Una coppia aperta.
by pennabiancaVisto: 568 veces Comentarios 2 Date: 05-03-2025 Idioma:

Mi chiamo Lucio, ho 36 anni, sono alto oltre la media, moro, occhi scuri, spalle larghe ed un bel fisico, modellato da anni di lavoro come muratore carpentiere. Sono sposato da sedici anni con Franca, una bella donna un po’ più bassa di me, bionda con i capelli a caschetto, occhi chiari, un bel seno di una 4 a misura, curve morbide, ma non grassa. Fra di noi, il sesso gira alla grande. Quando l’ho conosciuta, sapeva solo fare bocchini ed io, con calma e pazienza, l’ho resa femmina ed anche un po’ zoccola. Le piace un po’ di esibizione: quando andiamo in giro, si veste provocante ed io ci godo nell’immaginare che sia desiderata da altri maschi, che farebbero di tutto per scoparsela. A volte ne abbiamo parlato, ma lei non si è mai espressa apertamente se la cosa le piacerebbe o no. Qualche tempo fa, mi è giunta una telefonata di un mio vecchio amico, con cui ho lavorato insieme all’estero, in Germania, nei primi tempi che avevo iniziato ad apprendere questo mestiere. Antonio, era un muratore già esperto, con dieci anni più di me; era in ogni caso un bell’uomo e fra di noi era nata una bella amicizia. Ricordo che al sabato, quando andavamo nelle birrerie, lui catturava l’attenzione delle belle tedesche per il suo aspetto da bel maschio latino, alto, moro, occhi neri, e spalle larghe; poi sapevo che fra le gambe aveva una bella mazza. Ora io non che sono un super dotato, ma che con i miei quasi venti cm penso di esser fra quelli di un certo rilievo, posso affermare che il suo era più spesso
e lungo del mio, intorno ai ventitré cm. Era di passaggio nella mia città, perché era venuto per valutare un lavoro per la sua ditta di costruzioni, che aveva messa su nel tempo.
«Ciao, vecchio lupo! Certo che mi fa piacere rivederti! Ma quale albergo, vieni che ti ospito io e mi fa piacere ricordare i vecchi tempi, pensando a quando eravamo tutti e due single e tutte le cose che abbiamo combinato.»
Fui molto contento e dissi a mia moglie che avremmo avuto un ospite a casa nostra per tre giorni.
«Ti ricordi che ti ho parlato del periodo che lavoravo in Germania e che avevo un amico molto bravo, che mi ha aiutato molto e insegnato tutto sul mio lavoro? Ebbene lui, la prossima settimana, viene qui da noi e lo ospitiamo per tre giorni.»
Lei si disse contenta di far la conoscenza di questa persona, di cui aveva molto sentito parlare. Preparò la cameretta dove abbiamo un letto singolo e fece il pieno al frigo.
Arrivò il giorno stabilito e Antonio si presentò alla mia porta puntualissimo, con due bottiglie di prosecco e una rosa per la mia signora, che apprezzò molto il gesto galante, accogliendolo con un bel sorriso.
«È un vero piacere conoscere una persona di cui ho sentito tanto parlare e che so aver condiviso con mio marito più di una avventura in terra straniera.»
Lui è subito rimasto affascinato dalla sua bellezza.
«Mi aveva detto di aver trovato una bella moglie, ma non credevo che un vecchio orso come lui avesse avuto la fortuna di trovarsi una bellissima donna come te!»
Ho notato che a mia moglie lui è rimasto subito molto simpatico. La serata trascorse allegramente. Cenammo, ma soprattutto bevemmo molto, mischiando, pericolosamente, prosecco, vino e pure superalcolici. Antonio, dedicò molti brindisi a mia moglie, che adulava per la sua bellezza e simpatia. Franca si era messa un abitino nero fasciante, molto corto e tacco alto e, devo dire, che era proprio carina e conturbante. In più di una occasione, quando lei si abbassava, le si vedeva il pizzo delle calze sorrette da un reggicalze, che lui non poté non notare. Cosi, fra un aneddoto, un brindisi ed una risata, tirammo a far tardi. Ci trovammo seduti tutti e tre sul divano grande, con lei in mezzo, a parlare dei vecchi tempi e Antonio, un po’ brillo (del resto lo eravamo tutti), si lasciò sfuggire il racconto di una serata in cui noi due ci eravamo scopati una bella signora tedesca, dopo che l’avevamo aiutata a portare a casa il marito completamente ubriaco. Franca ci guardò un po’ sorpresa poi chiese maggior dettagli. Io non ero d’accordo, ma Antonio disse che lei aveva il diritto di sapere e lei si dichiarò d’accordo.
