HISTORIA TìTULO: 62 - IL RICATTO 
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62 - IL RICATTO


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62 - IL RICATTO

by SlutDany
Visto: 130 veces Comentarios 2 Date: 10-01-2023 Idioma: Language

Quando Max non organizzava qualche serata e Dany aveva voglia di sesso lei usciva la sera e girava i bar per vedere se trovava qualche bel ragazzo che le piaceva per portarselo a casa e dare sfogo a tutte le sue voglie.
Una di quelle volte, vestita con una minigonna rossa raso figa, una camicetta bianca semitrasparente da dove facevano capolino i capezzoli, scarpe con tacco a spillo e un trucco pesante risaltato dai suoi lunghi capelli biondi, nonostante fosse andata in vari bar non aveva incontrato nessuno che le poteva andar bene.
Si era fatto tardi e rassegnata si sedette su un muretto del lungomare a fumare una sigaretta.
Mentre stava per tornare a casa si fermò davanti a lei una vettura, discesero due ragazzi di colore e le si avvicinarono chiedendole cosa faceva a quell’ora in un posto isolato da sola, lei non rispose e stava per incamminarsi quando i due le proposero di andare a bere qualcosa insieme.
Dany in un primo momento stava per non dargli retta, poi pensò che se la serata era andata male meglio ubbriacarsi per non pensarci e accettò l’offerta.
Salì in macchina con loro ed andarono in un bar, ordinarono dei whisky e iniziarono a chiacchierare mentre bevevano.
Erano due giovani ragazzi nati in Italia da genitori marocchini, lei li guardava e dentro di se rifletteva che tutto sommato non erano male.
Al terzo whisky Dany cominciò ad essere allegrotta, rideva e scherzava con loro, li carezzava, li baciava sulle guance.
I due vedendola così accondiscendente non persero tempo e cominciarono a carezzarle le gambe, le loro mani salivano sempre più in alto, si stavano intrufolando sotto la gonna, lei accettava quelle attenzioni e per cogliere meglio le loro carezze allargò le gambe.
Quando i ragazzi arrivarono all’inguine si accorsero che era senza slip e sentirono la vellutata pelle della figa rasata, si guardarono e proposero a Dany di andare a fare un giro in auto.
Lei senza pensarci due volte accettò, era brilla, in quel momento avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Dany salì sul sedile davanti e mentre uno dei ragazzi guidava l’altro le mise le mani sulle spalle e pian piano scese infilandole sotto la camicetta prendendole in mano i seni.
Lei non si oppose, anzi la sbottonò del tutto per farsi tastare meglio, le piaceva, d’istinto allungò una mano e la pose sulla patta dei pantaloni del ragazzo che guidava sentendo il cazzo bello gonfio e facendo un sospiro di stupore.
L’auto si fermò davanti ad una villetta isolata e i due la invitarono a prendere da bere a casa loro.
Lei scese barcollando, con la camicetta aperta e i seni scoperti, l’aiutarono per entrare, si sedette su un divano e le offrirono un altro whisky, lo bevve tutto di un fiato, era completamente ubriaca.
I ragazzi le si misero vicino e iniziarono a toccarle e a baciarle il seno, le mordicchiavano i capezzoli, lei si stava eccitando, mise le mani sulle loro patte dei pantaloni e gli tirò giù la chiusura lampo prendendogli i cazzi in mano masturbandoli.
I due le infilarono le mani sotto la minigonna e mettendole le dita nella figa, lei allargò le gambe, le piaceva, si abbassò e prese a turno i cazzi in bocca spompinandoli.
Tutti e tre erano al massimo dell’eccitazione, Dany si alzò, si levò la minigonna e si sdraiò sul divano invitando i ragazzi a scoparla.
Il primo subito la trafisse, la figa era bagnata, il cazzo entrò facilmente fino in fondo, mentre lei continuava a fare un bocchino all’altro.
I due a turno la scopavano e lei godeva in continuazione, i suoi umori scorrevano sul divano, li baciava in bocca giocando con la lingua, li incitava a spingere di più, voleva essere sfondata.
Di colpo prese un ragazzo e lo buttò sul divano mettendosi a cavalcioni e infilandosi il cazzo in figa, poi si allargò le chiappe con le mani invitando l’altro ragazzo a incularla.
Era piena, aveva due cazzi dentro di lei, uno in figa e uno in culo, stava godendo da impazzire e non si accorse che un altro uomo era presente nella stanza, un negro anziano che li stava fotografando.
I due ragazzi erano arrivati al limite, le sborrarono dentro e lei sentendosi piena di caldo liquido venne con un grido di piacere.
Dany si alzò e vide quell’uomo seduto su una poltrona davanti a loro con la macchinetta fotografica in mano, si meravigliò e poi tranquillamente chiese se le era piaciuto lo spettacolo e lui affermò che era stato bellissimo, ma che le sarebbe costato caro.
Lei rimase perplessa, chiese cosa le voleva dire e lui rispose che aveva fotografato tutto e che se lei non avesse fatto quello che diceva lui le avrebbe pubblicate su internet.
Anche i due ragazzi rimasero meravigliati, non capivano cosa voleva dire (era il padre), si rivestirono e accompagnarono a casa Dany.
