mi fa mettere in ginocchio; appoggia il suo splendido membro da dietro sullo spacco della mia fighetta e comincia ad infilarlo dentro; mi scopa in un modo davvero stupendo: vengo due volte e, alla terza, lui lascia uscire il suo membro ed alza un po' il tiro; lo punta al mio buchetto, ma io mi volto, lo guardo e lo prego di non farlo.
«No, Max, no! Sono vergine, non l'ho mai fatto, anche se ammetto che mi piacerebbe!»
Vedo un attimo di stupore nei suoi occhi, ma poi sorride contento.
«Sta tranquilla che quando sarai sul volo di ritorno a casa, questo buchetto non sarà più vergine e, dentro di te, potrai solo prendere atto che di quanto piacere ti sei persa a non goderti prima un bel membro nel culo!»
Infila di nuovo il suo membro nella mia fighetta e mi sbatte; mi fa godere altre due volte, poi, si allunga su di me e mi chiede se può sborrarmi dentro!
«Certo che puoi farlo, prendo la pillola, ma, in ogni caso, anche se mi dovessi ingravidare, la cosa mi piacerebbe oltremodo.»
Mi pompa bene ancora per un po' e poi sento un'ondata di calore che riempie la mia vagina, mentre lui mi tiene ferma per i fianchi e mi
inonda con la sua sborra.
«Eccomi puttanella! Eccoti la prima sborrata da troia! Te ne farò assaggiare tanta di sborra che diventerai una vera intenditrice!»
Quando esce, presenta il suo membro davanti alla mia bocca e io senza nessuna esitazione lo lecco e lo pulisco alla perfezione. Restiamo sdraiati un'altra oretta, poi raccogliamo i nostri teli e arriviamo fino al mare: per la prima volta faccio il bagno nell'Oceano Atlantico. È una sensazione bellissima a bagnarmi in un mare così immenso e, nello stesso tempo, sentire un maschio come Max che mi stringe da dietro e mi fa sentire il suo membro ancora duro. Ci avviciniamo ad un piccolo chiosco; mangiamo alcuni tramezzini e, prese due bottiglie d'acqua, torniamo indietro; stendiamo di nuovo i nostri teli vicino alle palme; lui mi fa molte coccole ed io mi sento veramente contenta. Mi assopisco un po' e, quando apro di nuovo gli occhi, mi trovo accanto alcuni maschi che mi guardano; noto che tra di loro c'è anche quello che ho succhiato la mattina. Max, mi offre il suo cazzo da succhiare, cosa che faccio immediatamente e, mentre mi sto infilando in bocca il suo splendido membro, che sta diventando notevolmente duro, lui fa cenno al ragazzo che ho succhiato la mattina, e questo mi si posiziona dietro; vedo che dallo zainetto di Max compare un preservativo, che viene offerto al giovane e, dopo averglielo fatto infilare, mi guarda con fare interrogativo. Io gli sorrido, mentre spingo un po' in alto il mio culetto. Sento quel grosso membro scivolare dentro la mia vagina; mi scopa bene, facendomi godere diverse volte. Mi sento al settimo cielo. Dentro di me, mi rendo conto che, finalmente, sono una troia e questa cosa mi eccita ancora di più.
Il tizio mi scopa per una ventina di minuti, poi sento che cambia il ritmo; ad un tratto, si toglie il preservativo e la sua crema mi arriva dritta sulla schiena. Dopo aver sborrato, Max mi fa girare ed io gli pulisco la verga; mentre lo sto facendo, vedo che ci sono altri tre che hanno già indossato il preservativo e, uno dopo l'altro, prendono il posto di quel ragazzo e mi scopano per più di un'ora e mezza. Ben presto ho perso il conto di quante volte ho raggiunto l'orgasmo e di quanti cazzi mi hanno scopato e, nello stesso tempo, di quanti ne ho succhiati e fatti sborrare sulla mia faccia, oltre che sul mio corpo. Alla fine, felice e stanca, ho abbracciato Max.
«Questa sì che è trasgressione: grazie Max!»
