HISTORIA TìTULO: Educazione di un giovane cuck: università: Parte 3 
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Educazione di un giovane cuck: università: Parte 3


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Educazione di un giovane cuck: università: Parte 3

by Stichus2
Visto: 365 veces Comentarios 0 Date: 24-12-2024 Idioma: Language

racconto 3
Ho chiuso lo scorso racconto con i dubbi del me universitario. Oggi, passato più un decennio, posso ricostruire tutto in maniera lineare; ma al tempo non è stato così. Valeria restava sfuggente ai corsi, certo non la precedente freddezza, ma nemmeno segnali che lasciassero ipotizzare una riconciliazione, un tornare su una rotta che prima dell’incidente sembrava definita. Capitava nelle serate universitarie di fermarsi a parlare fuori da un locale, allora, forse complice la disinibizione alcolica, stavamo tutto il tempo a sfiorarci una mano, un avambraccio. Alcune sere le nostre lingue si incrociavano in baci nostalgici, ma il giorno dopo i miei messaggi finivano per essere ignorati ancora.
Intanto, avevo iniziato a sentire altre persone e mi chiedevo se anche lei stesse facendo la medesima cosa. Il pensiero mi generava sensazioni contrastanti, da una parte eccitazione, dall’altra una gelosia che mi consumava dentro.
Vi risparmio le diverse componenti emotive che frullavano nella mia testa per arrivare a qualche tempo dopo, verso la fine del secondo anno. Incrociai Valeria all’ultimo esame della sessione estiva. Luglio ormai degradava verso l’afa agostana. Si scusò con me per l’assenza dei mesi precedenti, ma aveva avuto qualche problema personale e voleva concentrarsi solo sullo studio. La conversazione sarebbe potuta finire lì, ma io forse per orgoglio le dissi “mi sto vedendo con altre ragazze”. Lei mi guardò un attimo e come se fosse la cosa più naturale del mondo “Io solo con Ilario, a fatica, ma ora riusciamo a farlo”. Il libretto mi cadde dalle mani, ogni mio tentativo di indifferenza fallì miseramente. Ero un libro aperto. Volevo solo andarmene in ritirata, ma lei continuò “ti eccita la cosa?”.
Protestai, non era il luogo adatto per parlare di certe cose. Lei mi invitò allora a casa sua.
Non ci mettevo piede dalla sera dell’incidente; trovai la stanza simile a come l’avevo salutata. C’erano nuovi libri, nuove polaroid, qualche vestito di troppo sparso in giro, ma nulla era diverso.
“Quindi stai con lui?” Lei mi rise in faccia. “Prima che io risponda alle tue domande tu devi rispondere alla mia”.
Provai a dirle che oramai era passato del tempo, che ognuno era libero di fare quello che voleva, d’altronde anche io…
E poi eccola tirare fuori un minuscolo perizoma nero da un cassetto “ricordi che mi prendevi in giro per le mutandine da educanda, beh per il tuo compleanno era questa la sorpresa. Volevo indossarle per te, ma tu hai rovinato tutto. Ora le metto tutte le volte che scopo con Ilario”.
Rimasi di sasso, della timida Valeria c’era ben poco; quel tono di voce, quel suo sguardo di sfida. “Ti eccita la cosa?”
Decisi che non potevo darle la soddisfazione che voleva “mi ecciterebbe vedertele addosso”.
Lessi soddisfazione nei suoi occhi, come se vedesse finalmente un lato audace in me dopo mesi in cui mi ero approcciato con lei in punta di piedi. “Non vedo quale sia il problema” e la vidi sollevare il vestito e sfilare lo slip blu. Mi dava le spalle, il profilo delle sue natiche abbonanti mi eccitava, volevo saltarle addosso e l’avrei fatto mentre la stoffa del perizoma risaliva lungo le cosce, ma lei mi spiazzò.
“Non stiamo insieme, a me piaci tu, nonostante debba tornare a fidarmi di te”.
Le sue parole arrivavano improvvise, ma desiderate. Anche io non avevo fatto altro che pensare a lei in tutto quel tempo. E se mi ero mosso in punta di piedi era per non perderla del tutto, per avere ancora un filo che mi legasse a lei. Mi avvicinai per baciarla, ma lei mi fermò “Dopo. Ora devo andare a festeggiare il 30 all’esame”. Scioccamente chiesi dove e lei sollevando il vestito, mostrando il filo nero che separava le sue natiche “te l’ho detto in che occasione indosso questi slip, ma stasera torno presto, mi piacerebbe trovarti qui per addormentarci insieme”.
Stavamo insieme? Mi stava tradendo? Avrei aspettato per trovare risposte.

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