HISTORIA TìTULO: L'amico di famiglia 
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L'amico di famiglia


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L'amico di famiglia

by zarto
Visto: 2027 veces Comentarios 21 Date: 06-03-2025 Idioma: Language

L’amico di famiglia si chiama Diego.
Un mio collega di lavoro.
Un tipo simpatico, sempre divertente, un single testa di cazzo che scherza sempre con le donne.
Un giorno io e mia moglie lo incontrammo in centro. Era con degli amici a fare un aperitivo. Ci salutammo:
Lui: Oh grande come stai? (Era un po’ brillo)
Io: Oh ciao Diego tutto bene, te?
Lui, guardando direttamente mia moglie: oh ciao Lucilla, come stai?
E buttando gli occhi dal basso verso l’alto su mia moglie, le dice:
Ti trovo bene, ti vedo in forma!
Mia moglie arrossì un po’ e rispose:
Oh Diego grazie mille, e tu come stai?
Lui: ma si, tutto bene, sono qui che faccio un po’ di baldoria con gli amici.
Intanto io feci un cenno di saluto agli amici e mi accorsi che anche loro stavano guardando Lucilla e Diego in questo scambio di saluti.
Bene Diego, dissi io, allora ci si vede a lavoro.
Lui, sorridente: ok Franco, certo.
ci abbracciamo e ci salutiamo, e nel salutare anche Lucilla ci disse:
Dai speriamo di vederci anche qui tutti insieme per un aperitivo qualche volta.
Noi: ok certo. E sorridendo ci salutammo.

Dopo esserci salutati Lucilla mi guardò sogghignando e mi disse:
Hai visto cosa ha detto il tuo amico!?
Io: eh sì sì, lui fa lo splendido con tutte…è proprio così..
Lei: eh si vede!
Io: è anche un bel tipo, quindi attira parecchio le donne.
Lucilla, con aria un po’ piccante mi fa:
Eh sì in effetti…poi ha anche una bella voce!
Ah si? Dissi io
Lei: eh si! E mi diede un bacio.

Bene quel giorno ho capito che a Lucilla piaceva Diego ed in particolare la sua voce.
E la cosa mia aveva acceso nella testa un intrigo eccitante.
Diego, in realtà aveva notato l’imbarazzo di mia moglie e ogni volta che ci incrociavamo, ci scherzava sempre su.
Lucilla è una donna sorridente e che anche lei fa sempre battute piccanti…ed ha anche sguardi maliziosi.

Quindi negli ultimi tempi Lucilla durante le nostre discussioni piccanti nomina sempre la voce di Diego.
Io che mi eccito a sentirla parlare in modo piccante del mio collega, ci metto anche del mio.

Un giorno mentre stavamo scopando, tra una parola e l’altra le dissi vicino all’orecchio:
Allora!? Dì la verità, ti piace Diego eh!?
Lei, mentre godeva, con bocca aperta, fece un sorriso di approvazione.
Io mi eccitai tantissimo e iniziai a scoparla più forte.
Lei eccitata ancora di più, tra una spinta e l’altra mi disse:
Ahh…sii...la sua voce…
Finimmo per eccitarci tanto. E questa fantasia di nominarle Diego durante la nostra intimità, iniziò ad essere sempre più presente.
Lei si eccitava tanto, ed io pure.

Lucilla è una bella donna, godereccia, un po’ curvy, una donna che sta al gioco ammiccante e devo dire, ti fa fare pensieri maliziosi. Lei è una pompinara nata!
Ha proprio l’espressione di una che adora fare i pompini, si vede. Si nota anche da come muove le labbra quando parla.
Ve lo confermo, ogni volta mi fa fare un cazzo enorme! Le piace proprio succhiarlo e leccarmelo dalle palle fino in su.
Quando poi se lo sbatte sulla lingua le viene un espressione da film!
Infatti quando la riprendo col cellulare, lei si eccita e diventa ancora più pornoattrice!

Ecco io credo che Diego, come altri uomini, abbia notato sìn da subito questa particolarità di mia moglie.
In effetti si nota che è una bella maialina!

Io e Diego ci vediamo spesso a lavoro e stiamo sempre a far battute su colleghe e a ridere. Siamo due maialini anche noi con i nostri discorsi. Non abbiamo molti filtri tra noi. Infatti un giorno mi ha confessato che non ce lo aveva tanto grosso lui…disse circa 15 max 16 centimetri. Io nemmeno tanto gli confessai, sto tra i 17 Max 18 centimetri.
Lui è un tipo che va scopando in giro perché single…É separato in realtà.