Abbiamo raccolto le nostre cose e siamo saliti sopra una duna; da lì ci siamo messi a guardare il tramonto. Io vado pazza per i tramonti, ma quello visto là, è stato uno dei più bei tramonti che abbia mai visto in vita mia! Quando è calato il sole, siamo tornati ai nostri alloggi; Max mi ha dato appuntamento per andare di nuovo a cena insieme. Quando sono scesa, indossavo solo dei pantaloncini e una tshirt, con dei sandali bianchi e lui, dopo aver fatto un sorriso, mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto piacere.
«Ora andiamo a cena, poi andremo a fare un po' di shopping.»
Siamo tornati nel ristorante della sera precedente ed abbiamo mangiato una bella grigliata di gamberoni, cucinati in una maniera superlativa. Usciti, ci siamo diretti verso un immenso centro commerciale, chiamato Jumbo e, per prima cosa, siamo entrati in un negozio; lui ha scelto tre o quattro mini abiti, talmente succinti che mi son chiesta se potevano esser adatti ad una donna di oltre 30 anni o, piuttosto a delle ragazzine di 12. Usciti da quel negozio, siamo entrati in un altro di scarpe e mi ha regalato tre paia di sandali, dal tacco proibitivo! Abbiamo preso i nostri acquisti e, mentre stavamo tornando verso i nostri alloggi, lui mi ha fatto prima scendere al piano inferiore, facendomi trovare davanti a qualcosa che mi ha tolto il fiato. C'erano un'infinità di locali di ogni genere. Bar per lesbiche, per singoli, per coppie, per gay, per travestiti, per trans e chi più ne ha, più ne metta. Non avevo mai visto una simile concentrazione di locali tanto trasgressivi! Abbiamo bevuto un paio di mojito e poi mi son avvicinata a lui e gli ho detto che mi sentivo un po' stanca; lui ha sorriso e mi ha detto che saremmo tornati ai nostri alloggi. Quando siamo stati davanti al suo appartamento, mi ha chiesto se volevo passare la notte con lui e, dopo un breve attimo di riflessione, ho chiesto solo il tempo di poter posare i miei acquisti; dopo di che lo avrei raggiunto. Quando son tornata da lui, mi stava già aspettando nudo, disteso sul letto e, dopo un attimo, mi son spogliata nuda anch'io e, insieme, siamo andati a fare una doccia, perché faceva molto caldo; una volta usciti dalla doccia, ci siamo sdraiati nel letto; lui ha baciato il mio corpo dalla testa ai piedi, facendomi provare intensi brividi di piacere. L'ho ricambiato e, per la prima volta nella mia vita, ho fatto uno splendido 69, traendone un piacere sconvolgente! È stato meraviglioso godere mentre succhiavo il suo splendido membro e, al mio terzo orgasmo, lui mi ha riversato in bocca un ingente quantità di crema che ho ingoiato tutta, fino all'ultima goccia. Ci siamo addormentati in questo modo e, il mattino dopo, son passata un attimo dal mio appartamento per indossare un costume ed un pareo e poi, insieme, siamo andati a far colazione. Dopo di che, ci siamo trasferiti di nuovo in mezzo alle dune. Mentre stavo sdraiata nuda in mezzo alle dune, Max ha preso il cellulare e mi ha scattato alcune foto; poi mi ha chiesto se il mio fidanzato sapeva che questo era un posto trasgressivo. Gli ho risposto che non ero sicura, ma, in ogni caso, avrei sempre potuto chiederlo. Gli ho mandato un messaggio e, quando gli ho chiesto se sapeva della peculiarità di Maspalomas, la sua risposta è stata molto semplice e concisa: sì.
Allora Max ha preso il mio cellulare, mi ha scattato una foto e poi l’ha allegata al messaggio che ha mandato a lui.
“Ti piace la tua fidanzata che prende il sole nuda?”
Sono rimasta quasi terrorizzata nel vedere che spediva il messaggio con la foto di me nuda!
«Ehi, dico, ma sei pazzo? Noi non facciamo mai queste cose! Cazzo, mi vuoi rovinare?»
