HISTORIA TìTULO: Il cameriere.. 
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Il cameriere..


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Il cameriere..

by cornutoestivo
Visto: 2082 veces Comentarios 11 Date: 07-06-2024 Idioma: Language

La nostra città (Ancona) pur essendo un centro nevralgico portuale, è considerata pur sempre una città di provincia, dove tutti sanno di tutti e, essendo noi una coppia che ama muoversi in questo particolare mondo trasgressivo, si ha l’obbligo di muoversi con circospezione per non rischiare (ahimè) di rovinare la propria reputazione incappando in persone negative e di conseguenza rovinarla anche agli inconsapevoli familiari. Abbiamo in vero ricevute moltissime proposte dal circondario cittadino e persino provinciale, ma è difficile, molto difficile poter valutare l’attendibilità e la serietà del possibile candidato che, ricordiamo, deve essere una persona a modo, educata ed amante del seppur minimo corteggiamento da portare avanti per sperare di avere a che fare con mia moglie che, per inciso, non è affatto una gran fica (la potete vedere nelle varie foto in cui ha accettato di essere esposta) ma, al contrario, una donna matura (ha compiuto da poco i 57 anni) due volte nonna, molto curata ma con qualche problema di peso, che ovviamente non le crea alcun nocumento, per suo dire ripete di sovente “..sono questa, chi mi dovesse volere sa che non sono un bluff..”.
Da quando abbiamo ritrovato la complicità dopo circa 20 anni di buio, siamo dediti alla ricerca del tempo perduto, lei ha assunto definitivamente consapevolezza del mio inevitabile declino di uomo attivo lasciandomi piacevolmente coltivare il senso per le corna, sa che può farlo come e quando lei stessa sente di poterlo fare, senza nessuna pressione da parte mia e con il massimo della mia stessa complicità, ma sempre con avvedutezza estrema, proteggendo privacy e famiglia, per questo motivo (dopo ripetuti tentativi) abbiamo quasi definitivamente abbandonato l’idea della ricerca in rete di ciò che potrebbe piacerci, sia situazioni ad hoc che candidature, tutto troppo problematico, siamo però sempre del parere che l’eccezione può confermare la regola.
Il cambio di strategia ci vuole consapevolmente alla ricerca delle occasioni che offre la vita, la quotidianità, in fin dei conti è un pochino come tornare indietro, no? Prima dell’avvento della rete la possibilità che una moglie potesse rendere cornuto il proprio coniuge era da ricercare nelle occasioni quotidiane, nella consapevolezza di un buon corteggiamento fatto di sguardi, allusioni, complimenti, gentilezze, dialoghi, appuntamenti, carezze e.. convincimento nell’approfondire il discorso, ecco, tutto questo noi amiamo affrontarlo in due in quanto coppia aperta, senza sotterfugi ne remore di coscienza, se la persona ci piace.. è fatta, mia moglie ha le armi giuste, sa convincere il candidato che forse vale la pena approfondire.
Tempo fa, in una bella serata primaverile, capitammo casualmente in un piccolo ristorante a nord della città, ci piacque tutto, posto, cucina, professionalità e (non ultimo) anche il prezzo, il che non guasta mai. Nel viaggio di ritorno a casa però mia moglie mi disse che le era piaciuto anche il servizio, nella fattispecie le piacque il cameriere che ci servì, per la verità io non notai nulla di strano nella serata, ma mia moglie mi disse che era proprio un ragazzo carino, gentile e che ne sarebbe valsa la pena tornarci “..per capire meglio..”. Oramai conosco molto bene mia moglie, quando avanzano in lei pensieri di questo genere si può esser certi che la cosa si farà, ovviamente molto conta l’opinione della controparte, può normalmente accadere che mia moglie possa non piacere, ovvio, ed in quanto a negatività in questo caso può esserci, considerando che parliamo di un possibile connubio tra una donna matura e non affatto gran fica ed un giovane poco più che 30enne aitante e dalla possibile schiera di giovani e splendide pretendenti, per fortuna però che nella vita non c’è nulla di stereotipato.
Tornammo nel ristorante, inutile dirvi che mia moglie si mise notevolmente in tiro rispetto la volta precedente, décolleté generosissimo, di quelli che non si può fare a meno di notare tuffandoci lo sguardo, lei sa che è la sua arma migliore per colpire la fantasia di un uomo, anche e soprattutto se giovane..
Fummo fortunati, ci accolse il giovane cameriere, ci fece scegliere un tavolo, mia moglie ne scelse (di proposito) uno molto appartato, il ragazzo fu felice di averci rivisto ed allo stesso tempo non poteva fare a meno di complimentarsi con Angela lasciando di sovente cadere lo sguardo tra le sue tette generosamente esposte..
