Il piacere cerebrale venne dopo
by jfx007Visto: 130 veces Comentarios 1 Date: 09-08-2022 Idioma:
Immerso in quella strana amicizia,
con una coppia felice e complice che nel gioco a tre forse esercitava dei rapporti di forza, in quella stanza anonima di un residence in un pomeriggio festivo freddissimo.
Quella strana intimità dettata dal calore ed accompagnata dal profumo desiderabile di quella quarantenne cui era destinato il ruolo della donna sopraffatta, da sé e dai sui desideri più intimi, ma anche dal gioco coniugale.
Dalla gentilezza iniziale delle dolci carezze e dei baci consentiti, offerta dal proprio uomo, accompagnata da lui negli sfioramenti, invogliata da lui e solleticata fisicamente mentre iniziavano i primi contatti con me, al momento della loro perversione.
Lei avrebbe dovuto soddisfare con la sua bocca tutta l’irruente passione del terzo invitato, io.
I desiderata del marito erano stati chiari e condivisi dalla coppia: scopala in bocca.
Seppure altre volte il rapporto orale era stato il protagonista di incontri, mala frase espressa in quei termini voleva significare qualcosa di più maschio, almeno per la coppia e questo lo intuì abbastanza presto.
Lei in ginocchio e lui che mi invitava a spingerle il capo verso il mio ventre.
Il mio sesso scompariva ad andate dentro una incredibile gola, capiente e docile; anche per me una sensazione inaspettata essere completamente avvolto.
Il freddo era scomparso, sopraffatto dai sussurri di incitamento del marito, mentre Lei sembrava completamente capace di gestire quel tipo di vero e proprio amplesso e la saliva correva tra le sue labbra ed il mio ventre.
Avevo capito che quello sarebbe stato il solo ed esclusivo luogo anche del mio piacere in un dialogo stranissimo con quella donna disciplinatissima e molto bella.
Non riuscii a lasciarmi andare completamente ed in parte divenne una fatica la presenza di quell’uomo al mio fianco che si cercava da solo il piacere.
Il piacere cerebrale venne dopo quello fisico.
Forse in un momento tra i più profondi, evidentemente scosso dall’orgasmo che saliva, tenendole fermo il capo liberai tutto il mio piacere e bastò quel gesto deciso a demolire anche ogni resistenza del marito.
La lei ci mise qualche istante in più, quando sfilandomi la vidi ancora intenta a masturbarsi.
Restai un poco stonato, ma il piacere cerebrale venne dopo, al ripensarci.