Max è rimasto molto serio e poi mi ha detto di tacere, perché la risposta avrebbe avuto un significato molto importante. Credo che il mio cuore si sia fermato in quel momento e il respiro era praticamente azzerato. Dopo circa un minuto, che avevo mandato il messaggio, mi è arrivata la risposta dal mio fidanzato.
«Mi piace così tanto che sono stato costretto a correre in bagno, per nascondere la mia erezione
.
Incredula ho guardato Max, che ha sorriso e poi, sempre tenendo il mio cellulare in mano, mi ha fatto allargare le cosce e mi ha scattato una foto con la fica ben aperta.
“Se è vero che questo ti eccita, allora fammi vedere come ti sei segato per me.”
Ero tremendamente sconvolta e, nello stesso tempo, incredibilmente, eccitata da questo scambio di messaggi tra me e lui, che, durante tutto il tempo trascorso assieme, non ci eravamo mai fatti. Dopo un brevissimo tempo, mi è arrivata la risposta con una foto del membro del mio fidanzato coperto di sborra. Max ha sorriso.
«Lo credo bene che non sei soddisfatta? Con un cazzetto così, come pensi di poter godere rispetto a quello che ti ha fatto godere ieri? Ora gli diamo il colpo di grazia!»
Ha continuato a chattare con il mio fidanzato.
“Vuoi che indossi il costume o preferisci che resti a prendere il sole nuda?”
Due secondi dopo aver inviato il messaggio, è arrivata la risposta.
«Nuda; voglio che prendi il sole nuda. Questa sera voglio sentirti, quando esco dal lavoro.»
Ho guardato Max e lui sembrava molto soddisfatto.
«Tutto questo conferma la mia ipotesi che il tuo fidanzato non vede l'ora di trovarsi con un bel palco di corna. Quando torneremo lo voglio conoscere e ti voglio scopare davanti a lui, così da fargli fare una sega nel momento in cui io ti sborrerò in bocca!»
Ho scosso il capo quasi incredula.
«Non credo che succederà mai: Federico non è così!»
Lui si è messo a ridere, mi ha restituito il cellulare e poi ha preso a masturbarmi, mentre intorno a noi si stavano già radunando il solito gruppetto di maschi. Questa volta non mi ha fatto scopare da nessuno, ma ha permesso che facessi qualche sega e qualche pompino e, naturalmente, tutti mi hanno schizzato addosso, ancora una volta. Avrei voluto esser chiavata, ma ero, allo stesso tempo, anche curiosa di capire per quale motivo non lo aveva permesso. Dopo aver visto l'ennesimo tramonto, mentre stavamo tornando ai nostri alloggi, il mio telefono ha squillato ed era il mio fidanzato. Ho subito risposto e per un attimo son rimasta in silenzio, lasciando parlare solo lui.
«Ciao amore, come stai? Questa mattina mi hai sconvolto con quelle due foto, tanto audaci e permissive. Non voglio saper niente per ora di ciò che stai facendo, perché tutto quello che fai mi sta bene. Promettimi però che, al ritorno, mi racconterai tutto!»
Ho fatto un profondo respiro e poi gli ho assicurato che gli avrei raccontato tutto, per filo e per segno. Una cosa però l'ha voluta sapere.
«Ho riguardato più volte le foto e mi son reso conto che non puoi esser stata tu a scattarle, quindi, devo presumere che ti accompagni ad un fotografo?»
Ho guardato Max, mentre mi arrovellavo il cervello a cercare le parole adatte per rispondere; lui ha preso il telefono e lo ha messo in vivavoce.
«Ciao, Federico, sono Max: il fotografo della tua fidanzata; permettimi di farti i miei complimenti: è molto fotogenica!»
C'è stato un lungo interminabile silenzio, poi, immediatamente, la comunicazione è stata interrotta ed io son caduta nel panico.
«Cazzo, Max, cosa hai fatto? Questo ora mi lascia! Cazzo, hai rovinato tutto! Ma sei pazzo? Te l'avevo detto che non era uno di larghe vedute! Adesso, come la spiego questa cosa?»