Aldo (il ragazzo) era spesso da noi prodigo nell’offrire il miglior servizio, ma io ero certo che uno dei motivi (se non il principale) era da ricercare nel fatto che mia moglie gli piacesse non poco, nei momenti della sua assenza tra me ed Angela ne parlammo, lei era del mio stesso parere, mi disse..
“..si, il ragazzo mi piace, e penso di piacergli anch’io, vedremo come evolverà la situazione..”
Ovviamente la incoraggiai e lei (a tale riguardo) non ebbe dubbi..
“..figurati se avrei potuto dubitare di te cornuto..”
La serata andò normalmente avanti, di tanto in tanto mi assentavo dal tavolo in modo voluto, per incoraggiare il ragazzo (vista la mia assenza) ad osare qualcosa in più, ovviamente laddove mia moglie lasciava intravedere un pertugio per lasciarlo volutamente osare, nei miei ritorni al tavolo Angela mi aggiornava gli eventi, che si erano nel frattempo fatti più intraprendenti ed in alcuni frangenti anche osé, mi raccontò di una sua (di Aldo) frase sibillina ma efficace..
Lui “..signora, servirla è un gran piacere, ma anche una piacevole tortura..”
Lei “..ma le cose belle sono piacevoli, non potranno mai essere una tortura..”
Quando mia moglie mi raccontò di questo scambio di dialogo concordai con lei che la cosa sarebbe andata decisamente in porto, bastava lasciar trascorrere gli eventi.
Ci intrattenemmo a lungo nel ristorante, eravamo rimasti in pochi e ci si approssimava all’orario di chiusura, all’ennesimo ritorno di Aldo al nostro tavolo, su spinta di mia moglie, gli chiesi a che ora si fosse liberato dal lavoro e se era disposto a lasciarsi offrire qualcosa da bere in un bar poco lontano, accettò l’invito, gli dissi che lo avremmo aspettato in macchina poco lontano. Il ristorante di lì a poco chiuse ed Aldo ci raggiunse nella nostra auto, fu felice del nostro invito, trascorremmo ancora un’oretta insieme, nell’aria c’era un senso di corteggiamento crescente, mia moglie era davvero ben predisposta e divertita nei confronti del ragazzo ed altrettanto lo era lui, non sapevo se avesse capito la mia predisposizione a lasciargliela concupire, ma lui era indubbiamente un ragazzo sveglio, i suoi discorsi pepati e la facilità d’uso dei doppi sensi nei nostri dialoghi lasciavano presagire che avesse intuito il senso per la libertà d’intenti di cui eravamo pregni, poi (visto che abitava lungo il nostro tragitto di ritorno) ci offrimmo di accompagnarlo a casa, accettò volentieri, era a piedi e normalmente avrebbe affittato tramite un’apposita app una bicicletta elettrica come spesso i giovani di oggi sono soliti fare. Angela, visto che si era fatta ora tarda in una serata notevolmente buia, prese le redini del gioco, ci avvicinammo alla nostra auto, si accomodò nella parte posteriore invitando al suo fianco anche Aldo, poi, rivolgendosi a me disse..
“..resta fuori, lasciaci qualche attimo soli, tu vigila e nel caso in cui dovessi necessitare un avvertimento avvertici con un piccolo colpo sullo sportello..”
Potevo opporre diniego? Mai! Evidentemente per arrivare a quel punto d’incontro, tra di loro ci deve essere stato qualche discorso a me sfuggito durante le mie piccole assenze, dovevo ubbidire e fidarmi di mia moglie..
Nella mia testa ero super eccitato dalla decisione presa da mia moglie, sicuramente avrebbe elargito ad Aldo uno dei suoi strepitosi bocchini, la pregai però, data la situazione anomala, di non portare tutto troppo per le lunghe..
“..amore divertitevi ma sappi che prima o poi ce lo porteremo a casa..”
Mi appoggiai all’auto, potei intuire cosa stesse accadendo attraverso il vetro, anche se la visione non era ottimale per via del buio, la situazione per via della tarda ora era tranquilla, capii che si erano allacciati in un portentoso bacio durato molto a lungo, il rumore delle loro lingue vicendevolmente succhiate mi era chiaro, la testa mi andava a fuoco, il fatto che mia moglie in quel momento fosse soggetta alle attenzioni di un altro uomo a pochi centimetri da me costituiva sempre una emozione particolarmente forte e coinvolgente, solo chi è convintamente cornuto come me potrà capire…
Aldo le succhiò le tette in modo straordinario, chissà da quanto tempo bramava di poterlo fare, potevo capirlo, mia moglie lo torturò mentalmente per tutta la serata, si meritava tutta la mia comprensione, dopo qualche minuto in cui praticamente si divorarono a vicenda, Aldo si abbassò i pantaloni fino alle ginocchia tirando fuori dalle mutande un cazzo di tutto rispetto, mia moglie abbassò il vetro per lasciarmelo vedere ma anche per dare voce al suo entusiasmo..