«Accidenti! Mi devi raccontare tutto! Questa sì che non la sapevo!»
Lui ha sorseggiato un po’ di whisky e poi ha iniziato a raccontare.
«Eravamo a Colonia, in una birreria piena all’inverosimile. Ci siam resi conto che non vi era modo di sedersi, quando, ad un tavolo, una bella biondona tedesca ci fa cenno con il capo che lì, con lei e suo marito, il posto c’era. Lei, una bella donna, lui un panzone da paura, già mezzo ubriaco. Subito ci mettiamo a bere anche noi, ma lei, dopo una mezza birra, durante la quale ci ha divorato con lo sguardo, ci dice che se l’aiutiamo a portar a casa suo marito, ci ricompresa molto bene. Così le abbiamo dato una mano e siamo andati a casa della signora; con molta fatica, mettiamo a letto il panzone e lei ci invita a bere in salotto. Mentre sorseggiamo un liquore, lei si avvicina a tuo marito e lo bacia in bocca. Io son rimasto sorpreso, ma subito dopo lei si stacca da lui ed abbraccia e bacia anche me!
Lucio, che era alle sue spalle, le appoggia il pacco al culo e lei ci sorride e si spoglia; poi, si inginocchia davanti a noi, ce lo tira fuori e ci succhia come una sanguisuga. Ci fa spogliare e ci porta in un’altra camera, dove la mettiamo sul letto e ce la scopiamo tutti e due insieme. Ha goduto tantissimo, ma, soprattutto, mentre io ero disteso sotto di lei, Lucio si è infilato nel suo culo. Ha urlato un po’ per il dolore, ma poi ha preso a godere come una maiala. Dovevi vedere come le sfondava il culo! Era un toro scatenato. Alla fine, le siamo venuti in bocca. Per sei mesi, ce la siamo scopata insieme la porcona, che ci lasciava spompati.»
Io sorrido un po’ sornione, mentre Franca si gira e mi chiede se è tutto vero. Annuisco e, essendosi fatta ora per andare a letto, a questo punto mia moglie mi sorprende. Ci rivolge uno sguardo da perfetta ubriaca.
«Portiamolo a dormire con noi, nel nostro letto. In quello piccolo, un uomo di questa stazza ci sta stretto, invece, se noi ci stringiamo un po', starà senz’altro più comodo.»
Io l’ho guardata un po’ incredulo, ma la cosa mi eccitava parecchio, Antonio mi guardò negli occhi, come a cercare una mia conferma.
«Non ci son problemi! Sta tranquillo! Tu, per me, sei più di un amico!»
Avendo un unico bagno, lo abbiamo lasciato a mia moglie, dove, mentre noi ci spogliavamo in camera, è andata a cambiarsi. Quando è uscita, mi son reso conto che aveva indossato una camicia da notte trasparente e con niente sotto: né reggiseno, né mutandine. Noi eravamo con i soli slip. Lui mi ha guardato e io gli ho sorriso; lei, mentre si sistemava fra noi, ci ha tolto ogni dubbio o remora su quello che aveva in mente.
«Con i vostri racconti, mi avete incuriosito ed eccitata, per cui adesso voglio rendermi conto di quanto ha potuto godere la troia tedesca a scoparvi insieme.»
Mi sembrava di sognare: Franca era in mezzo, tra me e Antonio e, subito abbiamo preso a carezzarla. Lui, dopo un attimo di esitazione, ha preso a toccarla e così, dopo un po', entrambi le stavamo baciando le tette, una io e una Antonio. La mano di lui si è unita alla mia e, insieme, abbiamo preso a masturbarla: lei era un lago e gemeva come una troia in calore.
«Sì, porci, maiali! Fatemi godere come quella vacca! Accidenti, deve proprio essersi divertita parecchio con due porci come voi!»
Lui si è sollevato e le ha offerto la mazza da succhiare. Ho visto lo sguardo stupito di Franca, quando si è trovato quel paletto davanti alla bocca.
«Accidenti! Non mi avevi detto che era così ben fornito!»
Lo ha preso in bocca senza esitare e gli ha leccato il cazzo in tutta la sua lunghezza. Lui mi ha guardato meravigliato: in effetti lei se lo era ingoiato in un sol boccone!