Mentre stavo ancora tremando per la situazione che si era creata, il mio cellulare ha preso di nuovo a squillare e, questa volta, era in videochiamata. Ho risposto e lui mi ha sorriso.
«Ciao, amore! Avevo voglia di vederti e anche dirti che sono in auto; ho fermato la vettura in un parcheggio, perché... insomma ero curioso di conoscere questa persona. Ti dispiace girare il cellulare e mostrarmi il tuo fotografo?»
Giulia ha girato il cellulare e io mi sono sistemato accanto a lei. Ho salutato Federico ed ho visto che, per un attimo, è rimasto un po' stupito dal fatto che ero una persona matura, ma, dopo un attimo di riflessione, ha detto a Giulia che era tutto a posto.
«Per un attimo, son rimasto stupito nel vedere che questo signore è un bel maturo, ma questa cosa mi tranquillizza! Se fosse stato un giovane come me mi sarei sentito a disagio, perché saremmo stati in competizione, ma credo che con questo signore, tu sia assolutamente al sicuro e non penso che lascerai me per sposare lui!»
Giulia si è messa a ridere, quasi con le lacrime agli occhi.
«Lasciare te? Ma sei pazzo? Io ti amo da morire! Max è un signore che ho incontrato sull'aereo e, neanche a farlo apposta, abita in città non troppo distante dal posto dove lavori tu!»
Federico ha sorriso contento!
«Mi fa piacere sapere che lei è uno che abita vicino a noi e, spero, che quando sarete tornati, possiamo conoscerci! Ora devo andare, ma, amore, hai tutta la mia fiducia; questo signore che ti sta al fianco, mi fa sentire tranquillo. Max, vorrei chiederle due cose, se è possibile.»
Gli esterno subito la mia totale disponibilità e lui mi spiega cosa vuole da me.
«Max, vorrei che lei continuasse a scattare foto alla mia fidanzata e, magari, ogni tanto inviarmene qualcuna. L'altra cosa è che vorrei che stesse costantemente vicino alla mia fidanzata, per farmi stare tranquillo che nessun altro maschio più giovane, possa insidiarla.»
Gli ho assicurato che non l'avrei persa di vista neanche un secondo. Poi ci siamo salutati e, una volta chiusa la comunicazione, Giulia si è girata verso di me e mi ha buttato le braccia al collo.
«Cavolo, Max! Ma ti rendi conto? Ma come hai fatto? Giuro: avrei detto che mi avrebbe mollato all'istante; Max sei fantastico.»
Lui mi ha stretto facendomi sentire il suo membro premere contro il mio corpo e, in quel momento, l'ho guardato e gli ho chiesto come mai oggi non mi aveva fatto scopare da quei maschi, come era successo il giorno prima.
«Perché questa sera voglio portarti in un club privé. Sei mai stata in un privé?»