“..amore io lo intuivo che Aldo si sarebbe rivelato un gran bel maschio, guarda qui che bel cazzo..”
Poi rivolgendosi ad Aldo disse..
“..dai ragazzo.. fai vedere al cornuto la tua dote, lascialo guardare.. lui si diverte così..”
Aldo accontentò la richiesta di mia moglie, si avvicinò al finestrino sollevandosi dal sedile e tirando in basso la pelle del palo lo scappellò completamente mostrandomelo in tutta la sua maestosità, avrei voluto impugnarlo anche per un solo attimo, tanto per avere consapevolezza dell’evidente turgore, ma non volevo fare qualcosa di inopportuno che avrebbe potuto rovinare l’atmosfera, fu però mia moglie a prendere l’iniziativa utile a dipanare la matassa..
“..dai Aldo, lasciaglielo toccare, lui ama moltissimo rendersi conto dell’oggetto che sua moglie si appresta a trastullare, come ti ho detto prima nel bar lui ama essere cornuto..”
Aldo senza replicare acconsentì alla manipolazione da parte mia, aprì del tutto il finestrino, si inarcò fino a tirarlo fuori dallo stesso dicendo..
“..eccolo cornuto, toccalo, senti quanto è duro grazie a tua moglie, che tra poco me lo prenderà in bocca, dai.. accarezzalo..”
Mi leccai le dita e lo impugnai, al tatto mi sembrava notevole, per qualche attimo lo segai restando sempre attento a ciò che accadeva intorno alla nostra auto, sentii mia moglie sorridere schernendomi..
“..visto Aldo che marito cornuto che mi ritrovo..? Pensa che lo è da sempre, lo era anche quando era ancora in grado di fare una delle sue scopatine.. lasciaglielo segare un pochino, a lui piace..”
Me lo lasciò fare ancora per qualche attimo, poi me lo tolse di mano dicendomi..
“..dai cornuto, adesso basta, adesso tua moglie me lo deve prendere in bocca, fai buona guardia..”
Detto fatto, Angela si chinò sul suo cazzo, lo leccò su tutta l’asta, accarezzò e baciò i suoi coglioni, poi lo imboccò per non lasciarlo più fino all’arrivo della sborrata, che arrivò di lì a poco in modo impetuoso, qualche colpetto di tosse da parte di mia moglie mi lasciò intuire che i primi violenti schizzi erano arrivati direttamente in gola, cosa che ha sempre procurato in lei un gran piacere, la sua innata passione per i bocchini prende sempre il sopravvento, Aldo sfilò il cazzo dalla bocca di Angela, si abbandonò alla comodità del sedile dicendo a mia moglie che avrebbe dovuto ripulirglielo per bene, lei, in silenzio, le prese il braccio stringendoglielo un pochino per fargli capire che era d’accordo, ma prima mi tirò per la giacca senza parlare, mi fece abbassare al livello del finestrino e mi baciò con passione, la sua bocca era piena dello sperma di Aldo, ce lo pasteggiammo insieme, era caldo ed abbastanza cremoso, tutto sommato gustoso, poi, una volta liberata la bocca disse..
“..adesso devo ripulire il cazzo di Aldo, guarda..”
Lo ripulì alla perfezione, era ancora notevolmente duro (beata gioventù..) Aldo non faceva altro che esaltare le doti di troia di mia moglie, musica per le mie orecchie..
Si ricomposero, mi consentirono di rientrare in macchina, ripresi il mio ruolo di autista, e ci avviammo ad accompagnarlo presso la sua abitazione, lì lasciai dietro, limonarono ancora fino all’arrivo, poi ci salutammo lasciandogli la possibilità e la promessa di averlo nostro ospite per un weekend nella nostra casa delle vacanze, dove avrebbe potuto cogliere l’opportunità di avere mia moglie per intero, cosa che avvenne di lì a qualche giorno e che molto presto documenterò con eloquenti immagini in uno dei prossimi album.
Ce ne tornammo a casa felici, mia moglie decisamente e visibilmente soddisfatta, avrebbe dovuto però aspettare qualche giorno ancora per sentire le sue carni (tutte) divorate dall’irruenza del giovane cameriere..


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