Ogni tanto Diego mi racconta delle sue storie di sesso, io per continuare il gioco eccitante con Lucilla, le riporto qualche avventura di Diego. Lei ci ride sempre su, ma si eccita sempre e finiamo per scopare con quei racconti delle scopate di Diego.

Un giorno decisi di mandare a Lucilla un messaggio vocale di Diego, dove parlavamo di fica e di troie.
Lei scrissi: tieni, questo è un mio regalino, fanne buon uso.
Lei, un po’ ingelosita dagli argomenti del vocale tra me e Diego, prima mi rispose con un “idiota”…poi però mi mandò delle faccine di maiale e mi scrisse:
Però! Che voce!
La sera mi confessò che si era masturbata con quel vocale.

La faccenda allora mi sembrava matura per chiedere a Lucilla se le facesse piacere invitare Diego a casa qualche volta.
Lei eccitata e sorridente all’idea mi disse:
No dai, come si fa! Quello inizia a provocarmi, poi come si fa!?
E poi se succede qualcosa come si fa?
No no, disse lei, te poi ce la fai all’idea? Non ti da fastidio?
Io, tra l’imbarazzo e l’eccitazione le dissi:
Ma dai su, noi facciamo vedere che non cadiamo alle provocazioni e la facciamo finita lì.
Lei: no dai non mi sembra il caso mi imbarazzo troppo, non ce la faccio.
La cosa finì lì.

Però caso volle che Diego un venerdì, dopo lavoro, mi disse:
Oh Franco, guarda io avrei bisogno di un tuo aiuto, mi si è piantato il pc, so che tu sei bravo, mi potresti aiutare?
Era strano che me lo avesse chiesto di venerdì, il sabato era di festa per tutti…avevo intuìto una specie di autoinvito a casa mia.
Io, restando sul vago, gli dissi:
Sì certo quando vuoi.
Lui mi disse:
Ti dispiace se vi disturbo domattina? So che è sabato, però mi serve il pc in questo weekend.
Io, avendo ascoltato bene quel “vi” disturbo, avevo già capito che voleva venire a casa…e tentare qualche provocazione. 
Diego aveva capito che poteva tentare di divertirsi con noi.

Tornai a casa e dissi a Lucilla che domani sarebbe venuto Diego a casa per riparargli il pc.
Lei, mi guardò con aria tra lo spavento, l’imbarazzo e un sorriso malizioso e mi disse:
Ah! Quindi starete qui?!…Ed io? Resto qui?
Io le risposi:
Eh che ne so….Potevo mica dirgli di no!?
Lei: eh ma se poi quello inizia a provocare e fare il cretino!?
Io: dai su, vedrai..
Lei, con sguardo malizioso, mi rispose: eh! però interessante l’idea di voi due insieme!
Io: ah guarda io mi imbarazzo molto tu lo sai, però mi eccita l’idea. Tutto dipende da te, non ho il coraggio, dissi io!
Lei: no vabbè ma stavo scherzando, sei matto!
Io per scherzare le dissi: certo però che se ti metti in tiro con lui qui, la cosa diventa palese.
Lei: eh beh certo in effetti…

Arriva Diego a casa.
Oh ciao buongiorno Franco, ciao Lucilla…oh, ma come siete belli stamani.
Saluta me e saluta Lucilla. Ma a Lucilla le mette una mano intorno alla vita, zona culo quasi. Lucilla aveva messo una tuta sportiva, ma aderente al culo. Quella zoccola però aveva indossato il perizoma e si notava tutto. 
Mai messo un perizoma per casa.
Lucilla disse:
Oh allora vi posso preparare un caffè? Poi vado su a lavorare al pc.
Sì certo rispose Diego, grazie mille.
Allora? Vi trovo bene ragazzi! Disse Diego.
Io: si grazie tutto bene, te?
Diego senza farmi finire di parlare:
Te Lucilla, sempre in forma eh, stai bene!
Lucilla imbarazzata: ah si? Grazie mille, Franco dice sempre che sono un po’ in carne ultimamente !
Macché, Franco! Dice Diego. Tua moglie è bella così, sta benissimo…e le iniziò a guardare il culo.