Quando rientrò raccontò tutto a Max che le disse di aspettare per vedere quello che succedeva, loro non avevano problemi se quelle immagini fossero state viste da tutti, Dany era sempre nuda nelle foto da loro postate nei vari siti.
Due giorni dopo arrivò a casa una busta con copia dei scatti fatti quella sera con una lettera in cui lei per evitare la pubblicazione doveva sottostare agli ordini di quel negro e presentarsi la sera stessa alla villa.
Max con calma disse a Dany che anche quella poteva essere una esperienza e di accettare il ricatto che lui comunque avrebbe controllato tutto quello che succedeva, lei a malincuore si disse disposta a farlo, però voleva che lui fosse presente.
La sera andarono alla villa, quando il negro vide Max protestò, ma lui si impose dicendo che doveva essere così o niente.
Dany fu portata in una camera da letto e obbligata a spogliarsi nuda, passò una decina di minuti ed entrò un altro negro, alto e molto robusto, la prese per un braccio e la scaraventò sul letto, le allargò con forza le gambe e le mise in cazzo in figa.
Lei era fredda, la figa asciutta, la penetrazione le faceva male, ma non poteva far altro che accettare, il negro la scopava con botte secche e violente, sentiva il cazzo dilatarle la figa, lo sentiva tutto dentro.
Al momento che le sborrò dentro sentì come una liberazione, finalmente era finita, ma non era così, subito entrò nella stanza un altro negro con il cazzo in mano che immediatamente la trafisse.
Adesso la figa era bagnata di sborra, non aveva più dolore, il cazzo scorreva bene, iniziava ad eccitarsi, cominciava a collaborare, allargò di più le gambe.
Anche questa scopata non durò molto, il negro era eccitatissimo, la pompava velocemente, lei iniziava a godere, un getto di sborra le riempì la figa colando sul letto.
Max era seduto su una poltrona in un lato della camera e si stava eccitando, vedere la moglie posseduta da quei negri gli piaceva da morire, si tirò fuori il cazzo e iniziò a masturbarsi.
Subito un altro negro entrò e le infilò il cazzo in figa, lei vide il marito che la guardava menandoselo e si eccitò ancora di più, ora a lei stava piacendo, godeva, lo incitava a scoparla con forza.
Uno dopo l’altro fu scopata da dieci negri, la sua figa era rossa e piena di sborra, godeva in continuazione, i suoi umori si mischiavano allo sperma che aveva in figa.
Quando vide Max che stava venendo corse da lui e si mise il cazzo in bocca facendosi sborrare in gola e ingerendola tutta.
Sperava che fosse tutto finito, invece il negro le disse che doveva presentarsi la sera dopo.
Puntuale il giorno dopo andò all’appuntamento, entrò nella camera da letto e si spogliò da sola, sapeva cosa doveva fare.
Quando entrò il primo la trovò sdraiata sul letto a gambe spalancate con due dita nella figa, stava preparandosi a ricevere i cazzi.
Il negro le si mise davanti con il cazzo in mano menandoselo, stava diventando grosso e lei spalancò la bocca e lo spompinò con voracità.
Si stava abituando a fare la puttana, le piaceva, allargò le gambe e lo volle in figa.
Sentire il cazzo che la pompava, la faceva godere, la sera prima non lo aveva fatto, ma stavolta aveva voglia di sfogarsi, prese la testa dell’uomo e lo baciò in bocca giocando con le lingue.
Lo incitava a spingere più a fondo, voleva sentire il cazzo tutto dentro e quando il negro sborrò fece un sospiro di piacere e venne.
Rimase a gambe aperte aspettando il prossimo negro, voleva continuare a godere.
Uno dopo l’altro entrarono scopandola e lei ne voleva sempre di più.
Dopo il quinto aveva ricevuto in figa tanta di quella sborra che non le permetteva più di sentire il contatto con i cazzi, si voltò e se la fece colare su una mano, poi la sparse sull’ano, si allargò le chiappe e offrì il culo al prossimo negro.
Lo sentì penetrarla facilmente, il cazzo le stava dilatando le pareti, le piaceva farsi inculare, con colpi di bacino lo faceva entrare sempre più a fondo e il negro glielo sbatteva forte dentro.
Quando sentì la sborra invaderle il culo con un rantolo di piacere venne schizzando i suoi umori sul letto.
Diede il culo a tutti gli altri negri che entrarono nella stanza, lo aveva completamente aperto e pieno di sborra, aveva goduto tantissimo.
Finalmente anche quella nottata era finita, si rivestì e con Max andò dal negro ricattatore chiedendogli se era soddisfatto di quello che aveva fatto, lui gli diede le foto e i negativi.
Max intervenne, il problema si era risolto, ma ora era lui che aveva una richiesta, disse al negro che per una settimana avrebbe accompagnato Dany da lui per farla continuare a fare la puttana, le piaceva vedere la moglie posseduta da altri uomini e in particolare negri.
Lei lo guardò come per chiedergli spiegazioni, ma poi ci ripensò, a Max gli era piaciuto, lei aveva tanto goduto e farsi scopare e inculare da una decina di negri a sera le andava benissimo, anche perché le mancava il titolo di puttana dei negri.

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