104 NON LO DOVEVO FARE
by SlutDanyVisto: 1516 veces Comentarios 11 Date: 26-11-2024 Idioma:
No, proprio non lo dovevo fare.
Mio marito Max mi ha detto di narrarvi quello che ho fatto perché: “Dany tutti devono sapere quanto sei troia” (parole sue).
Vi racconto il fatto.
Ero andata a fare shopping al centro commerciale Porte di Roma, come sempre mi ero vestita con la minigonna, la camicetta, i tacchi a spillo e il trucco un po’ marcato, come al solito attiravo gli sguardi degli uomini, sono abituata e non ci facevo caso.
Dopo aver visto le vetrine del secondo piano mi ero seduta in un bar a prendere un cappuccino.
Di fronte a me si è seduto un uomo, avrà avuto circa trent’anni, alto, fisico atletico, biondo e gli occhi azzurri, bellissimo.
Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, mi piaceva da morire e anche lui mi guardava spesso.
Non vi nascondo che un pensierino lo avevo fatto, ma finito di bere mi sono alzata dalla sedia e ho continuato il giro recandomi a vedere il piano inferiore, non prima di dare un ultimo sguardo a quell’uomo.
Mentre osservavo un paio di scarpe esposte dal riflesso della vetrata ho rivisto quel bel ragazzo dietro di me, ho continuato il giro e lui sembrava che mi seguiva, dove andavo io c’era anche lui.
Dentro di me pensavo che era proprio bello e che ci avrei fatto volentieri qualcosa.
Sono arrivata dove c’erano esposti dei salotti, lui ancora dietro di me, ho pensato che era destino, mi sono seduta su una poltrona e facendolo apposta ho allargato le gambe la mini si è tirata tutta su mettendo in mostra la mia figa depilata, dato che non porto mai intimo.
L’uomo in quel momento mi ha guardato tra le cosce e ha sbarrato gli occhi meravigliato.
Quando mi sono rialzata e incamminata verso l’uscita mi si è avvicinato e mi ha detto che ero molto bella e avevo delle bellissime gambe.
Ringraziandolo per i complimenti abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, nel mentre era salita in me la voglia di farmelo.
Una parola, una risata, una carezza da parte sua e da parte mia, ci siamo ritrovati mano nella mano passeggiando per il corridoio del centro commerciale.
Arrivati davanti ai bagni, come per istinto l’ho trascinato dentro e ci siamo infilati nei bagni degli uomini.
Entrati in uno scomparto ho chiuso la porta e mi sono letteralmente buttata su di lui iniziando a baciarlo in bocca con la lingua.
Mi ha slacciato la camicetta e mi tastava il seno stringendomi forte il capezzolo, l’altra mano l’aveva infilata sotto la minigonna e mi masturbava la figa, ero in estasi, mi piaceva.
La mia mano è scesa sulla sua patta dei pantaloni e con due dita gli ho aperto la chiusura lampo, l’ho infilata dentro e il suo cazzo era duro, quando l’ho tirato fuori con meraviglia ho visto che era anche ben dotato.
Non ci ho capito più niente, ho allargato come potevo le gambe e me lo sono infilato nella figa.
Mi ha subito penetrata, ero tutta bagnata, è scivolato dentro facilmente, me lo sentivo arrivare fino in fondo, mi martellava ritmicamente e io godevo in continuazione.
Non so quanto tempo ha continuato a scoparmi mentre ci baciavamo con passione, mi è sembrato un secolo.
Eravamo tutte e due al culmine dell’eccitazione, sono venuta con gridolini di piacere soffocati per non farlo sentire all’esterno e lui lo ha tirato fuori sborrando nel water (non avevamo preservativo e non mi sono fidata di farlo venire dentro di me).
Siamo usciti dai bagni facendo attenzione che nessuno ci vedesse, ci siamo salutati con un bacio in bocca e siamo andati via ognuno per la sua strada senza neanche scambiarci i nostri nomi.
Ero eccitatissima da quella esperienza capitata per caso.
A questo punto ho fatto un grande errore, arrivata a casa ho telefonato a mia sorella e le ho raccontato tutto, poi mi hanno telefonato due nostri amici singoli che fanno sesso con me e anche a loro ho detto di quella bella esperienza.
Avevo deciso di non dire niente a mio marito, non sapevo come la prendeva, a lui piace che sto con i maturi e quell’uomo era giovane.
Non so chi sia stato, fatto sta che dopo due giorni mio marito sapeva tutto, si è molto arrabbiato, no perché lo avevo fatto, ma perché non glielo detto.
Aveva ragione lui, dovevo dirglielo e non l’ho fatto, ho sbagliato, lui mi organizza belle serate e mi permette di fare sesso con altri uomini, proprio non lo dovevo fare.
Mi ha messo in punizione, per due settimane niente sesso e non mi ha fatto venire a casa neanche il mio amante fisso che viene tutti i sabato sera.
Ora è tutto passato per fortuna, si è calmato, Max mi organizza le serate e rifaccio sesso con tutti quelli che decide lui.