In effetti Lucilla è leggermente in carne ma ha un culo che sta a pecora già da solo. E si nota.

Lucilla per smorzare l’imbarazzo disse:
Allora Diego? Tu come stai? Che fai di bello in questo periodo?
Diego: con sguardo malizioso. ma sai Lucilla, niente di che, da quando mi son separato son solo a casa, ogni tanto vedo qualche amica…
Lucilla si gira, guardando me e Diego, e sorridendo dice: eh beh, immagino, bisogna pur vedere qualche amica ogni tanto, no!?
Io: e bhe certo, beato lui!
Lucilla, sorridendo: come beato lui? Non ti basto io?
Diego: eh Franco, non ti basta? Potresti venire come me dalle mie amiche allora qualche volta! Ahahah
Io guardando e provocando Lucilla: a bhe! In effetti…
Lucilla allora prese la palla al balzo e rivolgendo il corpo verso Diego, con un movimento provocatorio, disse:
Perché secondo te io non gli basto?
E poi girandosi verso di me:
Tu che vorresti dire? Che non sono brava come le amiche di Diego?
Io, ridendo: no ma scherzavo tesoro, tu sei bravissima!
Diego, che è un furbacchione, disse:
Ah si!? Brava a cosa?
Lucilla allora si sciolse e decise di venire verso di me, mi mise una mano sulla patta dei pantaloni ed esclamò:
A questo!
Iniziò a sbottonarmi il jeans.
Io ero imbarazzatissimo.
Lei, stronza, mi guardò e mi disse:
Non ti eccitava l’idea?
Io con un po’ di sorriso e ghigno le dissi: ah brava, vediamo cosa succede allora.
Lei guardando Diego disse:
Mio marito dice che sono bravissima, vediamo tu cosa ne pensi.
Diego fece una balzo dalla sedia come se stesse aspettando proprio quel momento.
Lucilla mi tirò fuori il cazzo, già quasi duro per l’eccitazione e iniziò a segarmi in ginocchio tra uno sguardo ai miei occhi ed uno di approvazione verso Diego.
Diego tirò fuori il cazzo, quel bastardo mi aveva ingannato. Lo aveva più grosso del mio e anche più spesso.
Lucilla sapendo attraverso me che non era molto dotato, si fermò ed esclamò:
Wow complimenti Diego! E guardò me che avevo sguardo incredulo, come a dirmi, menomale che era più piccolo del tuo.
Diego allora preso dall’eccitazione avvicinò il cazzo alla bocca di mia moglie e le disse: ora assaggia questo e vediamo quando sei brava!
Lucilla lasciò il mio cazzo e si diresse verso il suo…
Nel frattempo Il caffè era pronto, la moka fischiava.
Lei, mentre prese il cazzo di Diego in mano, mi comandò: vai, spegni il caffè.
Mentre mi dirigevo verso il piano cottura, sentii Diego esclamare:
Uh, ah! …si, guarda che occhi!
Franco…sei proprio fortunato!
Mi girai e vidi Lucilla in ginocchio col cazzo in bocca di Diego, che lo guardava dal basso verso l’alto.
Il cazzo di Diego aveva una cappella molto più grossa della mia.
La labbra di Lucilla erano più aperte, veniva furori ancora di più la sua arte di pompinara.
Arrivai anche io allora e lei iniziò a pomparci ad entrambi.
Ad un certo punto Lucilla mise i due cazzi vicini e con sguardo da vera Troia, mi fece notare la differenza, e disse:
Diego avevi detto a Franco che non era tanto grande il tuo, ma a me non sembra!
Diego tirò fuori il suo essere stronzo e disse:
Bhe, sai Lucilla, tuo marito ci ha abboccato!
Allora Diego prese Lucilla per la testa con due mani e iniziò ad affondare il cazzo con più vigore!
Lucilla era eccitatissima…nel frattempo io anche…lei mi segava e passava dal cazzo suo al mio…
Diego le disse: ah, si, sei proprio una brava pompinara.
Io, eccitato risposi, eh si e non hai visto il meglio!?
Lei allora, sentita la mia provocazione, iniziò la sua miglior performance:
Prese a leccare le palle di Diego e salì fin su alla punta del cazzo, poi iniziò, con sguardo da maiala a sbatterselo sulla lingua.
Io venni subito, le sborrai addosso!
Lei un po’ arrabbiata dallo spruzzo sui suoi capelli mi disse:
Uffa, va a prendere un po’ di carta in bagno!