«Accidenti, amico! Ma dove l’hai trovata una cosi? Me lo ha ingoiato tutto! Che spettacolo!»
Io mi son messo fra le sue cosce ed ho preso a leccarla, ma lei era troppo eccitata.
«Scopami! Ti voglio dentro!»
Mi son sollevato e poi ho appoggiato il mio cazzo allo spacco fradicio della sua fica e, con una spinta decisa, le son entrato dentro, fino in fondo. Lei ha inarcato il corpo e poi ha emesso un lungo gemito, con la bocca ancora piena del cazzo di Antonio. Ho presa a scoparla con un buon ritmo, mentre lui si limitava ad accarezzarle il seno; intanto lei continuava a succhiargli il cazzo, divenuto sempre più duro. Lei ha avuto un orgasmo, si è tolto il cazzo dalla bocca e lo ha esortato a mettersi disteso. Lui ha obbedito e lei gli è subito salita addosso; si è impalata su di lui, facendosi penetrare con molta calma. Lo ha fatto lentamente, permettendo che la sua vagina si abituasse a quel grosso ingombro.
«Oddio, Luca! Questo me la spacca! Accidenti quant’è grosso!»
Lui è rimasto immobile e le ha dato tutto il tempo necessario per adeguarsi; poi ha iniziato a farla muovere su e giù e, lentamente, ho visto mia moglie che ha iniziato a godere in maniera incredibile. Ha cominciata ad avere un orgasmo dopo l’altro, senza capire dover finiva il primo e cominciava il secondo.
«Amore, è bellissimo! Accidenti come me la sfonda! Vengo, cazzo! Mi sta facendo venire!»
Ho visto finalmente Franca sotto una luce nuova. Può darsi che fosse brilla, ma aveva rotto tutti i freni inibitori, facendo emergere il suo lato più libertino, da vera troia. Vederla godere, mi ha eccitato tantissimo e cosi mi son inginocchiato dietro di lei che, quando ha capito quello che avevo in mente, ha protestato.
«Ma, amore, non… non credo sia una buona idea! Ho già questo davanti che mi spacca! Dai, no, non è il caso!»
Io ho notato che lui ha fatto una cosa che facevamo sempre, quando ci scopavamo la tedesca, e cioè: ha afferrato le chiappe di Franca e le ha aperte, mentre io, dopo aver fatto colare un po’ di saliva nello spacco, ho appoggiato la cappella alla sua rosetta grinzosa, che ha opposto un minimo di resistenza, per poi cedere di colpo.
«Aaahhhiii! Cazzo, fa piano! Lo sento tutto dentro! Porco, me lo sfondi!»
Antonio ha lasciato le chiappe e poi le ha dato due sonore sculacciate.
«Zitta, troia! Adesso che è entrato, ti porteremo in paradiso!»
Ho preso a sincronizzarmi con lui, proprio come facevamo allora e lei ha delirato.
«Vegno! Mi fate impazzire! Vengo!»
Poi ha cominciato a dire cose senza senso, fin quando, entrambi, le siamo venuti dentro! Ci siamo svuotati in lei, che è quasi svenuta dal piacere. Mi son sfilato e messo di lato; lei è scivolata da sopra di lui e siamo rimasti cosi, stremati dal piacere; ci siamo addormentati, anche perché era tardissimo. Mi son svegliato la mattina dopo, che erano già le 9:00; mi son alzato, lasciando Antonio e Franca, che dormivano profondamente. Son andato in cucina a preparare una ricca colazione e, quando son tornato in camera, dopo solo una quindicina di minuti, ho trovato Antonio e mia moglie, che scopavano come non ci fosse un domani.
«Scusami, Luca, ma tua moglie è cosi troia, che proprio non potevo far a meno di scoparla ancora!»
Gli ho sorriso ed ho messo il mio cazzo in bocca a mia moglie, che si è presa una bella razione di crema, prima delle fette biscottate. Antonio se l'è scopata per tutti e tre i giorni che è stato con noi e, l’ultima sera, le ha fatto anche il culo.
La sua ditta si è aggiudicata il lavoro nella mia città e, da lunedì, inizia a lavorare qui da noi; lei mi ha già detto che vuole che lui dorma con noi tutti i giorni. Abbiamo scoperto un nuovo modo di divertirci e di far sesso senza tabù. Adesso siamo una coppia molto porca e ...aperta...in tutti i sensi...