Ho sorriso dicendo che, al di là del significato della parola, non avevo nemmeno la più pallida idea di che cosa fosse un club privé. Siamo andati direttamente nel mio alloggio e, dopo aver raccolto tutte le mie cose, ho preso e mi son trasferita direttamente da lui. Abbiamo fatto la doccia insieme, durante la quale lui ha continuato ad accarezzarmi e masturbarmi, facendo salire il mio livello di eccitazione alle stelle. Siamo andati a cena ed abbiamo mangiato del buon pesce; poi siamo tornati nel suo appartamento e mi ha fatto indossare uno dei mini abiti che mi aveva comprato e, quando son salita sui tacchi, mi è sembrato veramente di esser una gran troia. Lui ha scattato una decina di foto e, la più bella, l'ha mandata a Federico che, quando l'ha vista, ha detto che si era quasi sborrato nei calzoni. Subito dopo siamo usciti e, finalmente, mi ha portato in uno splendido Club Privé, denominato
Secret Swingers Club
, situato all'interno del Centro Commerciale. Quando sono entrata, mi son resa conto che era un locale sconvolgente. C'erano coppie che ballavano, altre che si baciavano, sopra i divanetti e lui mi ha fatto fare un giro per tutto il locale. Mi ha particolarmente colpito un punto dove son rimasta di stucco: era detto GloryHole. Max mi ha fatto entrare in quella piccola stanza e mi ha fatto succhiare almeno una decina di cazzi; poi, ci siamo messi vicini ad una coppia e, per la prima volta, ho baciato una donna, che mi ha leccato tra le cosce, mentre leccavo la sua farfallina. Anche questo è stato un orgasmo sconvolgente! Mai leccata una donna e mai stata leccata da una donna! Max ha selezionato cinque maschi che mi hanno scopato in una maniera sconvolgente. Alcuni me lo mettevano in bocca, mentre altri mi scopavano e mi son sentita piena, troia e zoccola in una maniera incredibile. Alle 3:00 del mattino, ce ne siamo andati e, una volta entrata in casa sua, son crollata sul letto, senza neanche spogliarmi! Quando ci siamo svegliati era quasi ora di pranzo e, siccome in cielo c'erano delle nuvole, invece del mare, abbiamo optato per andare a pranzo; nel pomeriggio siamo tornati nel suo appartamento e, dopo avermi fatto spogliare nuda, mi ha leccato bene il bocciolo dietro, molto a lungo e poi, utilizzando del gel lubrificante, mi ha massaggiato la rosellina. Infilando prima un dito e poi due ed un altro ancora, ha cominciato a preparare il mio culetto per esser aperto e sodomizzato. È stata una cosa lenta e comunque molto efficace, perché, quando ha spinto la sua grossa cappella dentro di me, mi son sentita aprire e, a parte un minimo di bruciore, ciò che avvertivo era la sensazione di essere stata riempita del tutto. Ha fatto in modo che il mio culetto si adeguasse e poi ha preso a stantuffarmi, dentro e fuori, ripetutamente e, contemporaneamente, mi aveva fatto portare una mano alla mia fighetta; mentre mi masturbavo, ho raggiunto un orgasmo e, d'improvviso, ho sentito un'ondata di calore riempire il mio intestino.
«Giulia, goditela tutta questa sborrata: è la prima schizzata in assoluto che accogli nel culo. Senti come sto sborrando dentro questo meraviglioso culetto?»
Ho avuto quasi un nuovo orgasmo. Il mio corpo ha preso a tremare di piacere come non era mai successo prima.
«Oddio, Max: hai ragione, è bellissimo! Madonna quanto è bello! Cavolo, è questo che mi son persa finora? Scopami più forte, Max, fammelo sentire tutto nel culetto!»
Il suo membro è rimasto ben duro ed ha continuato a pomparmi ancora: ora sentivo solo piacere. Ho avuto due orgasmi senza neanche bisogno di toccarmi e, al terzo, lui mi ha scaricato un'altra bordata di crema nell'intestino. È rimasto abbracciato a me, fin quando il suo membro non si è sfilato e poi siamo andati insieme a far la doccia. Mentre ero sdraiata nuda sul letto, lui ha controllato il mio buchetto, trovandolo leggermente arrossato, ma senza lacerazioni. Prima di farmi spostare, mi ha scattato una bella foto e mi ha chiesto se volessi inviarla a Federico. Ho pensato un attimo che la cosa mi avrebbe eccitato molto, ma preferivo aspettare ancora un po'. La sera siamo andati a cena nel solito ristorante e, dopo cena, abbiamo passeggiato tra i locali del Jumbo ed ho visto, per la prima volta, delle bellissime trans, che mi hanno notevolmente incuriosita. Quasi verso mezzanotte, mentre stavamo venendo via, Max si è avvicinato ad una di queste splendide donne e, parlando in spagnolo, ha chiesto se avesse avuto piacere a passar la serata con noi. Quell'incredibile creatura si è girata verso di me, ha sorriso e poi gli ha detto che abitava nell'edificio proprio di fronte, sull'altro lato della strada, così siamo saliti a casa sua e, per la prima volta ho fatto sesso con una trans. È stato incredibile leccare e succhiare i suoi capezzoli, così come anche il suo membro e, quando mi ha scopato, Max mi ha fatto distendere su di lei e quando ho sentito il suo membro premere contro il culo, l'ho guardato per un attimo, un po' stupita.