Andai in bagno, cercavo la carta, ma era finita.
Passai in dispensa, e nel frattempo vidi loro due alzarsi come per iniziare a scopare.

Mentre prendevo la carta in dispensa, sentii Diego mormorare qualcosa.

Mentre tornavo dalla dispensa sentii dei suoni ripetuti, e dissi tra me e me, ecco stanno scopando.
Tornai in cucina e vidi Diego con le mani sulle spalle di mia moglie mentre la scopava a pecora, in piedi!
Lucilla appoggiata con le mani sul marmo del piano cucina e Diego che la spingeva verso il mobile.
Si girarono e mi guardarono.
Diego disse:
Oh! già preso la carta? Ora puliscila!
Andai per pulirla ma non ci riuscivo perché quel bastardo mentre mi avvicinavo per pulirla, la stantuffava ancora più forte!
Lei con fare da maiala mi guardò negli occhi e disse:
Ah, sì, allora? Ti piace guardarmi? Vieni qui…iniziammo a baciarci, ma sentivo i colpi di cazzo di Diego, attraverso la sua bocca.
Diego iniziava a pompare forte, lei gemeva, a me si era drizzato di nuovo.
Ad un certo punto Diego disse:
Dai mettiamoci comodi.
Ci dirigemmo verso il divano.
Diego disse:
Te cornuto mettiti lì davanti e fai foto.
te Lucilla vieni qui!
Diego prese Lucilla e la mise sul divano, a pecora, rivolta col viso verso di me ed esclamò:
Ora apri bene le gambe.
Lucilla. Non se lo fece ripetere due volte, si mise a pecora con gambe bene aperte e culo bello in alto a mostrare tutta la fica a pecora, come a dire vai, ora sfondami.
Mentre Lucilla si metteva a pecora, rivolse lo sguardo verso di me e mi fece cenno con dito di venire verso di lei col cazzo dritto.
Lucilla non fece in tempo a sorridermi che Diego le ficco il cazzo da dietro.
Lucilla cambiò subito la sua espressione: occhi chiusi e bocca aperta.
Diego iniziò a pompare a pecora Lucilla mentre la afferrava per i fianchi.

Diego mi disse: vai cornutello, prendi lo smartphone e riprendi la tua bella mogliettina.
Non me lo feci ripetere.

Il tempo di prendere il telefono e Diego afferrò Lucilla per le spalle e alzò una gamba sul divano per sbatterla ancora più forte.
Lucilla era a bocca aperta e godeva, era schiacciata verso la spalliera del divano dai colpi di Diego.
Arrivai con cellulare per filmare, il tempo che Lucilla riprese il mio cazzo in bocca e venni di nuovo.
Diego con un sorriso mi disse:
Oh bene ora mettiti li e continua a riprendere la tua bella mogliettina, ho una sorpresa per lei.

Io interdetto, mi feci di lato per riprendere e la scena fu questa:
Diego salì con entrambe le gambe sul divano, si appoggiò con le mani sulle spalle di Lucilla e la iniziò a cavalcare. 
A ogni colpo di cazzo Lucilla cacciava un gemito.
Ad un certo punto Diego continuando a cavalcarla a pecora si avvicinò alle orecchie di Lucilla e le disse:
Sei proprio una gran maiala, te lo hanno mai detto?
Lucilla che già era eccitatissima, sentendo la voce di Diego che le piaceva da morire, esclamò:
Ahh! Siiii, dimmelo ancora!
Diego: se proprio una gran maiala…e continuando a sbatterla disse: 
qualche volta mi sa che ti vengo a trovare con qualche amico superdotato.
Lucilla arrivò al culmine; fece un breve silenzio e dopo poco venne scaricando un un urlo di piacere.
Diego ancora più eccitato, aumentò la velocità dei colpi e disse:
Ah si, guarda Franco, guarda come gode la tua bella mogliettina…ah si che troia!…poco dopo venne anche lui.
Io, in silenzio, terminai la ripresa.

Diego, dopo essersi scaricato e appoggiato sulla schiena di Lucilla, mi disse:
Cazzo Franco, tu hai questo bel troione e te ne stavi zitto!?
Mi sa che vi verrò a trovare spesso.
Lucilla si girò verso di me e con uno sguardo di piacere disse:
Eh, perché no, giusto tesoro!?
Io, con aria attonita: eh…giusto!

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