«Ma... lo sento ancora un po'... Oh cazzo, Max, fa piano!»
Con una delicatezza incredibile lui è riuscito a entrare dentro di me. Questa volta mi son sentita davvero piena. Avevo un bel cazzo davanti e quello di Max dietro; son andata in delirio per il piacere che ho provato. Mi hanno scopato insieme, per una buona oretta e entrambi mi hanno riempito la bocca con la loro crema. Anche questa è stata una esperienza veramente unica! Tutta ampiamente documentata da Max, che ha proseguito a scattare foto, in continuazione. Nei giorni successivi è stato un continuo prender cazzi in ogni buco. In più c'era da dire che la doppia penetrazione era diventata di routine. Sentirmi riempire i buchi da due cazzi e succhiarne un terzo e, magari masturbarne uno per mano, è stato qualcosa di allucinante. La cosa incredibile è stata che Max ha documentato tutto con foto e video. La domenica mattina abbiamo preso il volo per tornare a casa e, durante il volo, lui mi ha chiesto se ero la stessa persona che era atterrata alle Canarie una settimana prima.
«No, Max: avevi ragione; ora mi sento davvero una troia. Sono soddisfatta di quello che ho provato e non voglio più farne a meno. Se tutto questo a Federico non darà fastidio, bene, lo sposerò, altrimenti lo mando al diavolo, senza alcuna esitazione. Lo amo da morire, ma non posso più accontentarmi di una semplice scopata come mi aveva abituata lui. Non so quanti cazzi mi son goduta in questa settimana, ma certamente tanti, come non ne avevo mai presi in vita mia ed ho goduto in maniera così forte e intensa che, se mettessi insieme trent'anni di scopate, non arriverei nemmeno alla metà. Max, e tutto merito tuo ed ora, mi starai vicino vero?»
Quando siamo giunti all'aeroporto, ad aspettarmi c'era Federico e, dopo avermi abbracciato e baciato, si è girato verso Max.
«Grazie, Max! Avevi ragione tu, la mia fidanzata, nonché, spero, futura moglie, era solo una puttana
in nuce
, nascosta, una troia che ancora non era emersa, ma, grazie a te, adesso è perfetta!»
Li ho guardati un attimo senza capire, ma Federico mi ha dato un bacio e poi siamo saliti sulla sua auto, con lui davanti, alla guida, ed io dietro con Max. Durante il tragitto, Max ha infilato una mano tra le mie cosce e, mentre mi masturbava, io ho guardato Federico che mi ha invitato a succhiargli il cazzo, mentre mi spiegava tutto ciò che c'era da sapere.
«Conosco Max da più di un anno e, trovandomi a parlare con lui, mi ha fatto capire che ero interessato ad avere una moglie troia; ed egli mi ha spiegato come fare per farla diventare tale. Lui è il cugino del proprietario dell'agenzia che ha organizzato il viaggio, quindi lui sapeva tutto di te e, diciamo che, in qualche modo, è stato anche l'artefice della vittoria del tuo biglietto. Giulia, la vacanza era tutta organizzata ed oggi posso dirmi fiero di veder la mia fidanzata che sta succhiando il cazzo a questo maschio meraviglioso: son sicuro che, appena metteremo piede dentro casa sua, ti scoperà alla grande, ed io, finalmente, potrò sentirmi
cornuto
come ho sempre desiderato essere.
Ho sollevato lo sguardo, ho visto i suoi occhi felici poi ho girato i miei ed ho visto Max, che se la rideva, in maniera molto complice; così ho aperto la bocca e mi son presa di nuovo in gola il suo splendido membro, sperando di farlo sborrare almeno una volta, perché avevo proprio desiderio della sua crema.
Ora usciamo dalla chiesa; sono diventata la moglie di Federico e lui è il mio adorato
cornuto
.